AGOSTO-BATTLE REPORT

Settore 15 - Tropice - Datacode 250 -vittoria tau-
Una grande colonna di veicoli corrazzati hammerhead, guidata dal prode shas’o O’Kelais della Forza d'Assalto Sa'cea, stava percorreva la folta giungla di Tropice per rinforzare le linee difensive poste sul confine con Numea. Ad un tratto delle grida simili ad ululati giunsero da poco lontano. O’Kelais riconobbe immediatamente quelle grida e sapeva benissimo che si trattava dei più feroci tra gli space marine: i lupi siderali. Avendo già affrontato questo capitolo in una precedente campagna, conosceva benissimo l’abilità dei lupi siderali nel corpo a corpo e pur disponendo di un gran numero di ausiliari kroot preferì affrontare i lupi ad una distanza adeguata. Pertanto fece retrocedere la sua guarnigione in una zona più scoperta e attese che il nemico uscisse dal fitto della foresta. Le urla abominevoli si facevano sempre più forti e dalla giungla uscirono i primi rhino scortati da alcune squadre di artigli insanguinati. I colpi dei cannoni a rotaia saettarono sul campo di battaglia e distrussero tutti i rhino nemici, lasciando il loro equipaggio appiedato. O’Kelais ordino l’avanzata delle armature crisis e dei kroot per schiacciare il nemico che si ostinava ad avanzare. I colpi dei plasma fecero ingenti danni tra la fanteria nemica e quei pochi marine che restarono sul campo vennero sopraffatti dalla superiorità numerica dei kroot.

Settore 2 - Diemeter - Datacode 249
-vittoria lealista-
«Bene, possiamo cominciare», esclamò Arcesio Laertes delle Ceneri Ardenti quando ance il quinto membro del Cumclave Magistrorum ebbe preso posto sul suo scranno, «qual è stato il bilancio dello scontro?» Fu Asclepio Hippocrates il primo a parlare: «Abbiamo vinto, ma molti di quelli che sono partiti non ce l’hanno fatta a ritornare indietro. Questa guerra ci sta decimando, fratello. Se continuiamo con questo ritmo rischiamo che il Capitolo non sopravviva. Secondo me dovremmo ritirarci da questo pianeta infernale e pensare a recuperare le forze». «Impossibile», scosse la testa Sophilio Sophocles, «se lo facessimo saremmo bollati come eretici e traditori, proprio quello che i nostri antenati vollero evitare quando, cinque millenni fa, scelsero di non mostrarsi più all’Imperium per nascondere la vergogna della ritirata. Che ci piaccia o no, non sanno chi siamo in realtà ma sanno della nostra esistenza. Non possiamo sfuggire al nostro destino». Calcedo Xenocrates si rivolse al Gran Maestro con astio: «Pensaci bene, Laertes, se il Capitolo dovesse giungere all’estinzione, la tua anima si porterà dietro il fardello di questa colpa per l’eternità. Se tu non ti fossi rivelato su Medusa V, oggi non saremmo in questa situazione». «State facendo sembrare la situazione più grave di quello che è», replicò Laertes, «sono io che controllo la vita militare del Capitolo, e posso assicurarvi che nelle compagnie di riserva abbiamo ancora confratelli a sufficienza per sopportare una guerra prolungata». «E l’arsenale è ancora piuttosto ben fornito. Credo anch’io che possiamo reggere per un bel po’», disse Iero Archimedes, che fino a quel momento si era tenuto in disparte. Tutti lo guardarono stupiti: di solito il Mastro Tecnocrate era sempre in disaccordo con Laertes su qualsiasi cosa e faceva di tutto per contrastarlo. «Bene», disse il Gran Maestro, un po’ a disagio per quell’intervento inaspettato, «ora, torniamo all’argomento principale di questa riunione.» Fu il Guardiano dell’Ortodossia Xenocrates a prendere la parola: «Ippomachos ha servito con onore il Capitolo per l’ultima volta. È riuscito a distruggere da solo una nidiata di Genoraptor in corpo a corpo, prima che quella mostruosità che l’inquisitore Solaris ha chiamato “Signore dello Sciame” e la sua guardia del corpo si avventassero su di lui. È riuscito a resistere più a lungo del previsto, facendo guadagnare tempo prezioso alle nostre truppe, ma alla fine neppure la dura corazza del Dreadnought che conteneva il suo corpo è riuscita a reggere. Lo squadrone di Land Speeder si è comportato egregiamente. L’altra nidiata di Genoraptor e i Littori sono stati distrutti dalle sue salve di fuoco incrociate con quelle dei Predator Classe Baal. Inoltre sono riusciti ad assestare il colpo di grazia alla Trigone che ha eliminato la squadra Critomaco, veterana di innumerevoli battaglie. Per quanto riguarda le forze meccanizzate, il Razorback della squadra Critomaco è ridotto male, ma Archimedes sostiene che sia ripararbile. Dei due Predator uno è illeso, mentre l’altro è stato completamente sventrato da quel Signore dello Sciame. Il Codicista Plotinus è riuscito a contrastare la maggior parte dei poteri mentali degli Zoantropi, sventando quella che sembrava una catastrofe annunciata, mentre le nostre due squadre assaltatrici piombavano su di loro da entrambi i fronti, riuscendo ad abbatterli quasi tutti. Purtroppo i misteriosi poteri di un esemplare più grosso degli altri e il Signore dello Sciame hanno esatto un alto prezzo in sangue. Soltanto quattro uomini ne sono usciti illesi, tutti gli altri sono morti o feriti. Ah, erano presenti anche due mostruosità che l’inquisitore ha chiamato “Spore Micetiche”, ma sono state eliminate dalle nostre squadre assaltatrici nel momento stesso in cui sono scese dal cielo. Alla fine gli le mostruosità della Bioflotta Alien si sono ritirate dalla periferia di Iranos, il campo era nostro.» «Aspettate a gioire,» li ammonì il Magister Librarium prima ancora che qualcuno anche solo avesse aperto bocca, «le cose stanno per cambiare, e in peggio». «A cosa ti riferisci, Sophocles?» lo interrogò Hippocrates.
«Non saprei dirlo con precisione, le visioni sono ancora incerte e confuse. Ma sento che sta succedendo qualcosa di strano in questo settore. La sua voce psionica sta costantemente salendo di intensità, facendosi sempre più caotica e inquietante. Presto niente sarà più come prima, e non sarà certo una cosa a nostro vantaggio». «E continui a insistere con l’idea di non ritirare le nostre forze nonostante percepisca una minaccia così tremenda?» tuonò Xenocrates. «Non ho detto che moriremo tutti. Ho detto che dovremo affrontare delle minacce peggiori. Si tratterà soltanto di non farci trovare impreparati.» «Condivido i tuoi timori, Sophocles», disse Laertes, «mi è stato riportato dalle unità di ricognizione che il terreno si riempie di un numero sempre maggiore di pozze digestive e quelle forme di vita ributtanti che sembrano piante si stanno moltiplicando. Inoltre ci sono state segnalazioni di movimenti anomali di creature non bene identificate. È come se Diemeter stesso si stesse rivotando contro la nostra presenza. Ma gli faremo vedere di che pasta siamo fatti. Non si può scherzare con le Ceneri Ardenti». «Sì, gli mostreremo che il nostro metallo è più forte della loro carne», disse Archimedes, calmo. Nonostante la sua armatura terminator fosse dotata di strumenti per il controllo della temperatura interna, Laertes sentì un rivolo di sudore gelato scendergli lungo la spina dorsale.

Settore 7 - Mecadon - Datacode 248
-vittoria lealista-
Resoconto della battaglia presso la Colonia Adepice, sul confine tra il settore Mineris e il settore Mecadon, tratto dal diario personale del Colonnello Konrad Von Lieber, Ufficiale in comando dell’VIII Reggimento degli Squadroni della Morte di Krieg:
- Ore 12.31: l’avanzata del Reggimento oltrepassa il confine meridionale del settore Mineris, poi prosegue verso sud in direzione della Colonia Adepice, settore Mecadon, sottosettore A3. E’ attesa una forte resistenza da parte degli Orki del Kulto della Velocità attestati nel settore.
- Ore 12.45: come se fosse stato svelato dai Tarocchi dell’Imperatore, le squadre dell’avanguardia rilevano la presenza di una grossa banda di Orki in avvicinamento. Il polverone alzato dai loro rozzi trasporti è visibile a miglia di distanza.
- Ore 12.47: viene dato l’ordine a tutte le truppe di schierarsi in posizione difensiva presso un complesso di edifici industriali semi-distrutti. La condizione attuale degli edifici è probabilmente una conseguenza diretta della massiccia presenza di Orki nel settore.
- Ore 12.59: viene dato l’ordine all’artiglieria schierata di cominciare un bombardamento preliminare sulla banda di pelleverde in avvicinamento. L’obiettivo è sfoltirne i ranghi e danneggiarne i veicoli, così da minare il fronte d’assalto nemico e diminuirne l’impeto.
- Ore 13.04: i primi mezzi xeno sono ormai a portata del fuoco diretto. Mai vista prima d’ora una così fitta concentrazione di moto, kamion e orkotteri in una singola banda orkesca.
- Ore 13.06: i corazzati aprono il fuoco con tutte le armi, la fanteria fa lo stesso. Decine di Orki vengono falciati, ma nonostante questo alcune unità di pelle verde riescono, grazie ad uno sconsiderato assalto frontale che miete forse più vittime del nostro fuoco, a sfondare le nostre linee in alcuni punti.
- Ore 13.08: viene dato l’ordine alla fanteria di occuparsi degli Orki gettatisi nelle nostre linee, mentre ai corazzati viene confermato l’ordine di far fuoco a volontà sui trasporti pelleverde ancora in avvicinamento.
- Ore 13.12: gli scontri corpo a corpo infuriano all’interno del nostro schieramento. Molti uomini vengono uccisi dalla furia degli xenos, ma la disciplina tiene grazie alla presenza sul campo del Commissario Hyeronimus Grascher e dei suoi attendenti.
- Ore 13.14: viene individuato il kamion con a bordo il Kapoguerra nemico. Viene dato l’ordine alle Cannoniere Vendetta di scendere di quota e di fermarlo a tutti i costi.
- Ore 13.15: le Cannoniere Vendetta eseguono alla lettera il compito assegnato. Il kamion del Kapoguerra viene demolito dal fuoco dei cannoni laser, i suoi occupanti vengono sbalzati fuori e si schiantano sul terreno roccioso.
- Ore 13.19: gli Orki penetrati all’interno delle nostre linee vengono finalmente sopraffatti dal maggior numero dei nostri fanti. Le Cannoniere Vendetta inseguono e abbattono i lenti Orkotteri nemici.
- Ore 13.20: il Kapoguerra Orko, sopravvissuto allo schianto del suo trasporto, tenta un carica disperata contro le nostre linee. Il fuoco dei corazzati mette fine alle sue urla inarticolate.
- Ore 13.28: lo scontro perde d’intensità, i pochi xenos sopravvissuti battono in ritirata. Il Kapoguerra Orko, ancora inspiegabilmente vivo, riesce a fuggire a bordo di una moto. Viene dato l’ordine a tutte le truppe di consolidare la posizione e di non inseguire il nemico. Il Reggimento si attesta presso il complesso industriale appena messo in sicurezza, in attesa di nuovi ordini.
- Ore 13.31: prendo contatto con il Lord Inquisitore Alexander Magnus presso l’alto comando del Governatore Planetario in Aurelia Primos e comunico l’esito dello scontro. La Fase 1 dell’Operazione Riconquista è stata completata con successo. Un’altra vittoria per il Trono d’Oro, sia gloria al Sacro Imperatore.

Settore 15 - Tropice - Datacode 247 -vittoria lealista-
Il Contingente Nemesi doveva difendere il fianco sinistro dell’avanzata del VII Cadia Audax nel territorio di Tropice. La Forza d’assalto Sa’cea sperava di sorprendere gli Angeli mentre si muovevano nella fitta vegetazione privi del supporto aereo. L’assalto iniziale delle unità Tau si rivelò davvero deludente, la fanteria d’assalto degli Astartes giunse nel corpo a corpo in brevissimo tempo ingaggiando i Tau e i loro mezzi in una danza mortale. Gli hammerhead perivano sotto i magli e i martelli tuono, mentre le spade a catena mietevano kroot e segugi Dopo un violento e brevissimo scontro il campo era stato epurato dalla presenza Tau. L’avanzata poteva continuare.

Settore 15 - Tropice - Datacode 246 -vittoria lealista-
Un'altra scheggia della Forza d’Assalto Sa’cea si trovava sul percorso del Contingente Nemesi. Gli Angeli non potevano ricorrere all’assalto aereo ma erano costretti a fronteggiare frontalmente le potenti forze Tau. Il fuoco di sbarramento degli xeno ridusse della metà le due squadre d’assalto e i morituri, le corazze degli Astartes sembravano davvero poco efficaci, forse a causa dei colpi ricevuti nei precedenti scontri. Per fortuna il Razorback e il Predator mietevano vittime tra i corazzati nemici e il bibliotecario costringeva alla fuga un team broadside. La sconfitta delle forze degli Astartes sembrava imminente, solo tre morituri guidati dal reclusiarca Arthes avevano raggiunte le linee nemiche. La loro furia fu così grande da spazzare via un team Crisis e uccidere un numero considerevole di kroot e l’etereo che li guidava. Fu Arthes in persona a sollevare il fragile corpo del comandante Tau e mostrarlo alle unità nemiche. Questa visione scoraggiò talmente gli xeno da indurli a cedere il terreno di battaglia nelle mani degli Angeli. Ancora una volta il cieco furore dei morituri aveva condotto alla vittoria le forze lealiste.

Settore 13 - Thoran - Datacode 245
-vittoria caotica-
Un’intera forza di space marines era allo sbando ,lo scontro era stato duro,ma il colonnello Mumbasa alla fine aveva prevalso. L’attacco alle linee dei Cacciatori di Teste era iniziato con la discesa di numerose capsule d’atterraggio contenenti due dreadnuaght corazzati e una squadra devastatrice i cui lanciafiamme avevano portato morte e rovina fra le file dei fanti. Alled spalle dei camminatori una serie di rhino avanzavano verso la prima linea,carichi di assaltatori. Le armi termiche delle varie squadre di fanti,sotto le minacce di morte del colonnello,si presero cura dei camminatori nemici facendoli esplodere .I devastatori invece si trovarono bloccati in corpo a corpo con Mumbasa senza che nessuna delle due fazioni riuscisse a prendere il sopravvento. Vista la ferocia del nemico gli astartes si fecero avanti assaltando e distruggendo un paio di squadre,ma i nemici per i marines erano veramente tanti e alla fine si trovarono soverchiati da un nemico troppo numeroso. In un gesto disperato,poco prima della fine dello scontro un rhino nemico miracolosamente rimasto intatto,tentò il tutto per tutto cercando di contendere l’obbiettivo dei cacciatori di teste con una manovra rischiosa passando attraverso una squadra armi pesanti,stritolando sotto i suoi cingoli un cannone laser e i suoi serventi,purtroppo per lui la seconda squadra non fallì nel suo colpo annientando il veicolo..

Settore 13 - Thoran - Datacode 244 -vittoria caotica-
Era strano,molto strano,i nemici erano stati avvistati da tempo,ma i marines sembravano esser estremamente preoccupati di affrontare i Cacciatori di Teste.La loro preoccupazione traspariva dalla loro formazione,sembravano intimoriti,le capsule che solitamente trasportavano il meglio del meglio che ogni forza aveva da offrire erano state lanciate vuote e quasi a caso in diversi punti del campo,ogni uomo e mezzo era nascosto dietro a un riparo. Con un ruggito assordante i plotoni di fanteria avanzarono e corsero verso il nemico supportati dal fuoco di copertura di alcune squadre di armi pesanti.La fortuna non sembrava essere dalla parte dei marines,infatti nonostante una densa boscaglia un dreasdnuaght corazzato esplose alla prima raffica di cannoni laser,così come due rhino mentre il resto dell’armata continuava la sua avanzata. I marines tentarono il tutto per tutto facendo avanzare nella foresta il loro dreradnuaght rimasto mentre le squadre tattiche appiedate aprivano il fuoco verso l’orda di nemici in avvicinamento abbattendone diversi .Successivamente i marines compresero che non avrebbero potuto arrestare il nemico in quel modo e che entrare in corpo a corpo contro un nemico così numeroso e così furioso sarebbe stato un suicidio,attuarono così delle tattiche di guerriglia sparando e indietreggiando fra la boscaglia cercando di rallentare il nemico. La loro strategia si rivelò vincente infatti il nemico non riuscì a prenderli,ma comunque il loro capitolo aveva subito una dura sconfitta vista la perdita di due dreadnuaght,una capsula d’atterraggio,due rhino e qualche confratello.

Settore 13 - Thoran - Datacode 243
-vittoria tau ed eldar-
Giunti all’interno del Settore, accompagnati da un contingente Eldar distaccatosi dall’esercito di Il-Khaite, ci siamo imbattuti in una pattuglia esploratrice umana. Ci siamo così appostati attendendo il loro passaggio per tendergli un’imboscata. Gli Esploratori Eldar aprirono il fuoco con le loro Carabine, colpendo i nemici nelle giunture delle loro ridicole armature e uccidendone molti sul colpo. Quando il nemico si accorse dell’imboscata cercò subito riparo, tentando di aprire il fuoco con le loro armi pesanti ma mancando lo sfuggevole bersaglio Eldar. Le nostre truppe arrivarono dall’alto, attaccando i nemici da dietro. Un nugulo di Vespid e due Armature XV-8 con Lanciafiamme binati arrivarono alle loro spalle, mietendo numerose vittime con il fuoco e i neutroni. Vista l’impossibilità di fuga i superstiti dell’attacco si arresero subito. Ordinai agli Alacuminata di tenerli in custodia, attendendo l’arrivo del resto del Gruppo di Caccia D'yanoi Ka. Dei pochi rimasti, ne prelevai uno, che mi sembrava appartenere a un grado superiore agli altri, per interrogarlo. L’Umano impaurito non necessitò di alcuna sollecitazione per rivelare quanto sapeva: un esercito, il suo esercito, stava marciando dal Settore Valamor, che nel frattempo era nuovamente caduto in mani umane, per riconquistare il Settore Thoran. Le loro unità erano al confine con il Settore, pronte a muoversi da un momento all’altro. Appreso ciò, come di consueto chiesi agli Umani di rinunciare a perseguire i loro scopi e di abbracciare l’ideale del Bene Superiore entrando a far parte dell’Impero Tau. Come di consueto ottenni la solita risposta. Feci un cenno al Leader del Nugulo Alacuminata che subito capì. Fece alzare gli Umani e ordinò loro di incamminarsi verso la foresta, scortati dai suoi simili. Gli occhi dei prigionieri erano un misto di paura e odio e mostravano la consapevolezza di chi sta per morire. Poi la colonna scomparve poi tra le foglie delle piante.

Settore 13 - Thoran - Datacode 242
-vittoria tau-
Siamo nuovamente tornati in questo Settore. Nuovamente a combattere per ristabilire il nostro controllo. Nella rotaa di oggi abbiamo incontrato un contingente di Be’gel, altamente corazzato, con numerosi veicoli. Lo scontro è stato duro e lungo, ma siamo riusciti ad avere la meglio, grazie alla nostra maggiore potenza di fuoco. Riuscendo a distruggere i loro veicoli da trasporto li abbiamo costretti a procedere a piedi, sotto il fuoco delle nostre armi. Nella battaglia abbiamo perso un Team di Armature classe XV-8 e un Team di Guerrieri del Fuoco del Gruppo di Caccia D'yanoi Ka, riuscendo però a distruggere completamente il nemico. Per tutto il Settore dilagano eserciti Be’gel. Le forze del Warp hanno ripreso la loro offensiva e pare che anche gli Umani siano tornati entro i confini del Settore. Ad ogni modo, non ci lasceremo sopraffare facilmente, combatteremo con tutte le nostre forze! Per D’yanoi, per la Gloria, per il Bene Superiore!

Settore 9 - Valamor - Datacode 241
-vittoria lealista-
Report Tattico dello Scriba Valicious XII: I Lupi Solitari hanno inseguito i Tau superstiti fino ad una sorta di accampamento fortificato. Il fuoco di risposta degli alieni è stato terrificante e molti dei figli di Russ sono caduti nell’avvicinarsi al bunker nemico, tuttavia il capobranco Wulfon non si è scoraggiato e ha guidato i suoi alla conquista dell’avamposto. I Lupi si fermeranno ora per un rituale di preghiera e purificazione, prima di riprendere la caccia ai nemici dell’imperium. Seguirà aggiornamento.

Settore 9 - Valamor - Datacode 240
-vittoria lealista-
Report Tattico dello Scriba Valicious XII: I Lupi Solitari hanno incontrato un nutrito gruppo di xeno di razza Tau che stazionava ai margini di Valamor e hanno ingaggiato immediatamente. La loro animalesca furia è davvero indomita e terribile a vedersi, tanto quanto efficace. Il capobranco Wulfon cavalca il suo lupo come un attilano cavalca il suo destriero favorito, sicuro e spietato. I lupi solitari si stanno movendo ora all’inseguimento degli alieni fuggiti, intenzionati a concludere lo sterminio.
Seguirà aggiornamento.

Settore 13 - Thoran - Datacode 239
-pareggio-
++ COMUNICATO ERETICO INTERCETTATO DA THORAN++ Cittadini desiderosi di libertà: il colonnello Iriones invita ad unirsi alle schiere dei veri soldati liberi di Faaris, che sono riusciti ad affrontare i cosiddetti super uomini figli dell’imperatore. I Diavoli di Magrust hanno affrontato i Lupi Solitari in uno scontro all’ultimo sangue che ha decretato una sola grande verità: nessuno deve temere l’effige dell’aquila, poiché i suoi artigli non sono così affilati. Combattete per la libertà! ++++

Settore 13 - Thoran - Spostamento

Il Gruppo di Caccia D'yanoi Ka muove verso il Settore 13 Thoran in supporto delle forze dell'Impero lì stanziate.

Settore 13 - Thoran - Datacode 238
-vittoria caotica-
++ COMUNICATO ERETICO INTERCETTATO DA SETTORE 13++ A tutti i cittadini che vogliono Faaris IV indipendente dall’Egida Imperiale e Xeno: Iriones e la sua devastante compagnia dei Diavoli di Magrust hanno schiacciato un gruppo di caccia Tau ai margini di Thoran, gloria agli dei oscuri e viva la libertà!

Settore 8 - Castrum Praetorio - Datacode 237
-vittoria lealista-
Resoconto dell’epurazione Xeno (cifr. Razza Eldar, Arcamondo di Alaitoc) avvenuta nei pressi della Campo Generatore Refrattore, settore Castrum Pretorio, Faaris IV, tratto dal diario personale del Lord Inquisitore Alexander Magnus, Ordo Xeno, Primo Consigliere Tattico del Governatore Planetario di Faaris IV Marcus Sarus Navarre;
- Pensiero del giorno: “Non parlare all’alieno. Non guardare l’alieno. Non ascoltare l’alieno.”
Sono otto giorni che setacciamo il territorio di Castrum Praetorio alla ricerca di bande Eldar infiltrate. La fortuna ci arride poco, solo qualche sparuto gruppo di esploratori e qualche piccolo contingente. Non si possono nemmeno chiamare socntri, sono solo piccoli fastidi che rallentano la ricerca degli Eldar traditori che hanno condannato Paenumbra I. Sto volutamente ignorando tutti messaggi che mi giungono su d-pad dalla capitale planetaria: probabilmente saranno richieste e lamentele da parte del Governatore Navarre. Non ho più né la voglia né la pazienza di vestire i panni del consigliere di corte, per me è giunto il momento di compiere dei fatti sul campo. Se questo il Governatore Navarre non lo capisce, è un problema suo, non mio. Stiamo avanzando in direzione del Campo Generatore Refrattore, una zona saldamente sotto il controllo lealista. Nonostante il mio parere contrario, ho dovuto accogliere la richiesta degli ufficiali al mio seguito di sostare per qualche ora, per permettere agli uomini di riposare, controllare gli equipaggiamenti e riparare piccoli guasti dei mezzi di trasporto. Una sensazione ai limiti dell’inconscio mi ha spinto a insistere perché la nostra marcia proseguisse, ma davanti all’evidenza dei problemi pratici ho dovuto desistere dal mio intento. Dopo tre ore di stop, spazientito e innervosito dal mio sesto senso in costante allerta, ordino che l’avanzata ricominci senza indugi, sono stato fin troppo indulgente. Gli uomini, se proprio vorranno riposare, potranno farlo quando saranno morti. Mentre le truppe si schierano per riprendere la marcia, gli auspex in nostra dotazione impazziscono: segnali multipli in avvicinamento rapido, da diverse direzioni. Aeromobili xeno sfrecciano sopra le nostre teste, mietendo numerose vittime tra i nostri fanti ancor non pronti al combattimento. Diverse squadre di xenos dalle livree variopinte piombano sulle nostre linee scatenando una tempesta di fuoco. Fortunatamente al mio servizio posso annoverare alcuni Space Marines, altrimenti saremmo tutti condannati: mentre la fanteria cerca di riprendersi e schierarsi, il Confratello Capitano Artemis della Guarnigione della Morte assieme ai suoi uomini organizza una diga fatta di nere armature potenziate e di pesante fuoco requiem: l’avanzata aliena vacilla e viene rallentata, dando il tempo ai nostri corazzati di schierarsi e di cannoneggiare il nemico. La battaglia si pone in una fase di stallo, il nostro fuoco tiene a bada gli sfuggenti Eldar, che non riescono più a organizzare cariche nei nostri confronti. Di contro, il loro fuoco risulta comunque efficace, molti fanti cadono e alcuni mezzi vengono immobilizzati. Quando il cannone pesante del corazzato Leman Russ viene messo a tacere da un fortunato colpo di un ancor più fortunato xeno, gli alieni tentano una sortita, caricando a testa bassa proprio nella mia direzione: uno slanciato Autarca dalla brillante guida all’assalto la propria guardia di Banshee e di Scorpioni. La furia della sua avanzata è spropositata per un Eldar, poche volte nella mia lunga carriera di Inquisitore ho visto qualcosa di simile. Senza neanche rifletterci sopra mi rendo conto che è un motivo personale a muovere l’Autarca direttamente contro di me: dalle sue grida infervorate capisco che colei che mi sta attaccando era la donna del Veggente che ho ucciso e al quale ho strappato distrutto la pietra dell’anima solo pochi giorni fa. E’ in cerca di vendetta, e questo le fa onore. Ma la vendetta che cerco io è decisamente superiore alla sua. Il fuoco della Guarnigione della Morte sfoltisce i ranghi degli assalitori, poi il corpo a corpo si scatena furioso. Un valoroso sergente si getta sull’Autarca con la sua spada a catena, ma come risultato ottiene in risposta due squarci perfettamente equidistanti in pieno petto e si accascia al suolo in un lago di sangue. Mentre abbatto una Banshee, cerco con lo sguardo l’Autarca xeno: i suoi occhi, dietro le lenti di spettro rosso, sono fissi su di me. Raccolgo la sfida e mi dirigo a lenti passi incontro alla mia nemesi: il combattimento intorno a noi continua a infuriare, ma non ci tocca, come se il fato avesse volontariamente deciso di non coinvolgerci in altri scontri futili. In un istante, le lame dell’Autarca cominciano a vorticare intorno a me in una danza di morte. Riesco a schivare e parare alcuni fendenti, ma uno mi centra al braccio sinistro e un altro, diretto contro il mio collo, viene fermato dal mio campo di forza: se così non fosse stato, la mia testa ora giacerebbe su una distesa di pietrisco, o impalata su una lancia stregata Eldar. Ma così non è, sono ancora vivo e tocca a me passare all’offensiva. Grugnisco per il dolore al braccio e scateno un’ondata di energia psionica contro la mia avversaria che, travolta dall’impeto dei miei poteri, abbassa la guardia per una frazione di secondo. E’ il momento che aspettavo: la mia spada psionica guizza nel varco apertosi nelle difese dell’Autarca e sfonda armatura, carni e ossa. La femmina Eldar cerca di sollevare nuovamente le sue armi, ma con un deciso strattone gliele faccio cadere a terra. Mi avvicino tenendole la spada ancora piantata nel corpo e le strappo l’elmo dalla testa. Il volto dell’aliena è esotico e bellissimo, se fossi un Eldar probabilmente avrei già perso il mio cuore per lei. Ma, sia lode all’Imperatore, non sono un Eldar e non posso provare altro che disgusto e odio scrutando in quegli occhi colmi d’ira anche nel momento del trapasso. La guerriera xeno sibila verso di me insulti irripetibili nel suo alieno linguaggio musicale. Io le rispondo nella sua stessa lingua, storpiando volutamente le parole, giusto per farla irritare. Mentre lo faccio, la mia mano cerca la pietra dell’anima incastonata nella sua armatura: la strappo, così come ho fatto con quella del suo compagno, e la sbriciolo davanti a suoi occhi, augurandole di passare un’eternità di infiniti tormenti assieme al suo amante defunto. Lascio crollare il corpo dell’Autarca a terra e mi volto per cercare un nuovo avversario. La caduta del loro condottiero, unita anche alla furia guerriera di Artemis e dei suoi uomini, ha però fatto perdere agli Eldar la loro audacia iniziale. Vedo gli xeno tentare di ripiegare, incalzati dal fuoco dei Fanti Scelti. Lo scontro sta avviandosi verso la sua conclusione, e la vittoria di arride. Ancora qualche sparatoria riecheggia sul campo di battaglia, entrambe le parti subiscono qualche perdita ulteriore. Un velivolo Eldar riesce, con mio grande rammarico, ad allontanarsi con i superstiti della battaglia. Tra le nostre fila si sparge subito un innato entusiasmo per la vittoria. Oggi molti uomini sono stati persi, ma altrettanti alieni sono stati uccisi. Un altro contingente Eldar è stato pressoché spazzato via, quei pochi sopravvissuti rimasti non daranno certo più noia in questo settore, almeno per il momento. Mentre mi confronto con gli ufficiali della fanteria riguardo alle perdite e ai danni subiti, la mia Interrogator Allysin Ferrux, con una vistosa fasciatura al collo intrisa di sangue, mi porge un d-pad. Non potendo parlare per il voto di silenzio che dovrà onorare ancora per qualche mese, con lo sguardo mi fa intendere quanto sia importante che io legga quella comunicazione, nonostante abbia snobbato l’ultima dozzina di messaggi che ho ricevuto. Forse per quello sguardo, o per quella ferita al collo, o per il mio sesto senso, decido di aprire il d-pad e di visionarne il contenuto. Poche parole, che però sono rimaste impresse nella mia mente come proiettili requiem nel corpo degli eretici: gli Eldar hanno lasciato il formicaio, Paenumbra I è nuovamente sotto il controllo lealista. Ancora incredulo, ringrazio l’onnipotente gloria dell’Imperatore per questa notizia. Sia lode a Lui e al Trono d’Oro, sembra che su questo lontano pianeta non tutto sia ancora perduto.

Settore 3 - Savius - Datacode 236
B. STRATEGICA ANTICHE NECROPOLI XENO -vittoria lealista-
Klurv dei Mastini Infernali osservò per un attimo l'enorme essere di fronte a lui, trecentoventicinque chili li carne e musculi saldati insieme da suture, metallo o semplici arti oscure. Si era sempre chiesto perchè Kroxar, il suo signore si divertisse tanto a portare in battaglia simili mostri, questo prima di vedere cos'erano capaci di scatenare quegli esseri, Klurv era certo che neppure i potenti lupi siderali, loro nemesi, potessero opporsi a simili bestie. Forgiato appositamente per lui un enorme collare brunito gli cingeva il collo, una pesante catena si snodava fino ad arrivare nelle mani di Kroxar come se fosse solo un enorme mastino da guardia. Il mostro muoveva la testa cieca da una parte all'altra annusando l'aria stantia, l'olfatto acuito da blasfemi riti oscuri era la sua unica guida nel complesso di caverne. E laggiù, in quella oscura tomba dove tutti gli strumenti parevano impazziti, quel fiuto aveva sentito qualcosa. Odore di lupo. Annuendo il mezzo demone protese avanti il braccio e all'improvviso le dita si spezzarono con un schiocco, la carne bruciò e la mano divenne un ammasso di carne che cadde a terra lasciando solo una mano scheletrica e contorta, poi anche l'osso si fuse allungandosi e poi appiattendosi creando così una lama seghettata. E per chi lo conosceva, quello era il segnale della carica. Quasi simultaneamente urla giunsero da tutto il complesso funerario xenos, mentre le forze caotiche di gran lungo in superiorità numerica venivano assottigliate dal fuoco dei requiem, guidati da occhi che sembravano poter trapassare perfino quell'oscurità. Ma Klurv non ci fece caso e si limito a seguire il suo signore che avanzava come una furia in cerca di sangue, quando all'improvviso un forte vento li colse e cominciarono a sentire sottili schegge di ghiaccio vorticare loro attorno. "È UNO PSIONICO!!!" gridò Kroxar con rinnovato odio negli occhi. Avanzando a fatica nella tempesta, che dilaniò alcuni suoi servi, riuscì a vedere i suoi avversari. Una squadra di lupi siderali degli Ammazzadraghi stava avanzando verso di loro, il mezzo demone si scagliò in avanti. Klurv riuscì a stare al suo passo e infervorato dalla presenza del mostro si preparò a spillare sangue per il dio del sangue. La lotta fu subito ferocissima, con i lupi siderali che si guadagnavano la loro fama respingendo con brutalità l'elitè dei Mastini Infernali, ma Kroxar e la sua creatura erano animati da un folle desiderio di distruzione e si fecero largo tra i nemici agitando in un turbine rosso la spada d'osso e le semplici mani della creatura che erano capaci di spezzare anche la ceramite. Ben presto i marine cominciarono a indietreggiare di fronte a tale furia e Klurv fu nuovamente spronato a dare il meglio di se e avanzò fino a intravedere un uomo con un armatura decorata da simboli runici, sicuramente lo psionico. Il cultista decise che avrebbe portato la testa di quell'uomo al suo signore come dono, stava per saltargli addosso quando qualcosa di incredibilmente potente lo colpì alla schiena, spezzandogli la spina dorsale e mandandolo a schiantarsi al suolo. Era ancora vivo, incapace di muovere un singolo musculo, ma le droghe lo tenevano ostinatamente in vita, gli occhi colmi di odio si fissarono sul suo assassino svanendo un attimo dopo colti dalla paura. Il Lord lupo Kurush-Varok, l'umano più grande che il cultista avesse mai visto si lanciò alla carica urlando, capì che a colpirlo era stato il suo martello che ora era magicamente ritornato nella mano del suo possesore. Era accompagnato da pochi lupi siderali, feriti e insanguinati, segno che avevano già dato prova del loro valore. Come Kroxar si era fatto strada tra i marine, così Kurush falciò ogni singolo sfortunato cultista che capitò a portata del terribile martello, fino a che il condottiero non si trovò di fronte al mezzo demone. I due stavano per cominciare un nuovo duello per mettere fine a quella storia quando la creatura di Kroxar si gettò sul lord. Kurush schivò con facilità il goffo attacco indietreggiando di un passo e schiantando il martello sul fianco della creatura, che seppure ululò di dolore non fermò lo slancio rivelando la sua vera intenzione. Trecentoventicinque chili piombarono sul lord lupo cercando di schiacciarlo sotto il semplice impatto di tale peso, ma Kurush eretto lo scudo resistette, con le vene del braccio che si gonfiarono fino a scoppiare per lo sforzo e sprofondando lentamente nella roccia. Colpì ripetutamente la creatura con il martello che continuava ostinatamente a dimenarsi.
Kroxar si gettò in avanti per finire il Lord lupo, ma venne scagliato indietro, colpito in petto da un fulmine. L'energia sfrigolò sulla pelle mutata del mezzo demone, senza trovare un punto debole. Intorpidito dall'attacco alzò gli occhi incrociando il volto dello psionico, che ululando parole al vento gli scagliò un'altro fulmine. Con un ringhio si gettò di lato, la saetta gli sfrigolò accanto cremando un vicino cultista. Il "mezzo demone fece per scagliarsi addosso al nemico, ma si trattenne rendendosi conto di non poter più vincere quella battaglia e deciso a non morire prima di terminare la sua sfida con il Lord lupo ordinò ai suoi di ripiegare. Kurush riuscì finalmente a scagliare indietro il mostro con il braccio che reggeva lo scudo dolorante. l'essere Si erse in tutta la sua statura ululando con la testa ciondolante per il collo spezzato e il braccio maciullato che pendeva inerte sul fianco. Il lord lup sollevò lo scudo preparandosi all'inevitabile carica. Una crepa si aprì sotto le gambe del mostro, l'aria ululò uscendo dalla fenditura soffocando l'urlo del mostro che vi precipitò dentro insieme ai cadaveri dei caotici, tra essi il corpo ancora ancora in vita di Klurv. Negli ultimi istanti della sua sfortunata vita, mentre cadeva nei profondità della terra, lo accompagnò l'immagine dei due condottieri nemici sul ciglio del baratro che esultarono per la vittoria seguiti da una cacoafonia di voci. La luce si spense, le urla si zittirono, il mondo si richiuse intorno a lui.

Settore 3 - Savius - Spostamento

La Legione della Pestilenza abbandona il Settore 1 Kjoldar per tornare nel Settore 3 Savius, pronta a diffondere piaghe e peste tra la popolazione del Settore!

Settore 12 - Vreda Primaria - Datacode 235
-vittoria lealista-

Questa notte abbiamo combattuto duramente contro una forza di Umani che ha tentato di sfondare le difese del Settore Vreda Primaria. La forza nemica, altamente corazzata, ha attaccato rapidamente, cercando di prenderci dai lati. Le mie forze del Gruppo di Caccia D'yanoi Ka sono riuscite inizialmente a contenere l’attacco, mietendo numerose vittime tra i nemici, ma le linee di difesa dei Guerrieri del Fuoco hanno ceduto e gli attaccanti sono riusciti a raggiungere il nucleo del nostro schieramento. Verso il confine le nostre unità di Crisis hanno assolto il compito di annientare ogni resistenza, distruggendo numerosi veicoli nemici, ma nella retroguardia l’attacco è stato devastante. Siamo per forza di cose usciti sconfitti dallo scontro. Tra le perdite segnalo tre interi Team di Guerrieri del Fuoco, un Team Esploratore, di cui rimane solo il Devilfish, un Team di Armature classe XV-8 e un Team di Armature classe XV-88. Fortunatamente per noi, però, i nemici non sono riusciti s sfondare il confine del Settore. Siamo ancora in tempo per ricacciarli fuori dai nostri territori! Oggi avremo la nostra vendetta!

Settore 15 - Tropice - Datacode 234
-vittoria tau-

La colonna corazzata del VII Cadia Audax continuava l’inseguimento della Forza d’Assalto Sa’cea. Da qualche ora avevano perso il contatto con i resti delle unità nemiche. I corazzati imperiali giunsero in un bassopiano dove la vegetazione era estremamente fitta. La pioggia battente riduceva molto la visibilità. Improvvisamente uno dei Leman Russ venne raggiunto da un colpo e l’esplosione fece volare in alto la sua torretta. I Vox risonavano degli ordini urlati in tutta fretta. Un secondo Leman Russ e un Chimera vennero distrutti. Le forze Tau continuavano a non essere visibili ma colpivano con una precisione incredibile, neanche un colpo veniva sprecato. Il Vendetta giunse a tutta velocità sul campo di battaglia ma i sui tre laser binati non raggiunsero ad abbattere un hammerhead perfettamente in linea di tiro. In compenso il corazzato Tau con un solo preciso colpo abbattè il mezzo lasciando senza protezione i veterani imbarcati. L’avanzata della Guardia era stata fermata in maniera sanguinosa

Settore 11 - Numea - Datacode 233
-vittoria lealista-

Dopo mesi passati sula difensiva il VII Cadia Audax si preparava ad assalire le difese della Forza d’Assalto Sa’cea nel suo territorio, Tropice stava per essere presa d’assalto. Le unità corazzate della guardia guidate da Tre Leman Russ e da un Vendetta avevano individuato un’unità mobile nemica. I colpi dei mezzi imperiali furono devastanti, i corazzati Tau non ebbero scampo. Nel frattempo i Chimera trasportavano i veterani verso le linee nemiche, purtroppo l’incursione venne bloccata da un team Crisis piombato dall’alto. I Tau vedendosi sconfitti erano costretti alla ritirita, Rutheus guidava le sue truppe all’inseguimento delle unità nemiche, le avrebbe raggiunte?

Settore 2 - Diemeter - Datacode 232
-vittoria lealista-

++++++Oggetto: Conteggio delle perdite
+++++++Autore: Custode dell’Ortodossia delle Calcedo Xenocrates
+++Provenienza: Registrazione trasmessa al Librarium delle Ceneri Ardenti

Un’unità di Compagnia della Morte delle Ceneri Ardenti è stata inviata per arrestare l’avanzata degli Space Marine Traditori devoti a Nurgle nella periferia di Iranos. Uno dei Dreadnought è stato danneggiato in maniera lieve, mentre l’altro necessità di riparazioni solamente superficiali. Il Cappellano Minosse è ferito ma non in pericolo di vita, mentre dei dieci morituri che lo accompagnavano, nessuno ha fatto ritorno. Nessuna perdita è stata invano, poiché dopo aver visto cadere tutti i Traditori Posseduti dai demoni, i Terminator che formavano la guardia del corpo del Principe demone e una intera unità di Marine della Peste, i nemici hanno preferito ritirarsi.

Settore 1 - Kjoldar - Datacode 231 -vittoria caotica-
Pestus stentava a credere a quello che vedeva sui monitor del suo land raider,i sensori esterni segnalavano un gran numero di uomini in mezzo alla tormenta di neve dinnanzi a loro,ma ancor più incredibile era il fatto che sembravano tutti vivi e pronti allo scontro nonostante una totale mancanza degli equipaggiamenti necessari a sopravvivere in quelle condizioni. Al sentimento di odio per i servi dell’imperatore si aggiunse un certo grado di ammirazione per la loro determinazione. Alla testa di quello schieramento un lord commissario e un fanatico prete dell’eclesiarchia,vestito solamente di una tunica,galvanizzavano gli uomini preparandoli allo scontro imminente. Una salva di cannoni laser accolsero i membri della legione della pestilenza,fortunatamente i colpi furono assorbiti dallo scafo in adamantino del vento del contagio. Il rhino con il suo carico di marines della peste si nascose dietro ad un edificio diroccato mentre il land raider avanzava a tutta velocità verso il nemico. Una squadra di fanti scelti,si calò da un valchiria,ma i venti estremamente forti li fecero deviare lontano dal land raider caotico rendendo inutile il loro tentativo di abbatterlo con le armi termiche. Intanto una squadra con i mantelli mimetici e i fucili di precisione prendeva di mira il rhino cercando di trovare un punto debole nel veicolo corazzato ma non ebbero alcun successo. La tempesta che imperversava sul campo di battaglia doveva aver anche una qualche forma di influsso anche sul warp tanto che entrambe le coorti di obliteratori si rifiutarono categoricamente di obbedire all’ordine di prestare supporto. Pestus scese dal land raider e si avviò verso i fanti scelti pronto ad ucciderli tutti dal primo all’ultimo,mentre il veicolo corazzato avanzava verso la prima linea nemica attivando i fumogeni. Il rhino e i marines al suo interno cercarono di rispondere al fuoco dei cecchini che li bersagliavano,ma la combinazione di riparo e dei mantelli mimetici si rivelò troppo efficace e neanche un umano venne abbattuto. Ovviamente Pestus trucidò i poveri fanti scelti che comunque provarono a fermarlo ,ma i loro sforzi si rivelarono totalmente inutili,il signore dei vermi sfruttò l’impeto del suo assalto vittorioso e si avviò anche lui verso la prima linea nemica cercando di nascondersi dietro la massiccia mole del suo land raider. Un uomo comparve dalla tormenta di neve vicino al rhino occupato dai marines della peste estraendo una grossa carica da demolizione. Il fuoco di tutta la prima linea della guardia imperiale si rivelò totalmente inefficace contro il land raider vento del contagio e il suo equipaggio tirò un sospiro di sollievo pensando di averla spuntata,ma un gruppo di servitori meccanizzati guidati da un tecnoprete che si erano nascosti dentro un piccolo boschetto,avevano ancora una sorpresa per loro,un paio di cannoni termici. Purtroppo vista la vicinanza il land raider non riuscì a sopportare quei colpi ed esplose. Dall’altro lato del campo i cecchini riuscirono a trovare un punto debole nella corazza del rhino riducendolo ad un rottame fumante e obbligando i suoi occupanti allo sbarco proprio davanti al fante imperiale che mulinava una carica da demolizione… Fortunatamente il vento fece deviare parzialmente la granata e solamente quattro marines vennero dilaniati dall’esplosione. Finalmente gli obliteratori obbedirono agli ordini di Pestus,che oramai suonavano più come minacce che altro,sfruttando l’icona dei marines della peste sopravvissuti all’esplosione del land raider comparvero praticamente in faccia al mucchio di fanti nemici preparandosi ad usare i lanciafiamme per “scaldare” quei poveracci così intirizziti. Pestus e i marines della peste si portarono molto vicini al nemico per assaltarlo successivamente,mentre invece i plague marines sopravvissuti all’esplosione della carica da demolizione circondarono il povero umano che era stato così sciocco da sfidarli uccidendolo con il fuoco dei loro fucili termici. Gli obliteratori fecero una carneficina annientando quasi completamente due interi plotoni di fanti ,lo stesso prete dell’eclesiarchia venne avviluppato e consumato dalle fiamme. L’assalto successivo si rivelò una mera formalità con il commissario nemico che riuscì comunque ad abbattere un marines della peste prima di cader vittima dei pugnali del contagio della squadra. Pestus invece volle togliersi la soddisfazione di punire personalmente il tecnoprete e i suoi servitori riducendoli in carcasse decomposte con pochi colpi. Oramai ai lealisti restava una sola squadra di tiratori scelti e un a squadra di tallarniani che da lì a poco sarebbe stata assaltata e distrutta. Gli umani rimasti preferirono fuggire ed andare in contro al loro destino nelle gelide pianure di kjoldar piuttosto che per mano dei membri della Legione della Pestilenza.

Settore 2 - Diemeter - Datacode 230
-vittoria tiranide-

Il biondo e umano Tenente “Duke” Stalker , comandante della 1^ Compagnia del 2° Reggimento Fanteria “Ghanos” del Diemeter Republican Army, scrutava nelle ore avanti l’alba con un binocolo ad epiluminescenza l’ampia vallata che declinava rapidamente dal Muro Lavico Settentrionale verso i Cancelli di Moriath, uno dei pochi passi montani naturali che separavano Diemeter da Kjoldar, e come tutti i suoi uomini attendeva l’inevitabile. Ogni contatto diplomatico con il temibile e potentissimo Signore dei Vermi, che in pochi mesi aveva già messo a ferro e fuoco e conquistato Savius e Kjoldar, sbaragliando immensi eserciti Tau, Orki e Lealisti, era stato inutile. Ora Lord Pestus, il leggendario Signore dei Vermi, il Comandante dell’invincibile Legione della Pestilenza, uno dei più grandi generali su Faaris IV, si preparava a marciare risoluto contro la Repubblica di Diemeter, indebolita dall’offensiva degli Astartes, che avevano occupato i Sottosettori “Cerberos” e “Michogenos”, per portare il caldo abbraccio di morte e distruzione di Padre Nurgle nella capitale Nuova Iranos e nei tre Sottosettori che ancora fieramente resistevano. Era il momento più grave e difficile nella storia della giovane Repubblica. Un momento tragico che esigeva il sacrificio di molti, che alla disperata battaglia che si stava per combattere non sarebbero sopravvissuti. Tuttavia Stalker sapeva che essere lì in quel momento, in cui si faceva la storia di Diemeter, e in piccola parte anche quella di Faaris IV, era un privilegio, come lo era stato alcuni anni prima partecipare alla difesa del Nido “Ghanos” ed alla fondazione della Repubblica nella Prima Guerra Faariana. Ora, per una coincidenza sicuramente non casuale, si stava per battere in difesa del Sottosettore che portava proprio il nome di “Ghanos”. Stalker aveva stabilito il suo quartier generale in un alto edificio diroccato di pietra lavica, da cui poteva tenere d’occhio tutte e quattro le casamatte che costituivano i punti chiave di controllo di quella via d’accesso naturale da Kjoldar e che non sarebbero dovute cadere nelle mani del nemico. Sugli spalti frontali dell’edificio aveva collocato una batteria di tre cannoni laser e su quelli alla sua sinistra, dato che due sole erano le pareti ancora in piedi, una squadra armi speciali. Alle spalle del comando compagnia, a coprire i due lati aperti dell’edificio, aveva disposto una squadra tattica. A difesa della Casamatta n.1, che si trovava subito alla destra dell’edificio diroccato, aveva disposto una squadra lanciamissili ed una squadra armi speciali, mentre aveva incaricato tutto il resto del plotone del Sottotenente Okrug, un ibrido Genestealer anche lui veterano della Prima Guerra Faariana, costituito da due squadre tattiche ed una squadra di Legionari Xenomutanti “prestata” dal Tenente Zohar , di avanzare con cautela verso la Casamatta n.3, che si trovava a circa centocinquanta metri di fronte a loro. Suo malgrado, Stalker in cambio aveva dovuto “prestare” a Zohar l’intero plotone del Sottotenente umano Armando Porcaria, che occupava la Casamatta n.2, a circa cento metri sulla sinistra, con la sua squadra comando, una squadra lanciamissili ed una squadra armi speciali. Le sue due squadre tattiche, prive come tutte le altre di armi pesanti, si trovavano una a proteggere il fianco destro della Casamatta n.2 ed una le spalle degli uomini di Zohar. Questi, figlio degenere di un principe demone del Caos e di una schiava, e quindi umano solo per metà, si era arruolato come soldato semplice nella Legione Xenomutante della Repubblica e in pochi anni, grazie alla sua forza sovrumana e ad una inusitata capacità combattiva, aveva raggiunto il grado di Tenente della Legione. Zohar si era disposto subito dietro la Casamatta 2, circondato dalle sue tre rimanenti squadre di Legionari, pronto a sferrare un eventuale contrattacco. In quanto alla Casamatta n.4, che si trovava un centinaio di metri a destra della n.3, un Geyser si era aperto proprio al centro del terreno antistante e quindi sia Stalker, che Zohar avevano deciso di non preoccuparsene, supponendo che probabilmente lo stesso Lord Pestus l’avrebbe ignorata. Proprio in quel momento la terra prese a tremare sotto un rumore di cingoli assordante. “Duke” Stalker ne ebbe la certezza: erano i segni inequivocabili dell’avanzata del temibile Land Raider “Vento del Contagio” con i colori di Padre Nurgle. Il Tenente Stalker diede ordine alle varie squadre armi pesanti di aprire il fuoco, ma queste riuscirono solo a danneggiare uno dei suoi due cannoni laser. L’imponente mezzo corazzato rispose a sua volta al fuoco senza provocare particolari danni e si avvicinò all’edificio del quartier generale di Stalker, per poi sterzare bruscamente verso la Casamatta n. 2, difesa da Zohar e Porcaria. Ne scesero Lord Pestus ed una squadra di otto Marines della Peste armati di tutto punto, che assaltarono nel medesimo istante una squadra tattica di Fanteria ed una di Legionari Xenomutanti alla destra del Tenente Zohar. La prima subì in brevi istanti il suo tragico fato, mentre la seconda controcaricò con vigore, ferendo con i suoi attacchi dilanianti per ben due volte il Signore dei Vermi, mentre anche uno dei Marines della Peste trovò la morte. Quasi contemporaneamente, comparve dal nulla a sinistra della Casamatta n.2 una prima coorte di Obliteratori, creature massicce e terribili, nelle cui mani si materializzarono dei lanciafiamme binati, con cui irrorarono una squadra di Legionari Xenomutanti, la squadra armi speciali, la squadra lanciamissili, e la squadra comando di Porcaria, annientando del tutto le prime due ed arrecando diverse perdite alle altre. Gli uomini di Porcaria, ma soprattutto i veterani della squadra comando di Zohar risposero al fuoco con una salva di fucili termici, che uccisero due degli Obliteratori, mentre il terzo fu ferito da un colpo di pistola al plasma esploso dallo stesso Zohar. Mentre gli uomini di Okrug cercavano cautamente di avanzare verso la Casamatta n.3, una delle squadre tattiche fu investita dalla violenta quanto improvvisa eruzione di un geyser, perdendo ben quattro uomini. Intanto la Casamatta n.3 fu occupata dal Rhino del Caos di Franzeen Occhiputridi e dalla sua squadra di Marines della Peste, che vi si attestarono, tormentando i soldati di Diemeter che si esponevano allo scoperto con un temibile fuoco di precisione, che provocò altri tre morti. Stalker, considerata l’inutilità di quella rischiosa sortita, richiamò indietro Okrug e le sue squadre, che andarono ad attestarsi a rinforzo della Casamatta n.1. Intanto, nei pressi della Casamatta n.2, l’ultima squadra di Legionari Xenomutanti ancora intatta caricò l’ultimo degli Obliteratori della prima coorte ancora in vita, mentre una squadra tattica di Fanteria caricò i Marines della Peste per tenerli impegnati il più a lungo possibile. Nessuna delle due raggiunse il proprio obiettivo, mentre i Marines della Peste riuscirono non solo ad eliminare tutti i loro avversari, ma anche a caricare e distruggere l’unità di Legionari Xenomutanti che circondava l’Obliteratore, anche se a costo di un altro uomo. L’esercito di Lord Pestus era come un’ingorda macchina di distruzione che, per essere tenuta a bada per un certo tempo, reclamava ogni volta un numero crescente di vite e le forze della Repubblica, almeno in quella parte del campo di battaglia, sembravano essere un combustibile ormai quasi del tutto esaurito. Intanto Lord Pestus, fidando nella prossima cattura dell’obiettivo, risalì a bordo del “Vento del Contagio” e si diresse alla volta degli uomini di Stalker. Nello stesso istante, una seconda coorte di obliteratori si materializzò alle spalle degli uomini del plotone del Sottotenente Porcaria, spazzando via con i loro lanciafiamme il malcapitato ufficiale, la sua squadra comando e gran parte dei serventi dei lanciamissili e degli uomini della squadra comando di Zohar. I pochi superstiti fecero fuoco contro di loro, abbattendone uno. Lo stesso Zohar puntò contro di loro la pistola al plasma, ma quando fece fuoco, l’arma gli esplose in mano, ferendolo. Allora, come se niente fosse, con il volto ancora annerito dall’esplosione, imprecando contro la tecnologia, accese il motore della motosega con una mano e con l’altra impugnò la mannaia e con un urlo bestiale si lanciò all’assalto degli Obliteratori, seguito dall’ultimo degli uomini della sua squadra comando ancora in vita. Per colmo di ironia della sorte, mentre Zohar uccise un Obliteratore e ferì il secondo, quest’ultimo fu finito da un abile colpo di pugnale di questo eroico e sconosciuto veterano. Pochi istanti dopo la cruenta fine degli Obliteratori della seconda coorte, i due responsabili dell’azione furono caricati da sei vendicativi Marines della Peste. Mentre Zohar subì una seconda, dolorosa ferita, ma restò ancora in vita, il suo compagno non fu altrettanto fortunato e perì sotto la vera e propria tempesta di colpi di maglio a energia, spade a catena e pistole bolter. Di rimando, il mezzo demone sfogò la sua furia incontenibile sventrando tre degli assalitori immediatamente, e gli ultimi tre subito dopo, in un nuovo cruento scambio di colpi, spargendo visceri, icore, sangue e frammenti di armatura potenziata da ogni parte. A quel punto, fu l’ultimo Obliteratore della prima coorte, in precedenza ferito da Zohar e sopravvissuto fino ad allora per vendicarsi, a investire a distanza il suo feritore con un getto di plasma, mettendolo finalmente fuori combattimento, ed a consolidare sull’obiettivo. Ma il suo trionfo fu di assai breve durata: quasi subito sopraggiunsero, inviati da “Duke” Stalker, una squadra tattica ed una squadra armi speciali di Fanteria, che lo finirono a colpi di fucile termico. Dopo di che, rioccuparono la Casamatta n.2 e recuperarono Zohar, ancora vivo, ma disteso al suolo privo di sensi. Intanto Lord Pestus, sfidando con un gesto di estremo eroismo tutto quel che ancora restava dell’esercito nemico, scese dal “Vento del Contagio”, caricò una delle squadre tattiche di Fanteria e la annientò fino all’ultimo uomo, facendo roteare con l’usuale maestria la sua spada demoniaca. I soldati sugli spalti rimasero insieme sbigottiti e ammirati da tanto coraggio. Più di uno di loro si domandò “avremo mai un giorno un condottiero così a guidarci a Diemeter?”. Con la sua eroica azione Pestus rimase però esposto al fuoco dei serventi dei cannoni laser e degli uomini delle squadre comando di Stalker e di Okrug, che lo centrarono ripetutamente con i fucili termici, ferendolo altre due volte e abbattendolo. Fu allora che Franzeen Occhiputridi, per salvare il suo Signore da una altrimenti inevitabile cattura, attivò il teletrasporto, riportandolo, ormai fuori combattimento, al sicuro tra le linee occupate dai Marines della Peste. L’ultima manovra che sorprese tutti la fece il “Vento del Contagio”, dimostrando di non essere un semplice mezzo corazzato, ma una vera e propria leggenda, quasi capace di una sua irrefrenabile volontà. Il suo equipaggio lo lanciò infatti con una manovra spericolata a tutta velocità contro il folto dell’esercito nemico, fino ad andarsi ad arrestare all’interno del perimetro della Casamatta n.1. Gli uomini di Diemeter, in quanto a coraggio, non furono da meno: due soldati armati di fucile termico, rispettivamente uno della squadra comando di Okrug e uno di una squadra armi speciali si sacrificarono tentando un assalto “gloria o morte!”, ottenendo però in cambio solo la seconda. A questo punto il Tenente “Duke” Stalker decise di tentare il tutto per tutto per riprendere l’obiettivo perduto: scese dagli spalti con la sua squadra comando, cui diede l’ordine “Abbattetelo!”. Quattro veterani spararono all’unisono colpi binati contro la fiancata del Land Raider a corta gittata con i fucili termici. Il “Vento del Contagio” si gonfiò in modo innaturale, quasi traendo un faticoso respiro, e infine esplose in mille pezzi di icore e metallo contorto con un boato fragoroso, senza però causare ulteriori vittime tra gli uomini di Diemeter. La battaglia per quel giorno era finita: il Diemeter Republican Army controllava due obiettivi, mentre la Legione della Pestilenza soltanto uno, quello presidiato dagli uomini di Franzeen. Le perdite erano state tremende: sessanta uomini e trenta xenomutanti dell’Esercito della Repubblica avevano pagato con la vita o con terribili ferite e mutilazioni il prezzo della libertà della loro giovane nazione. I loro nomi sarebbero stati ricordati. Quel giorno sarebbe stato ricordato. Ma quella sera al tramonto gli elmi chiodati di molti Marines della Peste giacevano accatastati come macabri trofei ai bordi dell’accampamento della 1^ Compagnia del 2° Reggimento Fanteria. Il Tenente “Duke” Stalker, rimettendo la pistola nella fondina e sfilandosi il maglio potenziato, si rese conto che la loro era stata una grande vittoria, ma che la guerra sul fronte Kjoldar-Diemeter era solo all’inizio e nei mesi a seguire avrebbe richiesto a tutti sacrifici inimmaginabili.

Settore 13 - Thoran - Datacode 229 -vittoria lealista-
Nel passaggio dal deserto al bosco, il colonnello si trovò a toccarsi ripetutamente la gamba meccanica, recente regalo da parte di un Etereo che si era preso la sua originale; sapeva che i dolori che saltuariamente sentiva erano scherzi della sua immaginazione. Cercava di non pensare all’inseguimento. Tutta la trappola che aveva congegnato assieme al Lord Inquisitore Fabius Maximus era incentrata sulla riuscita di questo scontro. Una volta riusciti nell’intento di vendicarsi di Iriones per il doppio tradimento (al suo pianeta e all’imperatore) avrebbero potuto dirigersi verso altri fronti e dar man forte nella riconquista del settore. Gli xeno erano forti e ben stanziati e non andavano sottovalutati. Le Tigri Cremisi scelte per questo assalto erano veterani della giungla, esperti combattenti che giungevano da Catachan, Kanak, Veresk e altri feroci mondi giungla sparsi per l’Imperium. Nella mente di Verbinski il piano era chiaro e il combattimento ben definito e lineare: un massacro ben organizzato di traditori. Mentre caricava la pistola plasma, guidando le truppe nel folto della boscaglia, vide le truppe nemiche a riposo e capì che il piano sarebbe saltato. Un demone alato torreggiava in mezzo allo schieramento e con una ciclopica spada in mano stava benedicendo a suo modo Iriones e i suoi fanti scelti. I nemici erano più del previsto. Molti di più. E un principe demone dei Diavoli di Magrust aveva appena esteso doni del caos ai suoi accoliti. La giornata si preannunciava lunga ed eroica. I pensieri furono interrotti da un allarme ed un primo risuonare di colpi in lontananza annunciò l’inizio delle ostilità. Il colonnello caricò con le sue truppe, mirando subito al principe demone, lasciando da parte il desiderio di sparare al traditore. Il demone era però già in volo, caricava a sua volta e urlava con soddisfazione. Il primo attacco fu brutalmente violento. Il secondo devastante. Il colonnello vide le sue guardie del corpo uccise in un istante, egli stesso fu ferito e sbalzato indietro, mentre colpi di fucile laser precipitavano sul demone, senza scalfirlo. Il colonnello finì lontano, guardò il demone che veniva ferito da un colpo di fucile termico, vide la creatura continuare l’avanzata inesorabile e cercò di rimettersi in piedi. Fu dolorosamente possibile. Il braccio sinistro doleva, spezzato in più punti. La gamba meccanica era stata segnata da quattro lunghe striature e aveva assorbito gran parte del colpo che l’avrebbe ucciso. Un rapido ringraziamento all’imperatore e si lanciò urlando verso il demone. Una mano enorme lo bloccò, trattenendolo dalla spalla. “Colonnello, torni a comandare le sue truppe nella battaglia contro Iriones” disse la profonda voce di Lord Fabius Maximus, “ai frutti del warp ci pensiamo noi”. Il colonnello accennò un assenso e si diresse verso l’altro fronte, dove i suoi uomini ingaggiavano i soldati traditori in maniera disordinata e urlò i suoi ordini nel trasmettitore. I soldati si disciplinarono appena lo videro ancora in piedi e Verbinski saltò sul cadavere di un traditore innalzando la spada al cielo e richiamando i suoi alla riscossa: “Tigri Cremisi! Volete fermarvi di fronte a questi traditori? Volete presentarvi oggi di fronte al giudizio dell’Imperatore dopo avere perso contro chi l’ha tradito?”. Nel gridare le ultime parole iniziò a correre, accompagnato dai restanti veterani della sua squadra comando, tutti con le spade in pugno, incuranti dei fasci laser che baluginavano nelle vicinanze o rimbalzavano sulle armature; niente poteva fermarli. Con la coda dell’occhio vide il martello tuono dell’inquisitore abbattersi sul volto deforme del principe demone, mentre due servitori guerrieri strappavano le ali del mostro con i loro magli potenziati. Una volta visto cadere il loro campione, i soldati del caos si congelarono per qualche istante. O forse si congelarono vedendo in volto l’inquisitore, uno sguardo senza segni di pietà o comprensione, ora rivolto direttamente su di loro. La battaglia si concluse con l’annientamento pressoché totale dell’esercito traditore, anche se il dazio da pagare era stato molto alto. Tanti valorosi soldati dell’Imperium erano caduti quel giorno e non sarebbe stato facile rimpiazzarli. Il colonnello disse ai suoi sergenti veterani di prendere nota di quanti e quali specialisti avrebbero dovuto reintegrare. Lord Fabius Maximus era in piedi vicino alla carcassa del demone e stava pulendo il martello dall’icore della creatura, guardandola con disprezzo e assistendo ai riti di purificazione e sigillo. Alla fine delle procedure si diresse verso l’ufficiale. “Un eccellente lavoro, ma non sempre si riesce ad affrontare da soli un demone, se non si hanno strumenti benedetti” disse l’imponente membro dell’Ordo Malleus, “vedo che il braccio avrà bisogno di cure di rigenerazione a basso livello, ne approfitterei per farvi inserire anche un piccolo perfezionamento”. Gli porse un piccolo elemento tecnologico ed una valigetta in plastacciaio. Al suo interno vi era un elaborato maglio potenziato, adorno di simboli di purezza. “Apparteneva ad un guerriero valoroso ed è stato riadattato per un altro”, disse Lord Fabius Maximus, “servirà per occasioni come quella di oggi”. Il colonnello ringraziò del dono e del complimento chinando la testa, impaziente di trovarsi di nuovo in combattimento ravvicinato con un nemico dell’Imperatore. Pochi kilometri più distante, Iriones ferito strisciava fuori da una palude con due dei suoi veterani, chiedendosi se i lealisti avessero già scoperto che non era presente tra le pile di cadaveri; la battaglia era stata persa, ma voci insistenti nella sua testa gli dicevano di raggiungere l’altra parte della sua compagnia e di recarsi ad un cumulo di rovine, per ricevere una ricompensa… Le ricompense gli erano sempre piaciute!

Settore 1 - Kjoldar - Datacode 228 -vittoria caotica-
Un vento polare spazzava le gelide pianure di Kjoldar mentre la forza d’assalto della Brigata Tervigon avanzava senza esitazione. Il loro compito era semplice,stabilire una zona di controllo sul settore artico in modo da render più difficoltoso l’accesso ai membri della Legione della Pestilenza su diemeter. Lord Zakon giunto nei pressi di una postazione imperiale abbandonata avvertì la presenza dei nemici,ordinò rapidamente alle sue forze di conquistare quanto più terreno possibile prima dell’arrivo del nemico e successivamente di respingerlo. Due nidiate,una di hormagant e una di tarmagant,accompagnati dalla tervigone loro progenitrice Saab Naragghad e da due carnefici armati con lurchi,presidiarono un deposito di carburante semidistrutto di cui era rimasto in piedi un solo gigantesco silos di stoccaggio. All’altro lato della base una postazione di trasmissione miracolosamente intatta era presidiata da una nidiata di genoraptor e da una di hormagant. Al centro dello schieramento altri due carnefici e altre due unità di tarmagant,una delle quali comandata da lord Zakon, erano pronti a spostarsi dove ci sarebbe stato bisogno di loro. I membri della legione della pestilenza non si fecero attendere,infatti un rhino carico di marines avanzò rapidamente su una postazione difensiva a poche decine di metri dalla stazione di trasmissione,mentre invece dall’altro lato un’unità di marine caotici si riparava all’interno di una costruzione fatiscente e a rinforzo di questa postazione si schierò il land raider vento del contagio con al suo interno Pestus e la sua guardia del corpo di marines della peste. La tervigone Saab Naragghad generò un’unità di termagant per rinforzare la sua posizione,mentre invece lord Zakon vedendo nel lato sinistro dello schieramento caotico un punto debole,fece avanzare verso quella posizione i due carnefici al centro del campo e l’unità di hormagant stanziate al centro di trasmissione. A quel punto il piano di lord Pestus divenne evidente,infatti sfruttando le icone dei marines che presidiavano la posizione difensiva,comparvero due coorti di obliteratori che combinando il fuoco dei loro cannoni laser abbatterono uno dei carnefici che stava avanzando verso la loro posizione. Intanto dall’altro lato del campo il land raider di Pestus avanzava a tutta velocità verso il deposito di carburante. Lord Zakon si rese conto che molto probabilmente le forze che aveva mandato a conquistare la posizione difensiva caotica sarebbe stata distrutta molto prima di poter arrivare a destinazione e allora gli ordinò di ritornare in dietro e di rinforzare la posizione da loro conquistata. Dall’altro lato del campo visto l’imminente assalto da parte dei caotici,un’unità di hormagant e una di tarmagant avanzarono verso il land raider vento del contagio per proteggere i due carnefici e la tervigone che aveva dato alla luce nel frattempo a un’altra unità di tarmagant. A quel punto le porte del veicolo corazzato si aprirono lasciando uscire Pestus e i suoi uomini che assaltarono entrambe le unità davanti a loro annientandole entrambe. Purtroppo durante l’assalto il condottiero Schinder il cancrenoso, che recentemente aveva giurato fedeltà a Pestus,venne ferito ripetutamente dall’assalto di numerosi hormagant. Il land raider aprì il fuoco su uno dei carnefici ferendolo con il fuoco dei suoi cannoni laser. Intanto gli obliteratori avanzavano verso il centro d’ascolto presidiato dai tirannidi tempestandoli con il fuoco dei loro cannoni plasma abbattendo diversi hormagant e tarmagant. La squadra di pestus venne investita dal fuoco dei due carnefici armati di lurchi,della tervigone e di due squadre di tarmagant perdendo il condottiero a causa di un colpo di lurco ben piazzato. L’assalto successivo si rivelò estremamente cruento,Pestus abbatte un carnefice e ferisce gravemente il secondo che riesce ad abbattere due marines della peste,la tervigone non riesce ad atterrare nessun marines e viene ferita ripetutamente dai colpi combinati di maglio ad energia e dei pugnali del contagio,mentre invece gli hormagant sfruttando il loro numero uccidono un altro marines della peste venendo però falciati tutti dai plague marines. Intanto gli obliteratori avanzano ulteriormente verso la stazione d’ascolto presidiata dai tirannidi,la prima coorte apre il fuoco insieme al land raider ferendolo ripetutamente il carnefice rimasto che cercava riparo vicino alla struttura,mentre invece la seconda coorte prova a utilizzare nuovamente i cannoni al plasma sui tirannidi,ma evidentemente l’utilizzo prolungato delle armi plsama le aveva surriscaldate e un solo cannone riesce ad aprire il fuoco annientando un pugno di hormagaunt. Intanto il corpo a corpo fra Pestus e i tirannidi a difesa del deposito di carburante continua con il carnefice che viene abbattuto e la tervigone,oramai rimasta sola,riesce ad uccidere un marine della peste venendo poi circondata ed abbattuta personalmente dall’arma demoniaca di Lord Pestus consegnando ai caotici un altro punto strategico. Lord Zakon consapevole di non poter vincere ordinò la ritirata,preferendo non perdere altri suoi figli. Il campo apparteneva al caos.

Settore 7 - Mecadon - Datacode 227
-vittoria lealista-

Era notte. Il Gran Maestro Lammaesus della II Crociata stava meditando sull’ultimo alterco avvenuto con il Sommo Inquisitore Gunt, c’era qualcosa di strano nei suoi occhi che non lo convinceva per nulla. All’improvviso gli allarmi suonarono, una banda di infiltratori orki delle Tezte Blu stava cercando di entrare attraverso le difese esterne del campo e non potevano arrivare al quartier generale e devastare tutto. Era una missione suicida, Lammaesus lo sapeva bene, ma poteva provocare danni incalcolabili all’intera missione e per questo ordinò l’immediato spiegamento di bombardieri. Questa volta gli orchi sapevano che non avevano nulla da perdere e perciò combatterono ferocemente massacrando tutti quelli che opponevano resistenza. Perfino Lammaesus cadde svenuto dopo un violento colpo del Grande Kapoguerra orko tanta era la violenza che sprigionavano quegli esseri. Il quartier generale imperiale venne bombardato ripetutamente con missili ad alto potenziale tanto che a difendere l’intero edificio era rimasto un solo uomo a difendere stoicamente il proprio colonnello. Quando tutto sembrava perso ecco che da lontano cominciò a sentirsi un ronzio sordo che cresceva sempre più fino a diventare un rombo assordante. La terra tremò intensamente per qualche secondo e poi più nulla. Non si sentiva più il clangore delle macchine assassine nemiche né tantomeno il boato di missili: il Soldato Semplice Khassen guardò fuori dalle finestree vide che tutto era finito, i bombardieri imperiali erano arrivati alla fine, in tempo, per il rotto della cuffia l’Imperium aveva resistito. Dall’altra parte del campo vide qualcosa muoversi, poi un fumogeno arancione alzarsi nel cielo, c’erano dei sopravvissuti, feriti, ma vivi. Prese in tutta fretta l’equipaggiamento medico di riserva nell’edificio e attraverso quasi per intero il campo di battaglia. Vide un buco nel terreno come se fosse stato l’ingresso a un tunnel, sul bordo orki morti, poco più lontano dei fanti scelti che gli gridarono di far saltare il tunnel. Khassen buttò delle granate e corse a medicare i propri compagni d’arme. Con il crollo della galleria anche l’ultima possibilità di un nuovo assalto svanì lasciando spazio solo a feriti, morti e morenti.

Settore 7 - Mecadon - Datacode 226
-vittoria eldar oscuri-

Mecadon torna a subire le terribili razzie dello Scorticatore Nero, il crudele Arconte Drag’Hutt, leader della Cabala Arlecchina. Il martoriato sottosettore A3 di Mecadon è il teatro della sanguinosa razzia che le truppe della Cabala degli Eldar Oscuri portano contro gli Imperiali. Obiettivo della razzia sono i sobborghi della Colonia Adepice, luogo ricco di prede nella forma di sventurati Schim-maigh pronti per essere schiavizzati ai turpi e malevoli voleri degli adepti della cabala xeno. A tentare una strenua difesa provvedono i valorosi Dragoni di Bligny che si schierano a coprire l’evacuazione dei civili inermi di fronte alla ferocia dei pirati Eldar. Un grosso contingente di fanteria dotato di squadre di armi pesanti con cannoni laser e lanciamissili e comandato da un Tenente con una corposa squadra comando, in cui figura un ufficiale di artiglieria, due Valchiria carichi di veterani, piccole squadre di lancieri e Basilisk e Lemam Russ (comandati dall’asso dei carri dei Dragoni, Lord Klinius allievo della scuola di Pask) si schierano a difesa dei sobborghi di Adepice. Di fronte a loro una piccola e, apparentemente, indifesa squadra di pirati Eldar armati di fucili a schegge, lance oscure e smaterializzatori. Ma protetti da continue tempeste di sabbia, il resto delle forze dei pirati irrompe nello scontro prendendo d’infilata le truppe della Guardia che hanno manovrato per colpire la squadra di guerrieri, evidentemente un’esca lasciata dall’Arconte per ingannare i comandanti lealisti. E mentre le violente tempeste di sabbia limitano il letale fuoco della Guardia, veloci Raider e Ravager irrompono nella periferia di Adepice avvicinandosi non visti a veicoli e soldati della Guardia. I veicoli vengono distrutti dal fuoco delle lance e dagli impulsi delle granate elettromagnetiche mentre intere squadre di fanteria spariscono senza lasciare traccia, i loro uomini uccisi o catturati dai feroci pirati xeno. In breve le avanguardia imperiali vengono travolte e ondate di Furie comandate da una Furia Dracita e l’Arcontessa (inviata da Lord Drag’Hutt a compiere l’incursione) e il suo seguito irrompono nel centro dello schieramento lealista eliminando squadre di fanteria e distruggendo anche la squadra comando del contingente imperiale, mentre i letali Raider e Ravager fanno scempio dei veicoli corazzati con le loro temibili lance. Dopo dura lotta il contingente imperiale nei sobborghi di Adepice è in rotta e solo uno sparuto gruppo di Veterani tenta, con fatica, di raggiungere le proprie linee facendosi largo fra le strade infestate dai feroci pirati e distruggendo diversi Raider con precisi colpi di fucile termico. Un nuovo giorno di terrore per l’Imperium, altri schiavi per la Cabala del crudele Sterminatore Nero………………………

Settore 11 - Numea - Datacode 225
-vittoria tiranide-

RIF: FaarisIV/NumeaA2/Pioggia-di-Sangue04 OPERAZIONE ANNIENTAMENTO XENO
A: Librarius Capitolare degli Angeli Sanguinari
DA: Accolito Angelucci
DATA: 7218999.M41
OGGETTO: Trascrizione canale vox dell'operazione
PENSIERO DEL GIORNO: "La speranza è la culla dell'eresia."

 Sergente Terminator Sanguinacci a Epistolante Baalthazar. Stabilito contatto visivo con il nemico. Identificazione: Tiranidi dell'Artiglio della Jormungandr, in rapido avvicinamento da sud-ovest. Una strana nube di gas alieno disturba la linea di mira. Attendo istruzioni. Passo.
 Epistolante Baalthazar a tutti gli ufficiali. Mantenere la posizione. Cappellano Memento: attivare Fratello Dreadnought Hannibaal e disporre la Compagnia della Morte a cuneo di fronte ad esso. Passo.
 Fratello Hannibaal attivato! Avanti, Marines! Ricordatevi di Sanguinius! Ricordatevi di Horus!
 Rrraaaaaahhrrrr!!! Infame traditore del genere umano! Blasfemo abominio! Io ti sfido!
 Baalthazar a Memento: attenzione alla manovra diversiva del nemico, la creatura Zoantropo sta attraendovi in una trappola!
 Memento a Baalthazar. Zoantropo abbattuto! Siamo assaliti da molti Termagant, ma possiamo gestirli. I confratelli - che possano trovare la pace eterna! - sono completamente in preda alla Rabbia Nera e questi deboli xeno non possono avere la meglio su di loro.
 Squadra Tattica, Squadra Assalitrice! Iniziare manovra di aggiramento; obiettivo: Tervigoni! Sacerdote Sanginario Haematicus: seguire le squadre a distanza utile per prestare cure.
 Memento a Baalthazar, stiamo prevalendo. Sia lode all'Impe...cosa?! Non è possibile! Era stato abbattuto, come...?! Richiedo rinforzi immediati! Ripeto, richiedo rinforzi immediati: creatura Tiranno dell'Alveare a ore dieci, identificazione apparente: La Furia Bu...
 Baalthazaar a Memento, Baalthazar a Memento! Risponda!
 Sergente Terminator Sanguinacci a Baalthazar. Il Cappellano Memento è stato abbattuto dal Tiranno. Fratello Hannibaal sta dirigendosi in preda alla furia contro la creatura, ma non ce la può fare, è troppo lento! Attendo istruzioni.
 Intervengo personalmente. Ali di Sanguinius!
 Avanti fratelli, copriamo l'Epistolante! Muovete quelle chiappe di ceramite! Attenti! Termagant ore due! Hormagaunt ore dieci! Stanno cercando di tagliarci fuori. Arrivano, caricare i magli potenziati. Maledizione, proprio ora doveva finire la cella energetica della spada potenziata?!
 Sergente Tattico DeAngelis a Baalthazar. Il nostro Rhino ha terminato la manovra eversiva. Molti Termagant attorno a noi, la Tervigone sta producendo a pieno ritmo, è una scena disgustosa. Effettuiamo sbarco per ripulire l'area. Gli Assaltatori ci seguono?
 Qui Sergente Cherubini degli Assaltatori. Arriviamo il prima possibile, abbiamo un Mawloc in coda, dovremo seminarlo.
 Baalthazar a tutti i Sergenti. Sembra proprio il Tiranno Furia Buia, ha moncherini al posto delle ali, le ha perse a Darkon III. Quante volte dovremo ucciderlo prima che rimanga morto?! Mi fa girare i servoteschi! C'è qualcosa di strano, però... NO! Incredibile! La Flotta Alveare ha già prodotto un'evoluzione del genere?!? Le osteospade... emanano un campo psionico Nemesi... come le armi dei Cavalieri Grigi che hanno combattuto a Darkon III... imparano così velocemente... che l'Imperatore mi perdoni, è la fine! Aaahhh!
 Attenzione! Sanguinacci a tutti gli ufficiali! Si alza una tempesta di sabbia, non riesco più a vedere l'Epistolante.. an... vox ...stur ...ato .... Rich...do pre...nza Sac... ..maticus... tre... ...re ferito...
 Sacerdote Haematicus a tutti gli ufficiali! La tempesta è cessata, le comunicazioni dovrebbero riprendere a funzionare correttamente. Sono sul luogo. Baalthazar è a terra! Ripeto Baalthazar è a terra! Impossibile avvicinarmi, il Tiranno-Nemesi è ancora in zona. Sta battagliando con Fratello Hannibaal. Ci sono problemi grossi: la sabbia ha bloccato le giunture degli artigli del sangue. A terra! Sta per esplodere!!!
 Qui Sanguinacci! Tutto bene? Che botta! Deve avergli lacerato i serbatoi! Qui è pieno di frattaglie Tiranidi!
 Qui Haematicus! Hannibaal si è portato nella tomba un bel mucchio di bestiacce, il Tiranno-Nemesi sembra ferito e si sta allontanando. Nessuna altra perdita per noi.
 Allora venga a darci una mano, Sacerdote! Sbarazziamoci degli ultimi gant e potremo far assaggiare i nostri magli alle Tervigoni!
 Le vigliacche indietreggiano! Muoviamoci, stanno generando altre nidiate per farsi scudo!
 Qui DeAngelis! Termagant annientati, fuoco sulla Tervigone!
 Qui Sanguinacci! Attento alle spalle, sacerdote! Individuato Velenotropo categoria Zoidberg!
 Ecco spiegata la fonte della nube miasmatica. Chi è l'idiota che non ha messo sotto carica le spade potenziate?! Si è spenta anche la mia!
 Qui DeAngelis! Tervigone ferita ma non abbattuta, ci sono troppi Termagant, impossibile assaltare. Tiranno-Nemesi in avvicinamento! Richiedo rinforzi!
 Qui Cherubini. Stiamo arrivando. Dobbiamo scavarci a forza una via con le spade a catena, la densità di Termagant è impressionante. Queste Tervigoni devono essere piene fino all'orlo!
 Oh, mi è ripartita la spada! Beccati questo, Zoidberg! Ma vieeeni! Sai i tuoi tentacoli dove li puoi infilare adesso?
 Qui De Angelis! Non ce la possiamo fare, siamo rimasti tagliati fuori... è troppo forte, quelle osteospade, ritiriam...
 Qui Cherubini! Un Trigone Primus! Questi xeno sono infiniti! Non possiamo prevalere! Tentiamo un assalto alle Tervigoni, nessuna speranza di sopravvivere, ma almeno avremo fermato la marea.
 Sacerdote, si rifugi tra quelle rovine! Le faremo scudo noi. Venite, immondi xeno! Aaargh!
 Sanguinacci è stato abbattuto! Comunicate vostra condizione!
 Qui Cherubini, siamo rimasti solo io e Fratello Globulus. Siamo circondati, venderemo cara la pelle! Vedo il Tiranno-Nemesi fare un'oscena esibizione di trionfo sopra la carcassa del Rhino. Munizioni esaurite, combattiamo corpo a corpo...
 Sta arrivando il Trigone! Raccomando la mia anima all'Imperatore e a Sanguinius! Arriva...

Nota del trascrittore: ho recuperato la registrazione vox, assieme al Calice del Sangue di Fratello Haematicus, da un servoteschio che fluttuava senza meta sul campo di battaglia. Nessun essere vivente, umano o xeno, era presente nell'area. Le armature potenziate infrante erano vuote, seppellite sotto una gran quantità di esoscheletri chitinosi, parimenti svuotati. Tutta la biomassa della zona, viva o morta che fosse, era scomparsa, lasciando solo sabbia, roccia e rovine. Un Arvus Lighter mi sta riportando ad Aurelia Primos, dove attenderò le decisioni del Consiglio.

Settore 8 - Castrum Praetorio - Datacode 224
-vittoria eldar-
La squadra di ricognizione della Lacrima di Isha, riformata ancora una volta, è stata assaltata da space marine dall'armatura scarlatta in uno stretto passaggio!I marine sono stati sconfitti,ma solamente un guerriero scorpione è riuscito a tornare al campo base a riferire l'accaduto.

Settore 8 - Castrum Praetorio - Datacode 223
-vittoria eldar-
“La squadra mandata in avanscoperta è stata colpita dagli stessi Scim-Maigh dell'altra volta!Probabilmente hanno osservato il nostro spostamento e ci stanno seguendo.Fortunatamente i guerrieri scorpione sono riusciti a respingere ancora una volta gli scim-maigh,ma la squadra esploratrice non ce l'ha fatta,venendo uccisa da un inferno di fiamme.Richiediamo rinforzi,suprema veggente” Dal messaggio telepatico di Kelemow, capitano della Lacrima Di Isha a Ishael della Scheggia Del Vento.

Settore 12 - Vreda Primaria - Spostamento

Il Gruppo di Caccia D'yanoi Ka muove verso il Settore 12 Vreda Primaria, pronto a prestare soccorso alle forze Tau impegnate negli scontri sul pianeta.

Settore 9 - Valamor - Datacode 222
-vittoria lealista-
Le Tigri Cremisi avanzavano in silenzio. Il colonnello in testa, un intero plotone di fanteria strisciava nella foresta, in perfetta tenuta mimetica, arricchita da vero fogliame e terra del luogo. Le tigri erano a caccia. L’ignara preda era un gruppo di esploratori Tau, parte della forza che aveva appena stabilito una testa di ponte nel sottosettore A2 di Valamor, rovinando l’appetito titanico del colonnello Verbinski, che non poteva tollerare un simile affronto. Mentre il grosso delle forze si preparava ad un massiccio spostamento in vista della controffensiva che era necessario far partire, un manipolo di uomini del fidato gruppo veterano cataciano e kanakiano era stato scelto dal colonnello per una veloce sortita. I Tau erano ostici, soprattutto in campo aperto, molto ben organizzati e dotati di tecnologie (sicuramente eretiche, pensava il colonnello) che sopravanzavano quelle imperiali; ma la guardia aveva il cuore, la fede e lo spirito, che valevano assai più di ninnoli luminosi e meccanici. Inoltre le armature non servivano se non venivano indossate. Il colonnello osservò bene il gruppo a riposo: le sentinelle erano armate ed avrebbero di certo chiamato rinforzi, ma una prima salva di colpi sarebbe arrivata a bersaglio senza preavviso e avrebbe minato una risposta veloce ed efficiente. L’assalto riuscì senza intoppi, la risposta degli xeno fu veloce, ma non efficace e la guardia ebbe ragione del nemico nel giro di nemmeno un’ora. Da quella posizione di vantaggio, il colonnello iniziò a lanciare colpi di mortaio e artiglieria verso il campo Tau appena stabilito, per ritardare e far retrocedere il nemico, guadagnando tempo prezioso per organizzare le truppe che stavano per muoversi dal comando centrale… Una vittoria piccola, ma che foraggiava il morale delle truppe e del morale avrebbero avuto bisogno molto presto.

Settore 9 - Valamor - Datacode 221
B. STRATEGICA CAMPO VOLOC A3 -vittoria lealista-
Il ronzare dei motori dei Valkyrie non era un problema per le Tigri Cremisi e il colonnello lo sapeva. Sapeva anche che non sarebbe stato uno scontro facile, ma le guardie avevano il privilegio di non essere attese… Un vantaggio che poteva davvero fare la differenza su un terreno difficile come quello dei Campi Voloc; il colonnello ed il suo comando avevano studiato le mappe tridimensionali e organizzato una strategia di massima, ma era impossibile avere in mano i dettagli delle forze nemiche prima di vederle, ergo non era una tattica esente da modifiche volanti. Fastidioso dettaglio che si sommava alle già note complicazioni era l’impossibilità di usare un supporto aereo, si sarebbe combattuto metro per metro e questa condizione di dispersione delle truppe era l’incubo di ogni comandante e proprio per questa ragione il colonnello aveva deciso di nominare due nuovi ufficiali sul campo e scindere le sue forze in squadre piccole e agili e aveva richiesto un trasporto d’urgenza per la sua cavalleria. La grigia venatura nei capelli del colonnello indicava che non era più un giovane soldato, ma egli stesso aveva fatto parte della cavalleria imperiale e le emozioni delle battaglie condotte con le lance da caccia non potevano essere dimenticate. Sorrise e pensò a come procedere; difficilmente i soldati di stanza sarebbero riusciti a respingere il primo assalto, quindi la situazione sarebbe stata complicata, al loro arrivo; una prima carica di cavalleria diretta verso il retro dello schieramento nemico avrebbe spezzato l’assalto in due dando il tempo di reagire alle forze di difesa del campo e guadagnando istanti preziosi necessari allo sbarco e posizionamento delle altre Tigri Cremisi. La sirena di raggiungimento dell’obbiettivo iniziò a risuonare nell’aria iperossigenata del Valkyrie. Era ora di cominciare. Lo scontro fu molto duro, come il colonnello si aspettava. La cavalleria svolse bene il suo lavoro, ma si trovò costretta a ripiegare molto presto, per l’impossibilità di inseguire i nemici in ambienti angusti ed edifici impraticabili. Il resto della battaglia fu un lungo susseguirsi di appostamenti ed avvicinamenti continui, con gli schiavi Voloc narcotizzati nei loro alloggi, per evitare di inserire una variabile impazzita nella già confusa situazione. La svolta avvenne, come spesso capita, nella maniera più inaspettata; una guardia semplice di cui il colonnello non ricordava il nome, né la provenienza, sparò verso la squadra comando dei corrotti soldati che avevano venduto le loro anime al caos. Il laser baluginò per un istante e il deforme comandante rinnegato si piegò su stesso con un rantolo, colpito a morte. Nei minuti che seguirono, la guardia rinnegata fu allo sbando e le Tigri Cremisi ebbero gioco facile. La battaglia era vinta e il colonnello chiamò a raccolta i suoi uomini, per impartire ordini in attesa delle squadre di rinforzo alla decimata FDP stanziata nel campo. Il colonnello sospettava che un altro contingente rinnegato fosse in marcia verso l’altra installazione Voloc e stavolta voleva avere tutti i vantaggi possibili. Aveva bisogno di un permesso speciale, per fare quello che aveva in mente. “Governatore Navarre – disse il segretario personale del regnante di Valamor – il colonnello Verbinski richiede una comunicazione privata con voi”. Il governatore sapeva che la richiesta del colonnello non gli sarebbe piaciuta…

Settore 9 - Valamor - Datacode 220
-vittoria lealista-
Il proditorio attacco respinto a mala pena il giorno precedente bruciava ancora nello stomaco del colonnello delle Tigri Cremisi. Quei maledetti traditori dei Diavoli di Magrust che avevano organizzato la sortita erano stati massacrati, ma le Tigri Cremisi erano assetate di vendetta e la giungla attorno alla colonia di Sanctae X era lo scenario adeguato per una caccia in grande stile. Tutti i cecchini della compagnia erano stati schierati, preferiti alle lente armi pesanti, per creare uno scenario infernale di fuoco preciso e non individuabile; l’aggiunta di lanciafiamme leggeri e pesanti, manovrati magistralmente dalle squadre cataciane avrebbe fornito la distrazione ideale, creando il panico e separando i ranghi, con il risultato di creare tanti isolati bersagli. Il colonnello sperava di trovarsi faccia a faccia con il suo omologo, che gli era sfuggito la notte precedente, il maledetto Iriones. Pensare che un colonnello autoctono volesse vendere il proprio pianeta ai demoni del warp lo riempiva di collera, ma il tradimento nei confronti dell’Imperatore lo rendeva furente oltre ogni limite. Il primo ad avvistare il nemico fu un sergente kanakiano, nascosto su un alto albero da frutto, che segnalò secondo i codici accordati la presenza di una colonna completa in fase di avanzata. La trappola scattò, veloce e precisa, decimando la nera schiera dei traditori, i cui primi ranghi non fecero nemmeno in tempo ad imbracciare le armi. Nel caotico susseguirsi degli eventi le perdite furono molte per ciascuna fazione, ma fu chiaro che la rabbia e la sorpresa avevano ben giocato a favore delle truppe del divino imperatore, che lentamente stavano avendo la meglio sui traditori. Il colonnello lasciò il comando al suo ufficiale in seconda, muovendosi nella mischia alla ricerca di Iriones, ma non lo vide; si diresse quindi verso quello che sembrava l’ufficiale in comando, la rozza parodia di un soldato della guardia, con la pelle livida e tesa ed un braccio che non aveva più nulla di umano. Facendosi largo a colpi di spada, Verbinski raggiunse il suo obbiettivo e lo atterrò ferendolo agli arti inferiori, ordinò alla sua squadra comando di legarlo e portarlo nelle retrovie e vi si diresse egli stesso. Mentre si esauriva lo scontro e la guardia traditrice iniziava la fuga, il colonnello interrogò il prigioniero prima di dargli l’assoluzione imperiale. Era stato ostico, l’eretico, ma due parole su dove si trovasse Iriones gli erano sfuggite dalle difese mentali e fisiche: “Thoran… Baal VII”. Il colonnello chiamò le truppe a raccolta. Avevano una nuova gita da fare, prima di ricominciare a combattere per Valamor.

Settore 9 - Valamor - Datacode 219 -vittoria lealista-
Nella tranquilla notte della zona serre di Valamor, il colonnello delle Tigri Cremisi si svegliò di soprassalto. Si vestì in fretta e si mise l’armatura, prese le armi e si diresse verso la zona dei dormitori della sua squadra comando. Aveva sempre avuto un sesto senso per le imboscate e sapeva che stava per accadere qualcosa di spiacevole; la sua squadra veterana e pochi altri componenti della compagnia si erano accampati in una struttura ai margini del sottosettore A4 di Valamor, mentre il grosso della compagnia stava ancora marciando verso Sanctae X, per fortificare alcune postazioni al confine col settore Thoran. Tramite comunicatore svegliò gli ufficiali e li convocò nella sala mensa, in assetto da difesa. Questo fu il solo motivo per cui non morirono tutti. Colpi d’artiglieria esplosero all’improvviso sulle baracche dove poco prima dormivano i soldati, uccidendo sul colpo tutti quelli che avevano tardato a prepararsi e alzando nubi immense di polveri e detriti, in mezzo a cui era facile perdere il controllo dei propri nervi. Il colonnello attivò subito la comunicazione diretta a tutti i soldati di contatto, confermando di essere vivo e urlando ordini su come tenere la difesa della fortificata zona della mensa. Nel frattempo una distinta voce risuonò nell’aria amplificata da eretici dispositivi di dispersione del suono: “Sono il Colonnello Iriones, comando i Diavoli di Magrust. Tutti i soldati che desiderano arrendersi saranno risparmiati, fatta eccezione per ufficiali e commissari. Tutti i soldati che vogliono combattere per la libertà propria o di altri, possono unirsi alla nostra compagnia”. Il colonnello rimase sbalordito, per qualche breve istante pensò si trattasse di uno scherzo macabro. Il colonnello Iriones era stato un eroe della prima guerra di Faaris, un colonnello di pianeta, certo, ma pur sempre un membro della guardia imperiale. Il colonnello cambiò i suoi piani e mandò una comunicazione a due squadre di fanteria scelta, oltre che alla sua squadra comando. Il furioso assedio dei traditori fece molte vittime, ma la loro fretta portò ad un errore tattico enorme, il centro di comunicazione era stato lasciato poco difeso ed il colonnello e la sua elite di soldati si fecero largo a colpi di folgore fino a giungere alla radio principale; qui il colonnello mandò un messaggio ai soldati in marcia per ridirigerli verso la zona di guerra e chiamò in aiuto un supporto aereo dotato di cannoni laser e automatici, ideali per disperdere un gruppo d’assedio. Il malvagio Iriones si accorse della sortita troppo tardi, ma capì al volo che le sorti della battaglia erano cambiate e ordinò la ritirata del suo gruppo di veterani, mentre lasciò al macello il grosso delle truppe d’attacco, con la doppia funzione di impedire un inseguimento e fornire un bel bersaglio all’incipiente arrivo dei caccia. A malincuore Verbinski lo lasciò andare, per tornare a dar aiuto alle truppe ingaggiate in combattimento, per salvare più uomini possibili tra le fila dei suoi leali soldati. Dopo qualche minuto, mentre i Lightning fischiavano sopra la sua testa, trucidando decine di traditori maledetti, il colonnello, scuro in volto a dispetto della grigia barba, meditava vendetta. Veloce, terribile e immediata vendetta.

Settore 13 - Thoran - Datacode 218
-vittoria caotica-
Il colonnello Mumbasa dei Cacciatori di teste guardò negli occhi il comandante nemico mentre lentamente,pezzo dopo pezzo finiva di mangiare i suoi cuori multipli,assaporandoli e sentendo come la forza del suo nemico lo faceva diventare più forte. L’armatura nera e il simbolo di un’ala bianca lo identificavano come un comandante della guardia del corvo. L’assalto dei marines era stato rapido e devastante,colpendo con una serie di assaltatori e di terminator d’assalto,in poco meno di un minuto quasi un intero plotone era stato abbattuto dagli astartes. Per fortuna le cariche suicide combinate di due squadroni di lancieri e dello stesso colonnello riuscirono a mettere un freno al massacro riducendo di molto il numero dei nemici. Lo stesso colonnello fu tramortito da un colpo ben piazzato di un martello tuono,ma il g4ran numero di armi potenziate miste alla ferocia dei soldati furono sufficienti a battere i marines costringendoli alla fuga. Il resto dello scontro fu un banale scambio di colpi fra due predator anticarro e la fanteria dei cacciatori di teste che cercavano riparo avendo perso tutte o quasi le armi anticarro durante il corpo a corpo.
Alla fine poco più di 50 uomini erano caduti contro il quasi totale annientamento dei marines che si ritirarono con la stessa velocit con cui erano comparsi.

Settore 9 - Valamor - Datacode 217
-vittoria lealista-
Il colonnello si era già abituato alla sua gamba meccanica; definirla cibernetica sarebbe stato troppo per un artefatto così improvvisato. Svolgeva bene la sua funzione, non aveva ridotto la mobilità dell’ufficiale, ma non aveva armi o campi difensivi integrati; insomma, era una gamba nuova, ma senza nessun ulteriore miglioramento. L’umore del colonnello era alto. Un imponente sagoma comandava al suo posto la prima linea delle Tigri Cremisi: il Lord Inquisitore Fabius Maximus era giunto sul pianeta con una squadra di veterani e il suo seguito personale, per restituire un favore a Verbinski. Nella sua vita il colonnello aveva visto l’inquisitore in un’altra battaglia, quando era una semplice recluta e aveva tremato al pensiero che esistessero uomini così forti nell’universo. La sensazione non era cambiata. Il colonnello ricordava come i due inquisitori presenti quel giorno sul campo avessero guidato mezzi, titani e truppe ad una fondamentale vittoria per la campagna. Il colonnello sapeva che l’Inquisitore dell’Ordo Xenos Alexander Magnus, che quel lontano giorno aveva visto all’opera, era già da mesi su Faaris IV. Ora il colonnello sapeva che la vittoria si faceva più vicina. La compagnia era stata divisa in due sezioni per essere tatticamente più flessibili, con una punta di lancia veloce e compatta che l’Inquisitore avrebbe guidato nella mischia di Xeno per separarne i ranghi e lasciare facili bersagli al resto delle guardie in avanzata più lenta, gestita dal colonnello. La battaglia fu feroce, i Tau si difendevano bene e con ordine, forti delle ottime coperture fornite dalla boscaglia e dai bunker posizionati a ridosso delle rovine imperiali presenti sul campo di battaglia. Il seguito dell’Inquisitore era ancora più feroce e avanzava con la furia di chi è abituato a combattere contro i demoni e gli abomini del Caos, senza dubbi o esitazioni, senza pietà. La battaglia fu decisa dai combattimenti corpo a corpo. Un gruppo di bestioni riuscì a raggiungere la squadra comando degli xeno e la bloccò fino all’arrivo dell’Inquisitore, che ebbe facilmente ragione dei fragili Tau. Il colonnello non cascò in un facile entusiasmo e impedì alle truppe di affrettarsi contro un nemico non organizzato, sapendo che la fretta era insidiosa quanto un cecchino e portava a riequilibrare scontri che sembravano già finiti. Le ordinate truppe delle Tigri fecero il loro dovere e schiacciarono i Tau senza problemi, prendendo possesso delle fortificazioni e iniziando a blindare le postazioni per un uso futuro. Il colonnello guardò l’inquisitore negli occhi e capì che non era ancora finita. L’inquisitore voleva andare avanti. Il colonnello capiva quella voglia, nata dall’indignazione per aver perso una parte di pianeta o una battaglia o altro ancora. Il colonnello sorrise. Anche Lord Fabius Maximus era umano, quindi.

Settore 9 - Valamor - Datacode 216 -vittoria lealista-
Il Colonnello guardava la linea del fronte con crescente preoccupazione. I recenti assalti dei Tau avevano spinto molte delle forze del settore in studiate trappole e le conseguenze erano state nefaste: molte predite di uomini e mezzi, avamposti una volta tranquilli divenuti sedi di scontri quotidiani e lotte continue attorno alla diga che era necessario difendere per non soccombere. Le Tigri Cremisi si erano battute bene, ma non bastava. Il colonnello aveva deciso che era giunto il momento di far infuriare la battaglia, focalizzandosi sulla riconquista del settore e sull’infliggere il maggior numero possibile di perdite agli sfrontati xeno, cercando di non mostrare il fianco al Caos. Per il veterano combattente di molte campagne era chiaro che la riconquista avrebbe smosso il morale non solo della sua compagnia, ma di tutte quelle stanziate a Valamor.
Per cominciare serviva un grosso colpo al morale xeno. Bisognava uccidere il loro Etereo. Il colonnello sapeva come distinguere le caste, era molto utile in caso di battaglie prolungate, per sapere chi colpire. Il corpo muscolare del comandante xeno roteava e danzava nel combattimento, lasciando una scia di lutti al suo passaggio. Il colonnello si fece portare sopra la zona nevralgica dello scontro e si fece paracadutare assieme a pochi scelti uomini, con il solo scopo di raggiungere il nemico prescelto. L’atterraggio fu dolorosamente brusco. Uno dei suoi uomini si protese per evitare che la lama aliena dell’Etereo lo raggiungesse e riuscì a frapporsi tra il colonnello e la morte. L’ufficiale rifiatò e si lanciò all’assalto, ma la figura agile del comandante alieno si andava già defilando, avendo capito le intenzioni della squadra imperiale; la battaglia infuriava attorno a questo inseguimento, che poteva sembrare una goccia nel mare della violenza che si stava scatenando, ma che era invece il nodo fondamentale attraverso cui passava la strada della vittoria lealista. Mentre i membri della squadra d’assalto cadevano uno dopo l’altro, il colonnello avanzava furiosamente verso l’Etereo, che si fermò all’improvviso, voltandosi con un fendente a sorpresa. Il colonnello era un combattente esperto e riuscì a minimizzare il danno, ma perse la sua pistola nella mischia. Estrasse il suo coltello Kanakiano, una lama potenziata che non aveva nulla a che vedere con la sua elegante spada o con la raffinata pistola plasma; era un’arma grezza, nata per combattere da vicino e guardare il nemico negli occhi, sentirne il respiro e gli ansiti, vederne i muscoli e intuirne i colpi. Era un’arma da guerriero puro. L’alieno parve apprezzare la scelta e si pose in guardia, lasciando spazio all’umano per fare altrettanto. Verbinski si tolse il mantello lacero e impugnò il coltello alla maniera dei Vereskiani, che gli avevano insegnato a combattere molti anni prima. Negli scontri tra abili combattenti di rado il duello dura più di un paio di colpi. Questo non fece eccezione. Il colonnello cadde in ginocchio con una profonda ferita alla gamba ed una lieve escoriazione sul collo, mentre l’Etereo rantolava a terra, con un’orrenda ferita alla gola. L’ufficiale imperiale concluse l’opera tagliando la testa dell’avversario e alzandola come un trofeo, sorretto da una squadra di veterani che l’aveva raggiunto sul posto. La battaglia volse rapidamente a favore della truppe lealiste; mentre il colonnello veniva portato in un improvvisato ospedale da campo, uno dei suoi sorrisi di vittoria gli scavò il volto. Una gamba era un prezzo onesto da pagare per avviare la riconquista del settore.

Settore 15 - Tropice - Datacode 215
-vittoria tau-
Una grande colonna di veicoli corrazzati hammerhead, guidata dal prode shas’o O’Kelais della Forza d'Attacco Sa'crea, stava percorreva la folta giungla di Tropice per rinforzare le linee difensive poste sul confine con Numea. Ad un tratto delle grida simili ad ululati giunsero da poco lontano. O’Kelais riconobbe immediatamente quelle grida e sapeva benissimo che si trattava dei più feroci tra gli space marine: i lupi siderali. Avendo già affrontato questo capitolo in una precedente campagna, conosceva benissimo l’abilità dei lupi siderali nel corpo a corpo e pur disponendo di un gran numero di ausiliari kroot preferì affrontare i lupi ad una distanza adeguata. Pertanto fece retrocedere la sua guarnigione in una zona più scoperta e attese che il nemico uscisse dal fitto della foresta. Le urla abominevoli si facevano sempre più forti e dalla giungla uscirono i primi rhino scortati da alcune squadre di artigli insanguinati. I colpi dei cannoni a rotaia saettarono sul campo di battaglia e distrussero tutti i rhino nemici, lasciando il loro equipaggio appiedato. O’Kelais ordino l’avanzata delle armature crisis e dei kroot per schiacciare il nemico che si ostinava ad avanzare. I colpi dei plasma fecero ingenti danni tra la fanteria nemica e quei pochi marine che restarono sul campo vennero sopraffatti dalla superiorità numerica dei kroot.

Settore 15 - Tropice - Datacode 214
-vittoria tau-
L’orgoglio dei lupi siderali era stato ferito dal precedente scontro contro i tau della Forza d'Attacco Sa'cea. Quest’onta andava ripagata con il sangue dei xeno. Pertanto il lord lupo Ulrik Martello Tonante ordinò un nuovo assalto alle postazioni tau. Conoscendo l’efficacia e la potenza dei veicoli corrazzati tau schierò nel suo esercito diverse unità di lunghe zanne. Per dimostrare la sua prodezza si imbarco su una capsula d’atterraggio scortato dai più feroci tra gli artigli insanguinati. Un sacerdote delle rune guidava il contingente principale avanzando verso le linee nemiche aspettando l’arrivo del suo lord. Mentre le armi tau sfoltivano il contingente nemico la capsula di Ulrik atterrò proprio dietro la prima linea nemica. Il generale dei lupi siderali assistette al massacro del suo seguito dovuto al pesante fuoco concentrato di plasma e lanciafiamme delle armature crisis. Ulrik rimase solo ed inferocito dalla perdita dei suoi uomini si lanciò contro il nemico distruggendo un’unità di crisis e una di broadside per poi cadere a terra a causa delle ferite inflitte da un gruppo numeroso di guerrieri del fuoco. L’armata dei lupi siderali venne presto dispersa a causa di una carica di kroot e al pesante fuoco nemico.

Settore 8 - Castrum Praetorio - Datacode 213
-vittoria lealista-
Resoconto dell’epurazione Xeno (cifr. Razza Eldar, Arcamondo di Alaitoc) avvenuta nei pressi della Colonia Repaens, settore Castrum Pretorio, Faaris IV, tratto dal diario personale del Lord Inquisitore Alexander Magnus, Ordo Xeno, Primo Consigliere Tattico del Governatore Planetario di Faaris IV Marcus Sarus Navarre;
- Pensiero del giorno: “Non parlare all’alieno. Non guardare l’alieno. Non ascoltare l’alieno.”
“Da tre giorni stiamo braccando questi luridi xenos sfuggenti. Marce forzate durante il giorno e durante la notte, piccole scaramucce tra la nostra avanguardia e la loro retrovia. A volte, sia lode all’Imperatore, ci imbattiamo in un numero più nutrito di nemici, qualche decina, e li eliminiamo senza pietà. La pietà e la comprensione non sono più qualità – sempre che lo siano mai state – che possono trovare spazio su Faaris IV. Per questo i maledetti Eldar fuggono. Fuggono dall’ira dell’Imperatore. Fuggono dalla mia ira. Dopo la caduta di Paenumbra I qualcosa in me si è risvegliato, qualcosa che era rimasto a lungo, troppo a lungo, sopito. Una crescente rabbia, un odio atavico verso i nemici dell’Imperium. La compagnia del Confratello Capitano Artemis della Guarnigione della Morte ha probabilmente aiutato queste emozioni a tornare in superficie, e di questo non posso che essergli grato. Il tempo della diplomazia, della tattica, delle discussioni a tavolino E’ FINITO. Ora è tempo di dare la caccia a questi infidi alieni traditori, di farli sentire delle prede senza speranza, di far loro provare il terrore dell’inevitabile, di ucciderli e di infrangere le loro preziose pietre dell’anima, sperando che qualche divinità oscura si cibi dei loro spiriti ivi immagazzinati da millenni. All’alba del quarto giorno di inseguimenti i fetidi xenos decidono di affrontarci. Alla buon’ora, non posso impegnare tutto il mio tempo per spazzar via solo questa misera banda. Il mio compito è di spazzarli via tutti. E il tempo, come al solito, è tiranno. Si sono asserragliati all’interno di alcune strutture industriali in disuso, probabilmente dei manifactorum dediti alla produzione di materiali per la Colonia Repaens. Finalmente posso scatenare la furia degli uomini al mio comando, resi ormai quasi idrofobi per via della lunga caccia. Gli xenos hanno a loro disposizione un solo mezzo pesante. Non serve neanche che ordini ad Artemis e ai suoi uomini di neutralizzarlo. Coordino i Fanti Scelti perché eseguano una manovra accerchiante, è mio preciso ordine che nessun alieno riesca a fuggire. Il corazzato Leman Russ e le squadre di Cavalieri Grigi coprono l’avanzata della fanteria rovesciando sugli edifici un devastante volume di fuoco. Non mi interessa mantenere quelle strutture in piedi. Voglio che gli xenos tremino davanti alla potenza dell’Imperatore, voglio che siano consapevoli della loro disfatta. La feccia aliena oppone una strenua resistenza, parecchi fanti cadono a causa delle loro blasfeme armi shuriken, ma le nostre armi pesanti fanno una strage ad ogni colpo. Un piccolo drappello di Banshee tenta invano una sortita: la loro elegante corsa viene bruscamente fermata dalle lame e dal fuoco dei requiem della Guarnigione della Morte. Accompagnato dal mio seguito e da una squadra di Cavalieri Grigi, faccio irruzione nell’edificio dove si è barricato il sedicente leader di questa banda xeno: lo trovo all’ultimo piano, il Veggente Nardeer, difeso a spada tratta da quattro stregoni dai lunghi mantelli e dalle armi risplendenti di rune. Assieme ai suoi seguaci cerca di scatenarci contro un potente assalto psionico, ma la mia furia, unita ai decenni di addestramento, annulla completamente il suo patetico tentativo di sopraffarci. Il corpo a corpo che segue ha quasi del ridicolo: gli stregoni vengono spazzati via dalla possanza dei Cavalieri Grigi. Persino la mia Interrogator Allysin Ferrux riesce a decapitarne uno con la sua spada potenziata. Io mi concentro sul veggente, l’impeto della mia forza di volontà lo piega in ginocchio, un colpo della mia spada lo disarma, un calcio ben assestato lo stende a terra.
Mi chino su di lui, puntando le mie armi digitali alla sua gola esposta. Prima di finirlo, strappo dalla piastra pettorale dell’ armatura runica la sua pietra dell’anima. Lo fisso con soddisfazione negli occhi mentre sbriciolo il cristallo vivente nel mio pugno: l’espressione che scorgo sul suo viso è di terrore allo stato puro. Proprio quello che volevo. La battaglia è terminata, le nostre perdite sono accettabili, gli xenos sono stati sterminati, dal primo all’ultimo. Ordino che vengano raccolte tutte le pietre dell’anima rimaste integre e che vengono poste in un contenitore di stasi. Potrebbero servire in futuro. Questi stolti alieni sarebbero capaci di qualunque cosa pur di riaverle. Anche di restituirci un intero formicaio. E’ un’ipotesi da non scartare. Oggi la mia lunga marcia di riabilitazione agli occhi dell’Imperatore ha fatto un piccolo passo avanti. Spero che la pazienza dell’Imperatore sia grande quanto la sua gloria, così da permettermi di porre rimedio ai miei errori. Ora è tempo di proseguire nella caccia allo xeno. Sia lode all’Imperatore, ora e sempre.”

Settore 11 - Numea - Datacode 212
-vittoria lealista-
Durante un volo d’esplorazione sul fronte, il comandante Rutheus del VII Cadiano era stato abbattuto con il Vendetta su cui viaggiava.. Le comunicazioni dal mezzo chiedevano aiuto immediato e riferivano che il comandante fosse ancora vivo, ma uno dei suoi luogotenenti era disperso nell’area. Il Contingente Nemesi intervenne immediatamente per porre in salvo l’importante ufficiale imperiale, ma la Forza d’Assalto Sa’cea era già giunta sul luogo dello socntro. Il piano xeno era molto semplice, coprire l’avanzata delle loro truppe e dei team Crisis con il fuoco pesante delle hammerhead e delle broadside. Ma non avevano fatto i conti con i poteri psionici del Bibliotecario Fulgentio, che guidava la squadra assaltatrice nello scontro. La furia degli assalitori e dei morituri fu talmente letale da costringere i Tau alla fuga. Solo i mezzi corazzati sopravvivevano alla confusa lotta. Non solo il Comandante Rutheus era stato portato in salvo, ma anche il suo luogotenente era stato ritrovato e soccorso. Agli empi xeno non restava che fuggire coperti dal disonore.

Settore 11 - Numea - Datacode 211
-pareggio-
Rapporto dal Frornte
Dal Bibliotecario Fulgentio all’Alto Comando Imperiale.
Il Contingente Nemesi ha respinto il tentativo di una Forza d’assalto Sa’cea di sfondarle linee imperiali. Purtroppo l’armata nemica è stata intercettata dai supporti leggeri dei nostri Fratelli, che non avevano speranze davanti al fuoco pesante delle unità nemiche. Solo l’intervento della 7° squadra assaltatrice e dei veterani in armatura terminator ha impedito la disfatta. Abbiamo chiuso lo scontro in una situazione di parità.

Settore 13 - Thoran - Datacode 210
-vittoria caotica-
Il costone di roccia dove Urlkuld si era nascosto venne scosso da un’esplosione spaventosa, mal’esplosione non spaventò per niente l’orko,quello che lo tormentava era quello a cui aveva assistito quel giorno.La sua banda comandata dal grande capo Mek Orkymede aveva incontrato un grosso numero di omi dei Cacciatori di teste,all’inizio tutti furono molto contenti visto lo scontro imminente. Tutti i ragatzi salirono sui kamion e si fondarono verso il nemico mentre diversi gruppi di kakkole facevano la guardia ai depositi di carburante dell’orda. Il primo segnale strano fu che gli omi invece di nascondersi e zparare,zparare e ancora zparare come delle donnicciole eldar,zpararono molto poco e anzi cominciarono ad avanzare compatti verso di loro. I due schieramenti si scontrarono vicino a un pilone d’energia in disuso e fu una carneficina spaventosa,ma contrariamente a quanto Urlkuld e gli altri avevano pensato la maggior parte delle perdite furono subite dagli orks.Gli omi combattevano con una foga mai vista,mulinavano le braccia come ossessi abbattendo moltissimi orki.lo stesso Mek e la sua guardia del corpo di bruciatoritzti furono annientatti avendo però abbrustolito prima molti omi. A guidare gli omi che sembravano più dei demoni che altro c’era un omo molto grozzo e feramente kattivo che sembrava esser uscito dal più grante sbaglio commesso da un dok pazzo e un mek.Il suo corpo era un misto di macchina e kirurgia sbrigativa che lo avevano reso forte quasi quanto un orko(non quanto un orko perché non era ferde).Questo incitava i zuoi al massacro…e ci riusciva benissimo staccando le tezte ancora fife degli orki che abbatteva. Urlkuld sperò solo che nessuno di quegli omi pazzi lo trovasse.

Settore 12 - Vreda Primaria - Datacode 209
-vittoria necron-
Le forze Necron dei Mietitori del Dragone sconfiggono nel Settore 12 Vreda Primaria le forze Lealisti dei Templari Neri in una sanguinosa battaglia. Il Mondo Tomba è tornato nuovamente attivo!

Settore 8 - Castrum Praetorio - Spostamento

Lo Squadrone Lacrima di Isha muove dal Settore 12 Vreda Primaria al Settore 8 Castrum Praetorio, pronti ad attaccare i nemici di Il-Kaithe!

Settore 12 - Vreda Primaria - Datacode 208
-vittoria eldar-
“Stregone!” un guerriero in una pesante armatura verde entrò nella tenda di Kelemow,secondo in comando a Ishael e comandante della Lacrima Di Isha.”Dimmi,Laesh” risposte l'alto stregone.”Gli scim-maigh ci hanno attaccati un'altra volta! Hanno utilizzato la stessa tattica utilizzata precedentemente!Abbiamo perso la squadra di cercavia nel confine!Fortunatamente io e i miei guerrieri scorpione siamo riusciti a mandare le anime di quegli sporchi scim-maigh indietro al loro Imperatore” il guerriero d'aspetto disse l'ultima parola con un tono canzonatorio nella voce.”Richiediamo supporto sul fronte!” Kelemow soppesò le parole del guerriero scorpione prima di rispondere :”Perfetto,guerriero,manderò il prima possibile una squadra a rinforzare la tua posizione!Possa Khaine guidare la tua lama” “E che Isha illumini sempre il tuo cammino” disse il guerriero scorpione con un inchino,prima di uscire dalla tenda comando e tornare dalla sua squadra.

Settore 12 - Vreda Primaria - Datacode 207
-vittoria eldar-
“Veggente,il gruppo lasciato dalla Lacrima di Isha nel settore di Vreda Primaria è stato attaccato.Un nutrito gruppo di scim-maigh in armatura potenziata ha attaccato dai cieli!La squadra di cercavia ha tentato di debellare la minaccia,mentre i guerrieri scorpione han difeso i nostri cecchini dai pericoli troppo vicini,permettendogli di fare il loro lavoro.Purtroppo un folle scim-maigh si è catapultato dal cielo brandendo un rozzo lanciafiamme e ha richiesto un pesante tributo di sangue ai cercavia...fortunatamente il manipolo di guerrieri di Khaine è riuscito a impedire agli scim-maigh di entrare troppo in profondità nella foresta,penetrando nelle loro pesanti armature e tranciando le loro teneri carni con le spade a catena. I miei riguardi veggente,la Lacrima Di Isha non vede l'ora di riunirsi al gruppo principale e venire a darvi una mano con la feccia caotica.”Kelemow riaprì gli occhi dopo aver mandato il messaggio al suo capitano, c'era ancora molto da fare in Vreda Primaria.

Settore 6 - Strige - Datacode 206
-vittoria lealista-
Lo staff di comando del VII Gr. D’armata Cetriano segnala il successo in uno scontro che vedeva coinvolto un reggimento corazzato della FDP contro un’armata di Space Marines rinnegati alleata ad un contingente di Pirati Eldar all’entrata della colonia Teseo, ormai privata quasi completamente dei propri abitanti. Collaborando con i numerosi Leman Russ degli alleati, I vendetta hanno abbattuto un grande quantitativo di veicoli avversari per lasciarne le truppe vulnerabili ai cannoni dei corazzati imperiali; nonostante questo la fanteria nemica ha resistito a lungo mantenendo il controllo di due punti chiave strategici rappresentati dal centro di reclutamento locale e la chiesa Imperiale al centro della colonia. E’ stato necessario uno sbarco in massa da parte dei paracadutisti Cetriani e delle truppe meccanizzate Faarisiane per riuscire ad eradicare i nemici dalle proprie postazioni.

Settore 15 - Tropice - Datacode 205
-vittoria lealista-
Le forse del Gruppo di Caccia D'yanoi Ka vengono sconfitte dalle forze lealiste in una battaglia tra pattuglie svoltasi nelle fitte foreste del Settore 15 Tropice.

Settore 15 - Tropice - Datacode 204
-vittoria lealista-
Stranamente non ci siamo ancora imbattuti in nessun contingente di esploratori Eldar. Dall’ultimo attacco ai confini del Settore Vreda Primaria non ne abbiamo più avvistati. Forse si sono decisi a demordere. In compenso, però, abbiamo incontrato lungo il nostro cammino tra la giungla del Settore un dannato camminatore Umano. Ignoro se il colosso metallico sia stato abbandonato, si sia perso nella fittissima giungla assassina o se, semplicemente, sia stato lì collocato a difesa di qualcosa, fatto sta che per ben due volte le nostre pattuglie esploratrici vi si sono imbattute. Visto il clima ostile presente all’interno della giungla, ho deciso di inviare in esplorazione i Nuguli di Alacuminata che la Uash’o di Faaris IV ha deciso di distaccare presso il mio Gruppo di Caccia D'yanoi Ka, supportati da qualche Armatura da Combattimento classe XV-8. Di questi nessuno ha fatto ritorno. Dalle registrazioni delle comunicazioni abbiamo solo potuto capire che il nemico in cui si sono imbattute le pattuglie era un camminatore Umano, che pesantemente vagava tra gli alberi, come in cerca di qualcosa. Gli Shas’ui parlano di un mostro assetato di sangue, le cui possenti braccia metalliche stritolano e distruggono senza pietà. Pare, però, che non tutti gli Alacuminata siano stati uccise nell’attacco, ma la morte dei Leader con gli Elmi della Condivisione ha fatto sì che i pochi sopravvissuti si disperdessero per la giungla, senza fare ritorno al campo base. I giorni qui procedono a rilento e vedono solo l’alternanza di lunghe marce nella fitta vegetazione del sottobosco con sporadici attacchi di animali selvatici o piccoli gruppi armati, probabilmente i rimasugli di qualche esercito ormai sconfitto dispersi per il Settore alla ricerca di una via di uscita. Fortunatamente siamo riusciti a trovare una collina la cui sommità sporgesse oltre la fitta cappa di foglie che copre il cielo dove installare il campo base, così da poter respirare un po’ di aria pulita e avere pace dai continui morsi di insetti che, li sotto in quell’ambiente umido, sono numerosi come le stelle nella cielo. Per oggi ci riposeremo qui, l’indomani ci attende una lunga marcia per raggiungere le forze alleate provenienti da Sa’cea per supportarle nelle loro operazioni militari. Non vedo l’ora che termini la nostra permanenza in questo Settore maledetto.

Settore 8 - Castrum Praetorio - Datacode 203
-vittoria caotica-
B. STRATEGICA CANNONE VANGELO IMPERIALE
Una formazione d'attacco della Southern Legion piomba alle prime luci dell'alba contro la linea fortificata e il bunker meridionale del Cannone Vangelo Imperiale. Due capsule si abbattono contro il bunker, sbarcando e tempestandolo di colpi termici: la struttura collassa, trascinandosi dietro una squadra devastatrice rinnegata. Le forze del Caos intervengono prontamente, predatori e tousand sons circondano le tattiche, massacrandole sotto un fuoco incrociato. Nello stesso tempo piombava in supporto dall'orbita bassa una capsula di veterani dell'avanguardia, la squadra Condor, guidata dal feroce cappellano Zaphael, che intonando sacre litanie assalta i prediletti di tzeentch, combattimento durissimo, che si protrarrà a lungo durante la battaglia! Ad Ovest giungono sia le riserve lealiste che i rinforzi del Caos: il combattimento infuria feroce, mentre il capitano Markus Kasser si teletrasporta sul campo con la squadra terminator Tomahawk della prima compagnia, e mentre i veterani e i pochi sopravvissuti delle tattiche combattono a Sud, il capitano e la sua squadra incassano il fuoco di tutto il restante esercito rinnegato. In un'esplosione color cobalto, la squadra sembra scomparire insieme al suo leader, tuttavia, appena il fumo si dirada, due terminator e il capitano si rialzano in piedi, le corazze fumanti. Con ferocia il principe demone assalta l'elite lealista, e ne scaturisce una battaglia titanica, a cui si aggiunge il condottiero del caos con la sua squadra terminator: Markus semina morte e distruzione, eliminando il generale del Caos e ferendo il principe demone. In supporto giunge la squadra terminator Hazzard, e un pugno di Angeli Sanguinari guidati da Dante stesso: lo scontro si riaccende, mentre dal cannone imperiale e dai bunker i rinnegati riversano colpi di plasma e laser. Mentre le forze lealiste decimano i loro avversari, uno dopo l'altro muoiono i vari confratelli in grigio, mentre ferito e sfinito il capitano Kasser sembra immortale: incurante di tutto e tutti, si getta contro i possenti obliteratori in arrivo, uccidendoli e venendo ucciso nell'impresa. Dante continua a combattere, ma ad un certo punto, gravemente ferito, è costretto a ritirarsi, insieme a pochi supersiti della squadra Hazzard, i veterani dell'avanguardia e il cappellano Zaphael. Il campo resta lordo di sangue, una battaglia durissima e violentissima, una dannata carneficina. Una dannata sconfitta che brucia più di mille ferite. E' quasi il tramonto quando il comunicato raggiunge il Grande Maestro del Capitolo. Poche semplici parole: "Missione fallita. Ci ritiriamo".

Settore 10 - Vreda Secunda - Datacode 202
-vittoria caotica-
Unita del 7° Brigata Vendergast in ricognizione lungo i confini tra i settori Vreda seconda e numea cadono in un imboscata della CXXII Comp. Guerrieri di Ferro di Jagart sangue di ferro. Alcuni colpi di laser causano da subito danni ai veicoli più avanzati mentre rhino carichi di marine traditori avanzano. Le forze imperiali subissate sono costrette a ritirarsi e per tutta la battaglia subiscono l’assaltro intralciati dal campo di battaglia e le condizioni avverse. Le forze imperiali si ritirano ordinatamente grazie all’intervento di due vendetta di supporto che ingaggiano gli inseguitori impedendo che un ordinata ritirata diventi una rotta.

Settore 10 - Vreda Secunda - Datacode 201
-vittoria lealista-
Unità degli sciacalli di vreda identificano uno sciame tirannide in movimento nelle zone selvaggie di vreda seconda, il comando della VII° brigata Vendergast decide di intercettare gli xeno, tra la nebbia gli esploratori si muovono cercando di individuare per primi le bestie predatrici. Quando le due forze si incrociano la guardi imperiale raggiunge il campo im massa mentre le forze della divoratrice arrivano lentamente. Le disciplinate forze del Vendergast si schierano in modo da colpire i tirannidi in avanzata con un pesante fuoco incrociato che decima le bestie senza pietà permettendo ai veterani ed alle squadre con i lanciafiamme di avanzare sul finire della battaglia a stanare le ultime bestie rimaste.

Settore 10 - Vreda Secunda - Datacode 200
-vittoria lealista-
"Siamo in prossimità delle cisterne, signore" avvertì il sergente esploratore Geller nel comunicatore. "Benissimo, prendete posizione nella boscaglia e forniteci copertura; noi procediamo con l'avanzata", disse il capitano Lance Fisto della V Compagnia dei Magli Imperiali. "Sergente Viggo!" continuò, "mandi metà dei suoi uomini sulla cisterna ad est, e che prendano di mira il bastione!". "Sergente Lobos! A te la radura a sud e, già che ci sei, organizza un campo medico per i feriti". "Levicus, mio fido cappellano, prendi i tuoi assaltatori e tienili al coperto fino al momento giusto". Con un silenzioso inchino il guerriero dalla nera armatura si congedò. "Tutti gli altri sui rhino e con me!" tuonò il capitano. "PRIMARCA, PROGENITORE! A TUA GLORIA E A GLORIA DI COLUI CHE È SULLA TERRA! AVANZARE!" Il rombo dei motori dei 2 rhino e del razorback si fece assordante mentre, a poca distanza tra l'uno e l'altro, procedevano verso le costruzioni nemiche. Improvvisamente, due colpi di cannone laser piombarono sul rhino di sinistra, colpendo i motori e rendendolo inservibile. Fortunatamente il sergente Viggo e i suoi uomini sbarcarono illesi. Da sopra il bastione, 2 obliteratori avevano cominciato a fare fuoco. Pochi secondi più tardi, dai due lati del bastione altri 2 rhino caotici facevano al loro comparsa avanzando velocemente, seguiti a poca distanza dal principe demone Tzuu'kal'faz della Legione Nera. Gli esploratori cominciarono a far fuoco contro gli obliteratori, ma la protezione e le loro armature resero vano qualsiasi tentativo di eliminarli. Da un rhino una squadra di Space marine di Tzeench sbarcò e aprì il fuoco contro gli esploratori, per fortuna ben protetti dai mantelli mimetici e dalla boscaglia. All'improvviso una capsula d'assalto atterrò a pochi metri dagli space marines di Tzeench, sbarcando l'armatura Dreadnought di Fratello Karmak che immediatamente si gettò in un feroce combattimento contro i marine corrotti. Colpito da una raffica di plasma, anche il secondo rhino del chaos venne distrutto; intanto altri 10 marine caotici fecero la loro comparsa, solamente per dirigersi e caricare il capitano Fisto e la sua squadra di veterani. Grazie all’esperienza e alla ferocia del capitano e dei suoi veterani, però, in pochi secondi i marines caotici erano in rotta e venivano distrutti. Mentre una bomba termica immobilizzava fratello Karmak, il quale continuava però a combattere con la stessa furia, una squadra di terminators del chaos comparve improvvisamente nelle retrovie imperiali. Subito allertati, gli space marines rimasti a difesa del campo base scaricarono i loro fucili contro il nemico. Fu allora che il Cappellano Levicus Prime e la sua squadra da combattimento di assaltatori decise che era il momento di intervenire. Con un rapido balzo guidò i confratelli in un sanguinoso corpo a corpo con i terminators, emergendone vincitore anche se ferito. Dall’altra parte del campo di battaglia, invece, la seconda squadra di space marines veniva bloccata e ingaggiata in un feroce combattimento con una squadra di raptors, mentre gli scout venivano stanati e trucidati da un’unità di massacratori comparsa alle loro spalle. Poco dopo, gli stessi furono vendicati da una salva di requem provieniente dalla squadra amica accorsa in loro aiuto. Nella confusione della battaglia una seconda squadra di terminator caotici faceva nel frattempo la sua comparsa nelle retrovie imperiali, mentre un profanatore arrivava dalle riserve. Il Principe demone, intanto, si faceva strada attraverso il campo uccidendo il sergente della terza squadra tattica, accorso insieme a metà della sua squadra nell’eroico ma inutile tentativo di fermarlo. Fu allora che, colpita e ferita da una raffica di proiettili alle spalle, la creatura si accorse che il Capitano Fisto gli stava correndo incontro, la spada levata in segno di sfida. L’impatto fu tremendo: la spada demoniaca e la spada dell’imperatore incrociate e crepitanti di energia! Tzuu'kal'faz fece cadere un paio di fendenti sul capitano, ma lo scudo tempesta deviò entrambi i colpi. In risposta, due precisi colpi tranciarono la giugulare e squarciarono lo stomaco del principe demone, mandandolo a terra in una pozza di icore acido. Ormai prono, un terzo colpo tranciò la sua testa di netto ricacciando la sua anima perversa nel Warp. Il cappellano, intanto, si avventava nuovamente contro i terminators appena arrivati sferrando possenti colpi con il suo crozius arcanum, spezzando le loro armature e i loro corpi corrotti con giusta furia ispirata dall’Imperatore. L’arrivo di una squadra d’assalto di terminators con martelli tuono e scudi tempesta e di un land speeder cacciacarri consolidarono la schiacciante vittoria dei lealisti sul chaos, mentre il Capitano Fisto correva lontano dal profanatore che tentava di raggiungerlo con le chele potenziate, visto che non avrebbe potuto infliggergli alcun danno. Prima o poi, ci avrebbe pensato il Land Speeder con il suo cannone termico… La battaglia si concluse dunque con un principe demone in meno e un’altra grande vittoria nel nome di Faaris e dell’Imperatore.

Settore 11 - Numea - Datacode 199
-vittoria lealista-
Il Contingente Nemesi aveva recuperato la testata Archeotech e distrutto i generatori della base Tau. Ora i Fratelli dovevano sfondare le linee di difesa della Forza d’assalto Sa’cea. La sete Rossa si impadronì di molti Fratelli, l’unica possibilità per i Tau era evitare il corpo a corpo. I sistemi di puntamento dei mezzi Tau avevano immediatamente individuato il predator e il razorback che emergevano dalla vegetazione. I cannoni a rotaia dei due hammerhead e delle boradside tuonarono, facendo vibrare la corazza dei corazzati Astartes, ma neanche un colpo andò a segno. Due colpi fortunati del predator e del razorback zittirono i due hammerhead. Per la seconda volta nella giornata la fortuna e la perizia degli Angeli era stata davvero ineguagliabile. Le broadside vennero rapidamente aggirate dai rhino dei morituri, mentre gli assaltatori si lanciavano sul gruppo comando nemico distruggendolo. Nel frattempo alcune Crysis riuscivano a immobilizzare il predator senza distruggerlo, l’errore risultò fatale, perché i fortunatissimi colpi del corazzato eliminarono l’unità Tau. A questo punto ai disorientati Tau non restava che morire gloriosamente sotto le affilate spade a catena delle unità Imperiali. Ancora una volta il Contingente Nemesi aveva raccolto una vittoria, ma per quanto tempo la fortuna avrebbe sorretto il loro coraggio? Le linee imperiali erano ancora lontane e i Tau erano più che mai decisi a impedire la ritirata del Contingente Nemesi.

Settore 11 - Numea - Datacode 198
-vittoria lealista-
Le incursioni Tau della Forza d’assalto Sa’cea nelle Terre Basse andavano sempre più aumentando d’intensità. Ma gli esploratori dell’Alto Comando avevano individuato la loro base principale, il cosidetto Settore x121. Il Contingente Nemesi sarebbe sbarcato oltre le difese esterne nemiche e avrebbe attaccato il cuore della base Tau per recuperare la testata Archeotech e distruggere i generatori che alimentavano le batterie antiaeree perimetrali. Le forze corazzate deli Astartes irruppero all’alba distruggendo un hammerhead e immobilizzandone un secondo. I terminator assaltatori furono teletrasportati repentinamente nel cuore dello scontro sbaragliando le broadside Tau e distruggendo lo Shas’oTau con tutto il suo seguito. Anche la fortuna volgeva le spalle agli eroici Tau, il loro fuoco rimbalzava sulle corazze dei Rhino consentendo alla Compagnia del Morte di arrivare indisturbata nei pressi dei generatori Tau, massacrando i kroot posti a difesa dell’obiettivo. L’assalto era riuscito nel modo più rapido possibile e con pochissime perdite. Ma era solo l’inizio della missione, ora dovevano ritirarsi in buon ordine e sfondare le difese Tau.

Settore 11 - Numea - Datacode 197
-pareggio-
I Fratelli del Contingente Nemesi si preparavano a recuperare i resti di un Valkyrie abbattuto nelle Terre Basse, un bassopiano paludoso di Numea. Tra i rottami giacevano due testate missilistiche Archeotech, l’area era già perlustrata dalla Forza d'Assalto Sa'cea Tau. I mezzi corazzati degli Astartes guidavano l’assalto, un predator, un rhyno dei morituri e un razorback giunsero velocemente sull’obitetivo. Dalla folta vegetazione comparvero le inconfondibile sagome dei corazzati Tau, due hammerhead aprirono il fuoco distruggendo il predator e il rhyno. Sul posto giungevano le unità assaltatrici e i terminator ma era chiaro che una delle testate sarebbe rimasta in mano agli xeno. Lo scontro si protraeva per il controllo della seconda testata. I morituri colsero l’occasione per caricare a testa bassa lo Shas’o e il suo seguito annientandoli. Anche un hammerhead seguì la stessa fine, distrutto dai potenti colpi di maglio dei morituri. Agli angeli non restava altro che ritirarsi dal campo di battaglia con l’unica testata in loro possesso. Altri Fratelli dovranno lottare per recuperare il prezioso manufatto archeotech in mano agli empi xeno Tau.

Settore 1 - Kjoldar - Datacode 196
-vittoria apocalittica caotica-
Gli space marines si erano preparati allo scontro imminente contro la Legione della Pestilenza schierando un gran numero di veicoli pronti a ricevere l’assalto caotico. Tre land raider crusader costituivano la prima linea di difesa,all’interno di ognuno di questi veicoli un’unità piena forza di terminator d’assalto, il compito di guidare questa forza era stato affidato a due bibliotecari e a un riverito maestro capitolare(Lysander). Alle loro spalle tre razorback con cannoni laser e ancora più dietro una formazione di predator ammazza titani, a coprire i fianchi dello schieramento due unità di land speeder armati di lanciamissili ciclone e mitragliatori requiem. Due squadre tattiche armate con armi anticarro si erano appostate all’interno di alcune rovine mentre una terza sfruttava l’immensa mole di veicoli come protezione. L’arrivo dei caotici fu annunciato dalla comparsa delle sagome di due ciclopiche torri della peste che avanzavano lentamente verso la zona di schieramento nemica, un grande immondo comparve di fronte alla linea di difesa degli space marines proprio davanti a uno dei land raider,mentre un secondo grande immondo emerse dal warp a metà strada fra la forza caotica e quella lealista. Due squadre di distruttori del caos di nurgle armati di cannoni automatici aprirono il fuoco contro i land speeder sul fianco sinistro abbattendone uno mentre invece una seconda squadra di distruttori di nurgle con lanciamissili prese di mira uno dei razorback facendolo esplodere e obbligando i marines al loro interno a sbarcare. Le torri della peste cominciarono a martellare le linee lealiste,una torre della peste distrusse un altro razorback con uno dei suoi cannoni demolitori,il secondo demolitore prese di mira il land raider davanti al grande immondo ma la mira si rivelò poco accurata atterrando sul demone maggiore e ferendolo nell’esplosione. Il cannone a pus investì con un getto infetto la squadra di spedder sul fianco destro dello schieramento lealista abbattendone uno e uccidendo anche quattro dei cinque space marines sbarcati dal loro razorback distrutto. Il mortaio della peste centrò in pieno la squadra di marines tattici che si riparavano fra i land raider uccidendoli tutti. La seconda torre si trovava parecchio più lontano rispetto alla prima e si limitò a colpire la squadra di space marines appostata fra le rovine uccidendoli tutti tranne uno con il fuoco del mortaio della peste.Il marine sopravvissuto prese il suo cannone laser e fuggì fuori dal campo in preda al panico. I lealisti fecero una serie di manovre per rispondere repentinamente alla minaccia del caos,un’unità di terminator sbarcò dal land raider che si trovava vicino al grande immondo pronto ad assaltarlo,il bibliotecario che si trovava insieme alla squadra decise di non sbarcare dal veicolo e di fornire supporto ai suoi uomini con i suoi poteri psionici. I predator puntarono i loro cannoni laser sulla torre della peste più lontana riuscendo a danneggiare le ruote marce che la facevano muovere e aprendo una crepa nel legno marcio ed imbevuto nella corruzione di nurgle. Il grande immondo prima di essere assaltato dai terminator lealisti viene ammorbidito parecchio dal fuoco combinato dei tre land raider,mentre invece l’altro grande immondo viene ferito dai missili dei land speeder. I terminator assaltano e finiscono senza difficoltà il grande immondo che minacciava le linee imperiali, finito il combattimento i terminator osservano stupiti il bibliotecario,che non era sbarcato dal land raider con loro,uscire dal veicolo barcollando. L’armatura dello psionico cominciò a trasudare una sostanza oleosa nauseante mentre una serie di rintocchi scanditi da una campana ultraterrena risuonarono in tutto il campo, al settimo rintocco l’armatura terminator dell’umano esplose fragorosamente mentre una vera e propria montagna di carne marcescente ne prendeva il posto. Un demone gigantesco, un signore dei demoni di nurgle grande come quattro grandi immondi era comparso fra le linee lealiste. La torre della peste più lontana rispetto alle linee imperiali rimase ferma mentre alle sue spalle compariva un flaccido e obeso araldo di nurgle su un palanchino,mentre invece la seconda torre avanzava sempre di più verso il cuore dello scontro. Il grande immondo rimasto avanzò lentamente mentre poco distante da lui un principe demone alato di nurgle planò sul campo di battaglia. Un obliteratore emerse dal warp vicino al land raider del maestro capitolare mentre un altro vicino al land raider del bibliotecario rimasto. Le torri della peste imposero nuovamente un pesante tributo alle linee lealiste un colpo ben piazzato di demolitore fece esplodere un land raider e un land speeder mentre un altro aeromobile viene distrutto da un getto del cannone a pus, i mortai della peste concentrano i loro sforzi ed eliminano completamente l’ultima squadra tattica sotto una pioggia di malattie letali. Non altrettanto accurato si rivelò il fuoco degli obliteratori sui land raider rimasti non riuscendo proprio a danneggiarli. Il signore dei demoni sciolse con uno sguardo il marine sopravvissuto all’esplosione del suo razorback e di un colpo di mortaio della peste e inoltre prima di caricare i terminator che avevano osato uccidere uno dei grandi immondi suoi figli. Il demone è un avversario spaventoso la sua mole lo rendo impervio perfino ai colpi dei martelli tuono dei terminator,ma la sua stazza è anche un’arma devastante e ben cinque terminator muoiono schiacciati. Compresa la gravità della situazione il maestro capitolare e la sua guardia del corpo sbarcano dal loro veicolo per dare supporto ai loro fratelli contro il demone torreggiante che stanno affrontando. Ad eccezione dei predator che prendono nuovamente di mira la torre della peste più lontana,riuscendo a distruggere completamente le ruote del veicolo e il pericolosissimo mortaio della peste e il land raider del bibliotecario che uccide entrambi gli oblitaretori che non avevano fatto nulla,l’intera forza dei marines si concentra sul demone lord senza però riuscire a danneggiarlo. Perfino l’assalto combinato da parte dei terminator comandati dal maestro capitolare e dai terminator sopravvissuti causa pochi danni all’enorme demone che in risposta ferisce il maestro capitolare,finisce i due terminator sopravvissuti al primo scontro e altri tre della guardia del corpo. Dall’altro lato del campo di battaglia il bibliotecario rimasto guida un’altra unità di terminator d’assalto contro un grande immondo e il principe demone bandendoli entrambi. Altri 4 obliteratori si uniscono allo scontro,tre sfruttano la presenza del demone lord per portarsi nel cuore dello schieramento nemico mentre il quarto si materializza vicino a una squadra di land speeder. La torre della peste immobilizzata e priva del mortaio della peste attinge alle riserve di energia demoniaca riuscendo a riparare sia l’arma rotta che le ruote danneggiate. L’altra torre avanza nuovamente verso il nemico pronta a punire la squadra di terminator che ha distrutto il demone maggiore e il principe demone,due colpi di cannone demolitore fanno esplodere un land raider lealista,il cannone a pus abbatte l’ultimo spedder rimasto sul fianco sinistro e un razorback viene investito e distrutto dal getto di materiale infetto,il mortaio della peste invece non colpisce nessun nemico. Il fuoco combinato dei devastatori e degli space marines all’interno della torre della peste uccidono tutti e sette i terminator che avevano abbattuto i due demoni poco prima lasciando in vita solamente il bibliotecario. Le spesse armature dei terminator non riescono ad opporre nessuna resistenza ai colpi di requiem dei seguaci del dio della peste. L’obliteratore abbatte uno speeder e immobilizza l’altro (scegliere di non assaltare questo speeder immobilizzato si rivelerà in seguito un grosso sbaglio). Gli altri tre obliteratori distruggono l’ultimo land raider e uno dei predator della formazione ammazza titani. Il signore dei demoni di nurgle si lancia nuovamente sui terminator d’assalto e sul maestro capitolare uccidendoli tutti anche se anche lui subir diverse ferite per mano loro. Ai marine non è rimasto praticamente nulla,due predator,uno speeder immobilizzato e un bibliotecario ma questo non gli impedisce di cercare di causare quanti più danni possibili. I due predator prendono nuovamente di mira la torre della peste più lontana,i loro cannoni laser aprono una serie di buchi nella struttura della torre causando diverse reazioni a catena riuscendo addirittura a farla crollare. Il land speeder rimasto spara con le sue armi sul signore dei demoni causandogli numerose ferite e bandendolo con un colpo di mitragliatore requiem(?!). La risposta caotica non lascia nessuno in vita,il bibliotecario viene falciato dai colpi di cannone automatico dei devastatori di nurgle i cui colpi erano resi ancora più letali dal grande numero di morti fatti dai seguaci di nurgle,lo spedder maledetto verr distrutto dall’obliteratore che non lo aveva distrutto il turno prima,mentre invece i due predator verranno ridotti a rottami fumanti dai tre obliteratori.

Settore 2 - Diemeter - Datacode 195
-vittoria tiranide-
Oramai avevano smesso di sparare... da ormai più di mezz’ora nessun requiem aveva aperto il fuoco... l’esploratore veterano Jurtz uscì dal suo nascondiglio e vide la mattanza della truppa scelta mandata per recuperare lui e la sua squadra di compagni esploratori. I corpi degli space marine cacciatori di demoni del “Plotone extrema ratio” giacevano immoti nel freddo terreno, circondati da innumerevoli corpi di termagant... ora capiva perchè nulla avevano potuto i gloriosi guerrieri dell’inquisizione contro le bestie xeno... gli alieni famelici della Jormungandr “Secundus” erano sciamati in quantità spropositata e avevano colpito con una ferocia impressionante. Una profonda amarezza si fece largo nell’animo di Jurtz... le sue informazioni riguardo una radicale e rapida organizzazione delle creature tiranidi sarebbero andate perdute... inevitabilmente...

Settore 1 - Kjoldar - Datacode 194
-vittoria apocalittica caotica-
Un nuovo scontro si prospettava per la Legione della Pestilenza,altri astartes gli sbarravano la strada. Visto che durante l’ultimo scontro i marine si erano barricati in difesa, i caotici si schierarono molto vicini alle linee lealiste avanzando rapidamente. Purtroppo la mancanza di coperture tutte le squadre di marines caotici erano in pieno campo aperto e i lealisti ne approfittarono ampiamente. Una squadra di predator ammazza titani presero di mira una delle torri della peste immobilizzandola e danneggiandone la struttura. I land speeder abbatterono quattro degli otto membri della squadra di devastatori armati di cannoni automatici,mentre invece i razorback spararono su un principe demone di nurgle ferendolo. Due squadre da venti space marines del caos di nurgle avanzarono ulteriormente protette dall’enorme mole dell’ultima torre rimasta mobile. Il condottiero di nurgle venne posseduto da un enorme demone di nurgle,mentre invece la squadra di devastatori armata di cannoni automatici cerca copertura all’interno di un edificio così come l’altra unità di devastatori entra in un bunker. I cannoni a pus delle torri combinano il loro fuoco sugli speeder abbattendone cinque su sei,mentre invece i demolitori si rivelano estremamente in accurati. I lealisti alzano la testa e si lanciano al contrattacco muovendo tutti e tre i land raider,uno fa sbarcare una squadra di terminator accompagnati da un bibliotecario davanti a venti marines caotici,il secondo land raider fa sbarcare i terminator e il maestro capitolare davanti al signore dei demoni,mentre invece il terzo land raider sbarca l’ultima unità di terminator davanti all’altra unità di venti marines caotici. Sul fianco arrivano due squadre tattiche di marines pronte a minacciare il fianco dello schieramento caotico. Il fuoco lealista si rivela estremamente efficace,i predator riducono la torre della peste quasi a un cumulo di macerie. I tre land raider combinano il fuoco sul demone lord riuscendo a ferirlo un paio di volte. Tutte due le squadre da venti space marines del caos che vengono caricati dai terminator vengono sbaragliati e mandati in rotta. Invece il corpo a corpo fra il signore dei demoni di nurgle e i terminator vede la sconfitta e la rotta da parte dei lealisti che perdono ben tre terminator durante lo scontro. I rinforzi del caos arrivano sotto forma di diversi obliteratori che sfruttando le iicone dei devastatori e quelle del signore dei demoni si poszionano vicino ai land raider nemici facendone esplodere due su tre. Il principe demone di nurgle ferito,vista la minaccia rappresentata dalla vicinanza dei terminator d’assalto vola in direzione di un razorback distruggendolo in corpo a corpo restando però estremamente vicino ai terminator. Il signore dei demoni travolge e sperona un razorback distruggendogli il cannone laser portandosi vicino alla formazione dei predator ammazza titani. Le armi delle torri della peste bersagliano le squadre tattiche marines appena entrate dalle riserve annientandoli tutti. I devastatori combinano il fuoco su una squadra di terminator senza ottenere alcun risultato. Il demone lord distrugge un predator in corpo a corpo. I terminator sul fianco destro del campo di battaglia avanzano per ingaggiare il principe demone che aveva cercato di scappare abbattendolo con i loro martelli tuono,i terminator in rotta al centro del campo si richiamano pronti a ricevere una nuova carica dall’enorme demone di nurgle,mentre invece i terminator sul fianco sinistro caricano la torre della peste quasi distrutta finendola,ma perdendo due uomini a causa dei nurglini che infestavano la struttura. I due predator rimasti e tutti i razorback rimasti sparano sul signore dei demoni ferendolo. Un bibliotecario sopravvissuto all’esplosione del suo land raider carica un ‘obliteratore uccidendolo con la sua arma psionica,mentre invece l’ultimo land raider rimasto rotea sul posto e apre il fuoco su due obliteratori abbattendoli entrambi. I terminator sul fianco sinistro vengono decimati dal fuoco combinato dei devastatori armati di cannoni automatici abbattendone tre e la torre della peste finisce gli altri. Il signore dei demoni avanza verso i terminator comandati dal maestro capitolare abbattendoli tutti con una combinazione di poteri psionici e di combattimento corpo a corpo. L’ultimo obliteratore rimasto cerca di caricare il bibliotecario solitario che aveva ucciso uno dei suoi compagni solo per venire ucciso del fastidioso psionico. L’ultima unità di terminator avanza verso la torre della peste,sfortunatamente i marines non riescono a danneggiare la torre visto che vengono uccisi tutti dal primo all’ultimo dagli attacchi dei nurglini che difendono la loro casa. Il bibliotecario cerca di correre verso un araldo di nurgle su palanchino e il suo seguito di untori ma è lontanissimo e non riesce a raggiungerli. I due predator sparano nuovamente al signore dei demoni senza risultato e quest’ultimo evento segna la fine dello scontro, che si conclude con un obbiettivo in mano ai caotici controllato da epidemius e dal suo seguito mentre invece l’obbiettivo tenuto dai lealisti è conteso dal signore dei demoni.

Settore 2 - Diemeter - Datacode 193
-vittoria tiranide-
+++ Perduto ogni contatto con la forza di battaglia del Capitolo Ceneri Ardenti incaricata di protegere le frange esterne della città di Iranos dalle incursioni dei tiranidi della Bioflotta Alien +++

Settore 15 - Tropice - Spostamento
Il Gruppo di Caccia D'yanoi Ka abbandona il Settore 12 Vreda Primaria per attaccare il Settore 15 Tropice, nel tentativo di scongiurare la minaccia Necron.

Settore 12 - Vreda Primaria - Datacode 192
-vittoria tau-
Il secondo attacco Eldar è stato portato più a sud, quando la nostra colonna in marcia si trovava presso un estesissimo acquitrino. Il terreno paludoso rendeva estremamente difficile la marcia ai Team di Guerrieri del Fuoco e quelli di Armature da Combattimento XV-88 del Gruppo di Caccia D'yanoi Ka, che ad ogni passo sprofondavano nelle acque salmastre. Il solo tentativo di liberare le pesanti Armature dalle trappole mortali ha richiesto quasi l’intera rotaa, costringendoci al calar del sole ad ad accamparci poco distanti dal confine del Settore, non ancora giunti all’obiettivo.
Gli Esploratori Eldar hanno nuovamente colpito le nostre avanguardie, venendo nuovamente sbaragliati dalle nostre Armature da Combattimento classe XV-8. Non capisco il senso di tale gesto, attaccare un nemico che si sa impossibile da sconfiggere. Questi nuovi Eldar non sono come quelli di Il-Khaite, sembrano decisamente determinati a impedirci di raggiungere il nostro obiettivo, tenendo un comportamento aggressivo distante dai numerosi lasciti di Ishael di Il-Khaite.
Penso che nel posto dove siamo diretti agguati del genere ne subiremo numerosi.


Settore 12 - Vreda Primaria - Datacode 191
-vittoria tau-
Oggi, mentre ci dirigevamo verso sud, all’interno dell’immensa foresta che conduce verso i confini con il Settore Tropice, i nostri Esploratori si sono imbattuti in Esploratori Eldar. Questa volta, non si trattava dei soliti Eldar dell’Arcamondo Il-Khaite. Questi portavano uniformi di colore giallo e blu. Hanno attaccato per due volte le nostre avanguardie del Gruppo di Caccia D'yanoi Ka, tentando di tenderci un’imboscata, ma i nostri Esploratori sono riusciti a chiamare in tempo i rinforzi. Ho ordinato subito a due Shas’ui dei Team di Armature XV-8 di correre in soccorso delle nostre unità. Colpendo dall’alto, hanno preso i nemici alla sprovvista e, con i loro Lanciafiamme, sono riusciti ad eliminare velocemente la minaccia.

Settore 15 - Tropice - Datacode 190
-vittoria lealista-
Una seconda ondata Tau si preparava ad affrontare il Contingente Nemesi nella Vallata di Egea. I Fratelli feriti erano appena stati imbarcati sugli aeromobili quando irruppero i corazzati Tau. I visori dei mezzi scandagliavano l’oscurità alla ricerca di tracce del nemico. Fratello Rubeus, danneggiato ma non distrutto nel precedente scontro era pronto a misurarsi con le Crisis nemiche. Lo Shas’o della Forza d'Assalto Sa'cea e le sue guardie del corpo in armatura Crisis capitarono a tiro della mole del dreadnought morituro, in una sola carica Fratello Rubeus distrusse la testa del distaccamento Tau. L’ira dei rossi Space Marines travlse completamente le unità nemiche. I corazzati nemici cadevano sotto i potenti colpi di martello tuono oppure perforati dai laser del predator. La fanteria xeno veniva mietuta dagli artigli dei Terminator e dalle spade degli assaltatori calati dal cielo. In poche ore le forze Tau avevano assaporato ben due volte l’amaro calice dell’annientamento.

Settore 11 - Numea - Datacode 189 -vittoria lealista-
Le forze di esplorazione avevano individuato una colonna tau diretta verso delle rovine xeno nella vallata di Egea. Gli Angeli Sanguinari del Contingente Nemesi avevano preparato un’imboscata nei pressi di una strettoia del fondovalle. Il primo a comparire sul terreno dello scontro era Fratello Rubeus, un dreadnought morituro, ma i corazzati tau lo danneggiarono immediatamente. Dal cielo calavano i terminator d’assalto e la squadra assaltatrice. Dalle retrovie giungevano rombando i corazzati degli astante purificando l’area dalla presenza sacrilega dei mezzi tau. La sete di vendetta delle furie rosse non si placava, la sorpresa per i Tau era enorme, mai avevano affrontato i figli di Sangunius. Dopo mesi di vittorie ininterrotte i Tau della Forza d'Assalto Sa'cea erano costretti a capitolare. La riscossa imperiale era cominciata.

Settore 12 - Vreda Primaria - Datacode 188 -pareggio-
Ordinai alle nostre forze del Gruppo di Caccia D'yanoi Ka di non inseguire il nemico, prima di portare l’attacco ci saremmo riorganizzati. Comunicai ai Team il piano di battaglia e diedi l’ordine. L’attacco venne però sensibilmente rallentato dalle tempeste di sabbia, che dilagavano nel Settore da tutta la rotaa, impedendoci la completa visuale del campo di battaglia. Il nemico ne approfittò e preparò le difese su di un’altura. Noi attaccammo, confusi dalla tempesta, in un punto errato, colpendo il vuoto. Con terribile sorpresa scoprimmo, al termine della stessa, di aver sbagliato bersaglio. Il primo Team di Armature XV-8 venne completamente distrutto dal fuoco di ritorno della Lacrima di Isha, così come la Cannoniera, mentre il Trasporto Truppe si impantanò nelle sabbie nel tentativo di atterrare per far sbarcare i Guerrieri del Fuoco. Ordinai di reindirizzare il fuoco verso l’obiettivo, ma ormai era tardi. Era tardi ormai, il sole calava all’orizzonte, quando ordinai alle truppe di ritirarsi. Ormai la battaglia era diventata una carneficina senza senso, alleati che si scannavano per arrivare primi alla preda. Poco dopo, raggiunto il campo base, sopraggiunse una comunicazione da parte di Kelemow di Il-Khaite: era sensibilmente irritato dal nostro tentativo di raggiungere e annientare le forze umane del Settore e ordinava di non tentare ulteriormente di intralciare i piani della sua Veggente Ishael, pena la morte. Non risposi alla provocazione, la loro alleanza ci era necessaria. Ma presto Kelemow la pagherà, e con lui tutti coloro che comandano le sue azioni.

Settore 12 - Vreda Primaria - Datacode 187
-vittoria tau-
Così fu: riorganizzammo le forze del Gruppo di Caccia D'yanoi Ka e tornammo all’attacco! Non avremmo certo permesso agli Eldar della Lacrima di Isha di intralciarci la strada! Organizzammo l’attacco, per colpire il centro della formazione Eldar. I Team di Armature XV-88 e XV-8 martellarono con il fuoco pesante la fanteria nemica, mietendo numerose vittime. Nel contempo, i Team di Guerrieri del Fuoco avanzavano verso gli obiettivi, stringendo la morsa contro l’attuale nemico. Le forze Eldar sembravano spaesate, complice il continuo fuoco degli obelischi Necron, che permanevano nel Settore anche dopo la completa disfatta dei loro padroni. Ci volle poco tempo perché la vittoria sopraggiunse. Costringemmo gli Eldar alla fuga, diretti verso l’avamposto umano cercando di creare una linea di difesa al nostro imminente contrattacco.

Settore 12 - Vreda Primaria - Datacode 186
-vittoria eldar-
Ancora una volta le forze Eldar della Lacrima di Isha dell’Arcamondo Il-Khaite ci hanno ostacolato nel raggiungimento dei nostri obiettivi. Le nostre forze del Gruppo di Caccia D'yanoi Ka si espandono nel Settore Vreda Primaria, senza incontrare resistenza: vengono istituiti campi base e istallati perimetri difensivi. I nostri Gruppi di Caccia muovono verso la parte nord del Settore, dove sono presenti le Città Formicaio, creando un fronte invalicabile. Il Settore sembra deserto, le forze Necron che precedentemente lo occupavano hanno sterminato completamente la popolazione. I pochi sopravvissuti, rinchiusi entro le mura delle Città Formicaio e nelle istallazioni militari, sembrano non voler cedere e continuare questa carneficina senza senso. Qualche rotaa fa abbiamo inviato loro una proposta di resa, respinta con l’aggiunta di un ‘noi non stipuliamo patti con la feccia xeno’. Poveri idioti. Faranno la fine di tutti gli altri, massacrati dalle forze Eldar di Kelemow di Il-Khaite. Loro non conoscono clemenza, li massacreranno tutti. Oggi ci siamo scontrati nuovamente contro le loro forze: eravamo diretti verso l’ultimo avamposto militare umano al di fuori delle Città Formicaio, per annientare ogni resistenza, quando ci siamo trovati davanti Kelemow e le sue forze armate. Lo scontro è stato veloce, le loro forze ci hanno facilmente sbaragliato, distruggendoci un Trasporto Truppe ‘Devilfish’, la Cannoniera ‘Hammerhead’ e distruggendo diversi Team di Guerrieri del Fuoco. Ci siamo ritirati, ma i Tau di D’yanoi sono duri a mollare e non si danno mai per vinti!

Settore 1 - Kjoldar - Datacode 185
-vittoria caotica-
Pestus della Legione della Pestilenza faticava a rialzarsi,l’elaborata spada del comandante nemico aveva aperto uno squarcio profondo nell’armatura del signore dei vermi trapassandolo da parte a parte. Fortunatamente durante quello scontro le forze non avevano ancora abbandonato il condottiero che sfruttando la vicinanza dell’avversario gli inflisse un fendente letale con la sua arma demoniaca. Gli space marines erano in rotta,ma era stato uno scontro molto duro,ancor più del solito. Gli obliteratori erano riusciti in pochi secondi sfruttando il teletrasporto ad abbattere il land raider nemico al centro del campo obbligandoli ad arrancare sul suolo gelato di kjoldar per tutto lo battaglia escludendoli per quasi tutta la durata dello scontro. La risposta lealista era stata estremamente efficace con il fuoco concentrato dei land speeder che riesce ad abbattere tutti e sei gli obliteratori della legione della pestilenza. Lo scontro per i seguaci di nurgle è tutto in salita ma riescono comunque alla fine a controllare un obbiettivo,distruggendo ben due land speeper che glielo contendevano e contestando l’obbiettivo con una squadra di marines della peste. Un Pestus ferito ma soddisfatto assisteva mentre i suoi uomini consolidavano le posizioni appena conquistate,la sua presa su Kjoldar diventava sempre più forte.

Settore 7 - Mecadon - Datacode 184

B. STRATEGICA GENERATORI GEOTERMICI LW414 -vittoria orki-
Urug si risvegliò proprio al momento giusto, Grizbull il zegaozza della sua banda stava per aprire la sua scatola cranica con uno dei suoi strani attrezzi. Con un colpo sulla mascella lo scaraventò a qualche metro di distanza. “Koza ztai facendo?? E dofe zono gli omi??” Grizbull si fece piccolo piccolo, strisciando come una kaccola. “GranKapo penzafamo fozzi morto e folefo profare a ripararti....... gli omini zono zcappati, abbiamo finto la battaglia” Urug si ricordava di essere sbarcato dal suo kamion assieme alla sua fidata guardia del corpo di kapi in megarmatura, avere macellato degli omi a cavallo, avere assaltato 3 sentinel, averle fatte a pezzi e poi di essere stato centrato in pieno da una cannonata laser evidentemente doveva avere perso conoscenza, il suo cybercorpo l’aveva salvato un’altra volta da morte certa. Il zegaozza continuò “Gli omi hanno cercato di fermare le 6 lattine e l’orko d’acciaio e la banda di Kraag azzaltandoli, li hanno bloccati per molto tempo ma poi è intervenuta anche la banda di Snikrot, erano feramente tanti ma i ragazzi zi zono difertiti a macellarli e zono morti tutti. I razzaltatori, i kamionizti e gli orkotteri zono stati bruciati da due veicoli degli omi, è ztato proprio difertente!!! Due turbine zono ztate diztrutte e abbiamo prezo il controllo della piattaforma d’atterraggio come afefi comandato” Urug si guardò attorno, la Banda ri Urug da Dekka ora era accampata attorno alla piattaforma d’atterraggio, rottami di leman russ, sentinel venivano smontati dai mek, mentre diverse decine di cadaveri di uomini erano stati ammucchiati in un lato dell’accampamento, almeno per un pò avrebbero avuto carne fresca.......
lla campagna di FAARIS IV


Settore 6 - Strige - Datacode 183
-vittoria lealista e tau-
Le forze imperiali stanziate su Strige segnalano un attacco in massa di forze Caotiche e Orchesche nel sottosettore 2. La forza di difesa planetaria, nonostante l’elevato numero di perdite, ha sfruttato l’occasionale alleanza con gli alieni Tau ed il sorprendentemente elevato numero di corazzati da battaglia Leman Russ per eliminare l’avanguardia pelleverde ed immobilizzare i trasporti caotici dei Rinnegati Tetriani, ha resistito a lungo prima dell’arrivo dei vendetta del VII Gr. D’armata Cetriano, giunti verso la metà della durata dello scontro e direttisi verso il bunker di comando nemico. Non ci sono poi stati problemi a ripulirne l’interno dalla feccia rinnegata grazie alle sacre fiamme della fede imperiale.

Settore 7 - Mecadon - Datacode 182
-vittoria eldar oscuri-
Adirato per l’intromissione dei contingenti imperiale di Mecadon nel suo territorio di caccia, il crudele Drag’Hutt, lo Scorticatore Nero della Cabala Arlecchina, decide di inviare un gruppo d’attacco nell’adiacente settore per scatenare una rappresaglia punitiva. Al comando del gruppo d’attacco, Drag’Hutt nomina l’Arcontessa Semjases una delle più devote succubi del suo harem affiancandole la Furia Dracita Njam’Leh, leader di un piccolo contingente di furie che si è unito alla Cabala Arlecchina per poter razziare il fertile mondo di Faaris. Obiettivo dell’attacco le miniere di Deuterite del sottosettore A4 nella speranza di poter catturare un buon raccolto di schiavi tra i minatori (volontari o forzati che siano) addetti all’estrazione del prezioso minerale. Ad affrontare il gruppo d’attacco degli Eldar Oscuri, il comando imperiale schiera un gruppo di battaglia della III Compagnia Angeli Sanguinari del comandante Trevian, che, in questa guerra coopera spesso con il contingente meccanizzato della VII Brigata Vendergast. Gli Angeli Sanguinari, padroni del territorio, ottengono facilmente l’iniziativa e schierano il grosso delle loro truppe d’assalto imbarcate su veicoli: Terminator su Land Raider e squadre d’assalto su Rhino mentre delle tattiche danno fuoco di supporto insieme ai Razorback. Assaltatori su Jetpack, Land Speeder e Predator Baal attendono in riserva pronti ad intervenire adattandosi alle manovre dell’avversario. Gli Eldar Oscuri schierano un’avanguardia di truppe statiche, guerrieri armati delle letali lance oscure supportati dai Talos mentre il resto del contingente d’attacco (Guerrieri e Furie imbarcati su Raider, l’Arcontessa con la sua scorta, Ravager e Predoni su moto) attendono in riserva. La nebbia incombe nel settore durante i primi turni e le armi da fuoco a lungo raggio sortiscono pochi effetti consentendo agli Angeli Sanguinari di avanzare mentre degli assaltatori su Jetpack sferrano un attacco in profondità al centro delle linee nemiche: sfoltiscono una unità di guerrieri (che però non fugge) ma poi vengono controcaricati da Talos e Predoni su moto e in breve soccombono pur battendosi eroicamente fino all’ultimo, fedeli al credo di Sanguinius e alla Fede nell’Imperatore. Nel frattempo ai combattimenti si uniscono il comandante e i Terminator d’assalto sbarcati dal Land Raider immobilizzato dal fuoco delle lance, ma si trovano ad essere attaccati in corpo a corpo da un Talos e da due squadre di letali furie, in una delle quali è presente la Furia Dracita Njam’Leh. Nonostante gli scudi tempesta e i martelli tuono e la Fede nell’Imperatore, i coraggiosi Terminator soccombono ai colpi delle letali furie e della loro leader. Mentre i Predator e Razorback scambiano letali salve di fuoco laser e plasma con le lance oscure di Raider e Ravager, al centro i combattimenti volgono decisamente a favore degli Eldar Oscuri quando l’Arcontessa e il suo seguito irrompono nello scontro e, aiutati dalle Furie superstiti eliminano il capitano e una squadra di assaltatori. A caro prezzo però: Njam’Leh, già provata da un’overdose delle sue droghe, viene uccisa dalla spada a catena di un Angelo Sanguinario e i due Talos soccombono distrutti dal fuoco di cannoni laser e plasma e dai martelli tuono dei Terminator. Le fasi finali dello scontro vedono scambi di colpi a lunga distanza tra Predator e Raider e Ravager che non vanno oltre scuotimenti, armi distrutte e immobilizzamenti mentre un Land Raider e un Land speeder (già pesantemente danneggiati) vengono distrutti dalle furie armate di granate elettromagnetiche. Nell’esplodere, lo Spedeer, onorato veicolo del Capitolo, si prende una vendetta portando con se, nella deflagrazione, diverse Furie. Nonostante il loro coraggio e la loro devozione gli Angeli Sanguinari non riescono a bloccare l’incursione e lasciano il campo agli Eldar Oscuri. Ora anche Vreda Secunda è nel mirino del temibile Scorticatore Nero……………………………….

Settore 7 - Mecadon - Spostamento

Il Gruppo di Caccia D'yanoi Ka muove verso il Settore 12 Vreda Primaria, pronto a dare guerra ai nemici dell'Impero nel nome del Bene Superiore!

Settore 7 - Mecadon - Datacode 181
-vittoria orki-
“Il colonnello Von Richard del Quarto reggimento Armageddon, assieme ad un manipolo di uomini era appena ritornato da una cruenta battaglia presso la colonia industriale Adepice del settore A3 di Mecadon. Seduto nella tenda, il commissario iniziò a leggere il rapporto del colonnello “Ordinavo al secondo plotone di posizionare due cannoni automatici su un edificio a nord est del settore, con ottima visuale sul fiume e sui ponti, mentre guidavo personalmente la mia squadra comando e il primo plotone. Davanti a noi un Leman Russ e due chimera con veterani coprivano due dei tre ponti. Dall’altra parte del fiume gli orki della Banda di Urug da Dekka si stavano radunando. La forza nemica era composta da 6 lattine, due kamion da guerra, un orko d’acciaio, una banda di kakkole e una di orki, grazie al mio occhio bionico individuavo il famigerato Kapoguerra Urud da Dekka a bordo di uno dei kamion. L’ordine era di non fare oltrepassare il fiume al nemico e tenere l’edificio a nord ovest. Mandavo la squadra di Bestioni e una di veterani nei cunicoli sotto la colonia con l’ordine di tenere l’edificio al di là del fiume. Nel frattempo gli orki iniziavano l’attacco, i kamion oltrepassavano velocemente il ponte nonostante il fuoco di cannoni automatici e multilaser. I due chimera di testa venivano distrutti dal kapo di una delle bande di orki su kamion appena sbarcate. I bestioni mi comunicavano di essere arrivati sull’obbiettivo, ma erano in difficoltà, l’orko d’acciaio e una trentina di orki si stavano dirigendo verso la loro posizione. Altre tre lattine stavano attraversando il ponte. Una potente esplosione faceva crollare un edificio fortificato alle nostre spalle, probabilmente minato da guastatori orki che si rivelavano subito dopo, apparendo dal nulla alle spalle del primo plotone, assaltandolo e spazzandolo via fino all’ultimo uomo. La situazione era disperata, ordinavo quindi la carica sui guastatori orki uccidendone personalmente molti ed eliminando la minaccia. Poi perdevo il segnale dal sergente dei bestioni, nell’ultima comunicazione stavano combattendo contro l’orko d’acciaio, probabilmente sono stati tutti massacrati, non avevano possibilità contro quella macchina di ferro. Le speranze di mantenere due dei quattro obbiettivi si riaccendevano quando il secondo plotone metteva a segno tutti i colpi sulle lattine che avevano ormai attraversato il ponte, distruggendole in rapida successione. 3 kapi in armatura pesante sbarcavano dal secondo camion e assaltavano il secondo veterani, nessuno si salvava. Ordinavo un’altra carica contro la nuova minaccia e senza subire una perdita tutti e tre i kapi venivano abbattuti. Quando ormai la battaglia sembrava terminata in uno stallo tattico, dai tombini usciva una squadra di 8 orki con lanciafiamme, avanzando verso la mia squadra apriva il fuoco, tutti i miei commilitoni venivano ridotti in torce umane, solo io sopravvivevo grazie alle mie protesi bioniche. Il kapoguerra si lanciava in una carica furiosa contro i veterani massacrandone diversi, i pochi sopravvissuti scappavano di fronte ad un nemico determinato. La battaglia era persa e decidevo a malincuore di ordinare la ritirata ai pochi uomini rimasti.” Dopo avere terminato la lettura del rapporto, il commissario si girò verso Von Richard porgendogli la pistola d’ordinanza, guardandolo fisso negli occhi. Senza dire una parola uscì dalla tenda. Pochi secondi dopo un colpo di pistola decretò la morte di Von Richard..... “

Settore 9 - Valamor - Datacode 180

B. STRATEGICA CAMPO VOLOC A7 -vittoria lealista-
Il colonnello aspettava in silenzio dentro uno degli alloggi Voloc, le armi in pugno e la furia pronta a esplodere. Il nemico sarebbe arrivato a breve, convinto di trovarsi di fronte alla sola guarnigione FDP stanziata a difesa del campo, pronti a portare devastazione e tradimento nel cuore del settore più tranquillo di Faaris IV. Le Tigri Cremisi erano però pronte a dare un tonante benvenuto, tutti gli schiavi erano stati spostati per evitare una negativa influenza dei poteri del caos sui potenti ma stupidi Voloc e il colonnello aveva ricevuto il permesso (datogli a malincuore dal governatore) di piazzare trappole esplosive varie lungo tutto il campo, per riequilibrare un po’ lo scontro sin dalle prime fasi. L’orda nera di guardie rinnegate fece la sua apparizione all’imbrunire, appoggiata da una versione corrotta del glorioso carro Leman Russ, che apriva lo schieramento caotico, sparando all’impazzata. Le Tigri posizionarono l’artiglieria nella maniera più favorevole, godendo del fatto di essere ignorate dal fuoco rinnegato, che mirava alle installazioni della FDP, unico nemico a loro noto. La battaglia fu breve e decisamente dominata dal colonnello e dai suoi uomini; l’artiglieria decimò il nemico e le armi pesanti inflissero perdite così ingenti ai caotici, da costringere più di metà esercito a ripiegare. Il colonnello non era in vena di lasciar andare nessuno, però. Guidò la carica verso il comandante nemico, il cui sguardo folle e perso nel Warp gli ricordò una volta ancora cosa voleva dire perdere questa guerra. Il crepitante maglio sulla sua mano destra colpì senza odio, solo con giusto e giustificato fervore, eliminando in un sol colpo il più pericoloso dei nemici e la coesione delle truppe rinnegate. Da quel punto in avanti non ci fu nessun problema per le Tigri Cremisi, che si limitarono a inseguire e purificare quanti più rinnegati possibile, facendo leva sulle posizioni conquistate man mano, soprattutto sui bunker che consentivano di investire il nemico con fuoco pesante e giusto e che proteggevano i fedeli sudditi dell’impero. Le truppe del Caos decisero di arroccarsi per un’ultima disperata difesa, scegliendo come appoggio un centro di comunicazione; il colonnello riunì le sue truppe e iniziò l’assedio, che sarebbe stato breve e sanguinario. Era solo questione di qualche ora e lo sapeva. Una comunicazione pervenne intanto al suo dispositivo personale: “Necessità supporto immediato presso settore Strige. Tecnologia Xeno-Tau identificata in movimento”. Il colonnello diede ordine agli ufficiali di istruire la FDP affinchè schiacciasse l’ormai esigua resistenza caotica e ordinò alle Tigri Cremisi di risalire sui mezzi; la giornata era ancora lunga…

Settore 9 - Valamor - Datacode 179

B. STRATEGICA DIGA ETHERES -vittoria lealista-
Una sera calma nel cuore della fresca boscaglia di Valamor. L’allarme risuonò di colpo nelle orecchie del colonnello, come a disturbare un sonno giusto, che non avrebbe dovuto essere interrotto. Bastò un istante per richiamare all’ordine i pensieri e le strategie e almeno una decina di scenari di combattimento che l’allarme poteva preannunciare; da buon veterano il colonnello sapeva che presentarsi con un piano pronto di fronte a uomini colti di sorpresa dagli eventi poteva fare la differenza tra vincere e perdere una battaglia. Nel suo tragitto verso la sala delle emergenze Verbinski delle Tigri Cremisi intercettò un servo teschio e si fece aggiornare in corsa sul motivo dell’allarme: si trattava della Diga Etheres. Il 7° Fucilieri della Forza di Difesa Planetaria era stanziato a difesa dell’importante punto strategico, che era sotto assalto di un grosso contingente di guardie ammaliate dalle forze del caos; pareva persino che una parte marginale del contingente nemico fosse composto da traditori del 7° Fucilieri, che avevano fornito informazioni e aiuto nel pianificare il proditorio attacco. Nella mente del colonnello il quadro si chiarì e il piano d’intervento divenne limpido come l’acqua delle sorgenti boschive di Valamor. Si presentò agli ufficiali radunati attorno ad un tavolo strategico e lasciò che la situazione fosse esposta nuovamente da uno scriba, poi espose la sua decisione: “Signori, non abbiamo il tempo di organizzare un rinforzo adeguato per il bastione di Etheres. Le truppe presenti nel settore non devono essere movimentate”. Un coro di urla seguì queste parole, i nobili iniziarono a sbraitare e gli ufficiali panciuti della guardia autoctona del settore sbottarono: “La diga è fondamentale, non possiamo perderla o il settore di Valamor andrà perduto! Non vi sarà più cibo né comandi strategici su cui fare affidamento!”. Il colonnello zittì tutti piantando la sua spada in mezzo al tavolo: “Non ho intenzione di perdere la diga. Ho soltanto detto che non muoverete le truppe. Io e i miei veterani porteremo un assalto agli assediatori, senza preoccuparci del bastione, che sarà di certo ben difeso dalla FDP. Avrò bisogno di qualche Valkyrie, preparatene subito una decina e armateli con bombe incendiarie a largo spettro. Partenza tra 30 minuti, IO sarò pronto, voi non deludetemi”. Senza nemmeno aspettare la risposta dei partecipanti, il colonnello si diresse a passo veloce verso le zone di adunata dei suoi uomini, formando nella sua mente l’ideale punta di lancia per spezzare l’assedio in maniera rapida e definitiva. Arrivato al balcone che consentiva di arringare le truppe, vide con piacere che tutti i suoi uomini erano equipaggiati e pronti a partire. Era sempre un peccato lasciare qualcuno fuori da una missione, ma non tutti erano necessari per questo tipo d’intervento e la sola massa numerica avrebbe reso il combattimento meno lineare e più dispendioso in termini di vite; chiamò i sergenti di cui aveva bisogno, con voce tonante, e diede istruzioni di dirigersi agli hangar di decollo. La scelta era stata semplice: tre gruppi di veterani cataciani, i migliori nelle trappole e nel combattimento in giungla, uno squadrone di bestioni, comandati dal fiero Duggar, un prodigio di possanza e obbedienza, tre gruppi di fanteria scelta, composti da una sua personale selezione di specialisti. Le truppe furono divise su cinque Valkyrie, i restanti cinque avrebbero fatto da esca per la contraerea e fornito un eccellente fuoco di apertura. L’arrivo alla zona della diga fu rapido e la marea nera che sembrava investire la linea di difesa della diga aveva una parvenza terribile per la sua vastità. Il colonnello mostrò un compiaciuto ghigno … come si aspettava, la retrovia del nemico era debole e scoperta, potevano spingere il nemico contro le difese automatiche frontali con relativamente pochi sforzi: “Gamar – disse il colonnello al cannoniere – mi pare che i nostri traditori abbiano freddo. Diamogli una mano a scaldarsi!”. Una pioggia di fuoco si riversò sui nemici dell’umanità, che non ebbero la prontezza di riorganizzare una retroguardia difensiva prima che le truppe scelte del colonnello fossero sbarcate. Decimate dalle testate termiche e incalzati dai bestioni, le guardie traditrici iniziarono a soccombere e a spingere verso la fortezza, nella speranza di ricompattare le linea e offrire uno scontro più svantaggioso. Tuttavia il colonnello aveva ben previsto, lo schiacciarsi della retrovia aveva spinto un grosso numero di soldati del contingente nemico ad offrirsi alla spietata ferocia delle difesa del bastione. Il demone che comandava l’assalto tentò una sortita estrema contro il bastione principale, ma fu raggiunto dai cannoni laser della FDP, contro cui nemmeno i poteri dei suoi blasfemi dei potevano far nulla. L’assedio era rotto, ma al colonnello non bastava, bisognava dare un esempio forte, i traditori non potevano essere tollerati: “Signori miei, non vorremo lasciare senza lavoro i produttori di munizioni del nostro settore, vero? Continuiamo fino all’esaurimento della feccia!”. Al sorgere del sole, grandi falò incenerivano quello che restava dell’assalto alla diga Etheres, squadre di guardie erano già al lavoro per fortificare le zone che avevano subito i danni maggiori e alcune delle armi del bastione principale erano in fase di riparazione. La battaglia era stata vinta in maniera molto facile, ma il colonnello era pensieroso; questa prima sortita era un test, il vero attacco sarebbe arrivato più avanti nella guerra, ma c’era comunque qualcosa che non andava…Quando sul computer comparve un messaggio urgente, vide confermati i suoi sospetti: la comunicazione era della massima priorità, alcuni esploratori avevano intercettato per caso alcuni traditori che stavano sondando il terreno attorno ai campi Voloc. La strategia nemica divenne limpida: volevano scatenare una rivolta degli schiavi e la diga era un’ottima distrazione, poiché pensavano che avrebbe impegnato i fucilieri della FDP per almeno due giornate. Il colonnello scattò in piedi, controllò le munizioni e scattò in piedi, chiamando a raccolta i suoi uomini. Velocemente tutte le Valkyrie cariche di soldati decollarono verso i campi Voloc. Il ghigno del colonnello riapparve… amava interferire con i piani di battaglia del caos…

Settore 12 - Vreda Primaria - Datacode 178
-vittoria apocalittica tau e eldar-
Oggi abbiamo dato inizio all’invasione del Settore Vreda Primaria. Il Settore è completamente disabitato, le forze Necron che l’hanno occupato hanno sterminato la popolazione umana. Rimangono pochissimi umani ancora vivi, per lo più concentrati nelle Città formicaio e nelle strutture militari, ultimo baluardo di una popolazione sconfitta. Nella battaglia di oggi non abbiamo avuto il supporto delle forze Eldar di Kelemow. Ci ha comunicato che la Veggente Ishael aveva altri piani per lui e che si sarebbe dovuto occupare degli umani, saldando un vecchio conto in sospeso, lasciando a noi il compito di portare l’attacco principale. Ci hanno però assicurato il supporto di un’altra forza Eldar del loro stesso Arcamondo, guidata da un altro Veggente di grado minore. L’attacco del Gruppo di Caccia D'yanoi Ka è stato portato contro la parte nord del Settore, dove le forze Necron erano maggiormente concentrate. Il territorio brullo offriva ben poche coperture alle truppe in marcia così entrambi gli eserciti, Tau e Necron, vennero a conoscenza della presenza del nemico molto prima dello scontro vero e proprio. Osservando la colonna di automi in marcia capimmo l’entità delle forze nemiche e, scrutando l’orizzonte, notammo un secondo nemico, delle forze Be’gel in marcia verso quello che, poco dopo, sarebbe divenuto il nostro campo di battaglia. Ordinai alle nostre forze di disporsi in formazione da battaglia, pronte a fermare l’avanzata nemica. Le nostre truppe appiedate sarebbero entrate in azione più tardi. I nemici non si fecero attendere. Presto ci raggiunsero e cominciò la battaglia. Le forze Be’gel furono le prime che incontrammo. Era una forza molto mobile, dotata di numerosi veicoli e moto da guerra. Le Armature da Combattimento classe XV88 puntarono i Cannoni a rotaia verso il nemico, distruggendo molti veicoli che, esplodendo, uccisero le truppe trasportate. Nel frattempo un’entità malvagia stava avvicinandosi, una figura nera, terribile, che si librava per il campo di battaglia alla ricerca di vittime. Tutto d’un tratto, la terra tremò e, per qualche istante, ci fu solo silenzio, nonostante la battaglia infuriasse. Poi, una luce verde si propagò per tutto il territorio di guerra, formando dei cerchi concentrici, come un impulso che si propagava. La luce raggiunse le strutture Necron, che subito si attivarono, colpendo con raggi energetici verdi tutto ciò che osava avvicinarvisi. Terribili raggi energetici, che scarnificavano e distruggevano tutto ciò che colpivano. Ma non c’era tempo di pensare a loro. Le rimanenti forze dei Be’gel si dirigevano verso di noi, mentre quelle Necron, guidate dall’alta figura spettrale, sembravano attendere qualcosa. D’un tratto, si sollevò una terribile tempesta di sabbia. Non riuscimmo più a vedere nulla, sentivamo solo le urla e gli scoppi dei Cannoni che martoriavano il nemico. I Tessinotte Eldar cominciarono a sparare verso il cielo, creando un fronte di reti filamentose che, ricadendo verso il terreno, massacrò quanti si trovavano loro malgrado al di sotto. Nel frattempo sopraggiunsero i Kroot, inviati a intercettare le retrovie dei Be’gel riuscendo a massacrarne molti, e i Team di Guerrieri del Fuoco, che colpirono subito le unità Be’gel su moto. Arrivò anche il Veggente Eldar, accompagnato dall’Avatar di Khaine, un guerriero alto, terribile, il cui corpo sembrava formato da lava incandescente. Con un urlo terribile il Veggente e l’Avatar attaccarono le forze Be’gel, costringendole a quello che fu un combattimento lungo, quasi senza fine. Intanto, il Monolito Necron dei Boogeymen arrivò sopra di noi, ma venne facilmente distrutto dai Cannoni a rotaia. La battaglia sembrava volgere a nostro favore, quando con terribile sorpresa vedemmo l’alta figura nera dirigersi verso il nostro fronte a velocità innaturale. Ordinai alle forze Eldar di attaccare. Le Squadre di Guardiani sopraggiunsero, aprendo il fuoco contro chiunque incontrassero, mentre i Tessinotte continuavano a mietere vittime tra i nemici con le loro reti monofilamentose.
Quando finalmente la tempesta di sabbia cessò, potemmo vedere l’effettiva entità delle forze nemiche sul campo di battaglia. Il continuo fuoco delle nostre armi aveva mietuto numerose vittime tra i nemici, che ora si dirigevano verso di noi nel tentativo di distruggerci. La battaglia continuò ancora per poco. I nostri eserciti riuniti riuscirono a distruggere quelli nemici. Anche l’alta figura spettrale, che nel frattempo era sopraggiunta tra le nostre fila massacrando quanti incontrava sul suo cammino, si era dileguata, dissolvendosi nel vento come nebbia. Richiamai tutte le forze sul campo, per riorganizzare le fila e contare le perdite. La battaglia era stata vinta, ora dovevamo tornare operativi.

Settore 11 - Numea - Spostamento
Le forze imperiali del II Meccanizzato Cadiano muovono verso il Settore 11 Numea, pronte a porre fine all'eresia caotica e divulgare il volere del Dio Imperatore!

Settore 7 - Mecadon - Datacode 177
-vittoria lealista-
Cinque giorni di marcia separavano il contingente della II Crociata dal III corpo d’armata della FDP. ‘Altri cinque giorni’ sbottò Gunt provocatoriamente. Lo spostamento infatti era stato ordinato dal Gran Maestro Lammaesus che sapeva dove stava portando i suoi uomini e a caccia di chi. Un disturbo nel warp aveva rivelato una enorme presenza di orki poco distante, certo di orki ce n’erano fin troppi anche prima dei sette giorni di marcia che avevano già compiuto, ma quella banda di orki era particolare perché era scomparsa e poi riapparsa dal nulla e Lammaesus sapeva che doveva essere eliminata. Quando arrivarono sul campo di battaglia la marea verde venne subito riconosciuta dal cavaliere grigio: erano le Tezte blu a cui aveva cercato di dare la caccia mentre si ritiravano tempo addietro, ma a causa delle desistenze di Gunt non era riuscito a braccare. Questo era il momento di finire il lavoro. Lo scontro tra i due eserciti fu epico, la vittoria sempre in bilico quando successe la tragedia: Lammaesus ingaggiò un mortale duello con il Kapoguerra orco che dapprima assorbì tutti i fendenti del cavaliere grigio per poi gettarsi in uno spietato contrattacco nel quale ebbe la meglio. Vedendo il proprio comandante a terra gravemente ferito e quasi incapace di muovere gli arti le truppe presero un coraggio mai visto prima e combattendo ancor più duramente di prima scacciarono ma minaccia verde. In fretta e furia recuperarono i resti del cavaliere grigio, respirava ancora. ‘È la fortuna di avere due cuori e tre polmoni’ pensò il colonnello Sauzer mentre sedeva accanto alla barella nel Chimera che sfrecciava in direzione del campo base.

Settore 2 - Diemeter - Datacode 176 -vittoria caotica-
Una banda di orky spericolati avanzava senza riguardo lungo le distese ghiacciate di kjoldar ignari che le loro scorribande li avevano portati all’interno dei domini di pestus. della Legione della pestilenza. Come un maglio l’orda orchessa fu schiacciata dal peso degli obliteratori le cui armi termiche portavano distruzione fra gli sgangherati veicoli orcheschi i poveri occupanti falciati dal fuoco delle armi requiem e dall’ira di Pestus e della sua guardia del corpo di plague marines. A nulla valsero le controcariche di più bande di orki dalle retrovie,ogni misero pelleverde trovò il suo fato o sulla lama demoniaca artiglio infetto o sui pugnali del contagio dei marines della peste. Lo stesso Kapoguerra preferì la fuga piuttosto che lo scontro con il campione di nurgle dopo che questo da solo aveva annientato più della metà della sua squadra. Ma la sua fuga non durò a lungo infatti fu abbattuto mentre cercava di fuggire.

Settore 2 - Diemeter - Datacode 175
-vittoria lealista-
«Tranquillo, fratello, la battaglia è andata bene.» Le prime, rassicuranti parole che il codicista udì quando riaperse per la prima volta gli occhi provenivano direttamente dalla bocca del Magister Librarium delle Ceneri Ardenti Sophilìo Sophocles. «Abbiamo vinto, maestro?» Mormorò Pericles. «Non in maniera schiacciante, ma avete raggiunto l’obiettivo principale. La postazione alla periferia di Iranos ha retto all’assalto tiranide, anche se molti fratelli adesso giacciono su letti come il tuo oppure hanno già ricevuto il bacio di commiato della fiamma. Peccato che non sia stato possibile catturare quel tipo mutante di zoantropo di cui ci aveva informato l’Inquisitore Solaris. Avrebbe fatto piacere tanto a noi quanto ai Genetor del Mechanicus, ma evidentemente era troppo pericoloso.» «Una vittoria mutilata, quindi.» «Ma pur sempre una vittoria. Finora siamo riusciti a puntarla quasi sempre, ma la Bioflotta Alien continua a dimostrarci di non essere un nemico che si possa sottovalutare. L’aggressività è il suo punto di forza quanto il suo punto debole. Abbiamo vinto la battaglia perché nessun tiranide è rimasto a difendere le retrovie, ma al tempo stesso avremmo potuto perderla per la rapidità con cui si facevano avanti per assaltare. Oltretutto il terreno non giocava a nostro vantaggio.» «Magister, sono mortificato…»
«Lascia stare, fratello Pericles. Non hai niente di cui scusarti. Avresti potuto schierare in una posizione migliore gli esploratori del sergente Phaedrus, questo è vero, ma finché sei rimasto cosciente hai guidato il contingente che ti era stato affidato in maniera esemplare. No, non parlare. Non avresti potuto fare di meglio nemmeno contro le abilità psioniche di quello zoantropo anomalo. Per curare la tua mente sono stato convocato io stesso, quindi sono perfettamente cosciente dei danni che ti ha arrecato. Fidati, neppure una mente come la mia avrebbe potuto resistergli. La prossima volta che ce lo troveremo, gli riserveremo lo stesso trattamento che è toccato alla nidiata di suoi simili più convenzionali: cannoni d’assalto e requiem pesanti.» «Il predator classe Baal…» «Esatto, dopo l’ennesima prova del suo ruolo determinante negli scontri contro i tiranidi, il Cumclave Magistrorum ha decretato che tutti i predator dell’arsenale dovranno essere equipaggiati con la stessa configurazione d’arma almeno per tutta la durata della campagna su Faaris IV. Tecnomarine e tecnopreti si sono già messi al lavoro assieme ai loro servitori, o almeno così mi è stato detto. Ma ti vedo stanco. Forse è meglio se ora riposi, continueremo a parlare di queste cose quando ti sarai ristabilito.» «Grazie, maestro,» mormorò Pericles prima di sprofondare nell’incoscienza.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Errore in datacode 230, nessun tiranide in battaglia.

ZincaTom

Latronico14 ha detto...

Non c'è un errore. E' giusto così.
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