13 Giugno Roma - The Second War



I settori di Kjoldar, Valar e Savius hanno l'onore di essere i primi ad ospitare le grandi battaglie del primo evento pubblico della II campagna di Faaris IV. Tutte le battaglie sono state gestite dall'associazione Res Ludica presso la Legio Capitolina in via Beverino 49 a Roma, in occasione dell'evento del 13 Giugno valido per la campagna. Pertanto tutti gli scenari rispettavano le regole dei settori omonimi presenti sul nuovo Infopack01.

BATTAGLIA 1
Settore 1, Kjoldar - Tiranidi vs Tau
risultato: pareggio

Le forze tirannidi della Brigata Tervigon, sotto il comando di Lord Zakon, a pochi giorni dalla missione su Valar, dopo aver attraversato Diemeter da sud a nord, oltrepassano il massiccio muro lavico settentrionale per irrompere tra le pianure e le montagne ghiacciate della zona meridionale di Kjoldar, dando inizio al temuto ed atteso attacco tiranide. L’obiettivo è l’acquisizione dei portelli di accesso a quattro depositi di Varidium raffinato, assolutamente essenziali alle forze di occupazione dell’Impero Tau e che queste hanno il prioritario compito di difendere ad ogni costo. Le forze della Brigata cercano di appostarsi in alcune zone di terreno ad area, irte di monoliti di ghiaccio, per poi approssimarsi da una posizione di relativa sicurezza agli obiettivi, coperti da una tempesta di neve che rende la visibilità molto scarsa, ma un forte contingente Tau con ben tre Devilfish armati di cannoni a rotaia e uno da trasporto truppe, tre squadre di tre armature Crisis, una delle quali con armamento pesante, oltre ad una unità di esploratori e a due di mercenari Kroot è assolutamente decisa a respingere il nemico dal suolo di Kjoldar e possibilmente a farlo a pezzi. La potenza di fuoco dei Tau, che viene scatenata dalle colline ghiacciate a settentrione, è tale che subito al primo turno elimina completamente la nidiata di infiltratori Genoraptor, nonostante l’imperversare della tempesta di neve e il fatto che gli alieni si muovano prudentemente al coperto, e ciò prima ancora che questi ultimi riescano anche solo ad avvicinarsi. Se non fosse per la Tervigone Saab Naragghad, che un turno dopo l’altro genera ben quattro nuove unità di Termagant, per la forza di invasione tirannide ci sarebbero pochissime possibilità di sopravvivenza. A pareggiare i conti, una nidiata di due Carnifex apre il fuoco e con un solo colpo di cannone venefico pesante ben piazzato distrugge un’intera unità di tre armature Crisis. Subito dopo, sono i Tau a concentrare il loro fuoco contro i Carnifex con cannone venefico e ad annientarli. A tentare un assalto con i loro balzi lunghi sono a questo punto gli Hormagaunt, ma il loro allontanamento dalla portata sinaptica della Tervigone ne fa venir meno l’implacabilità e li costringe a indietreggiare, decimati dai fucili a impulso degli esploratori Tau, facilitati nel loro compito dai Droni. A ovest Lord Zakon tenta una sortita per prendere due degli obiettivi, ma è ostacolato da due Devilfish, dagli esploratori Tau e da una squadra di Kroot. La nidiata di due Carnifex con doppio divoratore binato provoca l’esplosione di uno dei Devilfish, mentre gli esploratori Tau sono a loro volta massacrati dall’assalto dei Carnifex, ma non prima, insieme ai Kroot, di aver sterminato tutti i Termagant che accompagnano Lord Zakon, rendendogli impossibile l’acquisizione dell’obiettivo. Il Prime Tiranide, facendo furiosamente roteare osteospade e artigli falcati, riesce a sua volta a uccidere tutti i Kroot, tranne uno. I due Carnifex consolidano intanto sull’obiettivo più a nord, ma altrettanto inutilmente, perché anch’essi sono rimasti ormai da soli. Intanto ad est l’altra unità di Kroot insieme al comandante Tau ed alle sue due Crisis di scorta riescono a decimare i Termagant, ma solo per venire, queste ultime, caricate dalla Tervigone infuriata. Ben presto, in un azzardo disperato, anche le tre Crisis Tau con armamento pesante si uniscono alla furibonda mischia. Diversi Termagant muoiono, ma i Droni e due armature Crisis vengono distrutti da Saab Naragghad. A sud i Termagant distruggono i Droni superstiti, inviati a contestare l’obiettivo, mentre a riuscire subito dopo in questo arduo compito è uno dei Devilfish che, con una manovra quanto mai spericolata, si porta proprio sul portello di accesso del deposito di Varidium tra due unità di Termagant. Quando giunge la sera, mentre il Comandante Tau, le tre Crisis superstiti e la Tervigone ancora si fronteggiano, i ghiacci di Kjoldar sono teatro di un orrendo spettacolo di morte, relitti e distruzione. Nessuna delle due parti, ostacolatesi reciprocamente con efficacia e determinazione, controlla validamente alcuno dei quattro obiettivi. La battaglia si chiude con un pareggio tattico, in cui le forze Tau sono parzialmente riuscite a contenere l’attacco, ma non ad annientare il nemico, mentre quelle Tiranidi, pur essendo penetrate con successo nel territorio di Kjoldar, non sono riuscite ad acquisirne un controllo sufficientemente esteso per gettare una solida testa di ponte per una successiva invasione.

BATTAGLIA 2
Settore 4, Valar - Tiranidi vs Angeli Sanguinari
risultato: vittoria lealista

Un reparto della Brigata Tervigon al comando di Lord Zakon è inviato dalla Mente Alveare in direzione di Valar per saggiare le difese imperiali del Settore 4. Il confine con Diemeter, dichiarato dalle Autorità planetarie “Area in Quarantena – Massima Allerta”, è pattugliato da piccole ed estremamente mobili colonne di corazzati e aeromobili leggeri degli Angeli Sanguinari, che avvistano immediatamente la brulicante massa di creature xeno in avvicinamento e si preparano ad assolvere la loro missione di “search and destroy”. I primi a cadere tra gli alieni sono gli infiltratori Genestealer: non appena incontrano il reparto lealista, solo due di loro riescono a superare il vero e proprio muro di fuoco scatenato dagli aeromobili e ad attaccare le truppe appena sbarcate dal carro, ma, pur riuscendo ad abbattere tre dei Marines a colpi di artigli dilanianti, vengono letteralmente fatti a pezzi dalla furia sanguinaria dal resto degli zelanti servitori dell’Imperatore, ansiosi di vendicare i loro compagni morti e potenziati dai flussi di energia liberati dall’arcano sapere del loro Librarian. Intanto, una nidiata di due Carnifex a colpi di cannone venefico, pur mancando il carro, riesce a danneggiare gravemente uno dei letali aeromobili, ma il fuoco di quelli superstiti e del resto dei numerosi pezzi di artiglieria imperiale montati sui mezzi la riduce ben presto al silenzio. La Tervigone genera rapidamente altre due nidiate di Termagant, che si preparano alla battaglia. Intanto, una seconda nidiata di due Carnifex, con il fuoco concentrato di due divoratori binati ciascuno, riesce ad abbattere ben due degli aeromobili degli Angeli Sanguinari. Giunti al culmine dello scontro, gli Adeptus Astartes ricorrono alla loro arma più temibile: liberano dall’angusta prigionia dello scafo del carro niente meno che un Dreadnought Furioso, che con un virtualmente ininterrotto e apparentemente infinito numero di attacchi stermina in successione ben due unità di Termagant. La stessa Tervigone, fallito il tentativo di colpire e penetrare l’armatura dell’imponente mezzo corazzato che ha liberato l’indistruttibile mostro d’acciaio, responsabile del massacro della sua prole, soccombe nel cruento corpo a corpo sotto i colpi di maglio potenziato di una squadra di Astartes, e la sua caduta determina, per reazione a catena, la morte di altri Termagant e l’interruzione di alcuni dei tracciati sinaptici dello sciame. Lord Zakon, perdute le uniche unità in grado di arrecare una qualche seria minaccia al corazzato nemico e considerata l’inutilità di continuare l’ormai impari scontro, decide di chiamare a raccolta i due Carnifex e le ancora numerose creature superstiti della Brigata e di ripiegare verso Diemeter. La vittoria è dell’Imperium e dei valorosi difensori di Valar.

BATTAGLIA 3
Settore 3, SAVIUS - CAOS vs LEALISTI
risultato: vittoria caotica

Una sagoma gigantesca avanzava lentamente da giorni tra le sconfinate pianure giacciate di savius. Una torre della peste, il cui passaggio insudiciava la neve immacolata con il suo carico di malattie e di lerciume. L’intera struttura della torre era costituita da legno marcio dall’aspetto malfermo e sembrava esser sul punto di sgretolarsi ad ogni soffio di vento, ma questo non sarebbe mai successo l’energia demoniaca che permeava la torre la rendeva solida come una parete di un bunker. Alcune delle sue armi avevano erano in grado di attingere malattie e corruzione direttamente dal grande calderone demoniaco di padre Nurgle.
Alle spalle della torre una serie di rhino della Legione della Pestilenza usavano la sua mole come riparo dai venti polari che imperversavano da giorni sulle gelide distese di Savius.
Questo attacco era stato preparato con molta cura da Pestus, i suoi nemici erano tanto potenti da costituire una minaccia molto seria per il suo predominio sul settore, un’intera compagnia di space marines dei Magli dell’Imperatore, comandati dal maestro capitolare Vladimir Pugh in persona, stavano sbarcando su Savius nel disperato tentativo di rovesciare gli esiti del conflitto. Se li avesse attaccati con tutte le sue forze prima che il contingente avesse avuto modo di riunirsi con il resto della forza di difesa planetaria sarebbe riuscito in un duplice intento, da un lato avrebbe annientato un nemico molto pericoloso, dall’altro avrebbe inferto un duro colpo al morale dei difensori.
Consigliato dai suoi stregoni, Pestus fu persuaso del fatto che sarebbe stato molto sciocco inimicarsi gli altri tre dei del caos alle porte di una battaglia così importante, così furono innalzate pile di teschi sanguinanti a riprodurre la runa demoniaca del dio del sangue Khorne, all’interno di una serie di cerchi mistici dalle forme cangianti e sussurranti furono offerti una serie di tomi di stregoneria al grande Tzeentch e per finire in onore di Slaanesh, il principe oscuro, furono offerte una serie di torture strazianti su 666 prigionieri in possesso della legione della pestilenza.
Così grazie a questa lunga serie di offerte e di patti con potenti demoni Pestus si assicurò tutto il supporto che gli sarebbe stato necessario per sbaragliare i suoi nemici.
Contrariamente a quanto i magli dell’imperatore si sarebbero aspettati, cioè un’estenuante scontro di trincea in cui sia loro che i discepoli di Nurgle eccellono, il piano di Pestus prevedeva un assalto diretto al cuore dello schieramento nemico cercando di spazzarlo via nel più breve tempo possibile.
Quando finalmente la lunga notte di Savius calò la torre della peste e i mezzi della legione della pestilenza avvistarono il nemico che si stava preparando allo scontro, una serie di grandi barricate occupate da almeno una sessantina di space marines con armi pesanti, lo stesso Vladimir Pugh e la sua guardia del corpo erano ben visibili grazie alle loro armature terminator e alle loro spalle il vessillo del capitolo. Tutto questo lasciava intendere che il nemico era pronto a riceverli e che avrebbero combattuto fino all’ultimo uomo. Ben cinque land raider andavano a costituire una linea di difesa adamantina pronto a respingere qualsiasi nemico, insieme a quattro razorback e altrettanti predator. Ma fra le file dei magli imperiali svettava su tutti gli altri veicoli un corazzato Baneblade il cui enorme cannone puntava ormai inequivocabilmente sulla torre della peste.
Prima ancora che i magli dell’imperatore potessero fare qualcosa le fondamenta stesse del pianeta fremettero quando il tessuto della realtà venne lacerato e un’orda di demoni arrivò per lo scontro proprio dinnanzi alla linea di tiro degli space marines. Un grande immondo prometteva malattie e contagi bellissimi a tutti i suoi nemici, un’orda di bestie demoniache di Nurgle, i cuoi corpi erano resi estremamente coriacei dai mali che le affliggevano, arrancavano in direzione degli space marines. Un turbine di sangue ed ottone fuso vorticavano furiosamente addensandosi sempre di più fino ad assumere l’aspetto di un torreggiante demone maggiore di Khorne il quale puntò i suoi occhi bestiali su una squadra di devastatori dei magli dell’imperatore.
Gli space marines non si persero d’animo nonostante l’orrore che gli si parava d’innanzi e puntarono le loro armi in direzione delle creature del warp pronti respingerle. A quel punto l’assetato di sangue lanciò un ruggito di sfida, i magli dell’imperatore furono pervasi da una frazione della sete di sangue del demone, spingendoli ad abbandonare le loro posizioni fortificate e a correre in direzione del nemico bramosi di uno scontro corpo a corpo. Quando si resero conto di quello che stavano facendo oramai gli space marines avevano abbandonato la sicurezza delle loro posizioni difensive e il demone maggiore di Khorne si avventò su una squadra di devastatori uccidendo con la sua ascia e la sua frusta ben cinque nemici.
Intanto una bufera di neve cominciò ad infuriare su tutto il campo di battaglia, ma questo non impedì l’atterraggio di un dreadclaw che riversò il suo carico di terminator di Nurgle davanti a tre land raider dei quali uno solo sfuggì alla distruzione dopo un assalto con i magli a catena dei terminator.
Nuovi demoni provenienti dal warp comparvero a pochi metri dalla linea di difesa dei magli imperiali, altre bestie del dio del contagio si unirono a quelle che stavano avanzando verso il nemico, un altro grande immondo comparve vicino al suo fratello e entrambi cominciarono a cantare con voce gioiosa l’elenco delle pestilenze che affliggevano le loro enormi carcasse. Il suono di un migliaio di specchi che venivano frantumati precedette la comparsa di un signore del mutamento che apparì alle spalle dello schieramento nemico riversando un’ondata di fiamme iridescenti su una squadra space marines dall’armatura elaborata uccidendone sei.
Una serie di figure macilente si manifestarono come da una cisti purulenta su tutti gli obbiettivi del campo di battaglia che non erano in mano al caos. Un principe demone di Nurgle dal ventre enorme sorretto da un paio d’ali membranose comparve vicino alla linea di difesa dei predator e de i razorback.
La torre della peste avanzò lentamente e la tempesta di neve le impedì di sparare a causa della mancanza di visuale.
Consapevole del rischio che i suoi uomini stavano correndo Pugh ordinò ai suoi uomini di aprire il fuoco contro i demoni del dio del contagio riuscendo ad abbattere due bestie di Nurgle. L’impressionante arsenale del Baneblade fu riversato sul signore del mutamento, ma la realtà intorno al prediletto di Tzeentch si deformava e cambiava in base ai suoi capricci e neanche un colpo riuscì a ferire il demone. Pugh e la sua guardia del corpo terminator caricarono il gigantesco demone di Khorne distruggendolo prima che riuscisse a finire gli ultimi tre membri della squadra devastatrice.
La tempesta di neve che sferzava il campo di battaglia improvvisamente cessò e fu sostituita da una tempesta di fango e marciume, questo era il segnale che Pestus il signore dei vermi stava per unirsi ai suoi uomini. Un dreadclaw atterrò in mezzo a due squadre tattiche di space marines che assistettero attonite allo sbarco del leader della legione della pestilenza e alla sua guardia del corpo di terminator di Nurgle.
A pochi metri dal dreadclaw di Pestus comparve un altro principe demone del signore del contagio, oramai i magli dell’imperatore erano circondati.
I due grandi immondi caricarono un razorback ciascuno facendo a gara fra chi dei due fosse il più bravo nel distruggere il proprio veicolo.
Un fulmine scaturì dalle mani del signore del mutamento andando a centrare un vindicator nascosto dietro un riparo facendolo esplodere, successivamente gli occhi del demone risplendettero di un’aura violacea mentre altri due marine dalle armature barocche avvampavano consumati da fiamme verdastre, oramai i sopravvissuti di quella squadra erano solamente una guardia d’onore che sorreggeva lo stendardo del capitolo e un’altra guardia d’onore che sorreggeva una grande spada cerimoniale.
La lenta avanzata della torre della peste proseguì questa volta i suoi cannoni martellarono le linee nemiche, un land raider esplose in seguito a un colpo diretto di un cannone demolitore, il cannone a pus strappò la torretta principale di un predator e il mortaio della peste riuscì a centrare in pieno una squadra di dieci space marine condannandoli tutti ad una morte straziante.
Il principe demone vicino ai predator caricò il mezzo più vicino alla sua posizione riducendolo in pezzi.
Pestus e la sua guardia del corpo assaltarono due squadre di space marine vicine al punto dove erano atterrati eliminandone completamente una e lasciando la seconda con appena tre uomini.
Pugh e il suo seguito di terminator assaltano il signore del cambiamento nel tentativo di proteggere lo stendardo del capitolo e con molti sforzi riescono a bandire il demone maggiore, ma la loro sarà una vittoria amara infatti il demone prima di venir distrutto riesce ad uccidere il portatore dello stendardo capitolare e il suo compagno cancellando dal campo di battaglia così la guardi d’onore.
Pestus ed il suo seguito riescono con facilità ad eliminare gli ultimi tre space marines sopravvissuti.
Dall’altro lato del campo di battaglia l’ultimo land raider rimasto ai magli dell’imperatore concentra il suo fuoco sul principe demone che sta ha devastato i predator annientandolo.
Una squadra di esploratori, emersa dal land raider distrutto da uno dei cannoni demolitori, avanza in direzione di un obbiettivo controllato da una squadra di zombie della peste.
L’ultimo principe demone rimasto assalta il whirlwind rompendogli i cingoli, l’arma e infine facendolo esplodere.
Gli zombie della peste assaltano e distruggono gli esploratori, il numero di morti dei seguaci di Nurgle sembrano aver reso questi demoni ancora più pericolosi e ancora più resistenti ai danni.
I due grandi immondi continuano la loro avanzata verso il nemico.
L’ultimo land raider viene distrutto da altri due colpi ben piazzati di cannone demolitore, così come la squadra di esploratori che emerge dalla carcassa del land raider viene accolta da un getto di pus infetto della torre che li uccide tutti quanti.
Pestus e la sua squadra provano a muoversi in direzione delle uniche unità rimaste al nemico cioè un’unità di terminator e il Baneblade, ma il suolo gelato impedisce quasi totalmente il movimento dell’unità(doppio uno nooooo!!!) lasciando il signore dei vermi e la sua squadra perfettamente in vista del Baneblade.
Pugh e i suoi pochi sopravvissuti si fanno muro davanti al Baneblade che riversa tutta la sua potenza di fuoco sul signore dei vermi ed il suo seguito. L’enorme cannone principale del veicolo non prende perfettamente la mira e l’esplosione che ne segue avvolge comunque Pestus e la sua squadra ma colpisce anche in parte i terminator di Pugh. Quando il fumo si dirada tutti e quattro i membri del seguito di Pestus giacciono al suolo morti cosi come due terminator lealisti. Pestus sembra ignorare tutti i colpi di cannone laser e di mitragliatore requiem che gli vengono esplosi contro successivamente.
I due grandi immondi alla fine assaltano il Baneblade aprendo grossi squarci sul fianco del veicolo e vomitando all’interno del mezzo enormi quantità di putritudine fino a far traboccare la canna principale del veicolo con la loro lordura.
Pestus sapeva di aver vinto, il nemico non costituiva più una minaccia, tutte le sue forze stavano convergendo verso Pugh e la sua guardia del corpo, quest’oggi non ci sarebbero stati prigionieri.
Guardia e marines vs Orki

BATTAGLIA 4
Settore 4, VALAR - ORKS vs LEALISTI
risultato: vittoria orchi

Un massacro più che una partita ad apocalisse, i due giocatori orki prendono le risorse strategiche pianificazione accurata (1/2 riserve gia al primo turno) e marcia sul fianco (mi pare,comucque quellla che ti fa entare le riserve da qualsiasi bordo). Linea di tiro imperiale devastata al primo turno dall'ingresso di 4 kalpezta (uno con il rullone che asfalta 2 basilisk una decina di fantini e finisce per caricare e distruggere l'unico superpesante dei lealisti, un baneblade). Neanche a dirlo ogni calpesta riversa poi 30 ragazzi orchi e diversi kapiguerra che vanno ad aggiungersi al massacro. Intorno al terzo turno i lealisti alzano bandiera bianca quando praticamente la marea verde (la formazione apocalittica) è riuscita ad attraversdare il campo senza che nessuno le potesse tirare contro.
Una nota divertente il giocatore degli space marines non è riuscito a far entrare 40(!!!!) terminator d'assalto con scudo e martello perchè si sono arresi prima, forse avevano visto che non era giornata e poi teletrasportarer 40 terminator costa un sacco di energia e loro erano per il risparmio energetico...

BATTAGLIA 5
Settore 4, VALAR - GUARDIA TRADITRICE vs LEALISTI
risultato: vittoria caos

Anche qui non è che ci sia molto da dire: linea da tiro imperiale mostruosa (leman russ in tutte le salse diversi basilisk, colossus, manticora, domolisher e baneblade hellhammer che inchiodano a metà campo tutti e 3 i land raider del nemico pieni di terminator e poi comincia il tiro al piattello sugli space marines che possono rispondere con poco o niente al fuoco a lunga gittata della guardia rinnegata.
Alla fine nonostante le avversità due teminator di una squadra e un maestro capitolare in arm. terminator arriveranno in c.a.c. solo per esser brutalizzati(dopo un paio di turni) da plotoni di 50 e più fantaccini. Comunque questo scontro è stato più combattuto del quarto: diversi leman russ e plotoni di fanti della guardia cadranno così come anche il baneblade viene distrutto in maniera ignobile dal cannone d'assalto di un land raider che gli toglierà ben due punti struttura a suon di dilanianti.

1 commento:

Alessandro Montoro ha detto...

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