18 LUGLIO, MILANO - BATTLE FOR ECATHE


Cittadini imperiali! è con rammarico che vi comunico che la gloriosa Ecathe, nonostante i numerosi rinforzi e la presenza degli astartes, ha incontrato il suo destino. Le razze tre volte maledette dei Tau e degli Eldar hanno attaccato alle prime luci dell'alba la città formicaio, attaccandola dal cielo e dalla terra. Le forze imperiali hanno combattuto come leoni, lottando metro per metro, quartiere per quartiere, livello per livello, ma nonostante la fede nell'Imperatore non abbia mai vacillato, le mura di acciaio cemento sono state polverizzate, e le forze xeno, ampiamente superiori, si sono riversate all'interno di Ecathe. Da circa 16 ore imperiali non abbiamo più contatti con le forze di difesa, il centro tattico del formicaio e dalla città stessa. La città è considerata sotto controllo xeno.

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L’aria era acre quel giorno, alle soglie della periferia della Città Formicaio Ecathe.
Un contingente riunito xeno di Tau ed Eldar era pronto a muovere guerra contro la città e la campagna limitrofa. Il Gruppo di Caccia D’yanoi Ka e la Scheggia del Vento, capitanati rispettivamente dallo Shas’o D’yanoi Elan’ro e dalla Veggente Ishael Yreneail, avevano riunito un esercito dalle dimensioni immani, pronto a dar battaglia.
Ma non erano i soli. Le forze riunite di due Inquisitori e di un Capobranco erano pronte ad accoglierli come consono. Il Sommo Inquisitore Alteus Gunt della II Crociata, la Badessa Superiora Sofia Beatrix Herzegof dell’Ord. Eterno del Sacro Fuoco e il Capobranco Rufus della Grande Compagnia erano i valorosi, nuovamente erti a difesa dell’Imperium dell’Umanità e dei suoi possedimenti.

Gli eserciti si schierarono sul campo e la battaglia cominciò.
Nella campagna le Hammerhead Tau mossero verso il nemico, trovandosi di fronte le forze dell’Adeptus Sororitas, accompagnate in guerra da un Titano classe Warhound. Alle porte della Città Formicaio, invece, le unità Eldar presero posizione, pronte a portare il loro attacco contro le linee di difesa della Guardia Imperiale e dell’Ordo Malleus riunite, accompagnate in battaglia da due Baneblade.
I Lealisti aprirono il fuoco, ma senza avere alcun effetto. I colpi mancarono i bersagli o vennero deviati dalle possenti corazze dei veicoli xeno e dai poteri dei Veggenti Eldar. La risposta al fuoco imperiale fu, però, disastrosa: il Titano classe Warhound venne colpito dalla Falange Broadside, che ne distrusse gli scudi e lo danneggiò gravemente. Fu poi compito del Cannone a rotaia Superpesante del Manta distruggere definitivamente il Titano.
Intanto, le Hammerhead aprirono il fuoco contro gli Exorcist dell’Adeptus Sororitas, distruggendone i Lanciamissili e rendendoli così inutilizzabili.
Di tutta risposta i lealisti tentarono di distruggere quanto meno i veicoli xeno, non riuscendo però nel compito. Nel frattempo, una forza di Orki delle Tezte Blu era sopraggiunta, attirata dall’odore del sangue, pronta ad uccidere e squartare chiunque trovasse sul proprio cammino. Purtroppo per loro, i primi ad essere ingaggiati furono gli Imperiali. Intanto le forze dell’Officio Assassinorum, dislocate presso le forze dell’Inquisizione, attaccarono le unità della Falange Broadside, distruggendola in corpo a corpo e costringendo l’ultimo Team alla ritirata verso la Città Formicaio.
Quando fu nuovamente la volta degli xeno, le forze lealiste si trovavano in difficoltà: nella Città Formicaio gli Eldar la facevano da padroni, mentre nelle campagne le forze Tau cannoneggiavano qualsiasi cosa si muovesse nello schieramento Imperiale.
Fu allora, però, che sopraggiunse il colpo di scena: le forze della Grande Compagnia, forti di 3 Land Rider, 6 Dreadnought, 5 Lupi del Tuono, 2 Rhino e tanti, tanti Lupi Siderali attaccarono contemporaneamente le unità Tau e le forze Eldar presenti nella Città Formicaio, annientando i primi e costringendo a corpo a corpo furiosi i secondi.
Dopo innumerevoli morti e tanto sangue versato, gli Eldar riuscirono a sconfiggere definitivamente i Lupi Siderali, annientando ogni loro presenza all’interno della Città Formicaio. Nella campagna, invece, le forze Tau continuavano lo scontro, ormai volto a loro sfavore: infatti, sebbene fossero presenti molti Orki e la Squadra Carnivora Kroot fosse riuscita, uccidendo i 3 Assassini, a liberare e occupare l’obiettivo, l’inferiorità numerica e la continua pressione Imperiale si facevano sentire.
A causa di un errore dello Shas’o D’yanoi Elan’ro, che lasciò le Hammerhead allo sbaraglio in campo aperto, tutta l’artiglieria venne persa in poco tempo. Ormai in campo rimanevano solo il Manta e i Kroot. I Lealisti continuavano la loro avanzata nella campagna, con l’arrivo delle riserve di Seraphim e Sorelle Penitentia e con il sopraggiungere sul Nodo Assiale delle forze riunite di Adepta Sororitas e Lupi Siderali. Nella Città Formicaio, invece, la situazione stava mano a mano peggiorando, con le forze Imperiali costrette ad una strenua difesa, attaccate da tutti i lati.
L’attacco definitivo xeno fu portato adesso, al momento migliore per le forze Imperiali: due Team di Crisis attaccarono in profondità vicino all’obiettivo strategico degli Imperiali, stanando con il fuoco dei Lanciafiamme i difensori e uccidendo un’intera squadra di Guardia Imperiale. Le Armature Broadside, cannoneggiando distussero un Baneblade e un Land Rider carico di Cavalieri Grigi, costringendoli a vedersela in prima persona contro la marea verde di Orki che, nel frattempo, aveva distrutto in corpo a corpo il secondo Baneblade. Nella campagna, i Team di Guerrieri del Fuoco trasportati dal Manta vennero sbarcati sull’obiettivo tenuto dalle Seraphim e, con il fuoco dei Fucili a impulsi, delle armi del Manta e supportati dalla carica degli Arlecchini Eldar sopraggiunti dalla Città, causarono numerose perdite tra le fila Imperiali, contestando l’obiettivo.
La battaglia si protrasse per ancora poco tempo, vedendo come unici episodi degni di nota l’abbattimento del Manta che, precipitando, bloccò la strada alle forze lealiste dirette verso l’obiettivo, e l’arrivo sugli obiettivi Imperiali situati nella Città Formicaio delle truppe e dei veicoli Eldar, che ne assicurarono il controllo.
La battaglia era persa per l’Imperium, le proprie forze sconfitte. La città, come già precedentemente accadde nel Settore 3 Savius, cadde in mano Eldar, mentre il Settore fu aperto alle forze Tau ed Orkeske, pronte a sopraggiungere per portare rispettivamente i propri ‘ideali’ all’interno dei confini di Thoran.

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