CRONACHE DI GUERRA: GIUGNO

Settore 7 - Mecadon - Datacode 77
B. STRATEGICA
ROVINE XENO 6W.A.A. -vittoria DarkEldar-
Gli Eldar Oscuri hanno occupato le rovine Xeno 6WAA nel settore Mecadon. L’Imperium non può tollerare che gli xeno si reimpossessino del loro antico luogo risvegliando chissà quale potere contro i servi del benevolo Imperatore dell’umanità. Il Capitano Sesostris, della Forza d’Attacco Iskander dei Magli Imperiali, non esita a schierare le sue truppe nell’arido deserto di Mecadon costellato di pinnacoli dalla chiara forma Eldar e da arcani portali chiusi da millenni. E chiusi dovranno rimanere, per l’Imperatore! Sesostris conosceva bene il nemico contro cui avrebbe combattuto: l’Arconte Drag’Hutt della Cabala Arlecchina, lo scorticatore nero di Faaris IV. Sesostris si è già scontrato con Drag’Hutt e le sue armate di pirati nella precedente guerra arginando gli attacchi degli Xeno contro i bastioni delle fortificazioni Nemes su Valar.
Forte di quell’esperienza, Sesostris pensa di applicare le stesse vittoriose tattiche usate nel precedente confronto per sconfiggere l’Arconte: avrebbe fortificato il settore creando una fortezza di Space Marines e Terminator, un baluardo più resistente di qualsiasi bastione.
Avrebbe attirato il nemico e lo avrebbe schiacciato contro il suo muro vivente massacrandolo a colpi di requiem e lasciando ai Terminator d’assalto il compito di finire i superstiti.
Pensava, Sesostris, che le avanguardie dell’esercito xeno sarebbero già state visibili all’orizzonte a schieramento ultimato ma, con sua grande sorpresa, degli xeno non vi era traccia, come se non fossero mai esistiti: eppure controllavano l'obiettivo!
Nel frattempo gli atterraggi orbitali si completavano e dalle capsule d’assalto uscivano poderosi Dreadnought mentre i Terminator d’assalto giungevano a completare lo schieramento. Non avendo nemici contro cui mandarli, Sesostris ha deciso di tenere i rinforzi presso il resto dell’esercito, a fortificare ulteriormente il bastione vivente di ceramite e fede nell’Imperatore.
Rapidi e silenziosi, gli Eldar Oscuri infine giungono sul campo di battaglia e iniziano a sbarcare truppe in prossimità dell’antico portale mentre Furie, Talos e malevoli Dracon con le loro scorte di guerrieri e incubi muovono sui veloci Raider alla volta dei piloni controllati dagli Imperiali.
Le prime armi a rompere il silenzio del deserto sono lanciamissili imperiali e lance oscure, alcuni Raider cadono distrutti dai missili benedetti dal sacro fuoco imperiale; le lance degli Xeno ottengono scarsi effetti. All’improvviso si alza una tempesta di sabbia che dura per diverso tempo: la visibilità è ridotta quasi a zero, uno svantaggio per i Marines, una vera benedizione per i veloci xeno che, approfittando dell’oscurità inviano contingenti di truppe ad occupare il pilone più lontano dallo schieramento imperiale e inviano squadre di Furie e l’Arconte su moto alla massima velocità contro le linee imperiali per contendere gli obiettivi rimasti in mano agli umani.
Una squadra di Furie irrompe nella zona imperiale e si scontra con gli Esploratori dei Magli che però resistono permettendo ai Terminator d’assalto di intervenire e cancellare la minaccia delle Furie degli Eldar Oscuri, schiacciate dai Martelli Tuono degli Astartes.
Solitamente gli Eldar Oscuri si sarebbero ritirati, con 3 obiettivi saldamente in mano imperiale, e perdite tra le squadre, i pirati Xeno spesso preferiscono tornare nel loro regno tenebroso per poi riorganizzarsi e colpire nuovamente. Ma questa volta era diverso. Sembrava che gli Xeno volessero tenere le rovine, costi quello che costi. Lo scontro non accennava a finire e, mentre lance e lanciamissili continuavano a fendere l’aria colpendo a distanza rispettivamente Dreadnought e Raider, l’Arconte e una Squadra di Furie muovevano alla massima velocità verso le linee imperiali mentre i Guerrieri xeno e una Dracon con il suo seguito di Incubi consolidavano il loro controllo su uno dei piloni Eldar; il portale era ormai fuori dalla portata degli Astartes.
I Magli hanno conquistato l’iniziativa ma gli Eldar Oscuri hanno dimostrato tutta la loro pericolosità lasciando credere al nemico di avere la vittoria in mano per poi sottrargliela all’ultimo momento quando ormai il nemico pensava già a diramare rapporti di vittoria. E così avviene.
Le Furie che accompagnano l’Arconte vengono fermate dal fuoco dei lanciamissili, ma l’Arconte sopravvive al fuoco dei Terminator e irrompe sulle truppe a guardia di uno dei piloni: i coraggiosi Astartes, potenti campioni dell’umanità, non reggono il confronto contro il malvagio Arconte, uno dei più temibili combattenti della galassia e capitolano sotto i colpi del punitore. Nel frattempo una squadra di guerrieri Eldar Oscuri su uno dei pochi Raider rimasti attivi muove a tavoletta e contende uno dei piloni Eldar controllati dagli Astartes che ora si trovano ad avere il controllo di un solo obiettivo contro i 2 degli Eldar Oscuri della Cabala Arlecchina che, per giunta, è riuscita con quest’ultimo colpo di mano a infliggere più danni alla truppe imperiali che vengono richiamate dal comando imperiale per riorganizzarsi e tentare successivamente la riconquista del sotto settore e delle rovine Xeno 6WAA di Mecadon.
A bordo dell’incrociatore pirata N’Aule, ammiaglia dela flotta di Drag’Hutt, il Grande Arlecchino Vidocq e il suo Veggente Oscuro senza nome osservavano compiaciuti la vittoria delle truppe pirata dello Scorticatore Nero. Le antiche rovine non mentivano sulla reale natura di Faaris: un tempo quel mondo apparteneva agli Eldar, e il portale che gli Eldar Oscuri hanno conquistato era il collegamento tra questo mondo e la Rete. Aprirlo sarebbe stato sicuramente importante ma il vero obiettivo del controllo di quel settore era un altro. I piloni dimostravano la presenza di qualcosa che avrebbe potuto cambiare le sorti della guerra. I piloni erano la chiave per risvegliare un antico potere che avrebbe potuto portare gli Eldar a sovvertire le sorti del conflitto. I piloni erano la chiave per risvegliare l’Akliamor, l’antico arsenale Eldar che giaceva custodito nelle remote profondità al sicuro da occhi indiscreti, al sicuro delle attenzioni degli Schim maigh di quello che quei primitivi chiamano l’Adeputus Mechanicus. Non sarebbero mai riusciti a scoprilo e meno che mai ad attivarlo. Grazie allo Scorticatore Nero, Vidocq presto avrebbe avuto al suo comando un esercito quale non si vedeva dai tempi della gloria dell’impero Eldar. Vidocq era disposto a pagare come prezzo che lo Scorticatore Nero si cibasse di centinaia di anime di quelle patetiche forme di vita. E le urla di agonia che giungevano dalle camere di tortura, riecheggiando nei tetri corridoi dell’astronave, rassicuravano il Grande Arlecchino che, finché lo Scorticatore Nero avrebbe avuto giocattoli Schim maigh con cui baloccarsi, lui avrebbe potuto contare sulle sue truppe. E su Faaris di Schim maigh ce n’erano fin troppi e lui avrebbe fatto il modo che lo Scorticatore Nero potesse averne quanti ne voleva. La risata di Vidocq si mescolò alle urla dei condannati riecheggiando nei corridoi dell’astronave…


Settore 11 - Numea - Spostamento

Le pattuglie di confine della FDP hanno segnalato, prima di venir annientate, lo spostamento della forza rinnegata Tentacolo del Caos dal settore 10 a Numea. Massima allerta.

Settore 3 - Savius
- Datacode 76 - vittoria Eldar -
I 3 falcon dei Guardiani degli Antichi presero posizione tra le rovine di un edificio pronti a far fuoco su un avamposto della Guardia Imperiale. Una salva di colpi di shuriken e di laser a dispersione costrinsero i fanti impreparati allo scontro a una fuga nonostante la vicinanza al comandante umano. Dei possenti leman-russ puntarono i loro armamenti pesanti sui veicoli eldar ma la combinazione di buio e oloscudi lasciarono i veicoli illesi.
Da uno dei veicoli uscì una squadra di draghi di fuoco che costrinse al silenzio due dei tre veicoli sotto i colpi dei loro fucili fusori. Da un altro falcon uscì una squadra di vendicatori implacabili che sfruttando la loro capacità di tempeste di lame e la guida del veggente Dijon fecero a brandelli la squadra comando nemica. Dall’ultimo veicolo uscì una squadra di banshee che prese posizione vicino a un ammasso di macerie. Le linee imperiali quasi interamente allo sbando tentarono allora il tutto per tutto con una squadra di cavalleggeri che giunge dalle retrovie, sfortunatamente però effettuano una mossa estremamente azzardata caricando le banshee urlanti fra le rovine essendo l’unica unità da loro raggiungibile a causa del terreno ghiacciato. Le guerriere d’aspetto sono avversarie troppo esperte per dei rozzi cavalieri umani e prima ancora che possano rendersene conto tutti gli umani giacciono al suolo privi di vita.
Il cannone del leman russ sopravvissuto prende di mira gli stessi draghi di fuoco che hanno abbattuto gli altri membri della sua formazione uccidendone quattro.
Le lance dei falcon finiscono l’ultimo leman russ consegnando al buio e al gelo di savius i corpi dei nemici degli Eldar.

Settore 11 - Numea - Spostamento

La Forza d'Assalto Baalthazar avanza a tappe forzate verso il settore 11, pronta a rischierarsi e combattere per liberare Numea.

Settore 5 - Mineris
- Datacode 75 - vittoria lealista -
La retroguardia dell'Armata Rozza era stata finalmente intercettata, e grazie al supporto dell'Ala del Corvo era stata rallentata e raggiunta dal distaccamento d'attacco "Lupi Neri" della Southern Legion. Il comando era stato assegnato al Capitano Jack Largo, un inflessibile confratello veterano di mille battaglie, che i ragazzi della III comp. chiamavano affettuosamente "Il Mastino". Sotto i suoi ordini le squadre veterane e i corazzati avevano preso posizione sul fianco occidentale della grande vallata desertica, mentre i Dark Angels si sarebbero occupati del fianco destro. Le squadre Oklahoma, Missouri e Texas vennero mandate subito all'assalto, supportate da un impressionante fuoco di sbarramento del vindicator e dei whirlwind, nello stesso tempo il capitano con la sua guardia del corpo attaccava la formazione delle lattine assassine, incurante degli orki d'acciaio e dell'orda pelleverde in riserva. Tra bagliori accecanti ed immani esplosioni, la battaglia ebbe inizio, e durò a lungo, molto a lungo. Ad un certo punto Largo ordinò che venissero inviati anche due dreadnougt dall'Ira dell'Imperatore in orbita bassa, in modo da schiacciare senza pietà il nemico. Mentre la Southern Legion annichiliva l'orda pelleverde a colpi di requiem e artiglieria pesante, il capitano del distaccamento dell'Ala del Corvo veniva ucciso da un'orda inferocita di Orks, che prontamente veniva sterminata dai venator neri come la morte degli astartes. Alle prime luci del tramonto la battaglia era finita. Ovunque si posasse l'occhio c'erano cadaveri e rottami, ma tutti principalmente xeno! L'Imperatore aveva concesso una brillante vittoria. I ragazzi del Sud erano pronti a rientrare alla base...

Settore 10 - Vreda Secunda
- Datacode 74 - pareggio -
Mentre le forze Esplorative del VII° Brigata Vendergast esplorano alcune vecchie rovine sprofondate nella foresta, forze Eldar attaccano senza preavviso. Le forze sono sparpagliate ed impiegano tempo a riorganizzarsi, le forze xeno saettano veloci tra gli alberi senza cercare di ingaggiare il nemico, scoppia qualche scontro a fuoco, ma dopo alcuni momenti entrambe le forze si ritirano senza che nessuno riesca a prevalere.

Settore 10 - Vreda Secunda
- Datacode 73 - vittoria lealista -
Plotoni di guardia del VII° Vendergast posti di guardia al confine tra Vreda Seconda e Mecadon segnalano nuovi movimenti orcheschi degli Zpakka Krani, i vecchi nemici della prima guerra per Faaris sono nuovamente pronti a minacciare le forze dell’imperium. Per contenerli un primo attacco preventivo viene portato contro alcune bande isolate intente a saccheggiare vecchi campi di battaglia della prima guerra. La testuggine della guardia imperiale si fa avanti i chimera ingaggiano i leggeri camion mentre i vendetta intercettanno i pesanti carri corazzati cercando di bloccare i pelleverde in un pesante fuoco incrociato. La manovra riesce solo parzialmente, un kapoguerra con il suo seguito di Kapi avanza quasi incurante del fuoco ed una grossa unità di sciacalli arroccata sui rottami di un vecchi carro caotico fanno sentire la loro presenza. Fortunatamente due unità di barbari ausiliari cimmerani (legione penale) irrompono sul retro dello schieramento orcoide caricando con coltelli e baionette gli sciacalli. Il capoguerra intanto pare inarrestabile molti colpi che dovrebbero obliterarlo rimbalzano sul suo teknocorpo. La battaglia giunge al termine gli orchi sono costretti alla ritirata, di sicuro non distrutti ma senza la possibilità di controllare i punti chiave del campo di battaglia la loro unica possibilità e la ritirata.

Settore 11 - Numea
- Datacode 72 - vittoria lealista -
Dal Comandante Rutheus al Comando Centrale Imperiale -Rapporto settore 234-z-34c
Alle ore +7:23 hct la prima compagnia di fanteria e la quarta compagnia corazzata del VII Cadia Audax hanno lanciato un assalto in forze contro forze ostili Tau identificate come la Forza d’assalto Sa’cea.
Alle ore +7,35 giacevano distrutti sul campo una squadra di Broadside, due Hammerhead e numerosi fanti nemici di razza Kroot. Alle ore +8,01 le ultime forze Tau venivano definitivamente distrutte, le nostre forze occupavano gli obiettivi sul campo. Perdite: 1 Valkyrie danneggiato gravemente, 1 Leman Russ BT distrutto, perdite umane lievi. Gloria all’Imperatore, che renda forte il nostro braccio e saldo il nostro cuore.

Settore 11 - Numea
- Datacode 71 - vittoria DarkEldar -
In quella notte i veloci raider degli eldar oscuri noti come LeLame Nere emersero dal fitto della nebbia lanciati alla ricerca di nuovi schiavi. Allo stesso tempo una banda di orki delle Tezte Zkalze stava perlustrando i resti di una città distrutta. “hey! Sbrazhag guarda lazzù! Degli omi smilzi che volano zo…” il ragazzo orko non riuscì a terminare la frase che un gruppo di flagelli piombò sui ragazzi con una raffica di lame shuriken. Il vecchio sciamano, folgorato da una visione apocalittica, prese il comando della banda e si gettò nella mischia. Mentre un mizzile fortunato abbatteva un veicolo, il vecchio sciamano, pervaso da una furia omicida corse verso lo sfortunato equipaggio. Nel momento di maggior impeto, un dannato sassolino lo fece inciampare, creando una reazione catena che rallentò l’intero gruppo, consentendo così al nemico di riorganizzarsi e contrattaccare, annientando l’intera banda. Il kapoguerra Guwrazz’u rigurgitando insulti a nemici e amici, si lanciò sulla guardia del corpo del tiranno Tzul’Kan in cerca di vendetta. Dal polverone uscì vincitore l’orko scuotendo verso i suoi kompari la testa mozzata di un incubo eldar, ma, nel festeggiare troppo allegramente non si accorse che un altro gruppo di oscuri si stava avvicinando… vedendosi in trappola, Guwrazz’u e la sua scorta presero direzione opposte: mentre i kapi cercavano di contrastare i feroci eldar, il boss si diede ad una ritirata strategica. La battaglia proseguì furiosa con numerose perdite da parte degli orki. Al sorgere del sole gli unici testimoni del massacro furono una banda di kakkole che aveva mantenuto coraggiosamente la posizione.

Settore 11 - Numea - Spostamento

Le forze Orks della Urty Spear avanzano dal settore 10 a Numea, pronti ad incrementare l'orda dei Pelleverde presenti nel settore. Massima allerta.

Settore 11 - Numea - Datacode 70 - vittoria Orks -
Il gretchin portava un messaggio dal fronte meridionale; il terrore di ciò che poteva succedergli lo aveva fatto correre sul suo squig tutto il giorno, notte compresa. Non appena consegnato il comunicato, stramazzò al suolo, stremato. Il Kapoguerra aprì il rozzo comunicato scarabocchiato su un foglio di fortuna: “Inkontrati omini korazzati. Distrutti omini korazzati. Omini korazzati zkappano. Scumchar Tankrusha.”
Il Kapoguerra Tankrusha, ancora elettrizzato dallo scontro appena terminato, inspirò profondamente, gustando il profumo del fumo che usciva dal veicolo distrutto pochi minuti prima. Osservò all'orizzonte le restanti forze imperiali in ritirata, tradendo un sorriso sul grugno verde scuro; tra la fitta vegetazione riusciva a scorgere Uthen Ravos.
Sapeva che oltre si trovava Vreda Secunda e le cisterne ausiliarie che servivano ad Orkitagora. Questo era un grande giorno per l'Urty Spear, un po meno per le forze rinnegate de Il Patto.

Settore 3 - Savius - Spostamento

Le forze Eldar della Scheggia Del Vento provenienti dal settore 6, Strige, penetrano in profondità nel settore Savius. L'attacco combinato con le forze Tau morde il perimetro difensivo caotico.

Settore 6 - Strige - Datacode 69 - vittoria Eldar e Tau-
Le forze umane avanzavano rumorosamente e faticosamente tra la boscaglia. Osservai la colonna di Umani, erano soldati disperati, ormai sconfitti, pronti per adempiere all’ultimo solenne dovere militare. Potevo comprendere i loro sentimenti. Mi si avvicinò Ishael, assicurandosi che avessi compreso bene la tattica da utilizzare. Come se fossi stato un essere inferiore. Ordinai ai Team in Armature ed ai Team di Guerrieri del Fuoco di aggirare l’avversario, attaccando la testa della colonna. Noi avremmo attaccato il centro, cannoneggiando con i Cannoni a rotaia, mentre gli Eldar si sarebbero occupati della retroguardia.
Gli Umani non si accorsero di nulla, la morte giunse per loro inaspettata. Cominciammo a sparare, cercando di distruggere l’unico veicolo della colonna ed il camminatore che lo scortava. Ma la boscaglia fitta impedì di prendere bene la mira, e il fuoco si risolve con la semplice torretta del carro spazzata via dal proiettile. Intanto, gli Eldar si diressero verso la retroguardia, pronti a dispensare morte. Il fuoco di ritorno fu molto poco, i più erano disorientati dall’attacco e stremati dalla lunga marcia. Dopo qualche tentativo, un proiettile di un’Armatura ‘Broadside’ colpì il carro nel pieno dello scafo, accartocciando le lamiere. La pressione negativa sviluppata all’interno dell’abitacolo fu tale che l’equipaggio venne semplicemente trasformato in una nube di sangue, che lentamente veniva trasportata dalla nebbia della foresta sul suolo. Stessa sorte per il camminatore, che venne perforato da parte a parte, crollando per terra. L’esplosione immane colpì le truppe vicine, causando diversi morti.
Intanto, le unità Eldar, il loro mostro in testa, si erano buttate sulla retroguardia, falcidiando i nemici con terribile facilità. Ordinai ai Team di Guerrieri del Fuoco e di Armature XV9 di attaccare: avremmo chiuso la colonna tra due fuochi. Le unità piombarono sugli ormai inermi nemici, dispensando morte ovunque puntavano le armi. Le forze umane erano vicine alla sconfitta quando dalla boscaglia apparvero degli strani Eldar. Non avevo avuto modo di vederli così nitidamente fino a quel momento, nascosti tra le piante. I colori sgargianti delle divise sembravano risplendere sotto la luce che filtrava dalle fronde delle piante, le armi pulsare di un energia sconosciuta. Correvano verso la colonna umana urlando e ridendo, compiendo balzi e rotolandosi, schivando i colpi nemici. Correvano, ridendo, verso una carneficina.
Vidi il terrore e la disperazione negli occhi degli Umani. Per un momento, provai compassione per loro. Le armi degli Eldar spaccavano le armature, le corazze, tranciando la carne con terribile facilità. In poco tempo, gli Eldar riuscirono facilmente a distruggere le forze rimanenti: nessun prigioniero venne fatto, nessuno sopravvisse. Terminata la battaglia le forze Eldar se ne andarono così come erano arrivate. Mi venne semplicemente detto che avrebbero pensato loro a comunicarmi quando e dove sarebbe stato il prossimo obiettivo. Salirono sui veloci aeromobili e scomparirono sopra le fronde degli alberi. Mi voltai a guardare nuovamente la foresta, con le centinaia di cadaveri e il terreno impregnato di sangue. Ordinai di scavare una fossa comune e tumularvi i corpi degli Umani. Combatterono fino alla fine con onore. E uno Shas’o di D’yanoi sa riconoscere i meriti del nemico. Nemico che non meritava di rimanere a offrire cibo alle bestie. La testa di ponte lealista è stata annientata, e il settore isolato.

Settore 6 - Strige - Spostamento
Il gruppo d'armata Cetriano è stato reindirizzato verso Strige al fine di rallentare l'avanzata caotica nel settore e tentarne la riconquista di comune accordo con gli altri comandanti lealisti.

Settore 6 - Strige - Spostamento
La XIII Compagnia Wulfen lascia Castrum Praetorio per il settore 6. Numerose Thunderhawk hanno lasciato la capitale planetaria per scortare la colonna corazzata della compagnia astartes. Che l'Imperatore li assista.

Settore 6 - Strige - Datacode 68 -vittoria Eldar-
Prima ancora che potessero essere erette nuovamente le difese, l’assalto Eldar della Scheggia del Vento riprese. Numerosi aeromobili fuoriuscirono dagli alberi, dirigendosi verso di noi. Organizzammo la linea di difesa in modo da impedire al nemico di raggiungere il perimetro difensivo, ancora gravemente danneggiato dal precedente attacco. I Cannoni a rotaia non riuscirono a distruggere i veloci aeromobili, protetti dai loro scudi energetici, i Fucili a impulsi non uccisero che pochi avversari, non riuscendo a fermare il nemico. L’attacco fu distruttivo, interi Team di Guerrieri del fuoco ed Armature da Combattimento vennero distrutti nella battaglia. La Cannoniera ‘Hammerhead’ venne abbattuta dagli avversari, mentre il bastione da difesa, precedentemente danneggiato, collassava su se stesso, uccidendo gli occupanti.
Ormai la battaglia era persa, così decisi di immolare la mia persona ed il mio Gruppo di Caccia per la difesa del perimetro: le difese non dovevano cadere! Combattemmo fino all’ultimo uomo, venendo completamente annichiliti dall’attacco Eldar. Io stesso venni colpito dall’attacco, vedendomi gravemente danneggiata l’Armatura da Combattimento XV8. Poco tempo dopo dall’arrivo delle unità Eldar, era stata aperta una breccia nel perimetro difensivo del campo base.
Stranamente, i nemici non si diressero verso l’interno del campo, per conquistarlo, ma anzi fermarono l’attacco richiamando le proprie unità e riformando i ranghi. Venni raccolto dai rottami della mia Armatura da Combattimento da due guerrieri Eldar. Mi presero e mi portarono dal loro comandante. Egli non aveva preso parte al primo attacco, ma anzi era arrivato con la seconda ondata, a bordo del proprio trasporto, accompagnato dalla Guardia del Corpo. Fui ricevuto al momento, senza alcun preparativo né preavviso.
Il comandante Eldar parlò, presentandosi come Ishael Yreneail, rivelandomi le intenzioni della sua forza d’attacco e le ragioni dell’offensiva. Aggiunse, inoltre, che fu lei a decidere di inviare la forza Eldar a supporto delle nostre unità, poco durante la mia precedente campagna di guerra, su quel pianeta maledetto. Spiegò che il loro aiuto ci era necessario per combattere le forze provenienti dal Warp che dilagavano nei Settori Strige, Savius e Kjoldar e che loro avrebbero potuto aiutarci nel combatterle. In cambio, chiedevano aiuto nella difesa delle rovine presenti sul pianeta della loro antica civiltà, null’altro, spiegando che a loro sarebbe bastato sapere che i loro antichi nemici non avrebbero mai più messo piede sul pianeta.
Ovviamente accettai l’offerta, principalmente per due motivi: in primo luogo, ero già a conoscenza del valore delle truppe Eldar e già in passato era capitato di combattere e morire fianco a fianco, in secondo luogo, perché le nostre forze sul Pianeta Faaris IV necessitano disperatamente di supporto, meglio se di grande qualità come il loro.
Siglato l’accordo, mi venne comunicato quale sarebbe stato il nostro primo obiettivo comune: poco lontano dal campo base gli Umani erano riusciti a chiamare a raccolta le ultime forze superstiti presenti nel Settore, preparandosi per un ultimo disperato attacco alle forze dell’Impero. Andavano intercettati e distrutti, per salvaguardare il completo controllo di Strige.

Settore 6 - Strige - Datacode 67
-pareggio-
I sensori rilevarono movimento di numerose unità oltre il perimetro difensivo del campo base. del Gruppo di Caccia D’yanoi Ka. Muovemmo subito all’attacco. Giunti alle propaggini della foresta, trovammo il nemico: erano Eldar della Scheggia del Vento. Ci schierammo in assetto difensivo, occupando il bastione difensivo della linea perimetrale. Subito arrivarono i rinforzi nemici, giunti da cunicoli e tunnel preparati, a quanto pare, precedentemente disattivando le torrette difensive. Aprimmo il fuoco contro le unità nemiche, sfoltendone le fila. Non abbastanza però per evitare di essere attaccati. I Team vennero facilmente sbaragliati nel corpo a corpo, costringendo il resto del Gruppo di Caccia ad una manovra di fuga. I fucili ed i cannoni tuonarono per molto, prima di essere zittiti. Le perdite tra i due schieramenti furono numerose, facendo terminare lo scontro in un pareggio, senza vinti né vincitori. Gli Eldar si ritirarono, ma i danni ricevuti alle strutture difensive erano numerosi e non potemmo inseguire il nemico.

Settore 3 - Savius - Datacode 66 -vittoria Caos-
La peggiore delle preoccupazioni di Pestus stava prendendo forma davanti ai suoi occhi, da settimane infatti gli astartes stavano cercando la locazione della base-laboratorio del signore dei vermi e nonostante tutti gli sforzi per tenerla nascosta, alla fine gli space marines erano riusciti a localizzare il complesso minerario Granshin dove Pestus compieva i suoi studi e le sue ricerche per la Legione della Pestilenza. Ora nonostante il buio e il vento era facile udire il rumore delle Thunderhawk che trasportavano i mezzi corazzati degli space marines così come erano ben visibili le scie incandescenti delle capsule d’atterraggio in fase di discesa dall’atmosfera.
Un intenso bombardamento colpì le linee della legione della pestilenza prima dell’arrivo degli space marines, fortunatamente il bastione presidiato da Pestus e dai suoi uomini montava un arcaico sistema di campi di forza risalente all’era oscura che li protesse interamente dai colpi nemici. Il land raider “vento del contagio” venne centrato da diversi colpi, ma la spessa corazza del veicolo annullò gran parte del danno, infatti un solo sistema d’armi laterale venne distrutto. Con uno schianto tre capsule d’atterraggio arrivano a pochi metri dal complesso principale dove si concentrano tutte le difese della legione della pestilenza. Dalla prima emerse un massiccio dreadnaught d’assedio mentre dalle altre due capsule uscirono altrettante squadre di sternguard. Poco distante due land raider crusader avanzavano verso il bastione controllato dal caos, alle loro spalle, protetti dalla mole dei veicoli, cinque land speeder avanzavano cautamente.
Un land speeder storm con a bordo una squadra di esploratori si mosse in direzione di una fortificazione incustodita presidiandola. La prima squadra di sternguard aprì il fuoco con le sue armi termiche su un rhino vicino trasformandolo in un ammasso di lamiere fuse, non altrettanto fortunata fu la seconda squadra che nonostante la vicinanza con il land raider vento del contagio non riuscì a danneggiarlo. L’oscurità di Savius fu illuminata da un’aura demoniaca quando il tessuto della realtà venne lacerato dall’arrivo di due coorti di obliteratori , la prima comparì alle spalle del dreadnaught d’assedio, mentre la seconda all’interno di una fortificazione poco distante dai due land raider del nemico. Pestus abbandonò la sicurezza della fortificazione dirigendosi verso gli sternguard che avevano fatto esplodere il rhino. Un altro land raider del caos, tenuto saggiamente in riserva da Pestus, sbarcò il suo contenuto di letali terminator davanti all’altra squadra di sternguard. Anche altri due rhino, con all’interno dei berzerker di khorne, si unirono alla battaglia, il primo si diresse verso una fortificazione occupandola mentre la seconda avanzò in direzione del nemico. Il drednaught venne investito da una serie di colpi a bruciapelo di armi termiche degli obliteratori facendolo detonare, allo stesso modo l’atra unità di obliteratori fece esplodere uno dei land raider crusader uccidendo uno dei terminator che trasportava.
I marines della peste, nonostante il buio aprirono il fuoco con i sistemi d’arma presenti nella fortificazione abbattendo un land speeder. La carica dei terminator del caos si risolve in un vero e proprio bagno di sangue con gli sternguard che vengono uccisi tutti dal primo all’ultimo, nonostante riescano ad uccidere un terminator caotico.
Allo steso modo Pestus fa calare sui suoi nemici più e più volte la sua arma demoniaca “artiglio infetto” abbattendoli tutti tranne il sergente della sqaudra che, nonostante sia consapevole di star per affrontare il proprio destino, eroicamente, decide di non indietreggia neanche di un passo. Un altro land raider crusader entra in campo poco distante dal bastione controllato dagli esploratori e dal loro land speeder storm. I terminator sopravvissuti all’esplosione del loro veicolo si dirigono verso gli obliteratori che hanno fatto esplodere il loro land raider. L’ultimo crusader avanza in direzione della fortezza controllata dai membri della legione della pestilenza sbarcando il suo letale contenuto di terminator d’assalto vicinissimi alle linee di difesa del caos. Il cannone termico del veicolo apre il fuoco su un rhino pieno di berzerker di khorne facendolo esplodere. I terminator si rendono protagonisti di due sanguinosi assalti, il primo li vede trionfare sugli obliteratori barricati all’interno di un bastione perdendo però tre valorosi fratelli nella mischia. Il secondo corpo a corpo ha un esito più incerto ma non meno cruento, infatti i terminator d’assalto si lanciano su due unità, una di massacratori di khorne e una di marine della peste, nel tentativo di conquistare la fortezza principale. I furiosi guerrieri del dio del sangue si lanciano in avanti desiderosi di raccogliere teschi per il loro patrono riuscendo ad abbattere un terminator, purtroppo il loro impeto eccessivo li lascia esposti ai colpi dei terminator che abbattono cinque adoratori di khorne. I marine della peste dal canto loro riescono ad abbattere altri due terminator e perdono due uomini sotto i colpi dei martelli tuono dei marines.
Pestus consapevole di stare per perdere due unità fondamentali per la difesa della base abbatte senza esitazione il sergente della sternguard che gli stava sbarrando la strada e si avvia verso la mischia. L’alba infine giunge ad illuminare il massacro che si stava svolgendo all’interno del complesso. Una nuova coorte di obliteratori compare poco distante l’unità di land speeder degli space marine e aprendo il fuoco ne distruggono uno e rompono i lanciamissili di un altro.
I terminator del caos si rimbarcano nel loro land raider e si dirigono verso il bastione occupato dagli esploratori, a metà strada ad attenderli però c’è il land raider dei lealisti con all’interno una squadra di terminator d’assalto e il comandante nemico. Il fuoco dei marine della peste con le armi di difesa della fortificazione si rivela poco accurato, infatti riescono a distruggere solamente una delle capsule d’atterraggio. Il lamd raider vento del contagio rotea sul posto e con una lunga raffica del suo mitragliatore requiem distrugge il land speeder storm degli esploratori.
Pestus arriva in aiuto dei suoi uomini abbattendo ben tre terminator d’assalto che sfortunatamente però avevano già massacrato gli ultimi due membri della squadra dei berzerker. Adesso Pestus e cinque marines della peste si stringono sull’ultimo terminator rimasto. Il land raider crusader lealista, posto a difesa dell’obbiettivo controllato dagli esploratori dei marines avanza verso la sua controparte caotica aprendo il fuoco sia con il suo cannone termico che con il suo cannone d’assalto senza riuscire però a danneggiarlo seriamente.
I land speeder concentrano il loro fuoco su un’unità di obliteratori abbattendola sotto un intenso diluvio di colpi requiem e di missili tifone. L’unico corpo a corpo rimasto vede Pestus perdere il controllo della sua arma demoniaca, per placare la furia della sua falce il signore dei vermi si vede costretto ad offrirgli una parte della sua forza vitale, vedendo in proprio signore in difficoltà i marine della peste tengono il terminator nemico a distanza. Il corpo a corpo si risolve con uno stallo mentre Pestus cerca di racimolare le forze rimastegli per riprendere lo scontro.
Il land raider del caos ignora il crusader che gli ha sparato precedentemente dirigendosi verso la fortificazione sotto il controllo lealista. Gli obliteratori rimasti aprono il fuoco su due speeder abbattendone uno e finendo l’altro con i loro magli in corpo a corpo.
I marine della peste a difesa della fortezza roteano i sistemi d’arma verso un’altra capsula degli space marine distruggendola. Pestus riesce alla fine a placare il demone presente nella sua arma e ad abbattere l’ultimo nemico rimasto avviandosi verso la fortificazione occupata e difesa da tre terminator d’assalto. Una furiosa tempesta di neve ingloba il campo di battaglia, il land raider crusader alla fine riesce ad arrestare l’avanzata del veicolo corazzato nemico con una serie di colpi del suo cannone d’assalto, sfortunatamente il land raider del caos è molto vicino alla fortificazione in mano agli space marine e dalla carcassa del veicolo distrutto emergono una serie di figure in armatura terminator pronte ad assaltarla. Pestus si lancia all’interno della fortificazione occupata dai terminator nemici abbattendone uno con il fuoco del suo requiem e gli altri due con la sua arma demoniaca, conquistando l’obbiettivo per la legione della pestilenza.
Il suolo ghiacciato di savius impedisce ai terminator del caos di raggiungere gli esploratori all’interno della fortificazione restando veramente a pochi passi dalla porta d’accesso del bastione. Un colpo incredibile del land raider vento del contagio segna la fine dell’ultimo land speeder degli space marines. Oramai la tempesta di neve che imperversava stava aumentando di intensità e gli astartes non erano riusciti a sbaragliare le difese nemiche ne ad assicurarsi nessuno dei punti chiave all’interno del complesso. Massacrati e i pochi marines sopravvissuti, umiliati, abbandonarono il campo di battaglia mentre una serie di preghiere e di invocazioni di lode a padre Nurgle venivano innalzate dai difensori.


Settore 10 - Vreda Secunda - Datacode 65
-vittoria Eldar-
El’ Areneg dell'Avanguardia di Ulthwe, informato dai veggenti che in un sottosettore nei pressi del suo campo-base sono presenti alcune antiche pietrespirito, organizza rapidamente una forza di recupero, consapevole di travare sul campo quelli che gli uomini chiamano space marine. della VII Grande Compagnia. Imbarcati sugli agili veicoli eldar la forza giunge nel luogo indicato dei veggenti, trovandovi già gli umani intenti a raziare i preziosi cimeli. Viene prontamente ingaggiata la forza degli uomini chiamati space marine (chiedo scusa ma il linguaggio umano è troppo semplice per esprimere i pensieri eldar).
Essi si rivelano immediatamente feroci ed indomiti combattenti per nulla intimiditi dall’antica e potente razza Eldar. L’assalto degli umani è inusitatamente feroce e mette a dura prova l’agile forza eldar, essi sono valorosi e accaniti e resistono là dove umani meno validi avrebbero sicuramente ceduto. La battaglia infuria per alcune ore, ma il piano accurato dell’autarca si dispiega inesorabile sugli umani. La vittoria alla fine sorride agli Eldar, anche se un potente spettrocostrutto e i veicoli eldar avranno bisogno di tutte le attenzioni degli spettrocantori, i cimeli vengono recuperati e prontamente inviati ai saggi veggenti.


Settore 1 - Kjoldar - Datacode 64
-vittoria Tau-
Dopo uno sbarco segreto, un piccolo contingente Tau del Gruppo di caccia di Bork'an Ka M'yenha stabilito una testa di ponte, subito attaccata dagli Angeli Sanguinari. Dopo uno scontro a lungo raggio, una piccola forza di Marine ha cercato di aprirsi una breccia tra le linee di guerrieri del fuoco, che però con micidiali salve di plasma e impulsi sono riusciti a respingere numerosi nemici. Ciononostante un piccolo gruppo di morituri è riuscito a superare la barriera di colpi Tau e a fare breccia nelle linee Xeno, uccidendo svariati guerrieri del fuoco, ma anche questo disperato assalto si è rivelato inutile, venendo sventato dal provvidenziale intervento del comandante Tau e le sue guardie del corpo.
Con le distese di ghiaccio ricoperte di cadaveri di Space Marine, i Tau hanno creato una nuova testa di ponte in attesa dello sbarco del contingente principale, in attesa nell'orbita bassa di Faaris IV...


Settore 10 - Vreda Secunda - Datacode 63
-vittoria Caos-
"Accidenti! Questa nebbia è una gran seccatura, soprattutto nelle missioni di ricognizione che tra l’altro toccano sempre a me!" Pensò il giovane Herbert, da poco arruolato nella milizia del II° Meccanizzato Cadiano mentre con la sua piccola unità esplorativa cercava di osservare tracce o segnali di pericolo. Un po’ per il bisogno di truppe, decimate dai recenti attacchi tiranidi, questi giovani ragazzi erano stati reclutati alla buona, spesso senza preparazione sufficiente per affrontare gli orrori della guerra del quarantesimo millennio. Ad un tratto, il giovane Herbert vide nella nebbia tre graziose fanciulle, semi vestite, correre ridendo e ammiccando: per un attimo, fatale, si dimenticò degli ordini e della prudenza…. erano così belle mentre si nascondevano dietro gli alberi e facevano capolino con i loro sdeucenti sorrisi. Anche Russel e Joyfred, suoi compagni ed amici, le notarono e buttati a terra i fucili iniziarono a correre veloci tra gli alberi. Le avevano quasi raggiunte ed erano pronti per abbracciarle e lasciarsi andare alla passione… ma com’è ingannevole la vita, e quanto facilmente è ingannabile la mente umana. Lo sguardo ipnotico del Principe Demone Sven’thrax aveva soggiogato quelle giovani menti con poca fatica e ora quei poveri sventurati si dirigevano sorridendo inebetiti verso le ascie a catena dei Berzerker di Khorne che gia pregustavano il caldo sapore del sangue.
Il colonnello Kurt “Panzer” Steyner, dal suo Leman Russ si accorse dalle grida dei suoi uomini straziati che c’era qualcosa che i suoi sospetti erano fondati. Le tracce dei cingoli di almeno 2 rhino dei rinnegati lo avevano messo in preallarme e avendo capito cosa stava succedendo, ordinò subito un bombardamento al tappeto dei corazzati Manticora.
Gli enormi proiettili imperiali caddero a caso sul campo di battaglia ma la pioggia letale fu talmente intensa che nullo poté sfuggirvi. Così tra le rovine fumanti di un trasporto emersero allo scoperto i marines dei Divoratori di Mondi, orrendamente infuriati per la perdita dei loro compagni. Nulla era paragonabile al loro impeto e nulla avrebbe potuto placare la loro furia, o perlomeno nulla che non li avrebbe uccisi. La squadra comando della Guardia che coraggiosamente aveva tentato di assaltarli venne spazzata via dai quattro berzerker i quali però caddero sotto la tempesta di fuoco di ritorno. Non molto lontano, sul fianco sinistro, un secondo rhino esploso sotto il bombardamento vomitava la seconda squadra di berzerker, guidati dal Macellaio che con la sua Ascia a Catena conosciuta in tutto il settore squarciava le armature e le carni dei fanti imperiali come se fossero burro. Ma anche i Marines traditori subirono molte perdite: molti fratelli berzerker caddero prima di spiccare teschi per Khorne, e anche il Principe Demone e il Demone Maggiore non poterono fare nulla contro i veicoli pesanti imperiali se non mettere fuori uso le rampe di lancio dei missili dei Manticora cadendo però sotto i loro colpi devastanti. Sul lato destro una squadra di Terminator del Caos fecero la loro fugace apparizione ma la difesa imperiale quel giorno fu troppo anche per loro e vennero ben presto sommersi dal fuoco nemico. Tutto sembrava perduto per i Marines del Caos, ma un vecchio detto degli anziani saggi di Vreda Secunda recita “L’attimo che precede l’alba è il momento più freddo del giorno”. Guidati da Fratello Frank il Particolarmente Sfregiato, la squadra di Marines della Peste dei “Petolanti”, ingaggiò una spietata guerra di trincea con i veterani della guardia che puntavano alla conquista dei generatori di energia. Dopo averli uccisi iniettarono nei cadaveri un virus che li fece scogliere dall’interno e che presto avrebbe infettato tutto il settore. Con la profanazione di 2 fondamentali punti strategici, la loro missione era compiuta ed essi potevano già udire nelle loro orecchie i teneri elogi di Padre Nurgle. Poco distante una sorte simile toccò ad una squadra di fanti arrivati con un Valchirie sul campo di battaglia: sicuri del loro vantaggio tattico-strategico non fecero neanche in tempo ad accorgersi dei tre giganteschi Obliteratori che, comparsi dal nulla dinanzi all’unità raggruppata, straziarono le loro carni con il fuoco demoniaco dei loro lanciafiamme integrati. Intanto Lord Brutal fece ciò che nessun altro comandante degli Space Marines avrebbe solo osato pensare: pesantemente ferito dagli scontri precedenti, dopo aver massacrato e decapitato da solo un’intera unità di armi pesanti venne preso di mira da 3 corazzati imperiali! Ma Khorne era con lui quel giorno, e la sua benedizione fu la vera ricompensa per quel giorno di sangue e teschi!
Nonostante la superiorità numerica, la spietata precisione chirurgica dei Marines traditori del Tentacolo del Caos alla fine si dimostrò vincente. Ora, la leggenda del Macellaio di Worf 359 non era più così irreale… fiumi rosso sangue scorrevano in suo onore e cumuli di teschi formavano macabri altari per ringraziare gli Dei! Sangue per il Dio del Sangue!


Settore 7 - Mecadon - Datacode 62
-vittoria Lealista-
Al fine di coprire le azioni nei pressi delle rovine Xeno del sottosettore A1 di Mecadon, il crudele Drag’Hutt, lo scorticatore nero leader della Cabala Arlecchina, ha inviato numerosi gruppi d’assalto negli altri sottosettori di Mecadon per tenere sotto pressione le truppe imperiali e distogliere l’attenzione dall’obiettivo primario del leader dei pirati oscuri. Una di queste forze d’attacco pirata è operativa nel sottosettore A3 dove opera crudeli razzie nei pressi della Colonia Adepice e minaccia i generatori geotermici LW414. Il comando imperiale non può ignorare questa minaccia e decide di inviare un gruppo d’attacco degli Space Marines dei Giustizieri al comando del giovane comandante David, allievo diretto di Lord Mark, Gran Maestro del Capitolo. Su suggerimento del suo mentore, David concentra le sue forse a formare una sorta di fortezza di muscoli, requiem e corazze di ceramite supportate da Predator, Rhino e Razorback.
In riserva Dreadnought d’assalto in capsula e Terminator d’assalto.
L’Arconte degli Eldar Oscuro che comandava la forza d’attacco di Adepice cade nella trappola e lancia le sue forze in un assalto frontale che si infrange, però, contro la fortezza degli Space Marines. Le Furie vengono facilmente appiedate e decimate essendo i loro Raider abbattuti dal fuoco dei cannoni laser, dei cannoni automatici e dei requiem pesanti dei Marines.
Il Dreadnought sbarca a ridosso della battaglia e si getta subito in assalto: elimina un Talos che lo ha assaltato e poi carica una Dracon con i suoi Incubi che erano riusciti a spingersi in profondità nelle linee imperiali sfuggendo al fuoco delle armi pesanti. Letali nel combattimento contro i Marines tattici, la Dracon e gli Incubi cadono miseramente, nulla potendo contro la corazza di un Dreadnought. L’Arconte su moto e due superstiti di una squadra di furie assaltano una squadra tattica che viene supportata dal comandante David: la squadra viene decimata e il comandante ripiega momentaneamente, solo per lasciare l’onore del combattimento al Dreadnought d’assalto che elimina le ultime furie e poi anche l’Arconte.
Al centro dello scontro i Terminator d’assalto si teletrasportano nel cuore della battaglia e vengono assaliti da due Talos e da una squadra di Furie con il risultato che, a fronte di poche perdite grazie ai loro scudi tempesta, mettono in rotta le furie (poi annientate dal fuoco requeim di una squadra tattica e di un Predator) ed eliminano i due Talos con i loro martelli tuono.
Nella parte finale della battaglia i guerrieri su Raider degli Eldar Oscuri cercano di infliggere quante più perdite possibile ai Marines sparando da lontano con le lance oscure ma la precisione degli artiglieri lascia alquanto a desiderare mentre i Marines riescono a distruggere altri Raider con i loro cannoni laser. Gli Xeno lasciano il campo e gli Space Marines riacquistano il controllo del sottosettore A3 mettendo in salvo la Colonia Adepice.


Settore 10 - Vreda Secunda - Datacode 61
-vittoria Eldar-
All’alba gli obbiettivi erano appena visibili, attraverso la nebbia. Un grido lacerante e i primi demoni degli Sterminatori del warp apparvero nel mondo reale. Gli Eldar dell’ Avanguardia di Ultwhe si piazzarono vicino agli obbiettivi, e dopo molti duri colpi , fiamme, getti di warp putrescente scatenati dai demoni , riuscirono a conquistare gli obbiettivi con l’aiuto delle moto a-grav. Peste Vivente, ferito innumerevoli volte è rimasto a contestare un prezioso obbiettivo, ma alla fine gli Eldar ne conquistano 2 , contro il solo obbiettivo degli untori di Nurgle. Le demonette di Slaneesh non sono riuscite a contrastare la potenza di fuoco Eldar, e nemmeno i Sanguinari di Khorne… ma la prossima volta il Caos tornerà ancora più feroce e reclamerà la vittoria! Il sangue ha appena iniziato a sgorgare dai nemici … e molte altre ferite saranno a loro inflitte! Non si possono fermare i Dei del Caos!

Settore 10 - Vreda Secunda - Datacode 60
-pareggio-
Le 2 ThunderHawk del Capitano Fisto, V Compagnia Magli Imperiali, atterrarono alle pendici della montagna nel sottosettore A4 di Vreda Secunda. Appena toccato terra 3 squadre di Marine, 1 squadra Devastatrice, Fratello Benadio nella sua possente armatura Dreadnought e il Capitano Fisto, insieme a un piccolo gruppo di suoi fidati veterani sbarcarono e si dispiegarono sulla linea del fronte.
Dopo pochi istanti le perniciose forze del Chaos degli Sterminatori del Warp cominciarono a farsi vedere in distanza e tra le rovine. “Arrivano!! Dobbiamo rendere sicure le nostre coordinate!” disse il capitano ai suoi confratelli. In quel momento, una salva di fuochi del warp lanciata dagli Orrori Tzeench spazzò via un’intera squadra da combattimento alla sua sinistra. “FUOCO!!” gridò allora nei comunicatori e, all’unisono, salve di proiettili partirono dalle bocche di fuoco dei requiem inondando i demoni. Nel frattempo li vicino, un’unità di Sanguinari e un pericolosissimo Strazia Anime si materializzarono in tutta la loro pericolosità.Le due unità di combattimento della squadra devastatrice presero posizione e cominciarono a sparare missili e scariche di mitragliatori requiem sul nemico mentre facevano la loro comparsa sul campo di battaglia alcuni Untori di Nurgle e alcune Demonette di Slaanesh e un altro Strazia Anime.
Le cose per i magli imperiali cominciavano a prendere una brutta piega. Fu allora che dal comunicatore il capitano chiamò il suo amico Bibiotecario: “Augustus, abbiamo bisogno di te. Vieni con la tua squadra e tieni lontano da qui quegli untori e quelle demonette!”. “Arrivo Lance” fu la risposta e dopo pochi istanti tra le forze nemiche comparve il Bibliotecario Augustus insieme a 5 Terminator d’Assalto con i loro martelli tuono.
In lontananza però i Mawcannon degli Strazia Anime continuavano a bombardare le linee Imperiali, subendo danni irrilevanti dal fuoco di risposta.I Demoni continuavano ad avvicinarsi tenuti a bada da precise raffiche di requiem e da feroci assalti di contrattacco.
All’improvviso comparvero sul campo di battaglia un principe demone e il terribile Peste Vivente, capo supremo delle forze demoniache in campo.La sorpresa fu fatale al capitano e alla sua squadra perchè dalla parte opposta, alcuni pirodemoni di Tzeench investirono la loro posizione con i loro dardi di fuoco. Fratello Benadio li assaltò prontamente nel tentativo di difendere icompagni sbaragliandoli a colpi di lanciafiamme e di maglio. Purtoppo dalle ceneri del cratere emerse solo il capitano, illeso ma solo, giusto in tempo per rendersi conto che una delle sue squadre stava per essere caricata dai Sanguinari. Non poteva permetterlo i suoi marine sarebbero stati fatti a pezzi quindi, correndo, si parò tra i demoni e i compagni caricando a sua volta. Sapeva che probabilmente non sarebbe sopravvissuto allo scontro, ma qualche degno servo dell’imperatore avrebbe preso il suo posto, magari un giorno, proprio uno di quei fratelli che si sarebbero salvati oggi.
La battaglia fu cruenta e attaccati su tutti i fronti, anche i possenti terminator cadettero sotto i colpi di Peste Vivente e delle Demonette, non prima però di aver riscosso il loro debito di sangue. Il Bibliotecario Augustus comunque, si erse come solido muro tra i demoni e gli obiettivi della Missione. Nonostante tutto, le forze caotiche continuarono ad avanzare e anche il corpo meccanico di Fratello Benadio venne spezzato dal principe demone. La battaglia continuò per ore e ingenti perdite si ebbero da entrambi gli schieramenti.
Stanco e ferito, il capitano Fisto si guardò intorno mentre estraeva la sua spada potenziata dal corpo dall’ultimo Sanguinario rimasto, ne aveva sconfitto da solo un’intera unità e aveva salvato i suoi fratelli, la battaglia era finita, ma essenzialmente i due schieramenti erano giunti a uno stallo.


Settore 7 - Mecadon - Datacode 59
-vittoria Lealista-
Il recupero del Calyx Lacrymarum non era bastato a placare la sete di vendetta del Capitano Callimachles delle Ceneri Ardenti. Sentiva un desiderio violentissimo di far bere altro sangue Eldar alle sabbie del settore Mecadon, ma gli ordini provenienti dal Gran Maestro Laertes erano stati categorici e non potevano essere disattesi: "Fai quanti più prigionieri possibile" gli aveva detto, mentre sui visori dell’armatura potenziata comparivano le coordinate dell’accampamento da cui erano provenuti gli orecchie a punta che avevano osato trafugare il più prezioso tra gli artefatti del Capitolo. Spense il reattore dorsale, e scese su di un’altura per studiare la situazione. Gli Eldar della Coalizione Saim-Hann - Ulthwé erano là davanti, e sicuramente sapevano del loro arrivo. Avrebbe portato la lama della giustizia su di loro dal cielo, come era suo solito, ma non si illudeva che stavolta sarebbe andata liscia come quella precedente. Estrasse la spada a energia dal fodero e si rivolse ai suoi uomini: «Quando eravate Cuccioli appena accettati tra le fila del Capitolo, i vostri sergenti istruttori vi hanno ripetuto fino alla noia il più importante dei nostri precetti tattici: “Aspetta nelle ombre il momento giusto per colpire. Lascia solo cenere quando te ne andrai.” Questa volta siamo attesi, non arriveremo dalle tenebre ma nelle gloria di un raggio di luce. Fratelli! Forse che lasceremo comunque in piedi qualcosa di più che cenere?» I suoi uomini ruggirono “No!” con tutto il fiato che avevano in gola. «Bene! – urlò – Ricordate Beltsabel!» e accese i reattori dorsali, diretto verso la battaglia.
Amriel vide la nube di sabbia sollevarsi dalla duna a sud-ovest. Sapeva che prima o poi i mon-keigh avrebbero individuato il suo gruppo, era solamente questione di tempo. Girò lo sguardo verso i suoi soldati, ultimi figli di una razza in decadenza, e sentì una stretta al cuore. Non poteva permettersi di morire. La sopravvivenza di tutti doveva essere la priorità. Indossò l’elmo e controllò per l’ultima volta che le sue armi funzionassero. «Khaine, sii al nostro fianco» mormorò dentro di sé. Dietro di lui, gli arlecchini stavano intonando un’antica canzone per propiziarsi il Dio Ridente. I guardiani erano in posizione, i servitori delle piattaforme a-grav con le armi d’appoggio stavano prendendo la mira, le moto a reazione stavano scaldando i motori. Forse sarebbero morti tutti, si ritrovò a pensare tristemente Amriel. Ma non sarebbero morti soli. Callimachles studiava il campo di battaglia dall’alto. Gli Eldar si erano senza dubbio schierati in una posizione a loro favorevole, completamente asserragliati su una mastodontica duna di sabbia. Tuttavia c’erano dei buchi nello schieramento, sembrava quasi che volessero essere assaltati in quelle zone. Era molto strano, a meno che… sabbie mobili, maledette trappole mortali che ti lasciano esposto al fuoco nemico. I deserti di Mecadon ne erano pieni, ne aveva avuto esperienza nei precedenti giorni. Sorrise. Gli Eldar erano furbi, ma loro erano Space Marine, l’elite delle armate dell’Imperium. Non si sarebbero fermati per così poco. Inviò con il comunicatore l’ordine di iniziare l’attacco preliminare.
L’assalto iniziò nel tipico stile del capitano Callimachles, con una capsula d’atterraggio equipaggiata di lanciamissili Deathwind dalla quale sbarca un dreadnought armato pesantemente. Quello è l’inizio delle danze, il sacro maglio che si abbatte sui bersagli nemici più importanti, schiacciandoli. Dopo arrivano le truppe dal cielo, i veterani dell’Avanguardia che ha addestrato lui personalmente e le squadre assaltatrici equipaggiate per compiti specifici, ognuna diretta al proprio obiettivo, pronta a svolgere il suo compito nel nome dell’imperatore.
La battaglia fu dura, nonostante la perfetta coordinazione. Combattere per fare prigionieri non è semplice come combattere per uccidere, specialmente se il tuo avversario non segue le tue stesse regole e sta cercando di ucciderti. Tant’è che quando i terminator si teletrasportarono sul campo di battaglia, restava ancora molto da essere fatto. Tuttavia, anche se lentamente, anche se riuscirono a mettere fuori combattimento molti Space Marine, gli Eldar caddero uno a uno. Alla fine la vittoria era delle Ceneri Ardenti, anche se di misura.
Il capitano delle Ceneri Ardenti alzò la lama della spada potenziata: "Rimetti l’anima ai tuoi dei, il tuo tempo in questo mondo è terminato". L’autarca Amriel chiuse gli occhi.
Uno sfrigolio. L’odore dell’Ozono. Una voce sconosciuta: "Fermo, Callimachles. Fin qui hai fatto un buon lavoro, ora tocca a me". L’autarca riaprì gli occhi, confuso. Un altro guerriero nemico era comparso. Indossava una pesantissima armatura verde con l’elmetto scolpito a guisa di teschio. In una mano stringeva una mazza la cui sommità era circonfusa di fiamme, l’altra era guantata da un grande artiglio di metallo circondato da scariche elettriche. Il capitano stava immobile sull’attenti. "Apri bene quelle orecchie a punta, Eldar, – disse il Gran Maestro Laertes, – c’è un solo motivo per cui tu e i tuoi non siete ancora andati a incontrare i vostri antenati. Rifletti bene su quello che sto per dirti, perché tutto dipende da te. Ti farò un’offerta che non potrai rifiutare…"


Settore 7 - Mecadon - Datacode 58

B. STRATEGICA
ROVINE XENO 6W.A.A. -vittoria DarkEldar-
I Lupi del Branco da guerra di Sigurth lo stavano fiutando nell’aria impregnata di cenere del deserto in cui giacevano le antiche rovine. Il momento tanto temuto era giunto: gli Eldar della Cabala Arlecchina stavano tornando nelle loro antiche rovine e questa volta sarebbe stata la progenie oscura, quei pirati corrotti, lascivi, sadici e totalmente malvagi. Il Lord Lupo Krygor meditava sul fatto che anche solo pensare che gli enigmatici Eldar degli Arcamondi potessero tornare in possesso delle loro antiche rovine sarebbe stato un terribile incubo per ogni devoto servo dell’Imperatore. Ma pensare a cosa avrebbero potuto fare i malevoli abitanti dell’oscura Comorragh con gli arcani tesori li celati avrebbe fatto rabbrividire chiunque. Comunque, per Russ e l’Imperatore, i Lupi Siderali non si sarebbero fatti cogliere impreparati! Land Raider e Rhino carichi di guerrieri di Fenris attendevano impazienti il nemico mentre Prredator e Land Speeder Typhonn facevnao buona guardia insieme alla immancabili lunghe zanne le cui armi pesanti erano schierate verso il fronte nemico.
Sigurth in persona gli aveva dato il compito di conservare il settore delle rovine Xeno per l’Imperium e, per Russ, Krygor l’avrebbe fatto!
E il nemico non si fece attendere.Veloci come il vento e invisibili come un corvo di notte, i Raider della prima ondata dei pirati Xeno tagliò la coltre di nubi di cenere muovendo verso le linee imperiali.
I Lupi Siderali erano arroccati a ridosso di un portale Eldar rmai spento (o così sembrava), temendo che gli Eldar Oscuri potessero usarlo per prenderli di sorpresa, i Lupi di Sigurth comandati da Krygor avevano schierato un’ingente armata a sorveglianza di quel punto.
Sfortunatamente tutti gli altri obiettivi della zona (ovvero arti a affusolati piloni Eldar, apparentemente spenti ma minacciosi come se fossero gravidi di arcane e oscure forze imperscrutabili) non erano sorvegliati e, mentre la prima ondata d’assalto degli Eldar Oscuri formata da Furie su Raider, l’Arconte su moto, Incubi su Raider di scorta a una delle dracite dell’harem di Drag’Hutt piombava muovendo al massimo della velocità verso le linee imperiali, squadre di guerrieri su Raider prendevano possesso dei piloni e tre mostruosi Talos tenevano dietro alla forza d’attacco. Il fuoco difensivo dei Lupi non si fece attendere e l’attacco alieno viene bruscamente fermato quando le squadre di Furie, costrette a terra dall’abbattimento dei Raider e pesantemente decimate, sono costrette a ripiegare in disordine. Ma gli Eldar Oscuri non fermano il loro attacco. Spostando la linea d’attacco sulla sinistra del loro fronte, l’Arconte degli Eldar Oscuri irrompe nelle linee dei lupi sbaragliando le Lunghe Zanne in un crudele combattimento corpo a corpo. L’Arconte viene poi abbattuto dal fuoco di risposta ma la Dracita e gli Incubi riescono a distrugge un Predator sfuggito al fuoco delle lance oscure dei Raider.
La presenza di molti banchi di sabbie mobili rallenta le forze imperiali; i Lupi restano arroccati nella zona del portale costituendo una fortezza che, se da un lato risulta inespugnabile per gli Xeno (anche un temibile Talos che ha attaccato le linee dei Lupi viene abbattuto dall’ascia del gelo di Krygor in persona) dall’altro canto risulta troppo statica per contendere gli altri obiettivi agli alieni e isulta vulnerabile al fuoco a distanza delle lance dei Raider che, pur risultando poco efficaci a causa della scarsa precisione dei serventi, riescono comunque ad abbattere il Land Speeder Typhoon. Al termine dello scontro i Lupi rimangono saldamente arroccati nella zona del portale ma gli Xeno consolidano il controllo dei piloni e le perdite in termini di truppe distrutte è sostanzialmente pari. Il primo scontro per il controllo delle rovine Xeno 6WAA di Mecadon termina a favore dei malevoli Eldar Oscuri.
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L’incrociatore d’attacco “Icarus” della forza d’attacco orbitale Iskander dei Magli Imperiali sta già convergendo nel settore: benché la zona delle rovine Xeno sia impervia e piena di banchi di sabbie mobili i Magli tenteranno un assalto orbitale con molti Terminator per strappare il controllo della zona agli Eldar Oscuri.
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A bordo della N’aule, ammiraglia della flotta pirata della Cabala Arlecchina, Drag’Hutt e il Grande Arlecchino Vidocq hanno chiamato Mor’Gaunth’Na, una delle più letali Furie Archite della Cabala Arlecchina.
Sarà compito di questa crudele guerriera guidare il contrattacco della Cabala contro il tentativo dei Lealisti di prendere il controllo delle ambite rovine?
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Mecadon, Settore A2, centro Lode Divina
Gli auguri Imperiali percepiscono delle strane emanazioni dalla zona delle rovine xeno 6WAA dopo l’attacco degli Eldar Oscuri. Tutti i comandi di Mecadon sono in stato di massima allerta…


Settore 11 - Numea - Datacode 57
-vittoria Tiranide-
Il gruppo di orkotteri delle Tezte Zkalze mandati in perlustrazione rilevò la presenza di un tiranno in avvicinamento e, mentre tornavano alla base, molti altri tirannidi si facevano avanti. Avvisati di ciò, gli orchi si prepararono allo scontro, un folto gruppo di ragazzi che non vedeva l’ora di menare le mani. Ancor prima che iniziasse lo scontro i ragazzi caddero vittime di un’imboscata,e, colti di sorpresa, vennero massacrati da un’orda di hormagaunt, mentre nelle retrovie alcuni genoraptor conquistavano il campo base degli orchi facendo piazza pulita delle kakkole rimaste indietro. I ragazzi morti per mano degli hormagaunt vennero prontamente vendicati da un gruppo di kapi che si trovava nei paraggi, mentre in lontananza si sentiva il clangore delle lattine che avanzavano e che già da distante avevano cominciato a scaricare i loro colpi sulle linee nemiche supportate anche dal temibile cannone azzazzino di un carro da guerra. Nello stesso momento tutta l’orda verde aveva cominciato la sua corsa verso il nemico. In un attimo affianco al carro precedentemente immobilizzato, emerse il trigone con la ovvia intenzione di scaricare i suoi attacchi sul carro e sull’equipaggio. Visti in trappola l’equipaggio scese e, mentre il mek riassestava il karro, i bruciatoristi scaricavano i loro lancia fiamme sul trigone supportati dal kapoguerra. Allo stesso tempo la massa di ragazzi, incuranti del fuoco nemico, si lanciarono in una waagh! travolgendo una nidiata di gaunt massacrandoli senza pietà. Travolti dall’euforia nel vedere i loro compagni abbattere le linee nemiche, i bruciatoristi si lanciarono sul trigone non lasciandogli scampo. Visti in difficoltà i propri guerrieri, il tiranno si lanciò all’attacco spingendo un’altra ondata di gaunt contro gli orchi, mentre i genoraptor vendicavano il trigone caduto. La fine della battaglia vide i vittoriosi tiranidi della Bioflotta Colossus conquistare la base orchesca e allo stesso tempo respingere i numerosi attacchi inferti dagli orchi nel tentativo di occupazione del loro nido.

Settore 7 - Mecadon - Datacode 56
-vittoria Eldar-
Le forze eldar della Coalizione Saim-Hann - Ulthwé attaccano con precisione e grande rapidità i pelleverde della Waaagh! Krante Razzia in spostamento su Mecadon. La furia dei guerrieri delle stelle cala con inaudita ira sul convoglio, distruggendo i veicoli e uccidendo tutti i guerrieri orks. Con rapidità le forze eldar si sono ritirate dal campo, lasciando dietro di loro solo il silenzio e un nemico distrutto.

Settore 15 - Tropice - Datacode 55
-vittoria Caos-
I due eserciti, I Demoni Sanguinari e i Lupi Siderali si scontrano su un tavolo saturo di elementi scenici; i demoni vincono il tiro e decidono di giocare per secondi, ma entra la metà sbagliata della lista. Mentre I lupi prendono lentamente controllo della propria metà del campo, i pochi demoni apparsi cercano riparo nelle retrovie, lasciando il solo PD a fronteggiare la marea azzurra. Dopo essersi esposto (secondo turno), in un turno di fuoco il demone muore sotto il fuoco dell’intero esercito nemico, ma il suo sacrificio ha permesso alla squadra di diavoli di non essere caricata. Nel turno successivo questa si gira e nella fase di corpo a corpo elimina Ragnor (1 a 1 i kill points). Arriva l’assetato di sangue che grazie alle icone degli untori si posiziona vicino agli scontri e un’altra unità di diavoli. La prima di diavoli muore sotto i colpi congiunti di tre unità di lupi (1 a 2 kp) che avanzano verso le truppe nemiche. Il fuoco non produce molto.
L’assetato muove e carica la squadra del bibliotecario con il potere delle Fauci uccidendolo.Morirà sotto i colpi di 2 squadre, dando però tempo al resto dell’esercito; un turno in cui le unità si nascondono dal fuoco. (2 a 3)
L’esercito di lupi avanza, tranne 2 sopravvissuti di una tattica che si nascondono nel LR.I due LS si avvicinano verso una truppa di untori da 6 nascosta in un angolo dietro un elemento. Una truppa risale su un rhino e quella rimasta orfana di ragnor insegue 8 untori con icona.
Si rivelerà una trappola!Arrivano finalmente Scrutafato e i massacratori. Grazie sempre alle icone aippano aggressivi tenendosi vicino l’una all’altra.
Gli untori scappano ancora dalla truppa di marines e i 6 diavoli rimasti si tengono lontani.
I marines muovono e corrono verso gli untori, i LS uccidono un untore della squadra da 6. Il dreadnought molto intelligentemente entra in CaC con i massacratori, tenendoli impantanati per il resto della partita. Scrutafato e i diavoli muovono verso i 9 marines appiedati. Nella fase di fuoco ne muoiono 3 e i diavoli in carica eliminano i rimanenti (3 a 3). I 5 untori provano a nascondersi meglio. Siamo a fine partita, in un turno si deciderà tutto.LR, LS e rhino muovono verso i 5 untori e provano a scatenare su di loro tutto il fuoco possibile ma la squadra si salva rimanendo in due elementi, grazie anche all’accurato posizionamento dietro un elemento che li ha proprio nascosti alla vista.
Scrutafato decide di che è ora di far capire chi comanda questa banda.. muove verso le unità nemiche, con i colpi a fo5 fa esplodere un LS (4 a 3) e partita vinta.
Per sbruffonaggine tenta il colpo a Fo8 sul LR e con più lato B che anima mette due 6 su penetrazione e risultato! Il LR esplode (5 a 3) e i due marines all’interno vengono caricati e falciati dai 6 diavoli (6 a 3). Le forze del warp si ritirano soddisfatte della scorpacciata di anime!


Settore 6 - Strige - Datacode 54
-vittoria Tau-
La battaglia per il campo base umano attirò altri esseri alieni, desiderosi di versare sangue. Questa volta avrei definitivamente chiuso i conti con questi schifosi Be’gal. Il 'D’yanoi Ka’ organizzò velocemente le difese, pronti ad accogliere la minaccia. La marea verde si riversò contro le nostre linee di difesa, venendo distrutta dalla nostra potenza di fuoco. Quelle poche unità che riuscirono a superare la boscaglia, fecero giusto in tempo a vedersi piazzare davanti innumerevoli Lanciafiamme, pronti a trasformarli in carcasse fumanti.
L’orda Be’gal tentò per tutto il giorno di sfondare le linee di difesa, inutilmente. I Team resistettero, dispensando morte ad ogni raffica di fuoco. Al termine della giornata il terreno di fronte all’ex campo base umano era cosparso di morti, tanti che non se ne riusciva a contare il numero. Dopo le numerose battaglie contro i Be’gal, avevo appreso la loro capacità di riprodursi tramite spore e non avrei commesso lo stesso, nuovamente.
Scavammo una fossa comune e demmo fuoco al mucchio di carcasse. La combustione sollevò un fumo denso, acre, dal colore scuro come lo spazio stellare. Un fumo dall’odore insopportabile.
La minaccia Be’gal, ora, era definitivamente eliminata.


Settore 6 - Strige - Datacode 53
-vittoria Tau-
L’attacco alla base umana cominciò all’alba. Prima ancora che il Gruppo di Caccia Tau denominato ‘D’yanoi Ka’ arrivasse entro i perimetri delle torrette difensive, fummo intercettati dalle forze umane, giunte per respingere l’attacco.
La stella sorgeva all’orizzonte mentre i nostri Cannoni a rotaia colpivano e distruggevano i veicoli nemici, trasformando l’equipaggio in figure infuocate che correvano per la foresta, cercando di spegnere le fiamme che lentamente li consumavano. Continuammo a sparare, muovendoci per accerchiare il nemico, quando sentimmo dei fruscii: una maledetta imboscata!
Gli umani ci vennero addosso, urlando come delle bestie. Riuscirono a distruggere due interi Team, ricevendo però adeguato fuoco di ritorno, che sfoltì le loro fila. La battaglia infuriava, quando il comandante nemico si teletrasportò a pochi passi dalla mia unità. Gli sparammo addosso, uccidendogli la guardia del corpo, dopodiché ordinai la carica. Il corpo a corpo fu furioso, ma riuscimmo ad ucciderlo, gettando le forze nemiche nel caos. Ci voltammo e trovammo dinnanzi a noi una squadra nemica, pronta a fare fuoco. Le Armature da combattimento ci salvarono, deviando i colpi ricevuti. Usammo tutti i Lanciafiamme contro gli umani scesi dal loro trasporto, carbonizzandone molti e caricando poi i rimanenti, disorientati, sbaragliandoli facilmente. La battaglia proseguì per poco, con le forze umane costrette a ripiegare sugli obiettivi strategici, rincorse dalle Armature Crisis e dai colpi dei Fucili a impulsi. La battaglia era ormai vinta.


Settore 11 - Numea - Datacode 52
-pareggio-
“Adesso parla,e parla chiaro. Doveva essere un'imboscata perfetta, ma non lo è stato, perché?”
La voce del suo comandante, seppure alterata dall'interno della vasca di recupero, era chiaramente quella di una persona arrabbiata. “Le mie divinazioni sul campo mi hanno rivelato che il favore degli dèi non era con noi, inoltre il warp mi è stato precluso numerose volte, sicuramente per la presenza di una calotta psionica; ma andiamo con ordine...”
Un luogo sperduto, senza nome delle montagne di Numea, luogo di nebbie fitte e quasi costanti, era stato scelto per la rappresaglia contro gli odiati lealisti, per la loro superbia di aver contrattaccato e ferito il loro comandante. Ma la nebbia non ha fazione.
Infatti sin dalle prime fasi dello scontro, in cui un'unità di distorsori degli Empi Devastatori, e Zedrah con loro, avrebbe dovuto fare da esca per attirare la pattuglia scelta dei Silent Screamer in una trappola, era chiaro che tutto il piano, e gli incantesimi usati, erano stati inutili grazie in larga parte alla presenza del bibliotecario degli Screamer presente sul posto. Il vantaggio era perso, ormai si trattava solo di uccidere più avversari possibile. Più facile a dirsi che a farsi.
La nebbia fittissima impediva ai caotici di poter anche solo vedere i trasporti nemici in avvicinamento, e gli sforzi dello stregone per canalizzare il warp erano vani, o peggio, dannosi per via delle creature che tentavano di artigliare l'anima dello psionico. La stessa cosa valeva anche per gli Screamer, e sembrava uno stallo, fino all'arrivo sul fianco di un baal predator, con tutti i suoi lanciafiamme pronti al fuoco sull'edificio in cui era appostata l'unità esca, bruciandola tutta fino al midollo ma lasciando il loro comandante sul campo intoccato.
La squadra Rekhab, distintasi nei precedenti scontri, era pronta a reagire all'assalto di quel corazzato prima che potesse fare altri danni, ma appena acceso il motore del rhino, un faro aveva squarciato la nebbia verso di loro e sommerso il trasporto di fuoco di requiem pesante di due razorback, danneggiando il motore e bloccandoli sul posto. Senza alternative, la squadra sbarca e muove a piedi verso il corazzato, prendendolo di mira coi termici, e Krin si guadagna il quarto Baal sulla sporca coscienza colpendo un punto vitale, facendolo saltare in aria, sommergendo l'intera squadra con le fiamme dell'esplosione una volta di più, provocando un morto. Ma non era importante, la sensazione di sopravvivere di nuovo alle fiamme era inebriante, e valeva la pena rischiare.
“... e al di fuori di questo, abbiamo passato tutto il tempo cercando di mettere a segno dei colpi, ma la nebbia era troppo fitta.”
“e i miei distruttori? Non dirmi che il veicolo che aveva usato il faro non è stato bersagliato da loro”
“lo è stato... ma... nonostante tutti i colpi a segno, nessun danno di rilievo è stato fatto”
“Incapaci! TUTTI QUANTI! Zedrah credi che conquisteremo questo pianeta solo con mezze vittorie? Almeno Rutger è arrivato? Ha accettato la nostra offerta?”
“L'ho contattato al ritorno dell'operazione, vuole prima altro bottino e schiavi come “assicurazione””
“Vorrà dire che provvederemo, e stavolta andrò a prenderli io! Ora lasciami sbollire la rabbia, e convocami Rekhab.”
“Ai vostri ordini Lord Vraak”

Settore 7 - Mecadon - Datacode 51

B. STRATEGICA
ARS MACHINORUM -vittoria lealista-
Il VII Gruppo d’armata Cetriano era entrato a Mecadon senza troppe difficoltà, tralasciando le numerose tempeste elettromagnetiche o sabbie mobili che di tanto in tanto si presentavano ad interrompere il tragitto delle guardie imperiali. 
Numerosi soldati erano morti di fame o di sete nel deserto del settore, e giunsero a destinazione soltanto i soldati più ostinati, coraggiosi o folli. 
Più di una volta il commissario aveva dovuto interrompere con la violenza brusche liti per le borracce che portavano ancora alcune gocce d’acqua e aveva dovuto osservare con sommo disprezzo come i suoi nobili soldati si fossero tramutati in sciacalli all’interno di quel deserto di polvere, rubando qualsiasi cosa dai cadaveri di quei poveri disgraziati che avevano mollato la spugna, addirittura foto personali. “Obiettivo in vista, commissario”
L’alto gotico di Sledge aveva sempre avuto un accento molto strano agli orecchi di Black o dei fanti cetriani, fatto dovuto alle origini del capitano. 
Allart annuì, facendo cenno al sottoposto di passargli il binocolo che teneva tra le mani rivestite da neri guanti di pelle.
Scrutò l’orizzonte.
 Obiettivo in vista? 
In realtà si poteva scorgere solamente la figura dell’enorme complesso un tempo posseduto dai Tecnopreti di Marte, adesso avvolto dalla sabbia che si scatenava in una tremenda tempesta. 
Sulle sommità degli edifici principali, il colonnello poteva scorgere delle figure magre e ricurve.
 Erano stati avvertiti circa la presenza di Orki nel settore... 
Ma quelli non potevano essere pelleverde. 
Fece cenno di fermarsi per attendere.
 Attesero a lungo che la tempesta cessasse, pazienti. 
I soldati resistevano stoici, decisi a non mollare proprio in quel momento: 
 Ma poteva farli combattere? 
Non aveva altra scelta. 
Avanzarono con cautela tra le dune, seguiti da numerosi corazzati Leman Russ e trasporti Chimera per le truppe e gli ufficiali più fortunati.
 Allart aveva deciso di comune accordo con Brute di cedere il proprio ai pochi feriti superstiti dello scontro precedente, che ovviamente sarebbero rimasti nelle retrovie durante l’invasione. 
Il comandante dei corpi di redenzione, tale colonnello Worden, aveva ricevuto l’ordine di andare in avanscoperta con i propri detenuti, ma il gruppo d’armata non aveva più ricevuto notizie: 
Probabilmente quei pazzi avevano ucciso il colonnello ed erano fuggiti tra la sabbia, o, in alternativa, potevano essere tutti morti negli stenti del deserto. 
Quando la polvere e la sabbia si depositarono nuovamente a terra li videro. 
Cultisti.
Per l’ennesima volta!
Dovevano aver conquistato la posizione dagli Orki mentre il gruppo d’armata era in marcia in loro direzione..
Ordinò ai fanti di posizionare le armi pesanti.
I Leman Russ si fermarono , prendendo a tuonare morte contro i ripari dei cultisti: 
Poco contava distruggere edifici, tutti gli Imperiali presenti avevano imparato a proprie spese che contro le forze del chaos vi era un solo criterio ragionevole: Lasciare in mano loro il meno possibile. 
Così avrebbero fatto. 
Numerosi eretici lasciarono i propri rifugi urlando per il terrore causato dai colpi di una coppia di Leman Russ Eradicator mentre i più coraggiosi tra i rinnegati avanzavano a bordo di chimera dagli scafi ormai tristemente irriconoscibili. “Abbattetelo!” Sbraitò alle due squadre di fanteria più vicine, indicando con la spada ad energia due chimera particolarmente chiassosi in avanzamento verso di loro.
I colpi di cannone laser sfrecciarono nell’aria concedendo appena il tempo ad una decina totale di Ogryn Khorniti di fuoriuscire dai trasporti prima che essi esplodessero sgraziatamente.
Si alzò nuovamente la tempesta: 
Gli Ogryn avanzarono verso di loro, coperti. 
Una delle squadre al suo fianco non vide l’origine dei proiettili di largo calibro che strapparono cinque vite dalle sue fila, e sotto lo sguardo del commissario, fecero per voltarsi. 
Il sergente Gorbeink andò quasi a sbattere il viso contro la pistola requiem di Allart, mentre Brute continuava a sbraitare gli ordini dell’ufficiale a destra e a manca.
“Tornate a combattere.
Potrete indietreggiare soltanto quando sarò io a dirvi di farlo, e se ne sarà davvero il caso, potete essere pur certi che non esiterò a farlo.”
I bestioni divennero visibili al placarsi della sabbia, soltanto per venire sommersi dall’ordinato fuoco laser dei fanti imperiali e dal tiro coordinato dei due Eradicator.
 Un bestione testa d’osso rimase però in piedi e caricò il nemico di fronte a lui: 
Allart.
Il commissario sentì lo scoppio lontano di un veicolo caotico, abbattuto dal Vanquisher alle loro spalle, pochi secondi prima che il bestione gli saltasse addosso.
Portò avanti la spada, risoluto. 
Il mostruoso rinnegato la affondò come se nulla fosse stato nella propria pelle lorda di sangue, alzando il braccio per colpire l’avversario facendo leva sulla mera forza fisica e puntare al collo per spezzarlo con un potente mal rovescio.
Purtroppo per lui, il suo piano, fin troppo astuto per uno della sua specie, non giunse mai a compimento, interrotto da un proiettile requiem in mezzo agli occhi. 
Allart chiuse i propri mentre il suo viso veniva sommerso dal sangue e dalle cervella dell’essere deforme.
“Smontate le armi pesanti ed innestate le baionette.” Urlò calmo ai propri soldati in ascolto “E preparatevi ad assaggiare nuovamente l’essenza del chaos sulla vostra anima.
Lo avete fatto molte volte, non mi avete mai deluso.
Tutto quello che vi chiedo è di dimostrare una volta ancora la nostra superiorità a questa feccia traditrice:
Maggiore sarà il nostro impeto nell’ assaltarsi, più grande sarà il loro nel fuggire riconoscendoci!
Avanti, dunque, verso la gloria!”
Con un urlo di sfogo i soldati percorsero la duna guidati dal proprio generale, raccolti attorno al vessillo cetriano che sventolava lacero e glorioso nell’aria di Mecadon.
Giunsero all’interno del complesso industriale solo per trovarlo già assaltato dai detenuti di Worden, che massacravano la feccia caotica in rotta con il la medesima violenza con cui un cane sbrana un osso polposo:
In fondo, a loro bastava pensare che ogni coltellata sarebbe equivalsa ad un minuto di libertà in più. 
Nel giro di un’ora la presenza caotica nella zona strategica venne interamente estirpata dalla carica dei Cetriani e dei loro insani ma preziosi alleati, la loro sporca bandiera piantata sulla cima della costruzione più alta per gridare a tutti le coraggiose gesta appena compiute dai figli di un mondo piccolo e dimenticato.


Settore 3 - Savius - Datacode 50
-vittoria apocalittica lealista-
Ancora una volta erano pronti a difendere i territori riconquistati con il sangue. La rovina dell'imponente tempio dell'Aquila "Santa Galenia" ospitava il comando del 501° Aquile Urlanti, un importante conquista. Distrutto e profanato durante la prima guerra di Farris IV, la sua epurazione e riconsacrazione sarebbe stato un importante segno che l'Imperium stava riconquistando il settore un moto di orgoglio per le truppe a non fallire la missione loro assegnata. Un vasto conglomerato di forze nemiche era stato indivuato in veloce avvicinamento, reparti meccanizzati dei MASTINI INFERNALI con gli scafi lordi del sangue cerimoniale e la banda da guerra SM FOLGORE TRADITORI capeggiata dal più volte maleddetto Lord Glarion.
Il colonnello Hans aveva avvisato l'amico e alleato Lord Kurush degli AMMAZZADRAGHI che rispose prontamente presentandosi di persona insieme ai suoi uomini.
La Lunga notte di Savius impediva ancora di vedere l'avversario, il Lord lupo dentro il Land Raider "Gungnir" suo trasporto personale era pensieroso. le sonde non rilevavano più il nemico, come se fosse sparito.
Accanto a lui Fjölnir sapeva che cosa però veramente impensieriva il suo signore e amico, il riuscire a portare a termine il piano messo a punto con il colonnello Hans, molto pericoloso ma necessario. Il gracchiare del comunicatore di Kurush ruppe il silenzio, -bestie a due, drago plana sulla rupe. Fenris osserva- Fù il breve messaggio in codice che Loki comunicò.
Il lord diede il ricevuto, quindi afferrata la radio passò sulle frequenze in comune che lui e il colonnello Hans avevano approntato.
-Hans arrivano, pronto?- -sì- fù la schietta risposta dell'ufficiale. -Perfetto.... Ah sì, Loki mi comunica che sarà un alba stupenda. Il padre di tutti ci osserva, chiudo- -L'imperatore protegge, chiudo.-
Il land avanzò alzando i giri del motore, i cingoli staccarono pezzi di ghiaccio dal suolo congelato avanzando, al suo fianco un tridente di possenti Leman Russ Demolisher un muro terrificante di plastacciaio in grado di schiacciare qualsiasi nemico.
Il nemico comparve fulmineo, avevano atteso astutamente l'alba per avvicinarsi il più possibile alle linee imperiali.
La cacofonia del fuoco riempì l'aria, le batterie di artiglieria del 501° poste nei pressi del tempio aprirono il fuoco felici di dispensare morte ai nemici dell'imperatore. I leman vomitarono colpi sui cultisti appena entrati facendo saltare in aria membra e roccia. Un vendetta li sorpassò trasportando i veterani temprati della guardia direttamente sul fronte.
La ridda di informazioni che iniziarono ad intasare i canali di comunicazioni riportavano al Lord il caos della battaglia. Infiltratori atterrati direttamente dietro il tempio ingaggiando le guardie, mezzi nemici che sfondavano da sud-est il cordone difensivo del templio e quella che più interessava a lui l'abbattimento del mezzo personale dell'odiato condottiero nemico Lord Glarion.
Kurush afferrò il martello e lo scudo, i suoi conpagni davanti a lui pronti a sbarcare. Il veicolo sterzò bruscamente, la rampa si aprì come delle fauci e i lupi siderali uscirono urlando bramosi dello scontro. Il lord si girò verso il sacerdote delle rune suo compagno di bevute, che nonostante la meditaziano necessaria a mantenere la tormenta che circondava il mezzo proteggendolo dai colpi nemici lo guardava.
-Sei pazzo lo sai?- Disse con semplicità. Kurush Varock lo guardò un attimo poi sorrise -Se non lo fossi non potrebbe funzionare.- Quindì uscì.
Il sacerdote delle rune indirizzo una preghiere al grande Russ che guardasse il suo campione, se non altro per farsi una grassa risata per la follia del piano. Con una mano accese il comunicatore che solitamente teneva spento. Le scariche elettrostatiche coprivano quasi tutti i segnali ma i due comandanti per essere sicuri che il piano funzionasse avevano disposto una linea riservata esclusivamente a loro tre. Le grida di battaglia del Lord lupo riempivano il comunicatore, ma ben presto a quelle si sostituirono le grida di dolore. Erano in difficoltà. Il numero di nemici era enorme e tra essi sicuramente si trovava Lord Glarion. Non avrebbero resistito tanto. Era scattata la trappola. -Hans fuoco sul mio localizzatore. SPAZZALI VIA!!!- Fù l'unica cosa che riuscì a gridare prima che il segnale si interrompesse. Iniziarono a piovere le bombe. Usando se stesso come farò localizzatore ed esca per tutte le truppe nemiche era riuscito a metterle in trappola.
Il Land si unì al fuoco spazzando con il promethium tutti i nemici che cercavano di scampare al massacro. Inaspettatamente qualcosa colpì i cingoli del corazzato facendoli saltare. La concentrazione di Fjölnir venne meno. Schiacciato il bottone del comunicatore parlò con i carristi. -Cosa è successo?- -I cultisti nemici ci hanno forato i cingoli con le armi termiche, che vadano all'inferno quei porci!- -Aprite la rampa scendo giù-
Afferrata l'ascia uscì dal mezzo in un paesaggio devastato dai bombardamenti, il fumo si levava tutto intorno e mezzi in fiamme giacevano rovesciati dalle onde d'urto delle esplosioni. Correndo a testa bassa il sacerdote individuò velocemente il suo obbiettivo. Una squadra di guardie traditrici con in mano i fucili termici colpevoli del ferimento di Gungnir, i cultisti lo videro un attimo prima che calasse su di loro, l'ascia vorticante attraversò corpi, corazze ed armi come se fossero neve fresca. Tentarono una rovinosa fuga ma i superstiti vennero colpiti dai fulmini sprigionati dall'arma psionica.
Con un grugnito di soddisfazione Fjölnir si guardò intorno, alle sue spalle comparvero dei camminatori nemici con le gambe meccaniche che superavano agilmente il paesaggio devastato. Vedendolo spararono su di lui una salva di cannonate laser che schivarono il lupo siderale. Senza dargli la possibilità di riprovarci entrò dentro un cratere tenendosi basso. In un edificio in rovina davanti a lui si stagliava la sagoma del loro nemico Glarion il maledetto che sprezzante gettava via il cadavere di un cacciatore grigio, ma la sua soddisfazzione durò poco. L'edificio venne inondato di colpi, talmente tanti che la struttura iniziò a crollare su sè stessa. Digrignando i denti, il condottiero caotico, ferito dalle esplosioni attivò il teletrasporto e rifugiandosì nel warp sfuggì alla morte.
Ce l'avevano fatta, il nemico era in rotta.

Fjölnir avanzava nei crateri alla ricerca del corpo del suo sire, ma nell'ammasso di corpi e lamiere nulla era riconoscibile. Concentrando la mente il lupo provò a scandagliare il terreno con l'occhio psionico, individuò un ussere in vita, seppure flebile esso si aggrappava tenacemente alla vita. Correndo in quella direzione iniziò a spostare i cadaveri e il metallo fuso dalle esplosioni. Sotto un cumulo di nemici intravide Kurush, riverso sul fianco con lo scudo sopra di esso. Forse era quello che l'aveva salvato dalla terribile salva di fuoco, ma erano molto gravi le sue condizioni e le ferite profonde. Il rumore dei postbruciatori riempì l'aria, un vendetta spazzò via la cortina di fumo atterrando. Un Tenente della guardia con il fianco bendato scese dal mezzo andando incontro allo space marine.
-Signore, Lord Kurush è ancora vivo?- -Sì ma versa in condizioni critiche, deve essere subito portato via.- -Certo signore- fù la pronta risposta del sottoufficiale che fece cenno verso il veicolo da cui scesero diverse guardie ed alcuni lupi siderali per recuperare il corpo del loro comandante.
-Comunichi al colonnello Hans che provvisoriamente prendo io il comando del branco.- -Signore anche il Colonnello è stato gravemente ferito nella battaglia.-
-Capisco, bhè se la sua volontà è forte la metà di quel testardo allora sopravviverà.- Il tenente salutò militarmente e andò a cordinare il recuperò del Lord.
-Fare da bersaglio per la propria artiglieria...... sei proprio pazzo.- Disse Fjölnir penetrando nella mente del Guerriero ferito.
In risposta percepì soltanto una risata proveniente dal compagno ferito.

+++Rapporto Missione.+++
Il 501°Aquile Urlanti e il branco di Lupi siderali gli "Ammazzadraghi" continuano la loro missione di riconquista del settore, la mancanza di rinforzi e la numerosa presenza nemica costringe a continui spostamenti per non essere individuati ed intrappolati. Vicino alla perduta colonia di Nuova Terra, le forze imperiali hanno riconquistato le rovine del tempio imperiale "Santa Galenia". Qui, individuati dal nemico, hanno montato la difesa contro il pesante controattacco dei folli cultisti dei MASTINI INFERNALI e della SM FOLGORE TRADITORI.
Alla fine della battaglia le forze imperiali hanno mantenuto il controllo del sito e mandato in rotta il nemico. Speriamo che i nostri successi convincano l'alto comando ad inviare altre truppe per poter spezzare l'assedio intorno al formicaio Paenumbra I.
L'imperatore protegge+++

Settore 3 - Savius - Datacode 49
-vittoria lealista-
Il buio ricopriva il settore Savius l'imponente catena montuosa brillava coronata dai raggi del sole, l'alba sarebbe potuta arrivare in pochi minuti come molte ore dopo lasciando la landa ghiacciata nella più completa oscurità. Non che questo fosse un problema: Loki annusò l’aria, mischiato alla neve gli orribili miasmi del caos. Il Lupo esploratore del Branco "Gli Ammazza Draghi" sputò, quell'immonda contaminazione non avrebbe trovato posto nel suo corpo.
La sua mano si alzò sopra la spalla tracciando rune nell'aria, simboli che i suoi compagni avrebbero perfettamente capito, restando chino verso il terreno iniziò ad avanzare. Dietro di lui nessun rumore, non per altro Loki accettava solamente i migliori esploratori nella sua squadra, in grado di passare alle spalle di un lupo fenrisiano senza essere individuato.
I rumori di cingolati che provenivano da sinistra erano di sicuro dei loro, troppo rumorosi per Loki però era innegabile che la colonna corazzata era molto veloce da rischierare in risposta ad un aggressione, come in quel caso.
Deviarono a destra per costeggiare delle roccie megalitiche e rimanere ai lati della colonna di mezzi, il puzzo di caos delle Folgori Traditori si faceva più opprimente. Poi d'improvviso l'aria si riempì del puzzo di zolfo, l'arcinemico stava attaccando la colonna. La palla di fuoco che si innalzò nel cielo fù la conferma, il mezzo di testa, un predator era saltato in aria.
Dovevano sbrigarsi, Loki si alzò in piedi iniziando a correre, la neve che crepitava un attimo prima sotto i suoi piedi gli fù un momento dopo tutto attorno, una bufera di neve si era alzata impedendo la vista.
Ringraziando gli antenati il lupo esploratore si gettò nella tormenta che avrebbe celato le loro mosse. Percorsero altri 100 metri senza trovare tracce sia del nemico che dei loro compagni, sopra l'urlo della tempesta colpi di artiglieria e scie crepitanti di cannoni laser sferzavano il campo, poco precisi, poco più che urli di sfida.
La bufera si calmò un attimo, il puzzo di caos talmente nauseabondo da farlo ribollire di rabbia, si appoggiò ad un muro in rovina e carico l'arma, a fianco a sè il resto della squadrà ripete il gesto silenziosamente senza bisogno di parole. Sarebbero state le loro armi a parlare.
Loki si sporse per vedere la scena, la squadra Husky stava calpestando i cadaveri degli incursori caotici abbattuti dalle loro armi, ma non festeggiarono, un land raider corrotto fuoriusci dalla neve che ancora si posava, la sua pancia corrotta si aprì per riversare pustolenti space marine, il loro tanfo rivoltante. Ma l'attenzione andava al gigante che li accompagnava, alto due metri e mezzo, rinchiuso in una barocca armatura nera maneggiava una spada grande quando Loki.
Non ci voleva certo un tattico imperiale per capire che quello era un campione degli dei oscuri, una macchina di morte impregnata della nefanda essenza del caos.
I caotici si abbattero sul branco Husky che eroicamente resistette alla carica subendo solo qualche perdita, ma erano solo balocchi, giacchè il campione oscuro non aveva alzato la lama ma si era limitato ad incitare i suoi servi. Il lupo esploratore sapeva che lui e i suoi pochi uomini non potevano sperare di vincere quello scontro, ma non potevano abbandonare i loro compagni.
Un gesto della mano e furono fuori, silenziosi come Morkai discesero il pendio, erano a pochi passi quando il condottiero nemico li vide, una risata agghiacciante che prometteva morte. Loki urlò di sfida, la sua squadra con lui e a loro rispose un altrò urlo, roboante come la valanga, Lord Kurush Varock avanzava nella tormenta mulinando il martello, con la sua guardia a seguirlo. Avevano intrappolato il nemico.
Lord Glarion, il mille volte maledetto, grugnì di disappunto, la suà lama vorticò fulminea falciando quasi completamente la squadra Husky, il suo pestilenziale seguito si girò verso i nuovi avversari ma i loro riflessi erano lenti. Loki saltò alla gola del primo trapassandogli l'elmo con la sua ascia potenziata "creavedove", il resto della squadra calo le lame molte volte ma la straordinaria resistenza degli adoratori di Nurgle li salvò nonostante i numerosi squarci nelle armature marce. Il lord lupo si abbattè su di loro come l'uragano.
La sua squadra, intercettò tutti i lacchè in modo che i due campioni non avessero intromissioni. Glarion, la spada ancora affondata nelle membra di un cacciatore grigio venne colto alla sprovvista dalla prima martellata, il braccio cadde inerme attraversato da balenanti fulmini. Non ripeté l'errore, il colpo successivo venne deviato con la lama, che riuscì a scostare l'arma nemica talmente tanto da aprire una breccia nelle sue difese, il campione oscuro avanzò per trarne vantaggio ma scoprì con orrore che era stato ingannato, avanzando era entrato nel raggio dello scudo alto quanto lui brandito dal lord lupo, questi si abbatté sul fianco già provato del condottiero.
Loki assisteva al combattimento per quel che poteva, lo space marine rinnegato che aveva davanti muoveva goffamente il suo pugnale per infilzarlo, abbassandosi di scattò l'esploratore tirò un forte calcio al ginocchio dell'avversario, che con un gorgoglio di dolore cadde a terra, l'ascia potenziata subito si immerse nella schiena del rinnegato, al suo fianco Kijuf venne gettato lontano da un colpo di maglio.
I rinnegati stavano cedendo, Glarion mulinò la spada tranciando braccia, gambe, membra solo lo scudo di Kurush resisteva ai colpi. Spazientito da ciò il benedetto degli dei oscuri iniziò a vibrare possenti colpi sull'odiato nemico, l'armatura del lord lupo affondava nel terreno ghiacciato sotto le spadate demoniache. L'arma maledetta, rimanendo fedele alla propria nomea, trovò un varco nelle difese del lupo siderale, mordendone le carni. Kurush Varock ruggì di dolore, puntò i piedi e partì alla carica, colto alla sprovvista Glarion venne sollevato di peso dallo scudo e sbalzato a terra, il campione dei lupi mulinò il martellò colpendo il caotico nello stomaco. Il ruggito di agonia si levò alto sopra tutto il campo di battaglia. I lacchè vedendo il loro signore a terra si buttarono contro i lealisti per guadagnare tempo. Strisciando e sostenuto da un paio di servi Lord Glarion risalì sul land raider maledicendo il suo avversario.

Settore 3 - Savius - Spostamento

La Terza Compagnia Redentrice dei Consoli Bianchi lascia il settore cinque avanzando verso il settore Savius decisa a sfondare le linee caotiche e rinforzare la testa di ponte lealista.

Settore 6 - Strige - Spostamento

La Terza Compagnia Combattente dei Consoli Bianchi lascia il settore nove per portare un massiccio attacco contro il settore sei.

Settore 11 - Numea - Spostamento

Le pattuglie di confine confermano lo spostamento da Tropice dei rinnegati Corsari Neri verso il settore 11, Numea.

Settore 5 - Mineris - Datacode 48
-vittoria lealista-
Quando Aquila Redentrice, della Terza Compagnia Redentrice dei Consoli Bianchi, arrivò nel settore Mineris non trovò altro che sabbia... Ovunque guardasse non vedeva altro che una nube rossastra impossessarsi di qualunque cosa... Tra sé e sé si chiese che senso avesse per gli xeno lanciarsi in zone deserte come queste... Passò poco tempo da quando si era lasciato cadere nei pensieri delle mille battaglie vissute per mantenere il controllo dell’Iperium, che ecco vide spuntare il primo immenso segno dell’invasione Necron: un monolito dalle dimensioni sconcertanti... Aquila Redentrice non si fece prendere dallo sconforto: appoggiò la sua tranquilla mano sullo spallaccio dell’armatura potenziata di Garnath e gli disse di fare fuoco con il multitermico che imbracciava... Fu un istante: il metallo del monolito sembrava aver preso vita dal colpo di energia fusa che lo aveva appena colpito... Poi più niente... Pian piano il monolito perdeva quota fino a bloccarsi nelle sabbie rossastre di Mineris... Non sarebbe stato più un problema per il resto della battaglia... Intanto in lontananza Aquila Randagia notò l’arrivo della capsula d’atterraggio con sopra il suo valoroso compagno di mille battaglie: il Dreadnought Prometheus era giunto su Mineris insieme a lui e non sarebbe di certo stato facile toglierlo dalla posizione che aveva raggiunto con il suo attacco... Esattamente dietro le linee di difesa dei necron... La battaglia sembrava andare verso la direzione giusta: il monolito bloccato, il Dreadnought Prometheus a tenere impegnata in difesa buona parte dell’esercito necron , la squadra esploratrice appostata in una rovina per colpire qualunque cosa si muovesse, la squadra tattica in movimento sugli avversari che volevano affiancare il campo di battaglia, la squadra Terminator ed i Veterani dell’Avanguardia che dovevano ancora arrivare e la squadra devastatrice seguita da Aquila Redentrice in persona a difesa dell’obiettivo di partenza... Tutto nella norma... Fino a quando... Osservando Prometheus nel vivo dell’azione dall’altra parte del campo di battaglia... Vide sparire un’intera squadra di Immortali con il Gran Sacerdote... L’esplosione di colpi fu tremenda: proiettili di materia verde Gauss provenire da tutte le parti... Il Gran Sacerdote ed il suo seguito erano comparsi proprio al fianco delle rovine in cui Aquila Redentrice era schierato... Guardandosi intorno non rimaneva più nessuno in grado di proseguire nella battaglia... Ma non c’era tempo per pensare: si lanciò subito all’assalto della squadra completa e del Gran Sacerdote che avevano osato tanto contro i suoi uomini... Lui contro immortali e Gran Sacerdote... Non pensò ad altro che colpire... Vide il Gran Sacerdote proprio di fronte a lui: usò prima il lanciafiamme pesante nel suo guanto, poi seminò morte e distruzione con la lancia... Alla fine dello scontro, preso dall’ira della perdita dei suoi compagni, non vide altro che pezzi di metallo rotto tutt’intorno... Non ne era rimasto nessuno: aveva ucciso tutti... Intorno a lui rimaneva solo la sabbia rossa che pian piano stava ricoprendo quello che fino a poco prima era metallo vivo... Aquila Redentrice aveva appena capito che grazie al suo atto eroico, ancora una volta, l’Imperatore aveva vinto...
I Terminator e i Veterani dell’Avanguardia arrivarono giusto in tempo per finire di eliminare gli ultimi superstiti... Al termine della battaglia, sul campo, non si vedeva altro che la sabbia rossa di Mineris... Come se nulla fosse successo...
Tra le file della Terza Compagnia Redentrice dei Consoli Bianchi si contarono pochi morti, ma in fondo era un bene: la guerra era appena iniziata e i Lealisti avevano bisogno di uomini... Aquila Redentrice era arrivato su Mineris e questo era solo un piccolo segno di benvenuto per i nemici dell’Imperium: non ne avrebbe risparmiato nessuno...


Settore 3 - Savius - Datacode 47
-pareggio-
Inaspettatamente una colonna di veicoli corazzati degli Space Marines era riuscita a spingersi molto in profondità all’interno di Savius senza che nessuna delle pattuglie della Legione della Pestilenza la avvistasse. Questa forza degli space marines era arrivata a poche decine di chilometri dalla base-laboratorio che Pestus aveva stabilito nella regione e se gli astartes la avessero individuata sarebbe stato costretto ad abbandonarla visto la difficoltà nel difendere un complesso tanto grande. Così in tutta fretta tutti i membri della legione della pestilenza disponibili si mossero in direzione del nemico per intercettarlo. Quando giunsero sul campo di battaglia due squadroni di land speeder anticipavano il resto dell’esercito mentre un land raider crusader procedeva alle loro spalle e a chiudere lo schieramento uno rhino assicurava un’eventuale via di fuga.
Sfruttando la loro capacità di teletrasportarsi, due coorti di obliteratori comparvero dietro alle due squadre di land speeder distruggendo un’intero squadrone e rompendo uno speeder dell’altra squadra. Anche il land raider vento del contagio apre il fuoco contro i due veicoli volanti sopravvissuti stordendone uno. Un rhino della legione della pestilenza avanza lentamente per permettere ai suoi occupanti di aprire il fuoco contro un land speeder storm, ma il fuoco dei marine della peste si rivela inaccurato non riuscendo a colpire il veicolo. Ben diversa è la prestazione del fuoco del fucile requiem del rhino che in un exploit di precisione letale riesce a colpire e a danneggiare seriamente i motori dello speeder facendolo schiantare al suolo. Dalla carcassa del veicolo in fiamme emerge una squadra di esploratori desiderosi di vendetta. Gli unici due land speeder rimasti si allontanano dalle squadre di obliteratori e l’unico veicolo che può sparare abbatte un obliteratore con un colpo di cannone termico. Lo stesso destino tocca anche ad un obliteratore dell’altra squadra che viene fatto a pezzi da una raffica di colpi del cannone d’assalto del crusader. Dal land raider vento del contagio sbarca Pestus pronto ad assaltare gli esploratori sopravvissuti allo schianto dello storm.oramai spacciati gli esploratori si difendono con ogni mezzo riuscendo a ferire il signore dei vermi prima di venir spazzati via dalla sua arma demoniaca I sistemi arma del land raider inquadrano nuovamente i land speeder stordendone uno e distruggendo il cannone termico dell’altro. Con una mossa un po’ azzardata gli obliteratori scelgono di ignorare il land raider crusader e il suo carico di terminator e si dirigono molto lentamente verso il rhino delle salamandre che controlla la via di fuga per gli space marine. Se fossero riusciti a distruggere la squadra che difendeva quella posizione o ancora meglio ad impadronirsene per gli astartes non ci sarebbe stato più scampo. Sfortunatamente il fuoco degli obliteratori non riesce a danneggiare la corazza del rhino e solamente un assalto di una delle due squadre riesce infine a distruggerlo, ma oramai le speranze di tagliare le vie di fuga al nemico sono svanite.
Infatti dal crusader sbarcano i terminator che attaccano e distruggono entrambe le unità di obliteratori. La battaglia era conclusa, i marine avevano subito perdite tali da obbligarli a ripiegare, purtroppo per Pestus alla fine gli space marines controllavano ancora il passo che gli avrebbe permesso di fuggire.

Settore 7 - Mecadon - Datacode 46
-vittoria lealista-
Al fine di contrastare le incursioni dei pirati Eldar Oscuri della Cabala Arlecchina nella zona delle installazioni industriali di Adepice (settore A3 di Mecadon), il comando imperiale decide l’invio dei Lupi Siderali del Branco di Sigurth. Convinti di poter sfruttare la potenza dei loro corazzati, gli strateghi del branco impostano una temibile formazione di punta di lancia corazzata formata da Predator e Land Rader con il supporto dei Land Speeder convinti che la pura e semplice forza d’urto sarebbe stata sufficiente a spezzare gli esili schieramenti dei pirati Xeno. I Gandi anziani del Branco non potevano sapere che il malvagio Scorticatore Nero ha elaborato una trappola per distruggere le temibili punte di lancia corazzate schierando delle formazioni aereomobili specializzate nella distruzione dei corazzati e in rapidi colpi di mano. Così nel settore A3 si scatena un’insolta battaglia tra corazzati che vede contrapposti i mastodonti dei Lupi Siderali contro gli sfuggenti Raider e Ravager dell’esercito xeno. E la terribilmente rapida guerra lampo scatenata dalle truppe dell’Arconte sembrano mettere in crisi il comando imperiale. Un rapido attacco coordinato di furie su Raider, Predoni su moto e un contingente di truppe d’assalto meccanizzato arrivate improvvisamente sul fianco sbaragliano una formazione cacciacarri di Predator inviata in avanscoperta.
La formazione impriale viene spazzata via e gli Eldar Oscuri occupano uno degli obiettivi ma devono pagarlo a carissimo prezzo: uno dei Predator esplodendo decima furie e predoni e le moto con l’Arconte ripiegano miserevolmente. Nel frattempo le riserve imperiali entrano in battaglia e formazioni di Land Raider cariche di Lupi Grigi e Guardie del Lupo irrompono nello scontro mentre i veloci Land speeder di lanciano in azioni di ricerca e distruzione decimando i Raider del contingente alieno. L’Arconte svela la sua arma migliore quando una formazione di Ravager in configurazione ricerca e distruzione irrompe nello scontro, muove alla massima velocità e scarica una temibile bordata di colpi di lancia oscura che però provocano pochi danni ai corazzati imperiali. A quel punto i Lupi Siderali sbarcano le loro forze terrestri: i Lupi Grigi si attestano su uno degli obiettivi mentre i Terminator guardia del lupo puntano a riconquistare quello in mano alle truppe xeno. Nonostante che alcuni Land Raider cadano sotto i colpi delle micidiali armi a lancia degli Eldar Oscuri, la potenza dei Lupi riesce a strappare anche il secondo obiettivo dalle mani dei pirati Xeno: le truppe del contingente d’assalto meccanizzato , decimate e con i veicoli distrutti o immobilizzati, capitolano sotto i colpi dei Terminator.
I Lupi conquistano 2 obiettivi mentre il terzo rimane controllato dagli Xeno e ottengono così una vittoria per la causa imperiale. Felice di aver concentrato le truppe imperiali nel settore A3, lo Scorticatore Nero passa in rassegna il contingente che dovrà portare a termine il vero attacco previsto dal crudele pirata: l’incursione nel settore 6W.A.A. di Mecadon dove si trovano le rovine xeno………..


Settore 10 - Vreda Secunda - Datacode 45
-vittoria Caos-
I demoni degli Sterminatori del Warp si materializzano, ed anche se gli Eldar dell'Avanguardia di Ultwhe si erano schierati vicino ad entrambi gli obbiettivi, poco a poco i colpi degli strazia anime e dei pirodemoni hanno eliminato il nemico. Solo in pochi alla fine restarono nel campo del temibile scontro, ma erano sufficienti per reclamare gli obbiettivi. Gli untori di nurgle hanno conquistato l’obbiettivo della battaglia, mentre alla fine il secondo obbiettivo Eldar, duramente conteso da Peste Vivente, è rimasto tale, a causa dei Ragni del Warp Eldar. Bella Partita!

Settore 3 - Savius - Datacode 44
-vittoria Caos-
Pestus stava guidando un attacco contro una forza di space marines delle Salamandre che avevano cercato di entrare all’interno dei suoi domini.
Negli ultimi periodi le incursioni degli astartes si erano fatte sempre più frequenti, evidentemente erano ben consapevoli della minaccia costituita dalla legione della pestilenza e stavano cercando in tutti i modi di porvi un freno. Se voleva evitare che questi nemici ritornassero nuovamente doveva fare in modo di non lasciar nessun sopravvissuto. Il land raider della Legione della Pestilenza ”vento del contagio” avanzò a piena potenza in direzione del land raider redeemer del nemico. Pestus ed il suo seguito sbarcarono dal veicolo pronti a far fuoco su un’unità di land speeder vicini, sfortunatamente riuscirono a far esplodere solamente uno dei veicoli e a distruggere l’arma di un altro.
In tutta risposta il redeemer avanzò verso i marines della peste investendoli con intensi getti di fiamme dei suoi armamenti laterali, ma grazie al loro corpo reso estremamente resistente dal tocco di Nurgle solo due marines morirono.
Appena si diradarono le fiamme, i portelloni del land raider si aprirono e cinque terminator con martelli tuono e scudi tempesta accompagnati dal comandante delle salamandre sbarcarono. Il suolo ghiacciato e traditore di savius impedì loro di raggiungere Pestus e la sua guardia del corpo lasciandoli esposti a una loro controcarica.
Una prima coorte di obliteratori comparì poco distante da un’unita di tre speeder distruggendoli tutti grazie alle loro armi termiche a cui la debole corazza dei veicoli volanti non riuscì ad opporre nessuna resistenza.
La seconda coorte di obliteratori comparve vicino all’unità di Pestus e riverso una pioggia di colpi plasma sui terminator vicini abbattendone uno e ferendo il comandante nemico.
Il land raider vento della pestilenza ruotò sul posto e abbatté un land speeder storm poco distante che trasportava una squadra di esploratori.
L’assalto di Pestus e della sua unità sulla squadra del capitano delle salamandre fu estremamente violento, due terminator nemici furono fatti a pezzi dal signore dei vermi prima ancora che potessero sollevare i loro scudi tempesta per difendersi, in risposta i terminator fracassarono il torace di un marine della peste con un colpo dei loro martelli tuono.
Gli scout sopravvissuti allo schianto del loro land speeder avanzarono verso il land raider vento del contagio aprendogli uno squarcio sulla sua fiancata con le armi termiche. Non sarebbe stato facile riparlo pensò Pestus. I due land speeder sopravvissuti ripiegano a tutta velocità cercando un riparo. Intanto il corpo a corpo fra i terminator e i marine della peste prosegue, Pestus abbatte da solo altri due terminator lasciando in vita solamente il comandante nemico. Oramai la figura torreggiante del signore dei vermi incombe sullo sfortunato capitano space marine.
Gli scout che hanno distrutto il land raider vento del contagio incontrano il loro destino dopo un corpo a corpo molto violento contro due obliteratori, così come il signore dei vermi trapassa più e più volte il corpo del comandante nemico fino a quando l’armatura dello space marine finisce per cedere sotto la pressione delle sue interiora rese piene dal putridume.
Lo scontro sembra esser ormai giunto al termine, ma in un gesto disperato il land raider redeemer delle salamandre tenta di arrecare quanti più danni possibili alla guardia del corpo di Pestus aprendo il fuoco con tutto il suo arsenale riuscendo ad abbattere due marine della peste, in risposta due colpi di termico a bruciapelo dei plague marines distruggono il veicolo nemico.
La vittoria andava al caos ma due land speeder erano sfuggiti al massacro, sicuramente le Salamandre sarebbero tornate.

Settore 6 - Strige - Datacode 43 -vittoria Tau-
“Un contingente umano proveniente da Nord-Est si sposta velocemente verso di noi mio Comandante!” Il comandante Elan Sha'is M'yen del Kau'ui Sha'is Mont'au con un gesto indicò all'esploratore di avvertire il resto delle truppe e di prepararsi alla battaglia.
Dopo essere entrato nell'armatura Crisis il prode Shas'o ordinò a due truppe di Guerrieri del Fuoco di inoltrarsi nei tunnel precedentemente preparati in caso di attacco, ed a tutti gli altri Shas'la e Shas'ui di prepararsi all'attacco.
L'alba. Il contingente Space Marine delle Mani del Fato non vedendo nessun nemico e non sapendo di essere stati avvistati comincia ad attraversare velocemente il campo di battaglia. Intanto nel folto della foresta la forza d'attacco Tau, non visti, osservavano pronti a colpire.
Improvvisamente un Razorback delle Mani del Fato esplose, un Rhino poco distante venne immobilizzato e il suo sistema d'arma venne disturtto. Dall'altra parte del campo di battaglia due razzi distrussero un Land Speeder. Sconcertati dal sorprendente attacco, i Marine cercarono di rispondere al meglio. Una truppa di Marine si rifugiò dietro un cumulo di rocce installando velocemente un provvisorio ospedale da campo. Nel contempo i tre Predator concentrarono tutti i loro Cannoni Laser contro l'Hammerhead dei Tau distruggendogli il cannone a rotaia, mentre i due Land Speeder rimasti, insieme ad un capitano in moto in una squadra di due moto d'assalto, si muovono il più velocemente possibile verso una delle due squadre di Broadside. “Sono troppo vicini! Distruggeteli!” ordinò il comandante Tau. Tutto il fuoco del contingente Tau si riversò verso i Land Speeder e la squadra di moto. Venti razzi partendo dalle Crisis distrussero i due Land Speeder mentre i sei cannoni a rotaia colpirono la squadra di moto, ma grazie alle copertura del turbo solo una delle due moto d'assalto venne distrutta.
Le due squadre tattiche assieme al fuoco dei Predator prendono di mira l'Hammerhead ma riescono solo a stordirne l'equipaggio.
Il capitano marine si stacca dalla moto d'assalto rimasta e entrambi ingaggiano in corpo a corpo due differenti unità di Crisis. “Il nemico ci sottovaluta.... grosso errore!”
Il capitano distrugge una squadra di Crisis, ma resta in campo aperto vicino ad una squadra di Broadside, mentre la moto d'assalto perde uno dei marine alla guida, l'altro marine però resta in combattimento seppur non riesca a scalfire le armature Tau. Le armature Broadside puntano i loro cannoni a rotaia verso il capitano che viene colpito e vaporizzato, mentre la squadra di Crisis uccide l'ultimo marine motociclista in corpo a corpo. L'altra squadra Broadside distrugge uno dei tre Predator e, grazie al sistema di agganciamento, il Leader stordisce l'equipaggio di uno dei due Predator rimasti. Da qui in poi è un gioco di tiro al bersaglio solo per le Broadside, mentre le Crisis si portano fuori dalla gittata dei Predator.
La fine del conflitto vede i marine delle Mani del Fato ritirarsi.
Bottino di guerra: Tre Predator, un Rhino, un Razorback, un Dreadnought, Tre Land Speeder e un capitano in moto più due moto d'assalto.
Perdite: Una squadra di Crisis immolatasi per il Bene Superiore.
Un gran giorno per i Tau.


Settore
15 - Tropice - Datacode 42 -vittoria lealista-
I primi ad arrivare sul luogo dello scontro,alle prime luci dell'alba,furono i componenti di una squadra di Cavalieri Grigi accompagnati nelle retrovie da un'unità di fanti d'assalto dell'inquisizione,che presero subito possesso dell'obiettivo nella propria zona di schieramento. I servitori dell'Imperium si aspettavano un attacco all'alba,ma così non fu.
Gli xeno della Schiera del Vento si fecero attendere a lungo e le due squadre rimasero a presidiare le proprie posizioni,con i Cavalieri Grigi in avanscoperta,in attesa del resto del contingente. Dopo qualche ora arrivò dalle retrovie il Land Raider del Gran Maestro Anthiocus, con il suo seguito, e dal fitto della boscaglia spuntò fratello Septimund nel suo sarcophagus,con la seconda squadra di cavalieri grigi a circondarlo. A questo punto cominciarono ad arrivare sul campo i primi eldar,che subito comparirono sugli schermi luminosi degli auspex imperiali:due unità di guardiani che si posizionarono a guardia dell'obiettivo dal lato opposto del campo di battaglia. Insieme ad essi arrivò sul campo uno spettrocustode che, coperto dalla fitta vegetazione,non fu rivelato dagli scanner di bordo del Land Raider. Ciò permise al costrutto alieno di provare ripetutamente a sfondare la corazza del gigante di metallo con tutte le sue armi e infine la sua lancia splendente riuscì a colpire un motore innescando una reazione a catena, che causò l'esplosione del veicolo degli Space Marines. I Terminator al suo interno e il loro leader uscirono incolumi dall'esplosione e ,per nulla impressionati per l'accaduto, cercarono riparo nel fitto della boscaglia circostante. Nel frattempo il resto delle forze dell'Imperium avanzava verso l'obiettivo nemico,tranne una squadra di cavalieri grigi,che cercava di raggiungere lo spettrocustode, e la squadra di fanti scelti,che aveva l'ordine di presidiare l'obiettivo e di non cederlo al nemico per tutta la durata dello scontro. Quando i Cavalieri Grigi giunsero in prossimità dello spettrocustode,ne comparve un altro. Dopo aver aperto il fuoco contro fratello Septimud,immobilizzandolo e distruggendo il suo cannone laser binato,i due costrutti caricarono la squadra di cacciatori di demoni. Alcuni space marines morirono nel cruento scontro,ma non prima di ferire uno spettrocustode. Successivamente il justicar Demos riuscì da solo ad abbattere uno spettrocustode ancora nel pieno delle sue forze,ma fu l'ultimo atto eroico di quello scontro,perchè gli space marines non riuscirono a infliggere più alcuna ferita all'altra macchina aliena già danneggiata,la quale finì per decimarli uno dopo l'altro,nonostante ne rimanessero alcuni a sbarrargli la strada verso l'obiettivo.
Da un'altra parte del campo di battaglia,si combatteva per la supremazia sull'obiettivo degli xeno. I Terminator,dopo essere stati vittime della tela invisibile di un Nightspinner mimetizzato nel folto della foresta, avevano perso alcuni dei compagni. Ma la determinazione del loro maestro permise loro di arrivare vicino all'obiettivo,dove si ritrovarono a ingaggiar battaglia con una nutrita squadra di stregoni, accompagnati dall'Autarca Yriel e dal veggente Eldrad. Nel frattempo,i membri della seconda squadra di Cavalieri Grigi,sopravvissuti al fuoco nemico, erano riusciti a spazzar via due intere unità di guardiani,ma a caro prezzo,poichè l'unico superstite fu il justicar della squadra,il quale aveva come scopo prioritario quello di occupare l'obiettivo ed è ciò che fece,correndo verso la sicura copertura delle rovine, dove stava l'obiettivo eldar, sottraendosi così agli occhi di ogni nemico. I pochi Terminator rimasti non resistettero molto contro la folta schiera di stregoni e alla fine anche il loro maestro cedette. Tuttavia proprio quando erano vicini al recupero del loro artefatto,gli eldar,come richiamati da una voce che nessun altro poteva udire,si voltarono e abbandonarono il teatro dello scontro. Molti figli dell'Imperium erano morti per salvaguardare l'onore dell'Imperatore quel giorno,ma non erano morti invano,avevano tenuto fede al loro impegno e ciò avrebbe fatto sì che fossero ricordati in eterno nelle cronache imperiali. Ancora una volta i Cavalieri Grigi avevano portato a termine la missione affidata loro. I feriti,incluso il Gran Maestro, vennero prelevati dalle squadre di supporto,per gli altri Space Marines,dopo il prelievo del seme genetico, ci sarebbero stati gli onori di tutte le forze lealiste. La prima battaglia era stata vinta,ma molte altre avrebbero fatto seguito e il Capitolo era deciso a non cedere terreno agli eretici, per l'Imperatore!

Settore
6 - Strige - Datacode 41 -vittoria Tau-
La nebbia era fitta fin dall'inizio della battaglia. I corazzati della compagnia delle Mani del Fato avanzavano ignari nella fitta foresta quando all'improvviso cinque colpi di cannone a rotaia fecero saltare il loro Land Raider e i due Predator.
Subito dopo una pioggia di missili distrugge i due Razorback che servivano per trasportare parte delle truppe; l'attacco del Kau'ui Sha'is Mont'au ha inizio.
Il Bibliotecario astartes, che era dentro il Land Raider, usa il potere del Cancello dell'infinito, l'intenzione era teletrasportarsi con la squadra dei Terminator d'assalto il più vicino possibile alle linee nemiche in modo da poterle assaltare velocemente.
L'intento fallì e lui e la sua squadra si persero nel Warp, i piloti delle Crisis videro solo una specie di portale richiudersi sopra le loro teste. Tolti i corazzati e la squadra di Terminator con i primi fuochi, la battaglia sembrava in discesa per il gruppo di caccia Sha'is Mont'au, quando una squadra di moto d'assalto fornita di cannoni termici arrivò lateralmente ad una delle 2 Hammerhead facendola esplodere. Le tre Broadside riuscendo a vedere le moto gli spararono contro distruggendone una, mentre le Crisis sparavano a tutta forza sugli ultimi rimasugli dell'esercito nemico accusando poche perdite. Le due moto d'assalto rimaste avanzarono e cercarono di colpire la seconda Hammerhead distruggendogli il cannone a rotaia, mentre le truppe nemiche cercavano di sparare alla cieca nella direzione da dove arrivavano i missili delle Crisis colpendo solo l'aria. Le tre Broadside continuando a sparare sulle moto d'assalto nemiche le distrussero. Da quel momento in poi ci fu solo il rumore dei cannoni a rotaia delle Broadside e dei missili delle Crisis e sparuti colpi di laser e lanciamissili lealisti, poco dopo le truppe Astartes rimaste ripiegarono abbandonando il campo di battaglia. Una grande vittoria per il Bene Superiore.


Settore
8 - Castrum Praetorio - Datacode 40 -vittoria lealista-
Il Lord Lupo Jareth con un Branco della XIIIa Compagnia Wulfen decide di ispezionare più a fondo il teatro della battaglia combattuta il giorno prima nel sotto-settore A3 di Castrum Praetorio dai suoi sottoposti. Mentre cercavano tra le rovine munizioni e oggetti utilizzabili vengono presi di sorpresa da una forza d'assalto Tau che cercava di infiltrarsi nel Settore 8.
Il Sacerdote delle Rune Iglark Ghiaccio Assassino, riconosce dallo schema di colorazione delle armature Crisis che si tratta dei Tau del Kau'ui Sha'is Mont'au.
La prima salva di colpi di plasma delle armature Crisis devasta una squadra di Lunghezanne che rimane solo con il Capitano delle Lunghezanne e una Lungazanna con il Cannone Laser, mentre le due squadre di Broadside riescono, grazie alla copertura solo a distruggere una delle armi di uno dei due Rhino del Branco. Il Branco di Lupi del Tuono capeggiato dal Lord Jareth sfugge alla vista dei tau sfruttando le coperture delle rovine vicine e velocemente cerca di avvicinarsi al nemico. I due Rhino usano i fumogeni e portano il loro carico di marine più vicino alla minaccia Tau. I Tau indietreggiano sparando, le Broadside fanno esplodere uno dei due Rhino e massacrano l'unita al suo interno, solo una guardia del lupo, che rimane inchiodato a terra, si salva. L'altro Rhino rimane indenne. L'attacco combinato delle Lunghezanne copre l'avanzare del Lord e dei Lupi del Tuono dimezzando una unità di Broadside, il Rhino con all'interno Iglark avanza ancora e chiama in aiuto la Tempesta per coprire l'avanzata dell'unico mezzo di trasporto rimasto sul campo. Le Broadside Tau riescono ad immobilizzare il Rhino di Iglark, le Crisis ed i Guerrieri del Fuoco fanno fuoco a piena potenza sui Lupi del Tuono, ferendo leggermente il Lord ed uno dei Cavalieri del suo seguito.
Lodato sia Russ il momento della vera battaglia è giunto. Il Branco di Cacciatori Grigi, Iglark e Elrik escono dal Rhino immobilizzato e correndo arrivano in copertura invisibili ai sensori delle Broadside, per quanto riguarda le Crisis... hanno altro a cui pensare. Il Lord e i Lupi del Tuono assaltano le due unità di Guerrieri del Fuoco sterminandole. Allontanandosi ancora le Crisis, con fucili plasma e fusori e le Broadside fanno fuoco a piena potenza sui Lupi del Tuono, ma l'unico prezzo che l'unità di Lupi paga è una ferita grave al proprio Lord che si immola per salvare un Cavaliere del suo seguito. Ferito gravemente il Lord si stacca dall'unità e ordina ai suoi di presidiare con lui quello che appare essere un trasmettitore Tau.
La Guardia del Lupo, rimasta della prima squadra di Cacciatori distrutta, torna indietro verso i commilitoni scoprendo sulla sua strada verso le unità di zanne amiche un altro trasmettitore alieno e decide di presidiarlo. Grazie alla loro velocità i Lupi del Tuono assaltano una unità di Crisis mandandole in fuga, lo stesso fato ha una delle due unità di Broadside colpita duramente dai Laser e dai Missili delle Lunghezanne.
L'unità Broadside rimasta cerca di uccidere la Guardia del Lupo solitaria che ha la sveltezza di buttarsi a terra, salvandosi. I Tau dentro le Crisis dal terrore non riescono a prendere la mira contro i Lupi del Tuono non colpendoli o inceppando le proprie armi.
I Lupi del Tuono ancora una volta riescono ad assaltare un'altra unità di Crisis distruggendola mentre le Lunghezanne colpiscono l'unità rimanente di Broadside che riesce a salvarsi tra le rovine. I Tau si ritirano dal campo di battaglia lasciando i due trasmettitori in mano agli Wulfen della XIIIa Compagnia. I Lupi setacciano il campo e ritornano poi alla loro base con l'ausilio delle Cannoniere.


Settore
11 - Numea - Datacode 39 -pareggio-
Un violento scontro è avvenuto nel sottosettore A2 tra la Waagh! Pezta,Afferra e Zkappa!!! e un distaccamento Dark Angels denominato forza d'attacco Ira dei Giusti.

Settore
10 - Vreda Secunda - Datacode 38 -vittoria lealista-
Il VII° Vendergast dalla colonia fortificata Verthigo continua a perlustrare le campagne, gli orchi sembrano un pericolo meno reale ma voci di contatti con altre forze aliene ostili pervadono l’intero settore ed alcuni piccoli insediamenti non danno più notizie. Quando un plotone meccanizzato con supporto corazzato si reca ad indagare la nuova minaccia si mostra in tutto il suo orrore. Un villaggio deserto, i pochi abitanti imbozzolati nelle pareti delle loro stesse case, la puzza xeno impesta l’aria. Le truppe si preparano a mondare qull’ empietà con il prometeo ma la terra inizia a tremare e si squarcia ed un malok emerge quasi ribaltando un chimera seguito a poca distanza da una tritone primis primus mentre in lontana dal tempio del benevolo imperatore sciamano orde di termagant. La risposta imperiale e fulminea la squadra veterana del sergente maggiore Jhonson e la comando di plotone del tenente Herteschu sbarcano dai loro chimera e con il fuoco dei termici e delle mitragliatrici abbattono la tritone primus intanto i lancieri ausiliari cimmeriani con un grido barbarico si lanciano sul malok abbattendo anche il secondo mostro segno che l’imperatore protegge. La battaglia e tutto tranne che vinta mortali spine piovono da angolazioni impossibili segno che da qualche parte le guardie dell’alverare sono in agguato mentre dalle rovine del tempio continuano a fuoriuscire hormagant mentre un grosso sciame di predatori viene avvistato strisciare tra le rovine. Ma l’imperium non è indifeso i due vendetta mandati in ricognizione entrano dal fianco dello schieramento nemico individuando le guardie dell’alveare ed abbattendone ben due tra colpi di laser e termici della seconda squadra veterana sbarcata da uno dei due. Sul fronte centrale intanto i chimera con i lanciafiamme pesante avanzato aprendosi il passaggio tra le orde di temagnat mentre il leman russ demolitore ed uno exterminator bombardano i predatori. Un grosso sciame di genoraptor intanto spunta sul lato orientale del campo di battaglia troppo lontano per impensierire gli imperiali che mirano a liberare il tempio imperiale dalla lordura aliena aiutati dal fatto che le orde di termagant vanno diminuendo segno che forse le due tervigoni hanno esaurito le uova nelle loro camere di incubazione. Lentamente il maglio imperiale sgretola la minaccia aliena, uno dei chimera raggiunge l’obbiettivo obbligando le poche bestie rimaste a ripiegare.
Vittoria imperiale ma una nuova minaccia si è affacciata su Vreda seconda ed il VII° Vendergast si prepara a fronteggiarla.


IN PROGRESS
- Datacode 37 -EVENTO DEL 13 GIUGNO-
Nel gelido Kjoldar i Tiranidi della Brigata Tervigon cercano di sfondare da Diemeter, ma le forze Tau reagiscono con grande prontezza e presto si scatena l'inferno... Nello stesso tempo i Tiranidi attaccano il settore 4 Valar, dove gli Angeli Sanguinari vengono chiamati ad intervenire, ma sempre su Valar la sorte gira le spalle ai lealisti, e prima gli Orchi, poi la guardia traditrice ottengono due schiaccianti vittorie!... continua a leggere e guarda le foto QUI!

Settore
8 - Castrum Praetorio - Datacode 36 -vittoria lealista-
Tornati vittoriosi dal Settore Strige il Branco della XIIIa Compagnia Wulfen capeggiato dai tre Sacerdoti delle Rune Garrick, Elrik e Iglark vengono ridiretti dal Lord Lupo Jareth Lupo del Cielo verso il sottosettore A3 di Castrum Praetorio. Degli Esploratori infatti hanno segnalato un contingente di Guardia Imperiale Rinnegata nelle vicinanze del Cannone Vangelo Imperiale. Appena finito di fare rifornimento di munizioni e di uomini il Branco si rimette in viaggio verso una nuova battaglia.
Arrivati vicino a quella che sembrava una colonia in rovina vengono però presi di sorpresa dal fuoco nemico e il Rhino di Elrik esplode ferendo il Sacerdote e uccidendo anche uno dei Cacciatori Grigi al suo interno e un proiettile proveniente da un Leman Russ corrotto dimezza una squadra di Lunghezanne. “Ci stanno colpendo con il veicolo che porta il nome del Grande Russ! La pagheranno cara!” Grida Elrik uscito dal veicolo che trasportava lui e la sua squadra.
Avvistato il nemico i due Rhino cominciano a farsi strada attraverso le rovine seguiti dai Cacciatori Grigi che corrono incontro alle truppe avversarie, Elrik resta più indietro scrutando il cielo. Nascosto male dietro una rovina avvista un Vendetta e lo fa esplodere scagliandogli contro un potentissimo fulmine, le Lunghezanne rimaste sparano verso le truppe nemiche una salva di missili a frammentazione che decimano una unità di fanti della Guardia Corrotta. I Rhino rimasti azionano i fumogeni e la grande mole di fuoco nemico non li scalfisce. Lodato sia Russ.
Dalle retrovie nemiche arriva una truppa di cavalleggeri pronta alla carica. Una delle due truppe di Esploratori, provenienti dalla sinistra del campo di battaglia, attacca i fanti della guardia corrotta, che erano sul Vendetta e sono miracolosamente sopravvissuti, sterminandoli e rifugiandosi in una rovina li vicino, mentre uno dei Rhino coperto dalla Tempesta creata dal Sacerdote delle Rune al suo interno arriva ad un metro da due unità di fanti corrotti. Due Branchi di Cacciatori Grigi cercano di far saltare in aria un Chimera con i fucili termici, ma riescono solo a immobilizzarlo e a distruggere uno dei due lanciafiamme.
La risposta Caotica è devastante le due unità sbarcate di cacciatori grigi vengono decimate dall'assalto dei cavalleggeri e da un colpo ben assestato del cannone di uno dei due Leman Russ nemici. Fortunatamente una manciata di Marine, assieme ai due Sacerdoti delle Rune Elrik e Garrick, si salvano. Il Rhino a pochi metri dalle due unità di guardia imperiale grazie alla tempesta, e alla scarsa mira o alla grande inefficienza delle armi dei fanti corrotti, esce indenne dal tiro incrociato dei quattro Cannoni Laser delle truppe vicine.
Iglark decide quindi di sbarcare dal veicolo che si allontana per dare aiuto ai rimanenti Marine delle due squadre decimate di Cacciatori Grigi. La furia del vecchio Sacerdote crea una faglia nel terreno che inghiotte diversi fanti e il Generale nemico. La sua unità poi assalta le due unità vicine, mentre l'unità di esploratori assalta i rimasugli della truppa di fanti rimasti dalla prima salva di lanciamissili delle Lunghezanne. La forza dei Marine è incontrastabile in corpo a corpo e tutte le unità nemiche ingaggiate soccombono, i Cacciatori Grigi e gli Esploratori poi, si rifugiano in copertura aspettando le dolenti note dei Leman Russ nemici.
Al diradarsi della nebbia di guerra creata dalle esplosioni dei colpi dei carri e dai laser dei fucili dei fanti, Iglark e quattro dei suoi compagni sono ancora in piedi e pronti a combattere mentre la squadra di Esploratori è ancora intatta. Dalle retrovie nemiche finalmente appare anche il secondo Branco di Esploratori che, arrivandogli dietro, fa fuoco sul Leman Russ più lontano colpendolo con un fucile termico e il combitermico della Guardia del Lupo facendolo saltare, lo stesso fato ha il secondo Leman Russ colpito sul fronte dall'altro Branco di Esploratori.
I Marine che erano in corpo a corpo con i cavalleggeri se ne liberano definitivamente e assaltano i veterani corrotti scesi dal Chimera, fatto esplodere dalla squadra di Lunghezanne duramente colpita all'inizio della battaglia, e i quattro marine che erano con Iglark assaltano l'ultima truppa di fanti mentre lo stesso Iglark, con l'aiuto di Garrick, assalta la squadra comando nemica rimasta orfana del proprio Generale. Il corpo a corpo, anche se i marine sono decimati, premia i Lupi della XIIIa Compagnia che mandano in fuga i nemici. Insensibili e per nulla impauriti dalla morte dei loro compagni due Sentinel arrivano fiancheggiando sul campo di battaglia, ma vengono distrutti dal fuoco combinato delle due squadre di Lunghezanne.
Alla fine della battaglia nulla rimane del contingente di Guardia Imperiale Corrotta e i Lupi scoprono che i Caotici avevano in mente di attivare, nascoste dalle rovine, tre postazioni per il lancio di missili molto potenti che sarebbero serviti poi a distruggere o danneggiare il Cannone Vangelo Imperiale. Distrutte tali postazioni il Branco riprende la via del ritorno per riunirsi alla XIIIa Compagnia.


Settore 8 - Castrum Praetorio - Spostamento

Le pattuglie di confine confermano lo spostamento dal settore nove all'otto del VII Vasaariano.

Settore 11 - Numea - Datacode 35
-vittoria lealista-
Avute notizie che un drappello di eretici dei Corsari del Drago stavano avvicinandosi alle rovine della Cappella di San Constantin per trafugarne le reliquie, il cappellano Kamael degli Angeli Assassini decise di guidare un drappello di confratelli nell’impresa di introdursi nell’accampamento in rovina dove la cappella era stata eretta. Sarebbe stato uno scontro duro, poiché i nemici avrebbero avuto posizioni migliori nel dedalo di strade e rovine, mentre la sua unità si sarebbe dovuta molto per raggiungere l’obiettivo. Lo scontro è stato cruento come prevedibile, ma la fede nell’Imperatore premiò Kamael che riuscì a spezzare la difesa della cappella con la sua unità di veterani della guardia risoluta e a reclamare l’obiettivo dal Lord del Chaos. Pochi space marines di entrambe le fazioni però arrivarono a vedere la fine della battaglia.

Settore 4 - Valar - Datacode 34
-pareggio-
Il capitano Leonidas guida la IV Comp. Ultramarines in una missione di ricognizione e salvataggio presso la colonia NIRVANA che da mesi non dà più segnali.
Appena giunti tra le rovine della colonia vengono attaccati da una Banda da guerra di guerrieri del caos della Legione Nera comandati dal grande condottiero Luciferus in persona,due salve di fuoco lealista non riescono a fermare il Land Raider e un Rhino caotici che sbarcano così tra le fila degli Ultramarines.
Con un devastante assalto Luciferus e 10 berserker distruggono due Razorback e decimano gli equipaggi,solo 4 marines della squadra alfa sopravvivono e corrono verso la base nemica presidiata da un secondo Rhino,il fuoco incrociato dello schieramento lealista e la carica disperata di una squadra di assaltatori riesce a distruggere la squadra di berserker e a ferire mortalmente il potente condottiero del caos e immobilizza il Rhino,le cose precipitano quando una squadra di obliteratori si teleporta a poca distanza dall’obbiettivo tenuto dagli Ultramarines,solo la carica del Capitano Leonidas e di 5 marines impedisce agli obliteratori di conquistare l’obiettivo.
Il predator “Ira di Macragge” riesce a bloccare la corsa del Land Raider verso l’obiettivo immobilizzandolo e viene poi distrutto dai laser dello stesso,i sopravvissuti della squadra Alfa vengono falciati dal fuoco dei caotici a difesa del proprio obiettivo,a questo puntole due formazioni pesantemente decimate dalla dura battaglia si ritirano entrambe,le rovine della colonia NIRVANA restano così abbandonate al loro destino…


Settore 4 - Valar - Datacode 33
-vittoria lealista-
Comparendo apparentemente dal nulla, una banda di predoni Eldar della Coalizione Saim-Hann - Ulthwé aveva portato un violento attacco a sorpresa contro una delle Thuderhawk delle Ceneri Ardenti, abbattendola. Oltre alla perdita dei confratelli, di cui tutti erano profondamente addolorati, il Calyx Lacrymarum, una delle reliquie più sacre del capitolo, era stata trafugata. Non appena venne a conoscenza dei fatti, Callimachles, Capitano della I Compagnia, montò su tutte le furie e giurò che quei maledetti alieni avrebbero dovuto subire la sconfitta più dura della loro storia, per un secolo intero i loro cari avrebbero dovuto piangerne la morte, e lui avrebbe gioito per ogni lacrima. Radunato il maggior numero di Space Marine possibile, si fece imbragare i reattori dorsali dai suoi attendenti e partì all’inseguimento, riuscendo a raggiungerli appena poche miglia dopo che si erano inoltrati nel settore di Mecadon, cogliendoli di sorpresa e impreparati. Gli Eldar sarebbero stati ripagati con la loro stessa moneta.
L’inizio della battaglia non avvenne tuttavia sotto i migliori auspici. A causa di un errore di calcolo, la capsula d’atterraggio che portava il Dreadnought Fratello Agamemnon atterrò nelle sabbie mobili. A causa del sue enorme peso e della sua limitata mobilità, questi rimase impantanato, per la gioia dei Draghi di Fuoco nemici, che sbarcando dal loro Falcon su un terreno relativamente solido poterono giocare al tiro al bersaglio danneggiandolo in maniera grave. Gli Eldar avrebbero dovuto pagare anche quella. I guardiani che manovravano le armi pesanti non erano però dotati di ottima mira, e da quella distanza non riuscirono a centrare la capsula. Quasi tutti gli altri confratelli arrivarono sul campo di battaglia contemporaneamente, gettandosi coi propri reattori dorsali dalle Thunderhawk. Solamente i terminator dovettero attendere a causa di un problema temporaneo all’impianto di teletrasporto.
I veterani dell’avanguardia della I Compagnia spararono con le loro pistole infernus, caricando poi quel che restava dei Draghi di Fuoco, spazzandoli completamente via dal campo di battaglia. La squadra d’assalto guidata dal Capitano Callimachles in persona giunse invece alle spalle dei cercavia nemici, mettendoli in seria difficoltà con le pistole lanciafiamme. La squadra assaltatrice guidata dal Sacerdote Sanguinario Patroclus non riuscì ad atterrare esattamente dove preventivato, ma la distanza dal bersaglio era comunque sufficientemente corta da permettergli di utilizzare i fucili termici, facendo esplodere un war walker. Grazie all’effetto sorpresa e a un sapiente piano d’attacco, il vantaggio era conquistato.
Gli Eldar erano disorganizzati e non riuscirono a reagire immediatamente. I Guerrieri Falco volarono sul campo di battaglia per caricare la squadra del Capitano Callimachles, ma non riuscirono a provocare alcun danno. Vyper e guardiani aprirono il fuoco invano. Solamente il loro veggente, i vendicatori implacabili e i cercavia riuscirono a mantenere abbastanza sangue freddo mettere fuori gioco due Space Marine. Poi, con uno sfrigolio dell’aria e un lampo accecante, i terminator assaltatori guidati dal Bibliotecario Codicista Pericles comparvero sul campo di battaglia. Pochi istanti dopo, i vendicatori implacabili abbandonarono il combattimento fuggendo come in preda a un terrore indicibile.
La battaglia era praticamente vinta. Nel giro di poco tempo gli xeno erano stati completamente massacrati, e le Ceneri Ardenti sole dominavano il campo di battaglia. Il Calyx Lacymarum era ritornato ai suoi legittimi possessori, ma la sete di vendetta del Capitano Callimachles non si era ancora del tutto placata.


Settore 3 - Savius - Datacode 32
-pareggio-
Nel cielo erano ben visibili le scie delle capsule d’atterraggio e dei land speeder delle salamandre in discesa verso una postazione di trasmissione imperiale. Pestus sapeva che quel centro doveva essere distrutto, i suoi sistemi rilevatori a lungo raggio e i suoi avanzatissimi sistemi di trasmissione delle informazioni potevano rappresentare un pericolo per i piani di conquista della Legione della Pestilenza.
Le prime capsule e sei land speeder toccarono il suolo prima che la forza d’attacco della legione della pestilenza arrivasse al complesso di trasmissione, così un dreadnaught ironclad e una squadra tattica appena scese dalle capsule si prepararono ad accogliere i nemici mettendosi in copertura. L’attacco non tardò ad arrivare, infatti un rhino avanzò cautamente con i portelloni aperti verso le antenne di rivelazione a lungo raggio. Due membri della squadra all’interno del veicolo aprirono il fuoco con le loro armi termiche sul dreadnaught ironclad poco distante dalla loro postazione facendolo esplodere.
Il land raider di Pestus accelerò verso il primo gruppo di tre land speeder, ma i veicoli erano estremamente veloci e il tiro della sua squadra e il corpo a corpo successivo si rivelarono poco efficaci, infatti uno solo dei tre veicoli venne distrutto dal signore dei vermi.
Alle spalle della seconda squadra di land speeder comparve la prima coorte di obliteratori, erano apparsi molto più distanti del previsto dal loro bersaglio e il loro fuoco combinato riuscì a distruggere un solo veicolo volante. Evidentemente la fitta rete di antenne stavano creando una qualche sorta di interferenza all’interno del warp infatti la seconda coorte di obliteratori comparve solamente per un breve istante collassando subito dopo al suolo come un ammasso di carne ustionata e metallo fuso.
Gli Space Marines risposero alla minaccia con fermezza, un’altra capsula atterrò a pochi metri dal centro di trasmissione e una squadra di terminator si teletrasportò vicino ai sistemi rilevatori. Gli speeder e le squadre tattiche concentrarono il fuoco sull’unica squadra di obliteratori, uccidendone due e lasciando un solo sopravvissuto.
Pestus era consapevole che l’intero esercito nemico si era sbilanciato verso i sistemi di rivelazione e che non possedeva abbastanza uomini per impedir loro di conquistare tale obbiettivo, così decise di far difendere ad oltranza quel punto dalla squadra nel rhino e che lui e i suoi uomini avrebbero tentato strappare il possesso del centro di controllo alla squadra posta in a sua difesa.
Intanto l’ultimo obliteratore rimasto ottenne la sua vendetta sulla squadra di land speeder che aveva decimato i suoi confratelli riuscendo a distruggerli entrambi in una combinazione impressionante di capacità di tiro e corpo a corpo. Sfortunatamente la sua soddisfazione non sarebbe durata a lungo, una serie di colpi di armi termiche delle squadre tattiche poco distanti lo carbonizzarono poco dopo.
Allo stesso modo le armi termiche fusero le paratie del rhino della squadra di plague marines che occupavano il centro di rilevazione, i guerrieri del contagio presero posizione, pronti allo scontro con una squadra di space marines comandata da un maestro del capitolo e di una squadra di terminator d’assalto. In un gesto estremo la squadra di marine della peste si lanciò all’assalto della squadra marines, il maestro capitolare riuscì da solo ad uccidere ben tre degli otto assalitori, ma non riuscì ad evitare un colpo mortale infertogli da un maglio ad energia. Scossi dalla morte del loro leader gli astartes combatterono furiosamente, ma solamente l’intervento dei terminator riuscì ad eliminare l’intera squadra dall’obbiettivo.
Dall’altro lato del campo di battaglia la situazione per la legione della pestilenza era ben diversa, la squadra posta a difesa del centro di trasmissione fu falciata quasi per intero dall’assalto di Pestus reso anch’egli furente dalla perdita di così tanti suoi figli.
Alla fine dello scontro la legione della pestilenza era riuscita a distruggere il centro di trasmissione e ad uccidere il comandante nemico, mentre invece gli space marines delle salamandre erano riuscite a proteggere i sistemi di rilevamento.

Settore 5 - Mineris - Datacode 31 -vittoria Eldar-
L'Alto veggente Thetlis lasciò vagare lo sguardo sul campo di battaglia, una colonia mineraria isolata, dispersa in una landa desolata e ostile adesso costellata da crateri e relitti fumanti, segno evidente dello scontro che vi si era svolto poco prima.
Il venerabile eldar dei Tessitori del Fato ripercorse mentalmente gli eventi della giornata; la notte scorsa egli aveva inviato delle squadre di ranger a indagare sulla scomparsa dei coloni umani da un remoto avamposto minerario, sospettando il coinvolgimento delle empie forze caotiche della Caterva Mortis. Il suo era più di un semplice sospetto, ma con la presenza della empia Mente Alveare Tiranide sul pianeta le sue divinazioni cominciavano a divenire più ardue e meno precise. Gli eldar però non erano stati i soli a interessarsi del fato della colonia, gli space Marines dei Santi Redentori avevano a loro volta inviato una piccola forza di ricognizione.
Gli astartes scoprendo degli alieni nel complesso minerario li avevano subito ritenuti responsabili del misfatto e di conseguenza avevano attaccato.
Entrambe le pattuglie avevano chiamato rinforzi così alle prime luci dell'alba una semplice scaramuccia era divenuta una vera e propria battaglia. Thetlis aveva guidato personalmente la sua forza d'assalto scelta, composta di moto a reazione e guerrieri d'aspetto aviotrasportati su eleganti veicoli A-grav; ma la rispsta dei marines non si era fatta attendere, il cappellano Fellenius era a sua volta intervenuto guidando un contrattacco in grande stile direttamente dentro le linee eldar, con capsule, dreadnought, terminator e persino un venerabile Land Raider.
Per un lungo attimo le forze Eldar avevano vacillato dinanzi all’impetuoso assalto dei Marines, ma infine erano riuscite a respingerli seppur pagando come prezzo la perdita di una squadra di banshee e delle Lance Fulgenti. Complice la natura ostile del settore Mineris, alla fine erano stati i draghi di fuoco a trionfare, l'autarca Kael'Thas insieme all'esarca Khendros erano riusciti a distruggere non meno di una capsula, un dreadnought, una squadra di terminator (Lance di Beniawski) il Land Raider e i terminator Assaltatori che lo occupavano, rimasti impantanati nelle sabbie mobili alla mercè delle armi al calor bianco da cui nemmeno i possenti scudi tempesta erano riusciti a salvarli. Gli eldar erano usciti vittoriosi dallo scontro, il cappellano Fellenius era stato portato in salvo, insieme agli altri feriti, dagli astartes superstiti; cosi soltanto gli eldar si aggiravano adesso per la colonia perlustrandola palmo a palmo. Ma il veggente era ormai sicuro, la sparizione dei coloni era opera dei servi del Chaos e ciò poteva significare solo che gli abominevoli guerrieri della Caterva Mortis stavano allestendo un nuovo rituale di sangue. E questo NON poteva essere permesso...


Settore 7 - Mecadon - Datacode 30

B. STRATEGICA ROVINE XENO 6WAA -vittoria lealista-
Lealisti vs Orki, 1500 punti. Vittoria dei Magli Scarlatti che conquistano 3 obbiettivi e totalizzano ben 4 kill point, contro l’unico obbiettivo conquistato dagli Orki.
Una vittoria degna degli Space Marine, che hanno perso solo due terminator e due motociclisti!!


Settore 7 - Mecadon - Datacode 29
-vittoria lealista-
Battaglia tra Orki (2 mek, 9 orkotteri, 11 sciakalli, 12 ragazzi su kamion, 6 lattine 2 scatole) e i miei Space Marine dei Magli Scarlatti (bibliotecario, 2x10 tattici con laser termico e maglio, una con rhino, 3 moto+moto d’assalto, 2 speeder, predator, 5 terminator con martelli, dreadnought da tiro). La fortuna ci arride perché nessuno va sulle sabbie mobili (o comunque quei pochi si liberano) e la battaglia procede normale.
Con molta fortuna per me riesco a fargli fuori prima le scatole, poi gli orkotteri, i ragazzi sull’obbiettivo e al quarto turno 8 sciakalli, riuscendo a fare infine 2 qg e 1 obbiettivi, perdendo solo 3 tattici e i motociclisti e muovendo infine solo i land speeder, i motociclisti e una tattica.


Settore 11 - Numea - Spostamento

L'orda tiranide classificata come gli Artigli assassini della Jormungandr si sta spostando nel settore 11. Attenzione cittadini dell'Imperium: se avvistate creature tiranidi denunciate subito la loro presenza in un avamposto presidiato!

Settore 3 - Savius - Datacode 28

B. STRATEGICA
SPAZIOPORTO ORGOGLIO DI MARTE -vittoria lealista-
“Se un uomo muore acciocché un altro viva, il suo spirito desinerà al desco dell’Imperatore.”
Colonnello Hans von Clausewitz.
Le forze caotiche a difesa dello spazioporto schierano per prime. Nei primi momenti della battaglia nulla. Appena giunta l’alba, il Colonnello Hans von Clausewitz del 501esimo Reggimento Aquile Urlanti ordina il bombardamento d’artiglieria delle linee nemiche. In risposta il nemico ordina l’avanzata in forze. Il fuco di sbarramento , lento e preciso, elimina I trasporti, riducendo all’impotenza le truppe avversarie. Alcuni minuti dopo l’avanzata del nemico è spezzata dal fuoco dei carri., le forze rinnegate dei Mastini Infernali Circa otto ore dopo Sullo spazioporto Orgoglio di Marte sventolano affiancati I vessilli dell’Imperium e della Guardia Imperiale.
Onore all'Imperatore!

Settore 3 - Savius - Datacode 27
-vittoria caotica-
Il sole in lontananza rischiarava i grandi contenitori di criocristalli pressurizzati, Pestus li voleva, erano fondamentali per le sue ricerche e per i suoi esperimenti per la Legione della Pestilenza. Nessuno si sarebbe potuto frapporre fra lui e loro. Una serie di movimenti vicini ai silos lasciava però intendere che non sarebbe stato così facile. Due rhino, un predator e un land raider azzurro chiaro dei lupi siderali si erano schierati in difesa dei contenitori di cristalli.
“Quegli sciocchi pensano di avere qualche vantaggio nei nostri confronti perché provengono da un pianeta ghiacciato”. Disse Pestus ai suoi uomini.
“Bene mostriamo loro che qui siamo su Faaris e questo pianeta è nostro. Oggi li faremo piangere e maledire il giorno in cui hanno scelto di abbandonare il loro pianeta.”.
Dall’altro lato del campo di battaglia anche uno space marines in sella a un lupo gigantesco stava incitando i suoi uomini allo scontro. Nonostante la distanza lo sguardo del lord dei Lupi Siderali incontrò quello di Pestus, nessuno dei due cedette durante questo primo scontro, entrambi sapevano che ci sarebbe stato un solo modo per sapere chi dei due era il guerriero migliore. Sarebbe stato un ottimo scontro pensarono.
Vento del contagio,il land raider di Pestus con all’interno il suo seguito, avanzò cautamente fra le rovine verso i nemici, l’oscurità di Savius stava svanendo e sarebbe stata un’idea folle lanciarsi a tutta velocità verso il nemico. Il fuoco di sbarramento effettuato dai lupi siderali si rivelò però inefficace non riuscendo a scalfire lo spesso ventre metallico del Vento del contagio.
Mentre l’attenzione dei figli di Russ era altrove la trappola di Pestus prese forma, sfruttando le fenditure warp due coorti di obliteratori comparvero alle spalle dei due rhino. Le armi termiche della prima squadra fusero le paratie di un rhino facendolo esplodere, gli sfortunati sopravvissuti furono accolti da diverse salve di cannoni al plasma della seconda coorte, atomizzandoli tutti dal primo all’ultimo. Pestus consapevole della situazione propizia fece accelerare il suo Land raider al massimo, mentre i portelloni del veicolo si aprirono, Pestus guardò il suo secondo in comando, Fransen occhiputridi e disse.”Porta la tua squadra sul land raider dei lupi siderali e distruggetelo, io ho un lavoro da svolgere.”Il lord lupo era infatti a pochi metri dal punto di sbarco e sapendo che i suoi uomini non erano alla sua altezza avrebbe dovuto vedersela da solo con lui. La bestia cavalcata dal lord lupo era immensa, il suo respiro si condensava in gigantesche nuvole di vapore, un leggero movimento delle cosce del cavaliere la fecero scattare in direzione del signore dei vermi. La lama runica del lupo siderale emanava energie arcane molto potenti, mentre artiglio infetto nelle mani di Pestus era imbevuta della potenza stessa di Nurgle. Era evidente che lo scontro non era pari, infatti Pestus con una sola movimento della sua arma colpì sia il massiccio lupo che il lord, uccidendo in un istante il primo e ferendo gravemente il secondo. “Sei un uomo forte”Sentenziò Petsus.” Molti mortali non riuscirebbero a sopravvivere al semplice tocco della mia arma”. “Sfortunatamente il destino ha voluto questo nostro scontro, ma non è troppo tardi per te, unisciti a me e accetta il caldo e amorevole abbraccio di padre Nurgle.” Il lord incastrato sotto la carcassa in decomposizione del suo lupo del tuono abbaiò tutta la sua rabbia e il suo disprezzo, a questo rifiuto seguì un rapido colpo di artiglio del contagio e un ancor più rapido incancrenimento e necrosi del povero space marine. Poco distante le due coorti di obliteratori venivano assaltate da una squadra di lupi grigi. Il combattimento fu brutale ma alla fine gli obliteratori uscirono vittoriosi dallo scontro perdendo però ben 3 loro confratelli. Un’espressione d’ira comparve sul volto di Pestus quando la squadra comandata da Fransen occhiputridi, nonostante un’abbondante presenza di armi termiche, non riuscì a distruggere il land raider nemico.
Il mezzo di trasporto allora riverso un gran numero di space marines proprio addosso al signore dei vermi. Numerose salve di armi requiem e di armi termiche a bruciapelo a cui si aggiunsero anche tutte le armi del land raider, aprirono diversi scavi nella spesse carni infette di Pestus. Nonostante le ferite Pestus nel conseguente corpo a corpo riuscì ad uccidere metà della squadra nemica, ma venne colpito in maniera molto grave, costringendolo a terra, dal martello tuono di un grosso space marine dalla lunga barba bionda in armatura terminator.
Consapevole della gravita della situazione e che probabilmente questo gesto lo avrebbe redento agli occhi del suo signore, Fransen occhiputridi, guidò la sua squadra in direzione del nemico che aveva abbattuto il signore dei vermi. Sfortunatamente i lupi siderali, ormai consapevoli di non poter più difendere i silos, si imbarcarono sul loro land raider abbandonando la posizione.
Pestus ferito venne accompagnato all’interno di Vento del contagio, aveva raggiunto i suoi obbiettivi, ma c’era qualcosa che lo rendeva insoddisfatto. Inviò una preghiera silenziosa a padre Nurgle affinché un giorno gli fosse nuovamente concesso di scontrarsi nuovamente con lo space marine dalla lunga barba bionda.


Settore 6 - Strige - Datacode 26
-vittoria Tau-
Dopo la battaglia contro i Be’gal il Gruppo di Caccia D'YANOI KA si è ripreso ed è tornato operativo. All’alba del 12 rotaa dall’arrivo sul Pianeta, siamo stati attaccati da una forza d’attacco Umana proveniente dal Settore Mineris, venuta per distruggere il nostro campo base. Abbiamo preparato il terreno per la difesa: partivamo avvantaggiati. Sfruttando la fitta vegetazione che circondava il campo base, abbiamo teso un’imboscata, piazzando diverse trappole anti-fanteria.
Al sorgere del sole potevamo già sentire i rombi dei motori nemici. Questa volta sarebbe servito un ottimo volume di fuoco, così ho ordinato a tutti i Guerrieri del Fuoco del Gruppo di Caccia di impugnare i Fucili a impulsi e prepararsi alla battaglia. Nessun’armatura sarebbe stata usata, eccezion fatta per le XV88.
I veicoli della Lama di Ghiaccio fecero molta fatica ad avanzare nella fitta boscaglia, permettendo così ai nostri Cannoni a rotaia di colpirli ripetutamente più di una volta. Numerosi vennero distrutti e le truppe imbarcate massacrate. La vegetazione proteggeva i Team di Guerrieri del Fuoco, consentendo loro di far valere la superiorità delle armi Tau: quei pochi attaccanti che riuscirono ad arrivare a portata delle trappole furono uccisi prima di poterle attivare. E’ stata una carneficina: al termine della battaglia numerosi Umani giacevano morti sul campo di battaglia. Quel che rimase del contingente Umano scappò al di fuori della foresta, tornando nel Settore di provenienza. Nonostante molto pochi fossero stati i caduti fra noi, non ordinai di inseguire l’avversario in rotta, vista la poca mobilità dei Team di Guerrieri del Fuoco lasciati senza Trasporti per l’occasione.

Settore 11 - Numea - Datacode 25
-pareggio-
Avamposto 205, Numea. Una serie di rovine semidistrutte e corrose dal tempo, ma molto ambita per i suoi magazzini e garage sotterranei. Scelto dagli Empi Devastatori come base avanzata per le loro incursioni, era a sua volta ora sotto attacco. I Silent Screamer, pazienti e decisi, avevano preparato un assalto per la riconquista…
“Mio signore, lealisti in vista. Un nuovo capitolo, mai visti prima, quali sono gli ordini?”
“Rimanete lì sopra e bombardateli con tutto, dobbiamo trattenerli finché non arriva il resto della squadra! Usate le immagini delle armature e identificatemi i nostri aggressori, a tutti gli altri imbarcatevi, si va a tagliare qualche testa!”
“Ci hanno avvistati, ma ormai è tardi, l'attacco è già iniziato. Segnalate a tutte le unità, fate in modo che la squadra Omega si unisca a noi appena possibile”
“Ricevuto Maestro Janus, l'Imperatore protegge!”
Al momento dell'attacco i caotici prendono l'iniziativa e avanzano sulla sinistra con i loro corazzati, ma il loro vindicator si blocca, i cingoli danneggiati dall'impatto con delle rocce, nonostante la pala frontale. Il land raider personale di Lord Vraak e il rhino dei suoi accoliti continuano l'avanzata, mentre i disrtuttori di guardia con le loro armi pesanti iniziano a tempestare di colpi le unità nemiche. Dal lato opposto del campo, invece, la squadra assaltatrice Mietitori sfrutta le coperture e la distanza dai corazzati per avvicinarsi all'edificio principale dell'avamposto, mentre il predator annhilator si muove sul retro di un edificio, cercando copertura dalle armi pesanti, mentre i morituri arrivano a dare manforte, pronti a respingere l'assalto, a malapena trattenuti dai portelloni del loro rhino.
“Signore,assaltatori in avvicinamento”
“Fuoco! Abbatteteli senza pietà! Per gli dèi oscuri”
La squadra di distruttori esige un pesante tributo agli assaltatori in arrivo , supportata anche da un'ulteriore squadra di marine corrotti arrivata dalle retrovie, ma la situazione cambia alla svelta sul campo, una volta che i Baal predator completano la manovra di accerchiamento, entrando ognuno da un fianco diverso e la squadra di berserker nel Land Raider, guardia di Lord Vraak, non riesce ad arrivare in mischia con gli odiati lealisti a causa del terreno reso un inferno di macerie dai precedenti scontri.
Anche i lealisti a difesa della base non riescono ad avvicinarsi abbastanza ai frenetici servi di Khorne per potersi scontrare, ormai presi nella morsa della Sete Rossa, mentre invece sul lato opposto uno dei Baal con il suo cannone inferno dimezza la squadra armi pesanti a difesa della base, che però resta a combattere incurante delle perdite, e continua a far fuoco sugli assaltatori.
I nuovi arrivati caotici distruggono per rappresaglia il Baal predator che aveva appena arrostito i loro compagni, mirando con precisione coi i fucili termici nella zona delle casse di combustibile del tank, anche se l'esplosione avvolge in fiamme mortali un membro della squadra. Lord Vraak, avvisato da Zedrah, rimane a bordo del land raider: Janus (segue le regole di Mephiston) è in sua attesa dietro le rovine, contando sui fratelli dentro la base per ricacciare indietro i berserker ormai in carica. Carica che invece risulta brutale e sanguinosa, e che lascia solo il sergente in piedi tra le rovine, incapace di contemplare la ritirata, ormai preda delle visioni della Sete.
Nonostante tutto il fuoco pesante su di loro, le perdite subite, la manovra di accerchiamento ormai in stallo per la reazione delle riserve, gli assaltatori sono finalmente arrivati sugli odiati eretici. “Avanti Screamers! La vendetta di Sanguinius scende silente!”
Nella mischia furiosa che ne segue tutta la squadra armi pesanti viene annientata, anche se rimangono in piedi soltanto il sergente Thot e un suo fratello di battaglia.
“Signore, qui sergente Thot, siamo sulla base nemica, forte opposizione nemica, ma resistiamo per l'Imperatore!” “Ricevuto sergente. A tutte le unità qui Maestro Janus, premete il più forte possibile, ora è il nostro momento!”
Ed invero è il momento del Maestro Janus, che aiutato dai suoi poteri psionici si lancia nella mischia, tentando di salvare il solitario sergente. Tutti i berserker vengono uccisi dalla sua furia, ma il suo alleato non si salva, e rimane da solo tra le macerie della rovina a difendere l'onore del Capitolo. Il land raider caotico si sposta cercando di occludere la via dei rinforzi e Vraak stesso scende per affrontare la death company, contando sul suo teletrasporto d'emergenza nel caso qualcosa vada storto, la squadra Beriam, seconda ondata dell'assalto caotico, sbarca e tempesta di proiettili il maestro Janus, che però tra fisico possente ed armatura eccellente non subisce neanche un graffio….
“Lord Vraak, qui campione Rekhab, abbiamo nemici nella base”
“Dovete chiedermi il permesso per farli a pezzi? Cospargete le loro budella per tutto il complesso!”
“Ricevuto mio sign... ATTENTI! CI VIENE ADDOSSO!KRIN, DAGLI IL TERMICO! CUOCI QUELLA SCATOLA DI METALLO!”
Il secondo Baal, infatti, aveva tentato di scacciare gli ultimi difensori dalla base nemica con un travolgimento sperando di spezzarne il morale. Con pessimo esito, purtroppo; gli eretici hanno mantenuto il controllo e con un preciso colpo di termico uccidono il pilota, disattivando anche tutti i sistemi vitali del tank. Un eroico sacrificio, purtroppo inutile.
Janus dal canto suo decide di giustiziare di persona tutti i traditori che ha davanti, mentre la death company si lancia ringhiante e assetata di sangue su Lord Vraak, la cui armatura terminator non resiste ai colpi di maglio potenziato, ma comunque funziona abbastanza da teletrasportarlo in emergenza al campo base principale di Numea. La death company, derubata del suo premio ma comunque vittoriosa, consolida verso l'altra squadra di nemici, ormai decimata dall'assalto di Janus. Ma ormai nessuna delle due fazioni riesce a strappare la vittoria all'altra, e si riattestano sulle posizioni iniziali. Tutto questo è stato solo un grande massacro, di cui può gioire solamente Khorne.
…“Mio signore, si riprenderà presto?”
“Si, i chirumek stanno facendo in modo che combatta ancora, ma per ora è ancora nelle vasche di recupero”
“Ed ha dato qualche ordine, Lord Zedrah?”
“Uno solo. Chiamate Rutger. Vi guiderò io finché Lord Vraak non sarà di nuovo in grado di combattere”…. “Sergente, rapporto perdite?”
“10 morti tra carristi e assaltatori, 6 feriti gravi, 6 di più lieve entità; due Baal distrutti.”
“Abbiamo mostrato a quei traditori che Faaris non è una facile preda, che nessuno è al di fuori della vendetta dell'Imperatore, ma da adesso non ci prenderanno più sottogamba. Recuperate i corpi, e i relitti dei Baal, non voglio che sciacalli del Mechanicus li razzino per studiarne i motori, né che i nostri fratelli giacciano morti senza i dovuti onori. Glielo dobbiamo.”

Settore 10 - Vreda Secunda - Datacode 24
-vittoria Caos-
Un tempo Vreda Secunda era una fiorente regione di Faaris IV: le sontuose città crescevano a pochi passi da immensi boschi incontaminati: sulle colline i contadini coltivavano i prodotti che usavano per nutrimento o per commercio e gli allevatori mungevano le famose vacche faaresiane a 6 zampe e 48 mammelle, produttrici di un latte famoso in tutto il settore per il suo sapore dolce e dall’alto contenuto proteico.
Ma quello che si è visto recentemente ha definitivamente dissacrato la bucolicità del luogo trasformandolo in uno scenario di morte e distruzione totale.
Era da poco sorto il sole e i boati di guerra giungevano lievi fra le rovine degli edifici assediate dall’edera selvatica quando un suono ruppe la tranquillità del luogo; non ci si poteva sbagliare: era un orrendo Vindicator del Caos che con il suo scafo adornato di trofei e resti umani faceva il suo ingresso nello scenario. La pace era finita. La vita era finita. Il Caos era infine giunto, il Tentacolo del Caos era pronto alla battaglia.
Dietro di lui fecero la loro apparizione gli sbavanti Berzerker di Khorne, i combattenti finali del Dio del Sangue, guidati dall’enigmatico Macellaio di Worf 359, con la sua armatura crimesi e la spada a catena di adamantio benedetta da Khorne stesso. A fedele scorta del leader del Caos vi erano un gruppo ordinato di Marines della Rubrica guidati da uno Stregone e una rivoltante squadra di Marines della Peste, i Petolanti. Al centro dello schieramento i possenti Obliteratori , 1/3 uomo, 1/3 demone ed 1/3 macchina facevano tremare il suolo con i loro passi mentre in cielo volteggiava sghignazzante un Principe Demone di Slaanesh, ridotto in schiavitù dal Macellaio tramite l’innesto di una bomba termica addominale.
L’armata si bloccò subito dopo aver superato quello che doveva essere una patetica imitazione di un bunker imperiale. Tra la vegetazione i marines del caos avvistarono un Rhino dei “fratelli” Angeli Sanguinari della Forza d'Assalto Baalthazar: il color rosso fuoco dello scafo e i calici santificati sopra di esso facevano chiaramente intuire qual’era il Capitolo di provenienza. Ma non erano soli: sopra una collina un torreggiante Dreadnought color del sangue si ergeva in tutta la sua maestosità mentre tra le rovine di un penitenziario colonico una figura possente e terribile aspettava il suo momento. Era l’inizio di quella che sarebbe stata una delle battaglie più sanguinose di tutto il settore.
Non ci furono presentazioni o gesti diplomatici, solo il tuono del cannone del Vindicator che colpì il Rhino senza però procurargli danni gravi. Basto questo per dare inizio allo scontro ed ecco che come un Angelo dell’Imperatore, attirando l’attenzione di tutti e accompagnato dalla musica celestiale dei suoi reattori dorsali, fece il suo ingresso in campo rivelandosi a tutti Baalthazar l’Epistolante a capo della Forza d’Assalto degli Angeli Sanguinari. Chi vi scrive, notò che l’ingresso di tale figura scosse gli animi di tutti gli impavidi nemici, ed è pronto a giurare che anche gli automi viventi della Stirpe dei Mille provarono un senso di rispetto e paura nei suoi confronti. Ma non ebbe paura il Macellaio e la sua truppa di sbavanti Berzerker che non vedevano l’ora di scontrarsi con l’ex “fratello”. Ma così facendo il leader commise il primo dei suoi errori: sebbene non venne minimamente intimidito dal suo avversario ingaggiò con lui una lotta all’ultimo sangue. Ma egli non era ancora pronto e un fendente micidiale di un’arma dalla potenza inaudita lo gettò a terra incosciente distruggendo la sua armatura prima che lui potesse rispondere con la sua ascia assassina. Baalthazar lo riconobbe: un tempo erano amici e commilitoni su Circe II: era il comandante in capo dei Divoratori di Mondi, Lord Brutal, corrotto durante l’Eresia di Horus dai poteri perniciosi e definitivamente impazzito su Krax Hudin. Mentre teneva a bada gli altri berzerker, un gruppo di cultisti del caos allontanarono frettolosamente il ferito dalla battaglia portandolo sull’Altare del Sacrificio per chiedere a Khorne di salvare il loro crudele leader. Baalthazar combattè con coraggio contro i compagni del Macellaio resi ciechi di rabbia dalla perdita ma nemmeno lui poteva fare molto contro i protetti del Dio del Sangue e venne ferito molto gravemente dagli attacchi di maglio del Campione dei Teschi cadendo al suolo. I berzerker decisero di non decapitarlo per rendere onore al suo coraggio e al suo valore concentrandosi invece su una serie di squadre assaltatrici apparse davanti e dietro di loro. Ma non fu necessario il loro intervento. Le armi deformi degli obliteratori vomitarono giganteschi impulsi al plasma vaporizzandone ben due prima che queste potessero fare altro se non danneggiare irrimediabilmente il terribile cannone del Vindicator.
Dall’altra parte del campo, il Principe Demone conosciuto come L’Arcidiavolo Sven’thrax seminava il panico tra i marines tattici sbarcati dal loro trasporto instillando nei loro pensieri ingannevoli visioni seducenti. Gli sventurati invece di correre incontro a donne trasgressive e sensuali, finirono per cadere sotto i proiettili inferno dei Marines della Rubrica di Fratello Obysis. Nel frattempo le attenzioni del Principe Demone si rivolgevano al possente Dreadnought Fratello Hannibaal, reliquia vivente del Capitolo, ma la velocità estatica dell’Arcidiavolo era troppo anche per lui e venne presto messo fuori gioco.
Successivamente, dopo essere miracolosamente guariti, Lord Brutal fece il suo ritorno in campo, saziato dalla decapitazione dei cultisti che lo avevano curato, così come Baalthazar, rimesso in piene forze dalle sapienti mani del sommo Sacerdote del Sangue, suo compagno e fidato amico da secoli. Nel frattempo il massacro di marines tattici e squadre assaltatrici per opera dei cannoni al plasma degli obliteratori continuava incessante mentre solo un temeraria ed impavida squadra della famigerata Compagnia della Morte infliggeva gravi perdite alle truppe corrotte del Caos estirpando la squadra dei putridi Marines devoti a Nurgle, i quali però contagiarono i loro nemici con orrende malattie che finirono per debilitarli ed esporli così al fuoco dei fucili termici e soprattutto alla pura violenza e brutalità della nuova minaccia: Athrox il Massacratore, Demone Maggiore di Khorne nacque dalle forme straziate di un Berzerker, onorato di sacrificarsi nel nome del suo Dio.
Nel frattempo, nella parte occidentale del campo, il Macellaio Lord Brutal, nella sua ricerca ossessiva di sangue e teschi commise il suo secondo errore assaltando da solo i maestosi Terminator, calati dal cielo come angeli della morte, il cui unico scopo era la purificazione del luogo dalle immonde creature demoniache e purgare i fratelli corrotti. Tradito per la seconda volta anche dalla sua pistola al plasma, Lord Brutal dimezzò la squadra con le armature benedette ma non riuscì a sopravvivere alla forza distruttiva dei Magli Potenziati cadendo agonizzante sul campo. Gli Dei Oscuri pretenderanno maggior impegno da lui la prossima volta. I Terminator continuarono la loro avanzata distruttiva assediando il bunker e liberandolo dagli Obliteratori. Ma non è sufficiente, perché altri di quei mostri metallici eruppero nel campo da battaglia poco più lontano cancellando un’intera squadra di Marines tattici drogati dalle visioni paradisiache del Principe Demone che cadde però sotto la furia dei colpi avversari dopo aver nuovamente distrutto e profanato il sacro sarcofago di Fratello Hannibaal.
La vittoria viene infine ottenuta dai Marines Del Caos, in uno scontro che venne combattuto con coraggio e sapienza tattica da entrambe le parti. Ma il Destino era scritto ed i lealisti dovettero lasciare il campo per recuperare le perdite e riorganizzarsi, lasciando che i berzerker decapitassero i cadaveri per rendere omaggio al loro Dio sanguinario mentre i marines della peste infettavano l’acqua dei ruscelli e la terra dei boschi con i loro virus letali.
Tuttavia, nelle notti sgombre da nuvole, c’è ancora chi è convinto di udire le grida del furioso Balthazaar che combatte in una lotta eterna contro le Stregone di Tzeentch e i suoi Marines della Rubrica dalla vuota armatura blu elettrico.


Settore 7 - Mecadon - Datacode 23
-vittoria Dark Eldar-
La battaglia per il controllo delle installazioni industriali presso Adepice (Settore Mecadon) infuria e la Cabala Arlecchina sferra un nuovo attacco contro le installazioni imperiali al fine di razziare le povere anime degli sventurati operai-schiavi, li reclusi per lavorare alle forge imperiali. A fronteggiare la Cabala Arlecchina, si ergono le forze della Guardia Imperiale del reggimento dei Dragoni di Bligny.
Il Generale Kenobi, tornato anch’esso su Faaris dopo la prima guerra, impiega fin da subito una batteria dei letali Hydra, micidiali semoventi antiaerei letali contro gli aereomobili Eldar e il suo asso dei corazzati a bordo di un Leman Russ Vanquisher.
Plotoni di fanteria e veterani su Valchiria completano la forza che si attesta a difendere un caposaldo imperiale sito nel settore e testa di ponte indispensabile per arrestare le incursioni xeno. Per l’attacco, Drag’Hutt invia uno dei suoi più valenti Tiranni, Arghal Xun, facendolo accompagnare da due letali Haemonculi su moto dotati di una panoplia di letali armi xeno.
Tre Talos si ergono contro la Guardia, forti della loro corazza, letali mandragore si nascondono nell’ombra pronte a colpire e le immancabili furie sui veloci Raider si apprestano a piombare sulle linee lealiste per portare morte e devastazione. Squadre di guerrieri su Raider attendono in riserva per occupare le posizioni dopo il passaggio della forza d’attacco; forza d’attacco Xeno che prende l’iniziativa e attacca con la massima determinazione. I Talos avanzano mentre i Raider delle Furie sfuggono al fuoco degli Hydra volando basse e facendosi scudo con i numerosi edifici diroccati disseminati nella zona di battaglia, i semoventi antiaerei, ottimi contro mezzi volanti allo scoperto, poco possono se i bersagli guizzano rapidi da un edificio all’altro mantenendosi in copertura. I personaggi su moto seguono turbando contro il nemico e tenendosi in copertura anch’essi per sfuggire al fuoco delle Idre. Le Mandragone si muovono di riparo in riparo, invisibili agli occhi del nemico. Il fuoco imperiale fa pochi danni alla forza d’attacco xeno che irrompe nelle linee: letali Furie e l’Arconte su moto fanno macello delle truppe poste a guardia dell’obiettivo, i Talos irrompono nelle linee nemiche, verranno distrutti dal coraggio dei fanti della guardia (che non esitano a sbarcare dai Chimera e dai Valchiria per distruggerli con fucili termici e plasma), ma intanto riusciranno a decimare i corazzati della guardia mentre le guardie che li hanno distrutti verranno eliminati in corpo a corpo da Arconte, Mandragore e Haemonculi. Le truppe degli Eldar Oscuri (squadre di guerrieri imbarcate su Raider) arrivano a consolidare le loro posizioni e colpiscono a distanza i Valchiria e i Chimera che cercano di sfondare e raggiungere la base Xeno per impedire ai crudeli corsari di creare una testa di ponte per le loro razzie su Mecadon. Ma è tutto inutile. Sebbene decimati, gli Xeno tengono la loro base e predispongono la testa di ponte per consentire alla Cabala Arlecchina di sbarcare stabilmente sul pianeta per le sue crudeli razzie. Un orrore inimmaginabile si prepara per Mecadon, mentre gli Arlecchini alleati di Drag’Hutt già fanno piani per la conquista delle rovine Xeno presenti nel settore in cui opera il malvagio leader pirata: Drag’Hutt, lo Scorticatore Nero……………….

Settore 3 - Savius - Spostamento
Il 501° Aquile Urlanti si sposta dal settore 5 a Savius, pronti a sfondare le linee caotiche.

Settore 5 - Mineris - Datacode 22
-vittoria lealista-
Ancora un’altra battaglia, ancora un altro massacro senza senso.
Per quanto mi sforzi di ricordare ogni tattica che ho imparato in tutto questo servizio all’Imperatore, questi xeno, noti come Tiranidi, mi riescono sempre a sorprendere.
La missione era semplice , teoricamente: fermare con un contrattacco il settore prima che sia troppo tardi, ma troppo già ci è costato. Abbiamo fermato quelle bestie dopo raffiche e raffiche di fucili laser ma questo non è bastato, neanche la precisione dei mezz’uomini, ma grazie all’Imperatore, esso ci ha donato i carri e soprattutto il manticora denominato “Betty” dai fanti che ha dato il suo meglio eliminando formazioni di xeno e creature mostruose
Abbiamo perso un carro leman russ classe Vanquisher, un corazzato Hellound e diverse formazioni di fanteria…, tra quali il Tenente Erman…cavolo, era un bravo soldato, troppi ragazzi sono morti oggi, troppi veramente. Troppi eroi morti per queste orrende bestie, ma alla fine esse sono state castigate, fino all’ultimo schifoso xeno. E già lo so…questo è solo l’inizio… Per ora dovremmo continuare a difendere i nostri confini, e quando torneranno i rinforzi da Ultima Speranza, inizieremo l’attacco verso Savius. Che l’Imperatore abbia pietà dei miei nemici, perché io non ne avrò. Dal diario di Menrath, Caporale del 8°reg Ultima Speranza

Settore 10 - Vreda Secunda - Datacode 21
-vittoria lealista-
Elementi in ricognizione della VII° brigata Vendergast della guardia imperiale incontrano una piccola banda da guerra Orks a caccia di pezzi di ricambio. Una grossa banda appiedata supportata da due grossi carri corazzati, uno un accozzaglia di rottami assemblati ed irriconoscibili, l’altro un tempo un fiero land raider astartes profanato. Entrambi carichi di capi e megacapi. Le unità corazzate del vendergast non possono far altro che allargarsi per fronteggiare l’avanzata nemica mentre i due vendetta di supporto si allargano su entrambi i fianchi per colpire i leviatani corazzati orcheschi dove sono meno corazzati. Tra boschi e affioramenti rocciosi scoppia una guerra rapida fatta di rapide manovre, i due vendetta vengono abbattuti uno esplode in volo mentre l’altro colpito ai motori da commando nascosti nella campagna effettua un rovinoso atterraggio di fortuna. La battaglia sembra mettersi male, ma i veterani usciti dai rottami del vendetta schiantato strisciano in mezzo alle rovine fino a portare i loro termici a portata di uno dei carri corazzati. Nello stesso momento il demolitore tuono di ferro trasforma in un cumulo di rottami il secondo carro corazzato. I vendetta sono vendicati. Le due forze iniziano a prendere le distanze, non prima che il fuoco sostenuto dei chimera metta in rotta i commandos assicurandosi la vittoria imperiale. Gli orchi abbandonano il campo sconfitti.

Settore 3 - Savius - Datacode 20
-vittoria caotica-
Fra le rovine del complesso minerario abbandonato Granshin, una sirena d’allarme lamentosa squarciò il sibilare del vento. Pestus il signore dei vermi della Legione della Pestilenza aveva scelto la struttura come sua dimora e come nuova base operativa della legione della pestilenza per l’attacco su Faaris.
Appena dieci minuti prima erano stati individuati un gruppo di orchi sui loro rozzi veicoli muoversi a tutta velocità in direzione del complesso minerario abbandonato, Pestus consapevole dei danni che sarebbero stati arrecati alla loro nuova dimora da uno scontro con quei selvaggi, ordinò ai suoi uomini di prepararsi ad intercettare gli orchi nella grande pianura gelida antistante il complesso minerario.
All’interno del land raider “Vento del Contagio” Pestus con alcuni dei suoi migliori uomini guidava l’avanzata, alle loro spalle, protetti dalla mole del “Vento del Contagio” due rhino avanzavano cautamente sul ghiaccio scivoloso.
All’improvviso una serie di veicoli sgangherati comparsero dall’altra parte della pianura, era difficile contarne il numero a causa dell’oscurità, ma il rombare assordante dei loro motori era sicuramente un pessimo segnale.
Anche gli orchi dovevano essersi accorti della presenza del nemico perché fecero accelerare ulteriormente i loro veicoli. Un grosso camion convertito da un trasporto militare imperiale sterzò bruscamente a causa del giaccio sfondando i suoi semiassi, gli equipaggi degli altri veicoli oltrepassarono il veicolo danneggiato lanciando una serie di insulti e di risate di scherno ai loro compagni che si stavano affannando per far ripartire il loro mezzo di trasporto.
Come aveva previsto il signore dei vermi l’attacco degli orchi era costituito da due ondate di veicoli, la prima costituita da veicoli più piccoli e veloci e la seconda da mezzi più grandi e più lenti. Al comando del loro padrone Pestus, due coorti di obliteratori lacerarono il tessuto della realtà apparendo alle spalle dei due veicoli più grandi aprendo il fuoco sui motori e sulle riserve di carburante dei mezzi. Due esplosioni rischiararono per un istante la tenebrosa pianura, mentre il resto dell’orda di veicoli più veloci continuavano la loro corsa verso il land raider “vento del contagio” e il suo equipaggio.
I fuochi dei due carri distrutti illuminarono una serie di orchi molto grandi emergere dalle lamiere, fra di loro ne svettava uno la cui armatura era un complesso miscuglio di pistoni idraulici e cavi d’alimentazione. Questa creatura urlò la sua rabbia per la perdita del suo carro e cominciò a correre insieme alla sua scorta in direzione del nemico.
I due schieramenti si scontrarono al centro perfetto della pianura. I marine della peste sbarcarono dai loro rhino accogliendo gli orchi che erano appena smontati dai loro veicoli con salve di requiem a breve distanza, ma per ogni orco che sembravano abbattere altri due venivano riversati dai loro camion e i pelleverde sembravano ormai pronti allo scontro corpo a corpo. Pestus con la sua guardia del corpo si avventò su un folto numero di orchi, sfortunatamente nel bel mezzo della carica la sua arma demoniaca “artiglio infetto” cercò di sfuggire al controllo del suo padrone obbligandolo ad ignorare la mischia intorno a lui nel tentativo di impedire all’arma di prendere il sopravvento. Oramai il centro della pianura si era trasformato in una gigantesca mischia, gli zpakka si scontravano contro le armature potenziate dei marines della peste mentre i pugnali del contagio di questi ultimi aprivano profondi squarci suppuranti sulla pelle degli orchi.
Lo scontro continuò a lungo, fortunatamente il signore dei vermi riuscì a recuperare il controllo di Artiglio infetto e si unì anche lui alla mischia con i suoi uomini che stavano cominciando a cadere sotto il peso dell’assalto incessante degli orchi. Anche gli orchi però cominciavano ad accusare le perdite, alcuni pelleverde fecero per fuggire ma un orco più grosso stritolò uno dei fuggitivi con la sua chela ad energia e la ritirata fu interrotta.
Il campione della peste Fransen occhiputridi era appena riuscita ad abbattere l’ultimo orco che aveva caricato la sua squadra e mentre alzava la testa mozzata ancora viva del suo ultimo avversario in direzione del suo signore in segno di rispetto, il Kapoguerra con le sue guardie del corpo si avventarono su di lui e sulla sua squadra. Lo slancio del gigantesco orco corazzato e dei suoi avevano ucciso tutta la squadra di Fransen. Pestus consapevole che una volta abbattuto il leader dei pelleverde i restanti orchi si sarebbe dati alla fuga caricò l’enorme orco e la sua guardia del corpo. La possibilità di contagiare avversari tanto coriacei scatenarono artiglio infetto e indussero Pestus in uno stato di frenesia che raramente aveva sperimentato in passato, quando alla fine riuscì ad uscirne il corpo martoriato del Kapoguerra e di quattro delle sue guardie del corpo giacevano a terra in uno stato di decomposizione avanzato. Questa dimostrazione di brutalità e la morte dei migliori guerrieri della banda furono sufficienti per convincere tutti gli orchi restanti a fuggire.
Fransen occhiputridi si avvicinò al suo signore e domandò” Padre Pestus non li lasceremo mica scappare?” “Lasciateli andare” sentenziò il signore dei vermi che avvertiva la stanchezza per lo sforzo disumano che aveva appena compiuto.
E continuò “grazie alla loro robusta costituzione e a un po’ di fortuna quei sopravvissuti usciranno da queste lande ghiacciate portando con loro la mia epidemia”
Si interruppe e aggiunse ”il mio capolavoro…”

Settore 4 - Valar - Datacode 19 -vittoria lealista-
++++++Trasmesso da: Epistolante Aristocles
+++++++Ricevuto da: Astropate Lyamson
+++++++Destinatario: Comando Imperiale di Missione di Faaris IV
+Condotto Telepatico: Australium Malik
+++++++++++++Ref: Astartes/294803/GF
+++++++++++Autore: Magister Librarium delle Ceneri Ardenti, Sophilìo Sophocles
Pensiero del giorno: I codardi muoiono molte volte, i coraggiosi una soltanto.

Ricevuta la vostra comunicazione riguardo la possibile attività della razza xeno classificata come “Tau” nei pressi della colonia Laves, come da ordini abbiamo distaccato una apposita forza da battaglia delle Ceneri Ardenti con ordini di ricerca e distruzione. Dopo tre giorni di ricerche a tappeto, il nemico è stato finalmente individuato 137 miglia a sud-sudovest di Laves, accampato in forze nei pressi di un vasto acquitrino. Nel giro di meno di 5 ore terrestri l’intera forza da battaglia si è radunata per sferrare l’attacco.
Il segnale per l’avvio degli scontri è stato il suono dello schianto di due capsule d’atterraggio nel bel mezzo dello schieramento nemico, da cui sono sbarcati due Dreadnought e quello dell’esplosione di una cannoniera Hammeread. Ma la razza Tau non va sottovalutata. Nonostante fossero stati colti di sorpresa e avessero subito danni ingenti, obbedendo con una precisione millimetrica agli ordini del loro leader sono stati in grado di riorganizzarsi e contrattaccare in brevissimo tempo. Sfortunatamente per loro, non è stato sufficiente per tenerci testa. Alcuni dei nostri veicoli sono stati danneggiati dal loro fuoco anche seriamente, ma nel momento stesso in cui riuscivamo a portarci a distanza di carica, atterrando dal cielo o a bordo di Rhino e Land Raider, per loro non c’era speranza. Per quanto i nemici sembrassero non finire mai, più ne arrivavano sul campo di battaglia e più sangue xeno andava a mischiarsi coi liquidi ribollenti della palude. Pur di eliminare qualcuno dei miei uomini, aprirono il fuoco con armi che sarebbe meglio non utilizzare mai in presenza di gas così infiammabili, con il risultato – sempre siano benedette l’Armatura Potenziata e l’Armatura Terminator – di mandare all’altro mondo più soldati della loro fazione che della nostra.
Dopo ore di scontri serrati, il nemico scoraggiato iniziò a darsi alla fuga e noi li inseguimmo, massacrandoli sistematicamente fino all’ultima unità. La scia di rottami e cadaveri Tau che abbiamo lasciato è lunga almeno un miglio e mezzo, un tappeto di carne e metallo per la gloria dell’Imperium.


Settore 5 - Mineris - Datacode 18
-vittoria lealista-
Le condizioni climatiche avverse (2 turni fondamentali su 4 di tempesta) sono stati decisivi per la vittoria della III Comp. Angeli Sanguinari del capitano Wallace che hanno completamente annichilito la forza caotica degli Araldi delle Tenebre. 5 obiettivi su 7 conquistati alla fine della partita. Lord Faustus con nulla in campo non ha guadagnato obiettivi alla fine dello scontro..

Settore 7 - Mecadon - Spostamento

Il VII Gr. D'armata Cetriano si sposta dal settore 4 a Mecadon, con ordini di missione ben precisi.

Settore 4 - Valar - Datacode 17 -vittoria lealista-
Allart osservava cupo la scena della propria vittoria.
 Giunto al confine tra Valar e Mecadon, il gruppo d’armata in marcia verso quest’ultimo era stato fatto preda di un’imboscata delle forze del chaos appartenenti alla banda da guerra Bestie dell’Annientamento supportate da un’estesa Waagh orkeska. 
Per sorte o per fortuna, le forze della FDP presenti nella vicina Colonia Salice ricevettero in tempo la richiesta di aiuto e marciarono in soccorso del VII gruppo d'armata Cetriano.
 Tuttavia, il commissario si scoprì a disprezzarli profondamente. 
Non si erano dimostrati altro che un branco di conigli al comando di un incompetente ufficiale, che, pretendendo di imporre la propria tattica scantonata era arrivato ad attaccarlo fisicamente. 
Patetici…
Ecco dimostrata la differenza tra la gloriosa guardia imperiale e quei rifiuti casalinghi. 
Inutile dire che molte teste erano state fatte saltare da Allart in persona.
 Lo aveva trovato molto più facile, rispetto a dover eseguire uomini del proprio reggimento, cosa che faceva soltanto in casi estremi.
 Nonostante ciò, i poderosi carri del 41° Corazzato Cetriano avevano abbattuto i trasporti nemici dalla distanza, lasciando le truppe nemiche appiedate a correre sotto pesanti bombardamenti.
 Un massacro. 
Le poche truppe che giungevano alle squadre appostate sulle colline venivano falciate dai colpi di fucile laser dei numerosi fanti o dalle violente manate degli Ogryn della FDP, gli unici ad aver dimostrato, paradossalmente, un minimo di valore. 
Ma soprattutto, verso la fine dello scontro, una ridotta forza Eldar era giunta in loro soccorso massacrando Orki e Astartes senza distinzione per poi sparire nuovamente nel nulla mentre le guardie imperiali finivano i nemici rimasti a terra feriti o in fuga. 
Allart non riusciva ancora a spiegarsi la ragione di tale intervento. 
Che cosa erano venuti a cercare?
Perché non avevano attaccato i suoi uomini?
“Siamo pronti per rimetterci in marcia, signore”
Gli fece notare Brute, avvicinandosi con l’asta del logoro stendardo cetriano poggiata sulla spalla. 
Annuì. “Molto bene”

Settore 4 - Valar - Datacode 16 -pareggio-
Dopo aver supportato la caccia ai cultisti fuggiti nelle paludi del sottosettore A4 per una manciata di giorni, il commissario Black del VII gruppo d'armata Cetriano, con le varie compagnie paracadutiste che lo avevano seguito nella prima battaglia si ridiressero verso la colonia di Sancti Thor, fatta eccezione per il capitano “Sledge” che dovette restare per una settimana ancora a supervisionare la propria compagnia intenta a ripulire le paludi dalla feccia caotica. 
Lo spostamento fu dovuto ad un imminente offensiva caotica verso la raffineria Gales, passando per Thor, infatti, il comandante poté rifornire le proprie truppe prima della impegnativa difesa. Nella mattinata era stato avvistato un gruppo non troppo nutrito di avanguardie caotiche, carne da macello che sarebbe divenuta preludio della battaglia imminente: Guardia Rinnegata! Black raccolse alcune squadre di volontari da guidare personalmente per dare loro il benvenuto, appostandosi con i propri soldati tra il fitto fogliame del sottosettore. Non appena la prima squadra di cultisti giunse a portata di fucile, i Cetriani si alzarono dalle proprie coperture sommergendoli di fuoco laser per poi tornare nuovamente tra gli alberi, mentre i caotici rimasti in piedi caricavano a testa bassa.
Quando le prime granate d’assalto costrinsero le guardie imperiali ad uscire dalle proprie coperture, essi non poterono fare altro che subire il violento assalto delle controparti caotiche.
Tra la mischia, Allart riconobbe una figura distinta: un vecchio uomo dal profilo ricurvo, dagli occhi e i palmi delle mani aperte traboccanti di energia, avanzava sicuro in sua direzione assieme a cinque cultisti dotati di lanciafiamme, probabilmente la sua guardia del corpo.
Lo zelante commissario non esitò a scagliarsi in sua direzione, seguito da un paio di soldati vicini ed il fido vessillario Brute, ma venne scagliato a terra con facilità dai terrificanti poteri demoniaci dello psionico traditore mentre i suoi uomini proseguivano nella controcarica. Si rialzò e tornò correndo verso lo scontro, ancora dolorante, ma deciso. Il primo ad accorgersi di lui fu uno dei cultisti che puntò il lanciafiamme in sua direzione, ma Allart fu più rapido ad aprire il fuoco con il proprio requiem che donò una sublime doccia di sangue a tutti i combattenti vicini. Osservò per l’ennesima volta la semplicità con cui Brute troncava il collo di un traditore prima di balzare addosso allo psionico, cogliendolo di sorpresa.
I due rotolarono per terra per alcuni metri, e facendolo Allart perse la propria spada tra il fogliame, così come il demagogo perse il proprio bastone: fu quindi istintivo colpirlo con un pugno sul naso, poi con una testata nei denti ed un colpo con il caricatore della pistola requiem nel viso. Il caotico stordito riuscì ad esercitare un campo di forza che fece rotolare all’indietro il commissario, azione che concedette al primo il tempo di rialzarsi e recuperare il bastone. Allart sparò ancora in ginocchio verso la gamba dell’avversario, il quale cadde a terra ferito. Poco dopo, la sua gamba esplose lanciando per aria pezzi informi di carne ed ossa: il commissario amava la propria pistola. Aveva fatto modificare personalmente i propri proiettili aumentandone il potenziale
.

Settore 6 - Strige - Datacode 15
-vittoria tau-
Tutto era pronto per la battaglia. Attendevamo l’arrivo del nemico, ci eravamo preparati. Numerosi cunicoli erano stati scavati rotaa prima per permettere un attacco a sorpresa e devastante. La colonna di corazzati nemica apparve tra la boscaglia: ci avevano avvistati e la furia combattiva li spingeva a premere sugli acceleratori per raggiungerci. La nebbia fitta fu la loro rovina.
Ordinai di fare fuoco al
Gruppo di Caccia D'YANOI KA: i Cannoni a rotaia distrussero un veicolo, purtroppo vuoto. L’equipaggio era sbarcato prima dell’esplosione. Sparammo all’impazzata contro la marea verde che sembrava sommergerci: riuscimmo ad arrestarla. I Be’gel scapparono come conigli di fronte al fuoco dei Lanciafiamme. Tuttavia, gli altri veicoli riuscirono a giungere a destinazione, scaricando il loro carico di morte a pochi passi da noi.
Fu allora che sentii un rumore: mi voltai, erano arrivati! Enormi Be’gel erano sbucati dalla vegetazione, correndo infuriati verso di noi. Il corpo a corpo fu feroce, la mia Armatura Crisis venne gravemente danneggiata, ma il fuoco di ritorno costrinse gli attaccanti alla ritirata.
La nebbia cominciò a salire ulteriormente, impedendo la visuale. Fortunatamente riuscimmo a sentire le urla di quelle bestie che correvano all’assalto. Ordinai ai Guerrieri del Fuoco di fuoriuscire dai cunicoli: assieme distruggemmo ogni resistenza dei Be’Gal. Un ultimo veicolo rimaneva ancora intero. Numerosi travolgimenti avevano costretto più volte le Armature a spostarsi cercando di evitare gli enormi rulli posti davanti ai karri. Sparammo all’ultimo veicolo rimasto, distruggendolo e costringendo il kapo Be’Gal a scendere assieme alla propria unità. Sparammo all’impazzata, senza però ottenere risultati. Le bestie verdi corsero all’assalto, attaccando le nostre unità e distruggendole, venendo però poi falcidiati dal fuoco di ritorno. Ormai era fatta.
Le ultime unità Be’Gal scappavano terrorizzate all’interno della foresta, seguite dai colpi dei Fucili a impulsi ed i razzi. Ordinai alle unità di non inseguire la preda: numerose erano state le perdite subite e occorreva riorganizzarsi per la prossima battaglia.

Settore 4 - Valar - Datacode 14 -vittoria tiranide-
La comunicazione è a posto? Sì? Bene. Siamo sopra l’obiettivo, iniziamo la fase di discesa. Squadra Fronesis, Squadra Asclepius, attivare i reattori dorsali. Ricordate Beltsabel! [...] Rumori della discesa e del combattimento, urla disumane [...]
Gloria all’Imperatore, abbiamo distrutto completamente i primi nemici. Oggi sarà una vittoria facile… Sergente, atten…
-+- comunicazione perduta -+-
-+-contatto perso con distaccamento delle Ceneri Ardenti-+-

Settore 10 - Vreda Secunda - Datacode 13
-vittoria tiranide-
Il comandante del II° Meccanizzato Cadiano Kurt “Panzer” Steyner stava osservando le schiere Tiranidi degli Artigli Assassini della Jormungandr che si stavano avvicinando alla linea difensiva imperiale. Abbassò istintivamente lo sguardo sul braccio bionico che i medici erano stati costretti ad impiantargli a causa degli ingenti danni riportati nella sua ultima battaglia... una sconfitta clamorosa, bruciante! Rialzò lo sguardo in preda all’ira squadrando gli ormai conosciuti carapaci neri a sfumature azzurre che sciamavano in avanti. Questa volta però aveva preparato il campo per lo scontro: aveva scelto una zona in cui la nebbia non si alzasse molto frequentemente, molte barricate sbarravano il passo alle orde xeno, aveva diversi assi nella manica da giocare al momento giusto e soprattutto aveva molti uomini! Uomini disposti a sacrificare la loro vita in difesa di quell’avamposto.Fece vagare velocemente lo sguardo sulle sue numerose truppe che, disciplinate, aspettavano l’ordine per sparare.
Poi un’esplosione. Steyner sentì un’immane spostamento d’aria proprio alle sue spalle e venne sbalzato contro la barricata, voltandosi di scatto vide che tutta la sua squadra comando era ridotta a brandelli mescolati tra loro. Poi un’altra esplosione echeggiò non distante facendo saltare in aria altri soldati! Armi da bombardamento!! Come avevano fatto a prevedere la sua strategia?!
Sul fianco sinistro vide un’intera squadra trafitta da un seme di cannone a spina strangolatrice mentre le una possente tervigone e molti termagant avanzavano verso le sue linee. Il comandante ordinò di aprire immediatamente il fuoco contro gli alieni e i numerosi cannoni d’assalto danneggiarono pesantemente la tervigone scoperta. Le mine spora continuarono a cadere con letale precisione sulle truppe imperiali ed anche un Trigone Primus emerse dal sottosuolo annichilendo quasi totalmente una squadra di cannoni, intanto il Tiranno dell’alveare faceva fuoco sulla fanteria con il suo cannone a spina starngolatrice e investiva le deboli menti umane con i suoi poteri psichici. Nel frattempo una seconda tervigone al riparo di alcune rovine stava generando instancabile molti termagant che iniziarono a sciamare verso gli umani. Gli zoantropi con i loro poteri psionici distrussero in un batter d’occhio il il Leman Russ che dava supporto pesante alla fanteria e a quel punto la linea difensiva sembrava quasi per cedere quando fecero il loro ingresso sul campo di battaglia un Aeromobile “Vendetta” (con a bordo la squadra d’assalto “Tigri nere”) e un’intero plotone di fanteria esploratrice che aveva accerchiato gli alieni su entrambi i fianchi. Steyner stava per esultare silenziosamente quando il terreno sotto il velivolo si spalancò vomitando un enorme Mawloc che urtò violentemente il mezzo volante facendo perdere l’equilibrio degli artiglieri impedendo loro di sparare. Intanto sul fianco sinistro il plotone di fanteria si vide accerchiare da numerosi termagant che avevano teso un agguato all’interno delle rovine. Anche in questo caso al perfida Mente dell’Alveare aveva previsto la mossa proveniente dalla semplice mente umana del comandante. Mentre la Tervigone ferita e anche il Trigone Primus venivano bersagliati pesantemente dal Vendetta, le Tigri Nere, sbarcate dall’aeromobile, erano bombardate dalle biovore. La linea difensiva era stata completamente distrutta. Un ferito e sconvolto comandante Steyner, reduce da uno scontro ravvicinato con un Mawloc, si ergeva di fronte al rottame del Leman Russ osservando lo sciamare delle creature tiranidi sul campo di battaglia. Un poderoso battito d’ali annunciò l’arrivo della “Furia Buia”, il Tiranno dell’alveare, che atterrò a distanza e squadrò senza tradire emozioni (almeno non umane) il comandante della Guardia. Mentre i termagant si muovevano come un branco coordinato sotto il controllo del colosso xeno, la creatura torreggiante scorse il Vendetta che si avvicinava per soccorrere e prelevare il ribollente di rabbia Steyner, quindi, noncurante delle emozioni dell’umano, si allontanò con un potente ruggito per coordinare le truppe nella presa del territorio appena conquistato. Il campo era dei Tiranidi. Il campo era della Jormungandr.


Settore 10 - Vreda Secunda - Datacode 12
-pareggio-
1° Rapporto dell'Epistolante della Forza d'Assalto Baalthazar al Consiglio Capitolare degli Angeli Sanguinari.
Appena la nostra Nave da Guerra è entrata nell'orbita di Faaris IV, rilasciammo una sonda esplorativa come da protocollo. A causa di un malfunzionamento nei propulsori della sonda, dovemmo ricorrere al recupero manuale delle informazioni registrate. La missione fu affidata ad una Squadra Terminator e a una Squadra Assaltatrice agli ordini del Sacerdote del Sangue Haematicus. Gli scanner segnalavano la sonda in cima a una collina di scorie nei pressi di alcune installazioni industriali in rovina dell'estrema periferia della colonia Vertigho. La densa nebbia impedì alle squadre di rendersi conto della presenza xeno fino ad atterraggio avvenuto. Indagini successive fanno propendere per un contatto fortuito: Tiranidi appartenenti agli Artigli Assassini della Jormungandr infestavano le rovine apparentemente in cerca di alcuni resti biologici di un Tiranno deceduto, al fine di assimilarne il prezioso DNA. Un mastodontico Trigone Primus emerse dal suolo vicino alla sonda, forse attratto dai suoi impulsi radio, rendendo necessario l'attacco dei Terminator, che avevano ceduto alla Sete Rossa. Purtroppo il famigerato Tiranno alato Furia Buia, nonostante le informazioni in nostro possesso lo indicassero come abbattuto dal II Meccanizzato Cadiano pochi cicli fa, giunse rapidamente in aiuto del Trigone, annullando le capacità combattive della nostra squadra con un devastante attacco psionico di Parossismo. Mentre il Trigone Primus faceva a pezzi i Terminator inermi, gli Assaltatori si dirigevano avventatamente verso le rovine infestate di Termagant, ma appena posto piede a terra dopo un lungo balzo coi reattori dorsali, una voragine si spalancò sotto i loro piedi inghiottendo buona parte della squadra: un Mawloc aveva colpito con letale precisione.
La situazione era molto grave, quindi presi la decisione di mandare altre forze per assicurare il successo della missione. Il mio desiderio era quello di intervenire personalmente, ma un proditorio attacco psichico proveniente dalla Mente Alveare stessa mi tenne in stato di catalessi per quasi tutta la battaglia, impedendomi di raggiungere il teatro dello scontro. Questo ha compromesso fortemente il risultato delle operazioni.
La nostra Compagnia della Morte, infervorata dai sermoni del Cappellano Memento, calò con furia degna vendicatori angelici abbattendo in pochi istanti il Tiranno dell'Alveare, ma nulla poté contro il contrattacco dell'inarrestabile Trigone, che ancora si ergeva tra noi e la nostra sonda. Sul fianco sinistro del nostro schieramento avanzavano una Squadra Tattica su Rhino e il Dreadnought Fratello Hannibaal, bersagliando Hormagaunt che sembravano non finire mai e impedivano loro di raggiungere i pochi Assaltatori sopravvissuti all'attacco del Mawloc, ora vessati da due Zoantropi e da una misteriosa nube di spore venefiche che stroncò persino il Sacerdote del Sangue (a nulla valsero le sue conoscenze mediche!). L'ultimo superstite della squadra, ormai circondato dagli orribili xeno insettoidi, fece proprio l'eroismo del nostro glorioso Primarca Sanguinius e si lanciò tra le rovine, individuando la fonte della nube di spore, un insidioso Velenotropo, e abbattendolo in un solo, magnifico assalto, prima di soccombere alle orde brulicanti. Sarà sicuramente proposto per una medaglia al valore.
Due Tervigoni, nelle retrovie, riversavano sciami di Termagant con velocità spaventosa, rendendo impossibile anche solo pensare di contestare l'obiettivo delle forze Tiranidi. Per nostra fortuna, l'alto numero di Gant rese difficile controllarli tutti sotto le Menti Sinaptiche e gli sciami più lontani seguirono i loro istinti acquattandosi tra le rovine anziché avanzare contro le nostre sparute forze.
Finalmente respinsi con gran sforzo l'attacco psionico della mente Alveare e giunsi sul campo di battaglia, dove però rimaneva ben poco da fare. Vendicai i Terminator e la Compagnia della Morte distruggendo il Trigone, sgomberando il campo affinché la Squadra Tattica potesse raggiungermi alla sonda. I Marines erano bloccati nei pressi del loro Rhino immobilizzato, in scontro a fuoco con due unità di Termagant e il superstite dei due Zoantropi. Il sergente diede l'ordine di correre, e solo per il rotto della cuffia la squadra mi raggiunse. Chiamai un Thunderhawk per evacuare da quell'inferno con la nostra sonda, mentre i Tiranidi sciamavano a dozzine sempre più vicino a noi. Mentre ci allontanavamo a bordo del trasporto aereo, vidi il Mawloc tranciare i serbatoi del Dreadnought, facendolo esplodere.
La missione è stata compiuta, ma le perdite sono state immense. Gli Artigli della Jormungadr sono una minaccia la cui portata sta diventando preoccupante. Gloria Eterna all'Imperatore.

Settore 7 - Mecadon - Spostamento

I Magli Scarlatti guidati dal capitano Traiano stanno penetrando da Valar nel settore 7, l'Imperatore protegge.

Settore 9 - Valamor - Spostamento

La Terza Compagnia Combattente dei Consoli Bianchi avanza a tappe forzate verso il settore 9, abbandonando il settore Thoran.

Settore 13 - Thoran - Datacode 11
-vittoria lealista-
Dopo essere giunto su Faaris IV, il Capitano Aquila Randagia viene chiamato subito nel vivo dell’azione per debellare una minaccia imminente per il Nodo Assiale dal quale è giunta l’intera Compagnia...
Grazie alla mobilità e all’attacco improvviso ed inaspettato da parte dei Consoli Bianchi, gli Space Marines rinnegati dei Dannati di Shiva sono costretti a ripiegare nelle loro posizioni...
A seguito di questa piccola vittoria, la Terza Compagnia, viene a conoscenza di alcuni piani oscuri che si stanno svolgendo nel distante Settore Mineris e il Capitano decide di mandare sul posto a controllare l’eroe del Capitolo Aquila Redentrice in persona…
Sembra che la battaglia vinta vicino al Nodo Assiale fosse solo un piccolo diversivo per bloccare l’avanzata lealista nei territori vicini, ma il Male Oscuro non aveva fatto bene i suoi calcoli: Aquila Redentrice ora era sul Pianeta e nulla l’avrebbe potuto più fermare...


Settore 7 - Mecadon - Spostamento

Una possente Waag classificata come Razbag! ha eluso le pattuglie di confine e ha varcato il confine del settore sette. I pelleverde stanno ingrossando sempre più il loro numero, e le forze lealiste sono in allarme rosso.

Settore 9 - Valamor - Spostamento
Droni sonda confermano lo spostamento in forze del VII Vasaariano dal settore Thoran a Valamor, in supporto alle Tigri Cremisi.

Settore 3 - Savius - Datacode 10 -vittoria caotica-
Legione della Pestilenza vs Angeli Sanguinari. Acquisizione dell’obbiettivo con tre obbiettivi totali, due vengono posizionati centralmente,uno su un edificio in rovina l’altro in pieno campo aperto, il terzo dietro un altro edificio vicino al lato del tavolo che ero sicuro volesse scegliere come suo lato di schieramento. Vinco il tiro per la scelta del lato e gli lascio il lato che tanto desidera sapendo che tanto avrei puntato sui due obbiettivi centrali. Grazie ad alba della guerra schiero un rhino con 8 plague marines sull’obbiettivo nell’edificio vicino al centro del tavolo,land raider con altri plague ed il Signore dei vermi(conta come Abbadon…per ora) entrano al primo turno e due gruppi di obliteratori in attacco in profondità. Il mio avversario decide di far entrare al primo turno i suoi due predator(laser laterali e cannone automatico),due squadre da 10 assaltatori e il drednaught bibliotecario, in riserva tiene la guardia sanguinaria armata fino ai denti con reclusiarca e sacerdote sanguinario e la compagnia della morte con cappellano.
Mio primo turno è notte e non c’è nessuno,muovo il land raider verso il secondo obbiettivo al centro del tavolo, i plague marine dentro al rhino sbarcano e salgono con un po’ di difficoltà sull’edificio. Primo turno dell’avversario, i due predator entrano ai lati opposti del tavolo,quello alla mia destra cerca di colpire il mio land raider ma il combattimento notturno glielo impedisce, quello alla mia sinistra vede e spara al rhino della mia truppa rompendogli il fucile requiem binato.
Il drednaught usa le ali di sanguignus per avvicinarsi alla squadra di plague marine nell’edificio, ma è troppo lontano per caricarli.
Le due squadre assaltatrici(una delle quali è vittima delle sete rossa ma il sergente non ha armi speciali…) si muovono insieme, una grazie a una buona corsa raggiunge l’obbiettivo vicino al lato di schieramento mentre l’altra avanza spavalda in campo aperto.
Al mio secondo turno entrano tutte e due le squadre di obliteratori, una la posiziono praticamente in braccio al drednaught che mi preoccupava non poco ed hitta, la seconda squadra di obliteratori vicino alla squadra di assaltatori in campo aperto e un buon tiro per le deviazioni mi porta anche più vicino di quanto volessi.
I plague sull’edificio stanno fermi e prendono la mira sull’altra squadra di assaltatori sull’obbiettivo. Decido di far ruotare il land raider sul posto e provo a sparare sul predator che a sua volta il turno prima non era riuscito a vedermi a causa del combattimento notturno, non solo riesco a vederlo ma due colpi di cannone laser ben piazzati si risolvono in uno scosso e in un rottame.
I plague a malapena colpiscono gli assaltatori sull’obbiettivo senza neanche ferirli. La prima squadra di obliteratori distrugge il drednaught bibliotecario grazie ai loro cari fucili termici binati così come l’altra squadra usa dei fucili plasma binati sulla squadra di assaltatori uccidendone 4.
Secondo turno del mio avversario che riesce a far entrare i morituri vicini al mio land raider e la guardia sanguinaria vicino alla squadra di obliteratori che hanno usato i fucili plasma.
La squadra sull’obbiettivo(che ha la sete rossa) si muove verso gli obliteratori che hanno distrutto il drednaught, mentre l’altra con solo 6 uomini si muove verso gli obliteratori che gli hanno sparato decisi a vendicarsi in corpo a corpo.
Il cappellano con la compagnia della morte spara con la pistola inferno sul mio land raider senza causargli danno (era a lunga gittata), il predator rimasto vede e spara sui plague marine sull 'obbiettivo colpendone uno che però si salva grazie al t.s. della copertura, la squadra assaltatrice da 6 spara con le pistole requiem agli obliteratori che sta per assaltare ma il loro TA2+ e troppo duro per loro, poco distante la guardia sanguinaria spara anche lei sugli stessi obliteratori ma anche questa volta niente.
La squadra d’assaltatori rimasta spara con le pistole requiem e due fucili termici agli obliteratori che hanno distrutto il drednaught ma aiutato da due tiri salvezza invulnerabili provvidenziali evito ogni danno.
Tutte e due le squadre di assaltatori riescono ad assaltare il bersaglio, quella da 6 affida tutte le sue speranze al sergente con il maglio ad energia visto che non riescono a fare neanche una ferita, il sergente fa due ferite ma una riesco a salvarla, in tutta risposta uccido 4 assaltatori, il mio avversario fallisce il test di disciplina, io tiro più alto per l’iniziativa e grazie ad essi non conosceranno la paura subisce due ferite che sfortunatamente per lui non riesce a salvare. Avendo spazzato via quest’unità adesso vedo perfettamente la guardia sanguinaria che non avendo corso dopo esser arrivata dall’attacco in profondità è tutta bella appiccicata, chissà perché mi viene in mente proprio la sagoma a 3 pollici del cannone al plasma…
La squadra da 10 assaltatori dall’altra parte,nonostante la furia rossa,non riesce ad infliggermi neanche una ferita, io in tutta risposta gliene faccio tre e restiamo lì.
Terzo turno mio è ancora notte e…arriva anche una bufera di neve, il land raider ruota sul posto pronto a cantargliele alla compagnia della morte mentre il signore dei vermi e il suo seguito sbarcano preparandosi a far fuoco e all’assalto. Una buona combinazione di cannoni laser armi requiem e termiche lasciano in vita solamente un cappellano un po’ confuso sul perché lui si trovi lì.
Butta altrettanto male per la guardia sanguinaria che si vede rovesciare addosso ben 14 colpi di cannone al plasma(un hit e una deviazione di un pollice) morendo tutti tranne il reclusiarca che resta con due ferite.
Il signore dei vermi carica con il suo seguito il cappellano solitario spedendolo a conoscere sanguignus e a raccontargli quanto sia stato doloroso anche il suo di trapasso.
Gli obliteratori bloccati in corpo a corpo con gli assaltatori non subiscono ferite e di rimando ne causano ben 4, il mio avversario fallisce il test di disciplina di uno, io tiro più alto per l’iniziativa e grazie ad essi non conosceranno la paura subisce altre 4 ferite di cui solo 2 vengono salvate, lasciando un povero sergente ad affrontare tre obliteratori.
A questo punto il mio avversario decide di arrendersi e viene a stringermi la mano.
Grande vittoria del caos che ha piegato al suo volere i servitori del dio cadavere.

Settore 3 - Savius - Spostamento

La forza astartes del capitolo dei Lupi Siderali denominati Ammazza Draghi ha compiuto uno sfondamento delle linee caotiche del settore Savius. Dopo un violentissimo combattimento lungo il confine tra Mineris e Savius, supportata dall'artiglieria a lungo raggio del 501°, il distaccamento lealista si è spostato all'interno del settore, creando una prima e sicura testa di ponte. Forse c'è ancora una debole speranza di salvare la città assediata di Paenumbra I.

Settore 3 - Savius - Datacode 9
-vittoria lealista-
Lord Kurush uscì dal rottame fumante del suo trasporto sputando bestemmie ed imprecazioni, tutto intorno piovevano i proiettili. Urlò un ordine al suo seguito che subito gli si radunò dietro, deciso si arrampico su un vicino affioramento roccioso per valutare come stesse andando la battaglia. Alla sua sinistra persisteva lo scontro tra i sacri corazzati del 501° AQUILE URLANTI e le controparti caotiche, i colpi di artiglieria piovevano a casaccio a causa della persistente oscurità di quel luogo che impediva di distinguere chiaramente il nemico. Il fianco destro invece era bloccato, da entrambi gli schieramenti si innalzavano i fuochi dei veicoli che avrebbero dovuto portare i guerrieri al fronte.
Un urlo di sfida si levò alle spalle del Lupo veterano. Un orda di sbavanti cultisti accompagnata da corrotti camminatori uscì alle spalle del contingente lealista innalzando voti a Khorne, per niente intimoriti i servi dell'imperium contrattaccarono. Con punta di orgoglio Kurush vide i suoi branchi avventarsi sulle guardie corrotte e farle a pezzi senza remora seguite a ruota dalle guardie del 501° condotte dal loro irreprensibile commissario. Anche al suo fianco sulla collina rocciosa le guardie dimostrarono il proprio valore purificando con le fiamme quello che pareva essere il capo dei cultisti votati a khorne avanzato troppo impunemente. Era giunto il momento di guadagnarsi la propria gloria in quella battaglia. Scendendo a passo di carica si diresse senza indugi verso le linee nemiche, da una rovina non molto distante uscì un imponente figura con in mano una saettante spada ornata di rune blasfeme, il Lord deviò immediatamente il suo percorso urlando la sua sfida alla mostruosità demoniaca, al suo fianco la sua fidata scorta si gettò verso il mostro, Jorn e Hujal furono sventrati senza poter neanche sputare il proprio rancore verso l'odiato nemico, il resto del branco si scatenò contro il torreggiante avversario ma solo pochi attacchi ne penetrarono la guardia ottenendo tra l'altro nulla di considerevole, il sorriso del mostro sì trasformo in una smorfia di dolore quando il martello di Kurush impattò sul suo ginocchio facendolo barcollare, senza dare tregua al suo avversario il gigantesco guerriero colpì con lo scudo di ossidiana il campione nemico sul volto, zanne spaccate uscirò dalla pestilenziale bocca che cercò di maledire il signore dei lupi prima che il martello colpisse arrivando da sotto la sua mascella spaccandola e spezzando la colonna dorsale del demone che si accasciò in un gorgoglio indistinto.
Scarica elettrostatica nel comunicatore " Lord Kurush, cultisti in rotta, continuiamo il bombardamento sul nemico, attenzione forze in avvicinamento....." "ricevuto Colonnello Hans. Continuate a sparare anche se ci siamo sotto noi." "Questo era scontato lord Kurush." Rispose ghignando l'ufficiale.
Un rumore nella tormenta, figure in antiche armature corrotte dal caos e giganteschi mutanti fuoriuscirono dalla tormenta senza prevviso urlando e sbavando. Pist "il tirchio" e Gloit furono colpiti alla testa dalle pallottole vaganti, gli astarter non ebbero il tempo di rispondere che l'arcinemico gli fù addosso, combatterono come bestie disperate portando più nemici possibili con loro. Kurush fu ferito alla gamba da una chela di uno dei mutanti, pieno di rabbia roteò il martello abbattendolo sulle vomitevoli creature in archi di energia, quattro enormità corrotte crollarono con i corpi spappolati, il guerriero lupo che inveiva su di loro. Un colpo alla schiena, un guerriero armato di maglio sghignazzava nel guardare il lord lupo crollare in ginocchio e forse sarebbe stato per mano di quel blasfemo astarter che sarebbe morto se un colpo di artiglieria non colpì proprio in quel momento uccidendo tutti i caotici.
Il lupo siderale scostò il corpo dilaniato del rinnegato che l'aveva quasi ucciso, ricoperto di macerie e pieno di tagli era però sopravvissuto protetto dall'armatura terminator.
Tutto intorno a lui sentiva il levarsi delle grida, urli di trionfo nell'alba che finalmente era giunta. Sopra il quartier generale nemico, un edificio fortificato recante diversi cadaveri appesi, sventolava una bandiera dell'imperium retto dai cacciatori grigi della squadra Husky il loro ululato di vittoria fu come una bellissima ballata alle orecchie del lord ferito. Avevano vinto e nessun nemico era scampato alla purga.
Scarica nel comunicatore "Lord Kurush siete vivo?" "Mi dispiace deluderti ma sì sono ancora vivo Hans." "Me ne rallegro signore." "Hans?...." "Sì Lord Kurush?" "Hai ordinato tu di fare fuoco sulla mia posizione?" Scariche elettrostatiche "Sì." "La ringrazio colonnello, mi ha salvato la vita." "Ho solo fatto il mio dovere." "Sarà ma stasera lei e i suoi uomini siete invitati a festeggiare con noi." "Lei mi onora Lord lupo." "Eh Hans.... mandi un rimorchio a recuperarmi che sono sotto le macerie di un edificio"

+++Rapporto missione+++
Le forze del 501° AQUILE URLANTI e il Branco da caccia “Gli Ammazza Draghi” sono penetrati nel settore Savius creando una testa di ponte in territorio nemico.
Le forze di guardia corrotta identificate come i MASTINI INFERNALI si sono opposti supportati da elementi di una non precisata banda da guerra di astarter traditori.
La furia dell'imperatore non ha perdonato un solo cultista, il massacro è stato totale. Le forze hanno creato un avamposto nel settore e aspettano il permesso del comando centrale per portare la medesima furia in tutto il settore e ricondurlo sotto la luce del trono dorato.
Inoltre il Lord Lupo Kurush Varock segnala il colonnello Hans per un encomio per gli sforzi sul campo.+++

Settore 3 - Savius - Datacode 8
-vittoria lealista-
Resoconto della battaglia presso il Presidio Caustus, sul confine tra il settore Mineris e il settore Savius (cfr. Zona Spazioporto Orgoglio di Marte), tratto dal diario personale del Colonnello Konrad Von Lieber, Ufficiale in comando dell’VIII Reggimento degli Squadroni della Morte di Krieg:
- Ore 04.12: l’avanzata del Reggimento termina al limitare del territorio di giurisdizione del settore Mineris, viene dato l’ordine di attestarsi in posizione difensiva sul crinale di una collina e di preparare le batterie d’artiglieria pesante per un bombardamento a tappeto sull’obiettivo bersaglio (cfr. Presidio Caustus).
- Ore 05.57: i plotoni sono schierati, la squadre avanzate di esploratori e i ricognitori Valkyrie riferiscono che il Presidio Caustus è difeso da un nutrito contingente di soldati traditori della Guardia Corrotta, l’Imperatore possa dannare per sempre le loro empie anime.
- Ore 05.58: viene dato l’ordine alle batterie d’artiglieria pesante di aprire il fuoco a volontà sul bersaglio. L’ira del Trono d’Oro piove dal cielo.
- Ore 07.58: dopo due ore di bombardamento senza pausa, durante le quali il nemico tenta diverse volte delle sortite disorganizzate, viene dato l’ordine alla fanteria di avanzare, appoggiata da uno squadrone di corazzati Leman Russ. Le batterie d’artiglieria pesante non cessano il bombardamento.
- Ore 08.23: viene dato l’ordine all’artiglieria pesante di interrompere il bombardamento, per permettere alle truppe di irrompere nel presidio senza subire il fuoco amico. La coincidenza tra il cessate il fuoco dell’artiglieria pesante e l’ingresso della fanteria nel presidio è pressoché perfetta (nota: proporre onorificenza al merito per il Consigliere Tattico Lucas Blaine).
- Ore 08.46: lo scontro infuria tra gli edifici e i baraccamenti del Presidio Caustus. I traditori, indeboliti dal bombardamento, non riescono ad opporre una resistenza ordinata. I piccoli drappelli di nemici vengono individuati e rimossi dal disciplinato addestramento marziale della fanteria e dal fuoco d’appoggio dei corazzati.
- Ore 08.53: al comando del mio seguito, individuo il quartier generale nemico, attestato in un tozzo edificio rialzato dalla forma rettangolare.
- Ore 08.54: viene dato l’ordine di assaltare il quartier generale nemico. Guido l’assalto in prima linea seguito dalla mia squadra comando e da una squadra di Fanteria Scelta.
- Ore 08.57: irrompiamo nel quartier generale nemico, dopo aver superato un intenso fuoco di sbarramento antifanteria. Almeno la metà degli uomini lanciati all’assalto sono caduti prima di arrivare all’edificio, l’Imperatore accolga le loro anime. All’interno, grazie ad un massiccio uso di granate a frammentazione, non troviamo particolare resistenza. L’ufficiale nemico più alto in grado, miracolosamente illeso, viene fatto prigioniero.
- Ore 09.12: il Presidio Caustus è saldamente sotto il controllo Imperiale, i pochi traditori sopravvissuti fuggono lontano dal Presidio.
- Ore 09.13: viene dato ordine alle squadre di Fanteria Scelta di imbarcarsi sui Valkyrie e di rintracciare e sopprimere i fuggiaschi. Essere pietoso e negligente non è mia consuetudine.
- Ore 09.20: l’ufficiale traditore sopravvissuto viene interrogato e quindi giustiziato dal Commissario Hyeronimus Grascher. Scopriamo l’ubicazione del Presidio Mordak, sito a circa 65km a nord-est dalla nostra attuale posizione.
- Ore 09.42: prendo contatto con il Lord Inquisitore Alexander Magnus presso l’alto comando del Governatore Planetario in Aurelia Primos e comunico l’esito dello scontro. La Fase 1 dell’Operazione Testa di Ponte è stata completata con successo. Un’altra vittoria per il Trono d’Oro, sia gloria al Sacro Imperatore.

Settore 10 - Vreda Secunda - Datacode 7
-vittoria tiranide-
Uno dei Mawloc ricognitori della Jormungandr ha comunicato telepaticamente al tiranno dell’alveare di importanti movimenti di truppe e corazzati del II Meccanizzato Cadiano nell’area adiacente al nido riproduttivo delle Tervigoni: è giunto il momento, l’avanzata tiranide nel settore ha inizio.
Con il favore della fitta nebbia tipica delle lande di Vreda Secunda il Tiranno schiera le sue Tervigoni al riparo di delle rovine precedentemente fortificate ed irrobustite con materiale organico, uno dei suoi mawloc ed il Trigone primus appostati sottoterra, il resto delle sue truppe pronte ad intervenire ad un comando telepatico...
La nebbia si dirada, le prime truppe di fanteria della Guardia imperiale stanno avanzando alla ricerca di qualcosa... le cisterne di Varidium! Folli, non possono sapere che sono state già svuotate e riempite di materiale organico e spore tiranidi pronte a schiudersi... bisogna impedire loro di danneggiare le nidiate!
Le tervigoni, già esauste per la febbricitante produzione di Gant dei giorni precedenti, fanno uno sforzo ulteriore e generano due nidiate di Termagant che scattano subito all’attacco fuoriuscendo dalle finestre sgretolate dell’edificio in rovina, sciamando famelici contro la prima fila di soldati, colti completamente di sorpresa. Contemporaneamente fanno il loro ingresso altre due nidiate di Termagant e gli zoantropi assieme ad un velenotropo: bisogna annichilite le truppe di umani prima dell’arrivo dei corazzati!
Mentre un furioso corpo a corpo imperversa tra le prime fila della guardia fanno il loro ingresso in campo numerosi corazzati che fanno rombare i loro potenti motori, partono le prime salve di cannone e le armi ad artiglieria bombardano il tiranno costringendolo a rifugiarsi tra le rovine ed aspettare rabbioso che la grandine rovente smetta di scendere.
Finalmente, ad un comando telepatico del tiranno, il mawloc ed il trigone primus emergono dal sottosuolo facendo a pezzi quasi un’intera squadra di fanteria e mettendo in fuga i fanti dei cannoni d’assalto. E’ uno scontro fra titani: le enormi bestie xeno contro un Leman Russ, un Hellhound, un Manticore ed un Chimera.
Mentre i termagant si ragguppano attorno alle cisterne per proteggerle, una famelica nidiata di Hormagant attacca di sorpresa sul fianco la linea della Guardia mirando direttamente alla testa dell’ufficiale artigliere.
Un rombo assordante echeggia sul campo di battaglia quando tutte le armi dei corazzati fanno fuoco sulle creature mostruose emerse da terra; anche il comandante Kurt “Panzer” Steyner fa fuoco dal suo Leman Russ per abbattere le due enormità xeno. Quando i fumi si diradano i due mostri si ergono temibili anche se abbastanza martoriati, dopodichè con un ruggito si scagliano contro la fanteria rimasta e i corazzati facendo a pezzi gli ultimi coraggiosi membri di una squadra di soldati e facendo esplodere un Leman Russ. Intanto combattimenti all’ultimo sangue si protraggono tra gli alieni e la fanteria che viene sopraffatta (ma mantiene la posizione fino all’ultimo), anche l’unità dell’ufficiale artigliere viene fatta a pezzi dagli hormagant che decapitano l’ufficiale subito prima di essere distrutti da un’unità con lanciafiamme, giunta troppo tardi per salvare il loro graduato.
Il tiranno alato con un potente battito d’ali avanza sul campo di battaglia e con un potere psionico confonde e terrorizza i serventi dei cannoni laser che non riesconoa far fuoco in maniera efficace con le loro armi.
L’esercito della guardia si trova sopraffatto ma i potenti corazzati continuano a fare fuoco imperterriti uccidendo il Mawloc e ferendo sempre più il trigone che tuttavia dilania con i suoi potenti artigli l’Hellhound. Il manticora fa fuoco distruggendo una nidiata di Termagant posta a guardia di una cisterna, però poi la carica furiosa del trigone scuote e terrorizza l’equipaggio e il corazzato tace fino alla fine dello scontro.
Anche gli zoantropi dopo aver bersagliato senza grandi risultati le truppe arrocate nelle rovine decidono di concentrare le loro attenzioni sul Leman Russ del comandante Steyner e con due raggi di energia sfrigolante fanno esplodere il mezzo corazzato (dal quale il comandante viene trascinato via in stato semicomatoso da alcuni fanti che stanno ormai per ritirarsi). Grazie a dei nervi molto saldi i fanti assegnati ai cannoni laser fanno fuoco sul tiranno che si trova troppo scoperto in quel momento e lo abbattono.
A questo punto il campo è quasi totalmente degli alieni tiranidi che avanzano fino all’ennesima cisterna, mentre le tervigoni cominciano ad emergere dalle rovine, dirigendosi verso le ultime truppe che stanno per organizzare una veloce ritirata e verso il tiranno per rigenerarlo delle gravi ferite subite. Il chimera intanto si dirige velocemente verso una delle lontane cisterne incustodite e i fanti veterani sbarcano per conquistare almeno un obbietivo della missione... che amara sopresa li aspetta... La Jormungandr ha iniziato la sua avanzata...

Settore 6 - Strige - Datacode 6
-vittoria lealista-
Appena arrivati sul pianeta Lord Jareth manda in avanscoperta le truppe di esploratori nei settori adiacenti al settore 8, settore dove la XIIIa Compagnia Wulfen ha deciso di stanziare al momento. Dopo pochi giorni alcuni esploratori ritornano dal settore 6 Strige e raccontano di aver visto una squadra di attacco Tau che si dirige verso i Generatori Termici Vespero II probabilmente con l'intento di sabotarli.
Il Lord decide quindi di mandare parte della sua Compagnia a fermare i tentativi di sabotaggio Tau. Uno dei Branchi si stacca quindi dalla Grande Compagnia e volge lo sguardo verso le foreste di Strige capeggiato da un concilio di tre Sacerdoti delle Rune.
Dopo pochi giorni di viaggio nelle foreste del settore 6, in una mattina ancora senza sole, il Branco di Lupi avvista la propria preda. Il primo Sacerdote delle Rune, Garrick Ululato Ardente, ordina ad un branco di esploratori capitanati da una Guardia del Lupo di aggirare le linee nemiche tentando di colpirle dalle retrovie.
Il secondo Sacerdote delle Rune, Elrik Zanna Nera, ordina alle tre squadre di Lunghezanne di prendere posizione in modo da poter coprire tutto il campo di battaglia. Il terzo Sacerdote delle Rune, Iglark Ghiaccio Assassino, entra nei tre Rhino assieme ai tre branchi di Cacciatori Grigi ognuno di essi guidato da una Guardia del Lupo. La battaglia ha inizio, le tre unità di Cacciatori Grigi avanzano, chiuse nei Rhino, nella parte meno folta della foresta verso il nemico mentre le Lunghezanne si posizionano.
I Tau della KAU'UI SHA'IS MONT'AU dalla loro cominciano a sparare con il fuoco a lunga gittata sui veicoli Wulfen, ma, grazie ai fumogeni, non fanno danni. Una salva di missili parte dalle Lunghezanne distruggendo una Hammerhead, nel mentre gli esploratori escono dal sottobosco distruggendo l'altra Hammerhead che gli stava passando accanto, purtroppo però vengono subito dopo puntati dall'unità di esploratori di Tau che li traccia e i Fire Warrior Tau possono sparare una devastante mole di fuoco a corta gittata sugli esploratori degli Wulfen, che muoiono sotto i colpi dei fucili ad impulsi. La loro morte non sarà vana.
Da quel momento in poi i branchi di Cacciatori Grigi si caricano di indomita furia sanguinaria e i Sacerdoti delle Rune cominciano ad usare la loro energia Psichica contro i Tau.
Violenti terremoti cominciano a susseguirsi nella foresta e grandi voragini si aprono inghiottendo molti Fire Warrior, le Armature Broadside, e il Team di esploratori Tau. Una fitta nebbia comincia ad avvolgere il campo di battaglia. Il comandante Tau assieme alle sue guardie del corpo con una squadra di Crisis scendono dal cielo rendendo ai minimi termini una squadra di Cacciatori Grigi e una di Lunghezzanne, ma, il fuoco combinato delle altre due squadre di Lunghezanne e l'assalto dei restanti Cacciatori Grigi sulla squadra comando Tau, spazza via gli alieni dal campo di battaglia. Una volta che la terra si richiude nulla rimane della guarnigione Tau e gli eroici Wulfen ritornano alla Compagnia per fare rapporto al loro Lord sparendo nella nebbia.

Settore 7 - Mecadon - Datacode 5
-vittoria lealista-
L’ostilità tra la Cabala Arlecchina e il capitolo degli Space Marines dei Giustizieri riprende su Faaris con una sanguinosa e spettacolare battaglia campale combattuta nel settore A3 di Mecadon.
Il comando imperiale ha individuato una formazione d’attacco degli Eldar Oscuri che ha creato delle teste di ponte per sferrare un attacco contro le installazioni industriali site, in pieno deserto, presso la colonia Adepice.
L’autorità imperiale ha quindi deciso il dislocamento di un contingente di Space Marines dei Giustizieri, storici nemici della Cabala Arlecchina, nel settore.
Agli ordini del Comandante David, i marines hanno creato una loro base d’appoggio al fine di consolidare le posizioni lealiste e tentare un attacco contro la testa di ponte nemica.
Ma, sotto il comando della Furia Archita Rhyan Deis, gli Eldar Oscuri hanno preso l’iniziativa e hanno sferrato un attacco di massa contro le formazioni imperiali: supportati dal fuoco di guerrieri e Ravager, diverse unità di Furie imbarcate su Raider ha mosso alla massima velocità contro le posizioni imperiali il cui fuoco di ritorno (minato dalla perdita di un Predator e un Razorback) ha sortito pochi danni agli aereomobili alieni che hanno potuto riversare il loro letale carico di guerrieri sulle linee tenute dalle squadre tattiche.
Un Dreadnought lanciato con una capsula viene fiondato a ridosso della base nemica ma dopo aver eliminato una unità di guerrieri e ridotto drasticamente la forza di una unità di Furie tenuta in riserva, viene mestamente immobilizzato e privato di armi dal fuoco delle unità xeno di supporto.
Ma è nelle linee imperiali che si decide l’esito dello scontro: le squadre tattiche di Space Marines vengono assaltate dalle Furie e da Rhyan Dies ma qui si vede, una volta ancora, il valore degli Space Marines.
Le umili squadre tattiche reggono al feroce assalto alieno e, l’arrivo provvidenziale dei Terminator d’assalto, lo spezza mettendo in fuga diverse unità nemiche; i marines, seppur pesantemente decimati, riescono a tenere gli obiettivi.
Nel frattempo il comandante David e Rhyan Dies combattono il loro personale duello: campo d’ombra contro scudo tempesta, agilità contro la potenza della lama reliquia, nessuno dei due sembra prevalere finché un’overdose di droghe da combattimento stronca il comandante alieno.
Gli Eldar Oscuri riescono a bloccare un tentativo dei Marines di occupare la loro base ma un brusco segnale di ritirata li induce ad abbandonare il campo lasciando la vittoria agli stremati Space Marines, vincitori ma pesantemente decimati in termini di uomini e mezzi.


Settore 7 - Mecadon - Datacode 4
-vittoria caotica-
Nella prima fase degli attacchi alle colonie di Faaris IV, l’Arconte Drag’Hut della Cabala Arlecchina ha inviato contingenti di ricognizione per individuare i bersagli ed eventualmente distruggere i presidi imperiali per favorire le razzie e gli attacchi mordi e fuggi in cui è specializzata la crudele stirpe degli Elder. Uno di questi contingenti è stato inviato ad esplorare la zona delle rovine Xeno del sottosettore A1 di Mecadon. All’alba un contingente del culto delle Furie comandato dal Lord Archita Dragonith, uno dei luogotenenti di Drag’Hutt, era schierato a ridosso delle rovine Xeno pronto a distruggere qualsiasi presidio imperiale vi fosse dislocato.
Ignoravano, gli Eldar Oscuri, che un altro potente nemico era interessato al luogo.
Il crudele Tessifato e una sua orda di Demoni, infatti, erano intenzionati a contaminare la zona e violare le antiche rovine Eldar li presenti.
Squarci nel Warp vennero aperti e la coorte di Tessifato si fece largo nel mondo materiale: una unità di massacratori di Khorne, i temibili demoni a cavallo di mostruosi Juggernauth, si materializzò di fronte alle linee degli Eldar Oscuri le cui Furie non riuscirono a resistere al richiamo del sangue e si avventarono sul nemico appena giunto.
A loro spese, però, le gladiatrici e i gladiatori di Comorragh scoprirono che i Massacratori sono avversari molto più temibili dei condannati a morte nelle arene e ben tre unità di Furie furono annientate e/o messe in fuga dai Demoni votati al Dio del Sangue.
Astuta la mossa dell’infido Tessifato di schierare i Demoni di Khorne a ridosso di avversari assetati di sangue come le Furie degli Eldar Oscuri! Ben sapeva, il sommo demone, che il richiamo del sangue poteva sovrastare la prudente decisione di adottare le elusive tattiche degli Eldar Oscuri e che in corpo a corpo pochi avversari possono reggere il confronto con i Campioni di Khorne. Eliminato il corpo principale di Truppe degli Eldar Oscuri i Demoni hanno sciamato sempre più numerosi nel mondo materiale facendo a brandelli il contingente nemico che, quando ha iniziato ad agire come di solito fatto gli Eldar Oscuri, ha, per un breve momento, messo in difficoltà le coorti del Warp cercando di contendere gli obiettivi con fulminei spostamenti di Raider e Ravager.
Ma senza più le furie e con le restanti unità decimate e dotate di armi più indicate per distruggere i rozzi corazzati dell’Imperium, i Demoni, hanno annientato il resto del contingente degli Eldar Oscuri e la trasformazione di Dragonith in una progenie per mano di Tessifato, ha sancito la definitiva sconfitta degli Eldar Oscuri.

Settore 4 - Valar - Datacode 3
-vittoria lealista-
Il VII Gr. D’armata Cetriano è pronto a combattere! Vinco l’iniziativa, e scelgo come base una collina mentre il mio avversario seleziona una palude. Poi schiero un Valkyrie con una squadra di veterani con tre fucili termici imbarcata dietro un edificio e lascio l’altro Valkyrie con una squadra armi speciali con tre cariche da demolizione in riserva assieme ad uno squadrone da due Vendetta con imbarcati una squadra veterana con tre termici con aggregato il Colonnello Commissario Allart Black (Lord Commissario) e una veterana con due lanciafiamme ed un lanciafiamme pesante, la squadra armi pesanti entra in riserva assieme al proprio plotone che oltre a loro comprende 5 squadre di fanteria ognuna con lanciagranate, di cui una dotata di Vox e Commissario (Lola von Bretch da bg, già stata citata..) guidata dal Maresciallo Dejares (Al’rahem) su chimera. Il mio avversario schiera un Leman Russ Demolisher affiancato da due Chimera con quattro Ogryn ciascuno dietro la propria base (Circa al centro del tavolo) dietro ai carri nasconde un plotone da due squadre di fanteria con cannone laser, una squadra comando di plotone dotata di requiem pesante ed una squadra comando con il Comandante Rinnegato Sakar Keerk (Segue le regole di Creed) e la sua guardia del corpo (Segue le regole di Kell) assieme ad un ufficiale della flotta, fiancheggiati da dieci cavalleggeri. Decide di far entrare sul fianco un plotone composto da una squadra comando plotone con requiem pesante e due squadre di fanteria con cannone laser sul fianco grazie alla regola “Genio tattico” del proprio comandante mentre il devoto di Khorne “Snake” (Segue le regole di Marbo) inizia fuori dal campo come da regole speciali. Al primo turno Faccio uscire il Valkyrie allo scoperto per sparare sulla fanteria che beneficia della copertura data dai carri, ma riesco ad uccidere quattro soldati di una squadra di fanteria e a ferire il cannone laser, tuttavia la squadra mantiene la posizione. Il Leman Russ, guidato dal comandante Rasket (Segue le regole di Pask) abbatto il Valkyrie, che esplodendo, uccide anche cinque veterani. I sopravvissuti non fuggono, ma restano inchiodati sulla torre dell’edificio che il loro trasporto stava sorvolando. Il resto delle sue truppe avanza verso i cinque malcapitati, deciso più che mai ed ucciderli in fretta per aggiudicarsi la partita. Effettivamente al mio secondo turno i rinforzi tardano ad arrivare ed i cinque impavidi restano soli, ma pur essendosi ripresi devono restare fermi. Nel suo turno ferma La squadra comando della compagnia ed il plotone sulla propria base senza effetti negativi mentre il resto continua ad avanzare verso i veterani che però non sbagliano un solo tiro copertura, mentre una delle due truppe di Ogryn si dirige verso la mia base. “Snake” compare vicino ai cinque soldati e cerca di eliminarli con la carica da demolizione, ma il colpo devia e non produce effetti: L’occasione di vittoria è persa, poiché al mio terzo turno entra in campo l’intero esercito. Il plotone di Dejares (Al’rahem) distrugge la vicina squadra comando di plotone a colpi di lanciagranate mentre i Vendetta distruggono il Leman Russ Demolisher mentre il fuoco incrociato del Valkyrie e del Chimera del plotone fiancheggiante immobilizzano il Chimera diretto verso la mia base e ne distruggono il multi laser prima di muoversi per entrarne in possesso grazie all’ordine “Come il vento”. I cinque veterani sulla torre uccidono Snake a colpi di fucile termico senza che le armi surriscaldino l’aria circoastante.Siamo al suo terzo turno, entra in gioco il suo plotone dal lato destro, all’opposto del mio: le squadre di fanteria unite corrono e si appostano su una collina. Keerk (Creed) tenta di ordinare ad una truppa di fanteria di abbattere un Vendetta dello squadrone, ma ottiene un doppio sei e deve tacere per il resto del turno. La squadra riesce comunque a distruggere un cannone laser di uno degli aeromobili mentre carica il Valkyrie della squadra armi speciali con i cavalleggeri senza ottenere risultati. Al mio quarto turno, i Vendetta raggiungono la sua base e fanno sbarcare i passeggeri, tra cui tre veterani con lanciafiamme (uno pesante) che aiutati dai compagni, dalla pistola requiem del Commissario Black e dalla sua squadra veterana liberano completamente la base lasciando solamente Keerk (Creed) ancora sano e salvo. Intanto il plotone di Dejares (Al’rahem) annienta i cavalleggeri a colpi di fucili laser mentre la squadra armi speciali sbarca di fronte agli Ogryn e lancia loro tre cariche da demolizione, mettendoli in fuga: A questo punto, l’avversario sceglie di concludere la partita arrendendosi.

Settore 4 - Valar - Datacode 2
-pareggio-
Mancava ancora del tempo al sorgere dell’alba quando il reclusiarca Minosse delle Ceneri Ardenti ricevette la comunicazione: “Qui squadra Neoptolemus. Nemico individuato. Teniamo sotto tiro le loro unità tiranidi più pericolose. Procedere come concordato”. La colonna si mise in marcia all’istante, raggiungendo la posizione degli esploratori quando la luce permetteva ormai di vedere bene ogni elemento del campo di battaglia. La squadra d’assalto terminator del sergente Alcmeon si mosse all’istante per intercettare gli enormi guerrieri tiranidi e permettere così alla squadra Neoptolemus di puntare i fucili di precisione in verso i nuovi segnali comparsi sugli auspex. Appena entrati in contatto visivo col nemico, la squadra Agatos e il dradnought Odysseus fecero fuoco all’unisono. Quando la nube di polvere si abbassò, il fianco destro dell’esercito era completamente libero dalla minaccia genoraptor. Le terrà tremò tanto violentemente che per poco non persero tutti l’equilibrio, mentre una colossale trigone primus si faceva largo verso la superficie. Richiamata dalla vista di un nemico così vicino, la Compagnia della Morte abbandonò la sua manovra di aggiramento alle spalle dei guerrieri per gettarsi verso la nuova minaccia riducendola a una poltiglia di materiale organico con una velocità sorprendente, prima di muovere verso le nuove unità nemiche che stavano sopraggiungendo. La battaglia sembrava doversi concludere con una vittoria schiacciante. Poi accadde l’imprevisto.
Nella frenesia degli scontri i soldati non avevano pensato a purificare dalle spore aliene il territorio che si lasciavano alle spalle, così fu con terrore che la squadra Agatos si vide spuntare alle spalle un’altra nidiata di genoraptor, comparsa dal nulla da un cumulo di rottami che erano lì da chissà quanto tempo. Metà squadra fu subito messa fuori combattimento, mentre il comandante di squadra Kalion conduceva la sua metà degli uomini sul rhino per allontanarsi dallo scontro e rimanere a presidiare col lanciamissili una postazione strategica. Dopo aver eliminato un’altra unità nemica grazie a una carica combinata con la squadra Alcmeon, la Compagnia della Morte stava correndo di nuovo dove la situazione si faceva più pericolosa. Ma i genoraptor furono più veloci dei motori del rhino e dei colpi ricevuti. Il veicolo esplose, uccidendo i confratelli al suo interno. Quando anche il sergente neoptolemus, ultimo della sua squadra, cadde sotto i poteri mentali degli zoantropi appena prima che questi venissero ingaggiati dalla squadra Agatos, le Ceneri Ardenti si accorsero che non avevano più le forze sufficienti per tentare di tenere la posizione e dovettero ripiegare, in attesa dei rinforzi necessari per recuperare i corpi dei caduti. Il campo di battaglia non apparteneva a nessuno dei contendenti.


Settore 9 - Valamor - Datacode 1
-vittoria lealista-
Il colonnello guardò la pianura attraverso lo spesso vetro blindato della nave trasporto e vide il brulicare delle corrotte forme del Caos che cercava di farsi largo tra le spesse pareti di plastacciaio che erano state poste attorno alla vasta linea fortificata del confine; sopra le pareti non riusciva a distinguere altro che fiammate continue dovute al fuoco incessanti dei cannoni di protezione, che sarebbero presto stati sradicati e distrutti dalla marea nera assiepata sotto le mura dei bastione di difesa. Distolse lo sguardo e si diresse subito verso l’hangar dove aveva fatto radunare le sue truppe, costituite da quasi 5000 uomini sceltissimi, che avrebbero ribaltato le sorti della battaglia e della guerra. Non aveva dubbi. Non ne aveva mai avuti. Nei metri che separavano il ponte dall’hangar, aveva già formato un piano di battaglia per arginare i corrotti rifiuti che aveva visto strisciare verso una scontata vittoria e pregustava lo sgomento e il disappunto degli dei del Caos, ignari dello scherzo che stava per far loro.
Arrivò all’hangar e arringò immediatamente le truppe. Non c’era tempo da perdere, bisognava portarle subito al giusto punto di ira ed eccitazione, per farli combattere al meglio dal primo minuto. “Tigri Cremisi! Siete stati scelti tra i migliori dei vostri mondi per una ragione, una soltanto. VINCERE!”. Un boato si levò alla chiusura della prima frase del colonnello; egli lo lasciò risuonare per qualche istante e poi ricominciò il suo discorso di incitamento. “Il Caos circonda i bastioni di protezioni e pensa di avere già il settore in pugno, ma non sa che l’ironia dell’Imperatore sta per giocare un brutto tiro alla feccia che rappresentano. Facciamo come al solito, ci schieriamo, bombardiamo, difendiamo le posizioni con l’artiglieria pesante e poi assaltiamo in massa, mirando sempre ai punti di movimento. Non vi preoccupate se non uccidete sul colpo tutti i nemici, poiché se non sono più in grado di avanzare, le seconde linee puliranno tutto con ferro e fuoco! Squadre artiglieria in fondo allo schieramento, squadre speciali in incursione e squadre di veterani subito dietro, di fianco a me. Le altre squadre schierate come la Sacra Aquila, voglio che ci siano più fasci laser che particelle di ossigeno nell’aria che quelle guardie corrotte e i loro scherzi del warp respireranno oggi. Scendiamo e conquistiamo!”. Un secondo boato si levò nell’hangar e la tale fu la furia dell’urlo, che nessuno si accorse dell’avvenuto atterraggio. Si aprirono i portelloni e i soldati corsero verso i chimera che erano già stati dispiegati, dividendosi in maniera perfettamente sincronizzata ed ordinata, muovendosi in fretta verso le posizioni che in breve tempo sarebbero diventate il fronte dello scontro.
La battaglia fu estenuante. I cannoni scuoti-terra posizionati nelle retrovie bombardarono per ore i reggimenti del caos e ne decimarono i ranghi, ma il feroce fuoco di sbarramento in risposta non aveva consentito di muovere un veloce assalto nei confronti dei traditori. Le posizioni erano state mantenute per diverse ore e il colonnello smaniava dalla voglia di tentare un’incursione diretta al cuore delle armi pesanti nemiche, ma non aveva avuto modo di identificare le zona di schieramento dell’artiglieria nemica in modo preciso. Non appena ne fu in grado, le battaglia cambiò faccia. Il colonnello e i suoi fanti scelti scavalcarono le trincee di protezione e si gettarono in corsa verso gli enormi carri corrotti, oscene parodie di quello che erano una volta. Nella corsa da una protezione all’altra, schermati dalla sacra benedizione dell’Immortale, il colonnello ed i suoi giunsero in prossimità delle batterie d’artiglieria. In quell’istante lo vide. Era un demone, un demone una volta umano, un principe demone con enormi armi in mano e che comandava con urla e minacce le truppe di soldati. Il colonnello non pensò, non parlò e non attese. Caricò il demone attivando il crepitante maglio artigianale, realizzato per lui in persona da un tecno-prete di Necromunda, aprendosi la strada a colpi di pistola plasma, anche questa regalo benedetto dell’Impero per i suoi figli prediletti, fino a giungere al cospetto del colossale e ringhiante mostro. Il mostro lo colpì in pieno con una mannaia di proporzioni improbabili, ma non aveva considerato il campo rifrattore che circondava il colonnello e che gli diede campo libero per un colpo pieno di energia, ira e giustizia, che trapassò il demone da parte a parte lasciando un’espressione stupita sul volto deforme, mentre il corpo si schiantava al suolo. Un coro simile a mille tuoni si levò in risposta a questo gesto, migliaia di voci che scandivano un nome “Verbinski, Verbinski, Verbinski” e caricavano senza sosta i nemici spaesati, privati del loro comandante. Le batterie di artiglieria furono in fretta rese in operative, i nemici ricacciati ed uccisi per la maggior parte, purificati dalla giustizia del Trono d’Oro. Il colonnello lanciò il suo ruggito e le tigri Cremisi si infiammarono ancora di più, schiacciando i nemici con la potenza con cui un uomo può schiacciare un fastidioso insetto. “Le Tigri dell’Imperatore hanno vinto nuovamente! Imprimete il terrore della giustizia nella mente di questa feccia corrotta!”, gridò ancora il colonnello.
Dopo qualche ora, i cadaveri dei caotici erano stati benedetti e bruciati, con l’unica eccezione della testa del principe demone, che era stata appesa fuori dai bastioni esterni appena riconquistati. Il colonnello Verbinski passò a congratularsi con tutti i soldati, come sempre alla fine di ogni battaglia, consapevole di avere vinto uno scontro importante, ma conscio del fatto che ora il nemico non li avrebbe più sottovalutati e che la reazione sarebbe stata veemente. Non importava. Le tigri combattono meglio quando sono accerchiate. Guardò le facce risolute dei suoi soldati. Anche loro sapevano. Un sorriso affiorò dalla barba brizzolata. Le tigri erano pronte.

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