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Giocatore: OmegaCodex: Tiranidi
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Settore Strategico di stanziamento: Settore 2: DIEMETER
Generale in capo: Predator
Grado: signore dello sciame
VITTORIE TOTALI: 0 - PAREGGI: 0 - SCONFITTE: 0
Con l'arrivo del XLI millennio, l'ultima e la più grande delle Flotte Alveare discese nella galassia. La Mente dell'Alveare aveva imparato molto bene la lezione dalle sue precedenti invasioni e questa nuova flotta sfruttò tali insegnamenti a detrimento delle altre forme di vita.
La strategia principale della Predator era assalire la galassia da una nuova angolazione.
Se la maggior parte delle Flotte Alveare fino a quel momento era penetrata nel vuoto intrgalattico fino alla Frangia Orientale, la Predator inizialmente percorse in confini della galassia, colpendo attraverso il piano galattico.
Come altre Flotte prima di essa, la Predator non concentrò le proprie forze in un solo colpo mortale, ma attaccò su diversi fronti. Chi poteva sapere quanti mondi fossero caduti sotto il suo assalto iniziale? L'imperium apprese del nuovo attacco tiranide solo per combinazione e grazie alla preveggenza dell'inquisitore Kryptman. Nonostante ciò, la Predator era già avanzata notevolmente quando le forze riuscirono a schierarsi per contrastarla e l'Ombra nel Warp che annunciava il suo arrivo aveva isolato migliaia di mondi, tagliandoli fuori dalla comunicazione astrpatica. Con l'andare del tempo, il tasso di mondi persi o distrutti sarebbe solo cresciuto, portando l'imperium ad intraprendere rischi sempre maggiori per guadagnare tempo.
''Quando guardai nei suoi occi neri come la pece vidi la terribile mente che aveva al posto dell'anima. Dietro di essa si trovava la volontà di acciaio del loro leader.
Ancora più in fondo potevo sentire il suo primogenitore che mi osservava freddamente dal vuoto. Guardando oltre i recessi pi profondi della mente dell'alieno percepii ciò che posso descrivere solo come una fame immortale.
Possiamo massacrare i tiranidi nei nostri mondi, eliminare le loro flotte dallo spazio, ridurre le loro armate a frammenti piccoli e contorti, ma la loro fame?
Essa va oltre la nostra capacità di uccidere''
La strategia principale della Predator era assalire la galassia da una nuova angolazione.
Se la maggior parte delle Flotte Alveare fino a quel momento era penetrata nel vuoto intrgalattico fino alla Frangia Orientale, la Predator inizialmente percorse in confini della galassia, colpendo attraverso il piano galattico.
Come altre Flotte prima di essa, la Predator non concentrò le proprie forze in un solo colpo mortale, ma attaccò su diversi fronti. Chi poteva sapere quanti mondi fossero caduti sotto il suo assalto iniziale? L'imperium apprese del nuovo attacco tiranide solo per combinazione e grazie alla preveggenza dell'inquisitore Kryptman. Nonostante ciò, la Predator era già avanzata notevolmente quando le forze riuscirono a schierarsi per contrastarla e l'Ombra nel Warp che annunciava il suo arrivo aveva isolato migliaia di mondi, tagliandoli fuori dalla comunicazione astrpatica. Con l'andare del tempo, il tasso di mondi persi o distrutti sarebbe solo cresciuto, portando l'imperium ad intraprendere rischi sempre maggiori per guadagnare tempo.
''Quando guardai nei suoi occi neri come la pece vidi la terribile mente che aveva al posto dell'anima. Dietro di essa si trovava la volontà di acciaio del loro leader.
Ancora più in fondo potevo sentire il suo primogenitore che mi osservava freddamente dal vuoto. Guardando oltre i recessi pi profondi della mente dell'alieno percepii ciò che posso descrivere solo come una fame immortale.
Possiamo massacrare i tiranidi nei nostri mondi, eliminare le loro flotte dallo spazio, ridurre le loro armate a frammenti piccoli e contorti, ma la loro fame?
Essa va oltre la nostra capacità di uccidere''
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