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Giocatore: SismaCodex: Space Marines del Caos
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Settore Strategico di stanziamento: Settore 4: VALAR
Generale in capo: Ezekyle
Grado: Supremo Condottiero
VITTORIE TOTALI: 0 - PAREGGI: 0 - SCONFITTE: 1
Un tempo leali Astartes, servi dell'Imperium, conosciuti come i Cavalieri d'Argento, videro decine di pianeti soccombere alla stretta mortifera e fulminea del Caos. Ben poco poterono contro tanto odio e scelleratezza, ma erano Space Marine, e non sarebbero indietreggiati, neppure di fronte alla distruzione!
Quando il loro pianeta capitolare, Toth, fu preso di mira dalle forze demoniache, loro erano pronti. Già sapevano dell'imminente marea di sangue che si sarebbe abbattuta sul loro mondo, i Bibliotecari avevano percepito le distorsioni warp da tempo. Ma la realtà si rivelò ben più tragica e beffarda... Anche se avessero avuto secoli interi per prepararsi allo scontro, sarebbero stati sconfitti in ogni caso. La velocità, l'efficienza, la brutalità, l'invasione del male era davvero troppo, persino per i più mortali servi dell'Imperatore! Quando solo pochi confratelli dell'intero capitolo erano rimasti in grado di combattere, l'orda demoniaca interruppe l'attacco. Gli araldi dei poteri perniciosi proposero una tregua: il pianeta sarebbe stato risparmiato, ma ad una condizione. I confratelli superstiti avrebbero dovuto portare un sigillo, per una ragione che non gli sarebbe stata fornita.
Il destino del pianeta dipendeva da quella decisione, e Ezekyle, il comandante di grado più alto rimasto in piedi, già sapeva che non avrebbe potuto aver ragione dei nemici con la forza delle armi. Accettò. I più fedeli al capitano si rassegnarono alla ripugnanza della scelta, ma quasi un terzo dei confratelli si scaglio su coloro che furono definiti traditori e rinnegati.
Il capitano sapeva che da quel momento sarebbero stati considerati solo in quel modo, e sapeva anche che il pineta non sarebbe stato salvo per sempre, ma era pronto. Pronto a difenderlo contro chiunque, sia esso il Caos impersonificato o la luce divina dell'Imperatore...
Quando il loro pianeta capitolare, Toth, fu preso di mira dalle forze demoniache, loro erano pronti. Già sapevano dell'imminente marea di sangue che si sarebbe abbattuta sul loro mondo, i Bibliotecari avevano percepito le distorsioni warp da tempo. Ma la realtà si rivelò ben più tragica e beffarda... Anche se avessero avuto secoli interi per prepararsi allo scontro, sarebbero stati sconfitti in ogni caso. La velocità, l'efficienza, la brutalità, l'invasione del male era davvero troppo, persino per i più mortali servi dell'Imperatore! Quando solo pochi confratelli dell'intero capitolo erano rimasti in grado di combattere, l'orda demoniaca interruppe l'attacco. Gli araldi dei poteri perniciosi proposero una tregua: il pianeta sarebbe stato risparmiato, ma ad una condizione. I confratelli superstiti avrebbero dovuto portare un sigillo, per una ragione che non gli sarebbe stata fornita.
Il destino del pianeta dipendeva da quella decisione, e Ezekyle, il comandante di grado più alto rimasto in piedi, già sapeva che non avrebbe potuto aver ragione dei nemici con la forza delle armi. Accettò. I più fedeli al capitano si rassegnarono alla ripugnanza della scelta, ma quasi un terzo dei confratelli si scaglio su coloro che furono definiti traditori e rinnegati.
Il capitano sapeva che da quel momento sarebbero stati considerati solo in quel modo, e sapeva anche che il pineta non sarebbe stato salvo per sempre, ma era pronto. Pronto a difenderlo contro chiunque, sia esso il Caos impersonificato o la luce divina dell'Imperatore...
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